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18 luglio 2007 0:00 - Alex1
Basterebbe applicare le leggi che già ci sono e fare controlli e prevenzione.
Se la probabilità di essere "beccati in castagna" è quasi nulla (in 15 anni di patente ho subito un solo controllo, non mi hanno mai verificato revisione, usura delle gomme, funzionamento regolare dell'auto, test alcool, ecc) è chiaro che le leggi e il codice della strada non servono a niente.
Certo è che se una multa per eccesso di velocità viene contestata perchè il vigile doveva avere un cappello di colore diverso, perchè il cartello di avviso si vedeva poco, perchè il blocchetto delle multe era scolorito, perchè è stato scritto un cognome per sbaglio con una consonante in più, perchè la nonna era malata e si doveva correre a casa ... alla fine non c'è giustizia.
Chi ci rimette in tutto questo? Il prossimo che sarà stirato da un pirata della strada che corre pensando di essere un eroe ed invece è un pirla col culo su un'arma letale. Del quale è responsabile al 100%.
18 luglio 2007 0:00 - Scocciato
Concordo anche con Paolo 1 ed aggiungo che, quando un delinquente sobrio su di un mezzo che è anche un'arma, con la semplice scusa che non ha visto(la patente ai ciechi non si da), o che era distratto o che c'era una curva cieca, ecc. é da considerarsi criminale alla stessa stregua del drogato o dell'ubriaco. Il fatto principale a cui nessuno fa caso è che costoro hanno invalidato o ucciso degli esseri umani e la situazione personale momentanea di questi assassini non deve neppure influire su ciò che hanno commesso. Non ci sono scusanti o attenuanti di sorta.
In Francia ed in Germania, ma anche in altri paesi questi tipi di reato non sono derubricati come colposi, ma VOLONTARI in quanto, avendo per le mani un mezzo potenzialmente atto a provocare disastri ne sono pienamente responsabili, quindi anche colpevoli consenzienti e volenti.
Le mozioni, come correttamente le definisce Alex1, sono da portare avanti da chi si intende di "promozioni" e non si resti alle soluzioni idiote tipo quella della ministra della Sanità o chi altro, che propongono, fra l'altro, di disegnare delle etichette a motivo macabro sulle confezioni o bottiglie di alcoolici.
18 luglio 2007 0:00 - Enrico Falcinelli
Sì, ma gli alcoolici si vendono più di notte che di giorno; come la mettiamo con il relativo mercato? E se parlassimo poi dei monopoli dove andremmo a finire?
Saluti.
18 luglio 2007 0:00 - crodino
Niente patente per chi ha problemi di alcoole.Chi comette una strage alla guida di un mezzo( auto-moto-camion)imbevuto di droga o alcolici-deve pagare pene più severe.Sopratutto chi è recidivo.
18 luglio 2007 0:00 - Paolo 1
Topesio si prodiga in offese contro il sottoscritto, solo perche' la penso diversamente da lui.
Ignorante? Certo nessuno e' onnisciente.
Ma trovo assai piu' ignoranti e irresponsabili, per non dire criminali, coloro che sono eccessivamente teneri con i delinquenti, appellandosi ad una ambigua espressione presente nella nostra Costituzione, che la pena deve tendere alla rieducazione del condannato.
Per me e' esemplare la risposta data a suo tempo da Napoleone (a modo suo un figlio della rivoluzione, e dei suoi tempi, non certo un reazionario) a chi gli propose di togliere le catene ai pazzi: fate pure, ma sotto la vostra responsabilita', se avete la certezza scientifica che le catene sono un'inutile crudelta', toglietele, ma se poi qualcosa va storto ne risponderete con la vostra testa.
Dire che la pena deve tendere alla rieducazione del condannato e' un bel proposito, ci si dovrebbe pero' chiedere se esistano gli strumenti tecnici per effettuare tale rieducazione. La moderna psicologia ha fornito delle tecniche di rieducazione che funzionino? Gli psicologi contemporanei sarebbero disposti a giocarsi letteralmente la testa sulle loro vaghe teorie? No, eh, solo a giocarsi la pelle degli altri. E ci sono strumenti tecnici infallibili per stabilire se un criminale si e' pentito e si e' rimesso sulla buona strada? No, altrimenti il mostro del Circeo non avrebbe potuto uscire per uccidere di nuovo, ne' certi pentiti, roba di questi giorni, avrebbero potuto uscire per riavviare un' attivita' criminale.
Ci dovremmo quindi chiedere se sia possibile o meno rieducare qualcuno, e se la risposta fosse no (un no che mi auguro provvisorio, finche' la scienza non avra' scoperto tutto cio' di cui c'e' bisogno) il fine rieducativo della pena potrebbe rimanere, ma solo come enunciazione di intenti e come fine da perseguire solo se e quando sara' possibile perseguirlo.
Nulla ci vieta intanto di dare a quel principio l'unica interpretazione realisticamente realizzabile: finche' un delinquente rimane in carcere non puo' delinquere (all'esterno), se merita l'ergastolo e rimane in carcere per sempre non sara' piu' un pericolo per nessuno, come non potra' piu' delinquere se viene giustiziato, in senso lato anche la pena di morte e' una forma di rieducazione, chi e' morto non fara' piu' del male.
Paolo
18 luglio 2007 0:00 - Vincenzo
Vedere oggi i funerali di quella ragazza e la foto con quel suo sorriso dolce falciata in provincia di Torino da un IDIOTA,IMBECILLE, BASTARDO al quale era stata ritirata la patente più volte e che personalmente darei l'ergastolo,mi fa tanta rabbia.
Concordo per chi teme per nuove leggi per arginare questi omicidi che avvengono quasi quotidianamente,ma qualche cosa bisogna pur farla per mettere in condizioni di NON UCCIDERE questi BASTARDI.
17 luglio 2007 0:00 - Topesio
Incredibile!
Nel famigerato Terzo Millennio c'è chi ha il coraggio (personalmente ritengo l'ignoranza) di definire Cerare Beccaria un "mollaccione"!!!
Che squallore intellettuale, che disgusto... non ho veramente più parole; sono semplicemente atterrito da come si possa cadere in basso , in nome dell'ignoranza più rozza e becera!
In conclusione: che schifo!
17 luglio 2007 0:00 - Scocciato
Gli autovelox segnalati ed evidenti sono una solenne cazzata. La gente dopo averli visti,va ancora più forte e alza il dito e ride.
Siccome non si può presidiare il territorio ad ogni kilometro, la pattuglia deve essere invisibile ed anche la strumentazione, cosicchè si possano beccare gli idioti strafottenti senza che se ne accorgano, ed imparino a rispettare SEMPRE le leggi ed i limiti anche se non c'è la maestrina che li frena. La pericolosità di certa gente c'è sempre e esula dai concetti di strade insicure, maledetta nebbia, polizia rompicoglioni, curve pericolose, leggi stupide, alberi assassini, pedoni sempre in mezzo alle striscie, poveri vecchietti che attraversano maleducatamente, ragazzi che escono dai locali senza attenzione, limiti di velocità assurdi(a parte qualche caso che conferma la regola), ecc.
Che coglionate si sentono dire e le dicono coloro i quali vorrebbero poter fare ciò che gli pare sia sulla strada che nella vita. Non leggi nuove e con qualche euro in più di ammenda, ma la risoluzione definitiva.
17 luglio 2007 0:00 - Alex1
Approvo in pieno la mozione "Scocciato".
17 luglio 2007 0:00 - Topesio
Ben detto! Magari si potesse tornare a "dire" le cose, invece di gridarle.
Ovviamente adesso ci sarà la corsa alla represione e si inventeranno leggi assurde, che andranno a scapito della maggioranza, come al solito.
Poveri noi...
17 luglio 2007 0:00 - Paolo 1
Chi si e' visto soppressare un figlio sara' per il taglio delle teste, non delle mani!
Ma se proprio vogliamo fare i mollaccioni alla Beccaria, per lo meno confisca dell'auto e togliere la patente a vita.
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