COMMENTI
|<   <- (Da 61 a 90 di 145) ->   >|
19 settembre 2011 10:00 - GiovanniSerpelloni
Egregia/o Andromeda, suvvia la smetta con le solite stupide illazioni. Tenga il livello della discussione un Po più elevato. Che cosa vuole che abbia guadagnato il DPA, che è stato attivato tre anni fa, dalla Fini Giovanardi? Che ci azzecca? Cosi pure il s opposto aumento dei consumatori di eroina?
Ci dica lei invece quanti soldi negli ultimi tre anni Lei o i suoi compagni di merenda avete speso per comperare sostanze stupefacenti. Ci dia anche una semplice stima quantitativa. Non credo che dovrebbe avere problemi a dichiararlo. Perché tutti quei soldi Lei li ha proprio dati alle mafie e non al DPA e non c'è nessuno che vi obbliga ad utilizzare le sostanze. È solo una vostra scelta. Lo ripeto: chi acquista droghe è il vero complice delle mafie non chi lavora per curare le persone tossicodipendenti, per migliorare i servizi, per fare campagne di prevenzione o fa ricerca per comprendere come meglio intervenire, o chi contrasta lo spaccio, il traffico e la produzione illegale. Il problema prima ancora che legale è morale per ogni singolo individuo. Partecipo o non partecipo a finanziare la criminalità? Questo è il vero problema a cui è difronte qualsiasi persona che voglia acquistare droga.
Pensi che spasso e che utilità sociale se tutti i vostri sforzi fossero diretti a convincere le persone a non usare droghe e non acquistarla invece di spendere tutte le vostre energie e risorse nel voler legalizzare l'uso di sostanze tossiche e pericolose per la salute.
Resto ancora in attesa della sua risposta alla domanda sulla definizione di LEGALIZZAZIONE di IVAN. Quale è la sua opinione da tecnico erudito?
GSs
18 settembre 2011 20:44 - aandromedaa
"giovanniserpelloni con parafa GS" può rispondere allora a questa domanda: Quanto guadagna la Vs struttura dall'entrata in vigore della fini-giovanardi, che ha determinato un aumento del 6,54 % dei consumatori di eroina?



P.S. aumentate subito lo stipendio a rayoblu dal momento che mangia solo bocconcini di spada con crema ai quattro formaggi, cernia bruna, spiedini di calamari fritti dorati, fino alle fragoline di bosco e paprika ungherese!!! Se lo merita poiché é la serendipità del DPA, lavora giorno e notte contro le nuove droghe di sintesi.
16 settembre 2011 22:59 - GiovanniSerpelloni
Ottimo consiglio. Sarà certamente fatto. Posso fare qualcosa anche per Lei? Difficile però trovarle un ruolo data la sua alta aspettativa.
16 settembre 2011 22:14 - aandromedaa
@ "giovanniserpelloni" (e parafa GS) promuova subito il collega neuroscienziato rayoblu a vicesegretario al tesoro della presidenza del consiglio dei ministri con delega alle politiche antidroga. Costa un pò di + che Giovanardi ma è assai + esaustivo e convincente, sa citare per lo meno un aforisma e volendo (con quanche euro in +) tutti i passi della bibbia.
16 settembre 2011 19:17 - blacksuede
E questo è un professore? Per giunta, in medicina? E allora io sono il dott. House!! Uno scienziato deve avere, innanzitutto, uno "spirito scientifico" suffragato da tesi evidenti e comprovate. I: non credo; penso che; la mia coscienza; cozzano con il probabile titolo appellatosi chissà come. Le continue evasioni e le allusioni ideologiche, lasciamole alla politica e alla teologia. Uno scienziato porta sul vassoio della conoscenza solo certezze. Come alternativa vige il silenzio. Le teorie restano chiuse nell'ambito della ricerca e non sbandierate come certezza. La probabilità, poi, è terra statistica, presa con le pinze e posta in un limbo di osservazione in quanto oggetto di variabili. Le idee personali, infine, se diventano verità incontestabili, entrano nella logica del totalitarismo.
16 settembre 2011 16:59 - IVAN.
.



Non vuole rispondere in merito alle osservazioni come si converrebbe alle persone intellettualmente ONESTE, signor Serpelloni? Faccia come crede.

I miei appunti rimangono lì dove sono, a testimonianza della sua incapacità di saper reggere un confronto basato sulla ragionevolezza, e della malafede del suo comportamento.

Che brutta figuraccia, però, caro Giovanni!



.
16 settembre 2011 16:57 - IVAN.
.



• (da “GiovanniSerpelloni” - 15 settembre 2011 23:14)
«Cercate di migliorare il vostro linguaggio, favorirete il confronto.»


• (da “GiovanniSerpelloni” - 16 settembre 2011 7:24)
«Egregio sig. IVAN, la notte dorma che il sonno può fare molto bene al nostro cervello, specialmente se stressato e alterato nelle sue nobili funzioni da sostanze quali la cannabis e i suoi derivati.»

______________________________



SENZA PAROLE...



.
16 settembre 2011 9:28 - pettine
serpelloni, in pratica, ha paura del confronto.

ovviamente continuo a credere che sto serpelloni sia un fake, ma è interessante notare come pure questo fake abbia paura di confromtarsi con ASCIA.

ovvio, chi sostiene le menzogne sugli stupefacenti non può accettare che la verità venga a galla...
16 settembre 2011 7:24 - GiovanniSerpelloni
Egregio sig. IVAN
La notte dorma che il sonno può fare molto bene al nostro cervello, specialmente se stressato e alterato nelle sue nobili funzioni da sostanze quali la cannabis e i suoi derivati. Comunque le cose che ha scritto sono molto "convincenti" e la migliore pubblicità per tutti coloro che vogliano conoscere le contorture logiche che stanno alla base di un pensiero pro legalizzazione come il suo. Rispetto le sue idee anche se non le condivido cosi come non condivido la costante maleducazione di cui le sue scritture sono piene. Continui cosi perchè Lei con queste sue esternazioni è il nostro miglior alleato.
Buona giornata.
16 settembre 2011 3:04 - IVAN.
.



IDEOLOGIA & OBIETTIVITÀ: COME ACQUA E OLIO
*****

SMGL ha centrato il punto:

«Il problema “droghe” non è trattato come un problema sanitario, ma come una questione morale-ideologica.»



Infatti basta osservare un qualsiasi discorso dei sedicenti “esperti” del DPA: qualunque sia l'obiezione che gli viene rivolta, tendono a dirottare il discorso sul piano ideologico.
Perché? Perché sul piano ideologico è facilissimo difendersi: non c'è bisogno né di presentare riscontri nè di replicare alle argomentazioni logiche con argomentazioni altrettanto logiche.

Esempio emblematico è lo slogan giovanardiano citato da SMGL:
«NON ESISTE DROGA LEGGERA; È TUTTA DROGA!»
(Come dire: «Non esiste differenza tra l'omicidio volontario e il parcheggiare in sosta vietata, perchè entrambi sono dei reati!»)



Non c'è una sola oncia di BUONSENSO in un proclama del genere; eppure, finchè il dibattito-droga viene mantenuto sul piano ideologico, va benissimo anche procedere con sparate di questo tipo. Tanto, sul piano ideologico non c'è nessuna assunzione di responsabilità per chicchessia: va bene tutto & il contrario di tutto, come se si stesse parlando della propria fede calcistica.

Ma la ricerca di soluzioni non ha nulla a che vedere con il prendere una posizione tra due ideologie contrapposte (in questo caso, “Proibizionismo” e “Antiproibizionismo”).

Personalmente non mi definisco nè “Proibizionista” né “Antiproibizionista”; in ciò che scrivo non c'è alcuna “ideologia” precostituita da difendere o attaccare a priori. Mi limito ad analizzare i dati attendibili e poi ne traggo delle conclusioni IMPARZIALI, usando il MIO Senso Critico.

Fintanto che i “tifosi” delle politiche proibizioniste o antiproibizioniste si limitano a lanciare proclami ideologici, qualunque “argomentatore” può rigirarseli facilmente su un dito...ma questo non porta da nessuna parte.

Se vogliamo giungere a delle soluzioni CONCRETE, dobbiamo lasciare da parte le ideologie precostituite, e confrontare i nostri punti di vista su CAMPO NEUTRO (che significa argomentare SOLO con Logica e Razionalità, senza pregiudizi di sorta).



.
16 settembre 2011 3:00 - IVAN.
.



SERPELLONI: IL DITO E LA LUNA
*****


Nx-Nx...Non ci siamo proprio, caro mr. “Serpelloni”.

Se il suo intento era di confutare le obiezioni che avevo mosso al suo articoletto, ha clamorosamente sbagliato approccio metodologico.

Infatti anche nel suo nuovo intervento insiste masochisticamente ad opporre PROCLAMI ARBITRARI ad ARGOMENTAZIONI LOGICHE.
Oppure a fingere di ignorare il CONTENUTO di un'obiezione spostando l'attenzione sulla sua FORMA (cioè, secondo una nota metafora, “guardare il Dito invece della Luna”).

====================



Partiamo dalla perla finale:

• (G.S:) «Tutte le mie dichiarazioni sono autografe e non anonime come le vostre.»


Questa è una frase che non significa assolutamente NULLA:
forse che il valore intrinseco di un concetto cambia, se è “autografo” o meno?
No. E di questo se ne rende conto persino un bambino dell'asilo.

Inoltre è altrettanto palese che su un FORUM non sarebbe possibile dimostrare la propria identità NEPPURE VOLENDO, perciò che senso ha pretendere una qualsivoglia “non-anonimità” dei commenti? Semplicemente assurdo.
Quindi non comprendo perché mr. “Serpelloni” si debba attaccare ad una banalità del genere, se non come puerile SCUSA per svicolare dal rispondere ad “anonimi” quesiti imbarazzanti.

(Comunque, se proprio ci tiene, soddisferò questa sua fisima: il mio nome è Ivan Vassilevitch IV°, zar di Russia. Contento? Ora, mio altrettanto autografato signore, può concentrarsi sulle mere ARGOMENTAZIONI, oppure ha ancora bisogno di qualche altro mio patronimico in triplice copia autenticata?...)

====================



Seconda perla.
Come un disco rotto, mr. Serpelloni insiste a ripetere lo slogan:

• (G.S:) «Comprare droga è sotto la responsabilità del singolo individuo. Chi compra droga finanzia le mafie è non c'è giustificazione.»


...E lo ripete facendo finta di ignorare le argomentazioni che avevo mosso a questo proclama. (Forse crede che ripetere il proclama sia dare una risposta alle obiezioni mosse al proclama stesso? Boh...)

Ma nessun problema; lui ripete il proclama, e io ripeto le argomentazioni (a cui tuttora NON ha dato risposta):



• (G.S:) «CHI COMPRA DROGA FINANZIA LE MAFIE.»


Ma che genio. E ci credo che i proventi della droga finiscono alle mafie: la droga è prodotta e commercializzata SOLTANTO DA ESSE!!

E anche se un Consumatore volesse prodursela IN PROPRIO per NON “finanziare le mafie”, grazie alla politica proibizionista rischierebbe MOLTO DI PIÙ rispetto al comprarla da uno spacciatore clandestino.
Quindi Serpelloni si contraddice da solo fin dall'incipt del suo goffo articolo di propaganda.

È OVVIO che “Chi compra droga finanzia le mafie”...ma nell'appellarsi a questa ovvietà, il Serpelloni si dimentica di precisare che questo è un EFFETTO, e non la CAUSA:
infatti CHI è che determina - a monte - che i soldi dell'acquisto finiscano ALLE MAFIE invece che ALLO STATO, mister Serpelloni?

Persino il più idiota degli economisti sa che è perfettamente inutile combattere una OFFERTA, quando - a monte - la sua DOMANDA non cala.
E visto e dimostrato che - per sua stessa natura - questo tipo di Domanda non calerà mai, le opzioni delle contromisure si restringono inequivocabilmente ad una: la LEGALIZZAZIONE. [cut/ vedi 10 settembre 2011 - 23:53]

====================



Andiamo avanti con le perle.

Mr. Serpelloni ha saltato a pie' pari TUTTO il mio discorso sulla Legalizzazione. Ma non volendo far finta di non averlo letto, si attacca ad un dettaglio assolutamente MARGINALE come la differenza tra “reato” e “illecito amministrativo”...guardando ancora una volta il Dito invece della Luna (sai quanto gliene frega, ad un innocuo fumatore di cannabis, il sapere che viene sanzionato per un “illecito amministrativo” invece che per un “reato”, quando in ENTRAMBI i casi la questione di fondo è che la cannabis è una sostanza considerata illegale?)

Tutti noi avremmo magari preferito che avesse risposto alla domanda:
«Come spiega il DPA la sua scelta di adottare una linea proibizionista e repressiva...nonostante l'INCONTESTABILE assunto che il Proibizionismo regala di fatto alla malavita il COMPLETO monopolio della Produzione e della Commercializzazione delle sostanze stupefacenti?»
...ma probabilmente l'ha considerata una questioncina irrilevante. (Meglio sviare il discorso su cose “serie”, no?...)

====================



In più, chiede che sia Andromeda (chissa perché?...) a spiegarmi che «...nessuno viene arrestato per uso personale di cannabis», come se avessi mai affermato una cosa del genere.
Allucinazione visiva, mr. Serpelloni?...In caso contrario, le chiedo di indicarmi il paragrafo che l'ha indotta ad attribuirmi quella affermazione.
(Comunque questo ha poca importanza; una svista può capitare a tutti.)

====================



Di perla in perla:

• (G.S:) «In Italia le persone tossicodipendenti possono scegliere di smettere di usare droghe grazie all'esistenza di oltre 500 SERT e oltre 800 comunità terapeutiche.»


Evidentemente mr. Serpelloni ci crede tutti dei contadinotti analfabeti che non sanno cosa sia un SERT.
Nè il giro d'affari che ci sta dietro.
Nè il livello di “professionalità” della maggior parte del suo personale medico.
Nè gli accordi con le industrie farmaceutiche.
Nè i procedimenti di schedatura degli iscritti.
Nè come funzionano le cose all'interno delle cosiddette “comunità di recupero” stile Narconon e San Patrignano.
Nè di come una sensata Legalizzazione centuplicherebbe i “successi” di tutti i SERT d'Italia messi insieme.



Potrei anche proseguire ed argomentare ogni punto nel dettaglio...Ma tutto questo è SECONDARIO rispetto al nocciolo di fondo dell'INTERA questione “recupero”:

PERCHÈ UN TOSSICODIPENDENTE DOVREBBE “SCEGLIERE” DI SMETTERE DI USARE DROGHE?

In teoria non avrebbe mai neppure dovuto “scegliere” di iniziare, ed allora si sarebbe risolto A MONTE il problema della “scelta di smettere”.
Allora non sarà che c'è qualcosa che NON VA, nell'attuale apparato di Prevenzione ed Informazione sul fenomeno-droga?

Io seguo le campagne antidroga promosse dal DPA, e in tutta sincerità devo dire che sono un'accozzaglia di moralismi da oratorio parrocchiale (“Non drogarti, scegli la vita!”...Roba da cacciarsi un dito in gola) o disinformazione edulcorata propagandata sui media da sedicenti “esperti” (obbligati, per direttive dall'alto, a distorcere la realtà dei fatti per difendere A PRIORI la politica proibizionista).

Se QUELLA è la visione del mondo della droga con cui crescono i giovani, non c'è da sorprendersi che, quando se lo trovano di fronte PER QUELLO CHE È VERAMENTE, siano del tutto IMPREPARATI a gestirlo. E a gestire se stessi.

Quindi meno IPOCRISIA, caro “capo del Dipartimento Politiche Antidroga”: state solo raccogliendo quello che avete seminato con tanta dedizione.

====================



In definitiva, mr. Serpelloni, direi proprio che col suo infelice intervento ha messo una pezza peggiore dello strappo.
Speriamo meglio nella prossima. Saluti.



.
16 settembre 2011 1:09 - GiovanniSerpelloni
Non si preoccupi, da buon medico veglio anche sulla vostra salute e domani regolarmente mi troverà al lavoro.
PS: chiedo alla sign.a ( o al sign.) Andromeda si condivida la definizione di LEGALIZZAZIONE data dal collega IVAN o voglia meglio specificare per tutti noi e a favore di chiarezza i concetti espressi, che francamente avrebbero forse bisogno di qualche ritocco, sempre che lo riteniate opportuno.
Grazie
16 settembre 2011 0:02 - massisf2558
Serpellò, ma a dormire non ci vai....?!? Scrivi ancora alle 23:14?? E domani a bottegha chi ci va?? Ed il DPA, poi chi lo manda avanti?
Suvvia, non ci far preoccupare....
15 settembre 2011 23:14 - GiovanniSerpelloni
Andromeda spieghi lei al suo compagno di esternazioni IVAN, cosi apparentemente saccente (ma ahimè proprio no), che il consumo di sostanze in Italia non è reato (e quindi fatto penale) ma solo un illecito amministrativo che viene quindi sanzionato con provvedimenti amministrativi, peraltro da molti anni, proprio in virtù della legge Fini Giovanardi. Quindi nessuno viene arrestato per uso personale di cannabis. Quello che il sign. IVAN ha scritto nella sua definizione di LEGALIZZAZIONE è quindi proprio completamente basato su una non conoscenza (o se preverisce ignoranza) della legge che tanto contesta. Forse il sign. IVAN ignora inoltre che per fortuna in Italia le persone tossicodipendenti possono scegliere di smettere di usare droghe grazie all'esistenza di oltre 500 SERT e oltre 800 comunità terapeutiche, completamente gratuite e facilmente accessibili. La scelta alternativa di continuare a usare sostanze non è quindi condizionata da difficoltà oggettive di accesso alle terapie che nel nostro paese proprio non mancano. Il problema dell'uso di sostanze pero, e quindi imsoldi dati alle mafie, dipendende anche da tutte quelle persone che non hanno un impellenza di consumo correlato ad una stato di malattia quale l'addiction. Questa moltitudine di persone (comunque sempre una piccola minoranza degli italiani che per fortuna sono prevalentemente sani) compra droga dalle mafie non per bisogni indifferibili , procurando loro lauti guadagni e supportandole le loro attività criminali. Credo che dovrebbe essere la loro coscienza ad essere in crisi. Anni fa era stato lanciato un boicottaggio di una nota multinazionale americana produttrice di scarpe sportive perché imputata di produrre tali scarpe sfruttando il lavoro di bambini dei paesi in via di sviluppo e probabilmente tutti voi giustamente avete aderito a questo appelo, procurando un mancato reddito a chi ingiustamente produceva e vendeva le sue scarpe. Questo non potrebbe essere fatto anche per le droghe? Lo ripeto anche se vi da molto fastidio: comprare droga è sotto la responsabilità del singolo individuo. Chi compra droga finanzia le mafie è non c'è giustificazione. In quanto allo stile di confronto e colloquio posso solo rilevare l'estrema maleducazione, villania e arroganza che traspare nelle molteplici vostre dichiarazioni. Nonostante gli insulti e le sterili ironie le cose comunque non cambiano: siete talmente lontani dalla realtà e dai veri problemi legati all'uso di droghe che ormai vi è impossibile comprendere quale sia la giusta cosa da fare. Da medico vi posso solo dire smettete di usare sostanze e convincete quante più persone a non farne uso. La vostra vita sarà spesa bene.
GS

PS: tutte le mie dichiarazioni sono autografe e non anonime come le vostre. Cercate di migliorare il vostro linguaggio, favorirete il confronto.
15 settembre 2011 20:38 - IVAN.
.



Candide, cerca di renderti conto di una cosa semplice semplice:


Questo è un FORUM, ossia un luogo di confronto interattivo.
E si presume che un utente dica la sua argomentando con logica e raziocinio.

Quelle di Serpelloni (e molte delle tue) non sono “argomentazioni”, bensì dei semplici PROCLAMI ARBITRARI - e in quanto tali, gli altri utenti hanno tutto il diritto di confutarli.

Chiaro che non sempre questo è avvenuto (alcuni hanno risposto ai proclami con pari proclami), ma è anche vero che al resto delle argomentazioni CONCRETE che sono state presentate, nè tu ne “Serpelloni” avete saputo offrire una contro-replica altrettanto concreta.


E sia chiaro: qui nessuno mette in dubbio la tua buonafede...ma la buonafede non ha nulla a che vedere con la ATTENDIBILITÀ.
Infatti si può essere in buonafede, e ripetere comunque a pappagallo le informazioni bislacche sbandierate dalla propaganda.

Quindi non atteggiarti a vittima di fantomatici “processi ingiustificati”;
se un utente scrive che la luna è una grossa arancia, è OVVIO che si attira addosso le obiezioni degli “astronomi”, non ti pare?
(E se poi questo utente si spaccia pure per “un astronomo con lunga esperienza nel settore”...beh, un po' di perplessità la suscita, eh!)



.
15 settembre 2011 19:21 - SMGL
Potete dire quello che volete, ma la realtà è che problema "droghe" non è trattato come un problema sanitario, ma come una questione morale-ideologica.
La Fini-Giovanardi è una legge ideologica basata su slogan morali (non esiste droga leggera, è tutta droga!), non di certo su dati scientifici o sulla pericolosità sociale delle sostanze.

Questo punto debole è uno dei motivi per cui è stato creato il DPA, che sta facendo di tutto per dare una certa parvenza di scientificità a una legge che di scientifico non ha nulla.

Serpelloni fa le sue ricerche sui tossicodipendenti in cura nei Sert, ovvero su alcuni casi limite (che rappresentano probabilmente neanche l'1% dei consumatori di cannabis), pretendendo di generalizzare i risultati ottenuti (comunque controversi) sulla totalità dei consumatori... creando quindi quell'allarmismo perfetto per giustificare i metodi di una legge assolutamente squilibrata (per non dire altro).

Come se per studiare gli effetti dell'alcol analizzassero i pazienti in cura per alcolismo cronico per poi sostenere che tutti quelli che si fanno due bicchieri di vino a pasto rischiano la cirrosi epatica e il delirium tremens...
15 settembre 2011 18:55 - aandromedaa
candide a furia di generalizzare su tutto non capisco più niente delle sue affermazioni. Urla al mondo "CHE CONSUMARE DROGA FA BENE", che prova timori generici, mi chiede il permesso di leggere, prima afferma di essere un
onesto ed ignaro neuroscienziato poi lo nega. Candide si sente bene o sono i primi sintomi di Alzheimer?

P.S. può scrivere il nome della struttura per cui lavora, sopratutto se pubblica dal momento che posta in orario di servizio?

N.B: se privata non è necessario.
15 settembre 2011 17:53 - massisf2558
Candide. E basta... ma scrivi sempre le stesse cose... E come al solito, finisci-finite criminalizzando l'ambasciatore: "falsi predicatori"... qui se c'è uno che fa la predicozza è proprio candide.
La cannabis ha una cultura alle spalle che nessuna legge, studio manipolato, politico improvvisato scienziato, timorato di Dio o finanziere, riuscirà ad estirpare... i giovani non vi calcolano proprio, perchè i Crociati straparlano quotidianamente a proposito della loro guerra personale contro la canapa ma non li senti mai proferire sillaba a proposito del tasso ignobile di disoccupazione giovanile.
I giovani italiani sono "cornuti e mazziati": trattati da certe istituzioni come ebeti ( perchè si farebbero incantare dagli spacciatori cattivi...) ed ignorati del tutto per ciò che concerne il loro futuro.
15 settembre 2011 14:49 - candide
UNA PERSONA che lavora ed ha lavorato molto nel settore, e che quindi ha visto anche l'avvenire di molte persone di propria conoscenza incagliarsi su problemi di droga, credo che senta forte il dovere di indicarne i pericoli reali.
Un genitore non può esimersi di dire al proprio bambino che il contatto con un tizzone rovente può provocare un grande dolore fisico, una grande ustione ed infine una cicatrice indelebile.
Aandromedaa, chi produce DANNI VERI E' CHI PREDICA AI PROPRI COETANEI CHE CONSUMARE DROGA FA BENE, FALSI PREDICATORI E VERI LUCRATORI SULLA BUONA FEDE DI PERSONE INDIFESE.
I neuroscienziati? da quel dì che sono arrivati e che scrivono!!!! è Lei, aandromedaa, che non se n'è accorta!!

http://www.droganews.it/news/1039/Metamfetamine_e_morbo_di_P arkinson%2C_relazione_peri.html
oppure
http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0376871611 002766
14 settembre 2011 22:45 - aandromedaa
Ma i neuroscienziati quando arrivano?
14 settembre 2011 22:39 - aandromedaa
una persona che lavora in modo consapevole ed onesto non produce allarme ingiustificato per il puro e solo guadagno.


Grazie comunque della sua testimonianza impressa in questa pagina.
14 settembre 2011 21:36 - candide
Cara andromedaa, il tuo livello di pregiudizio rasenta l'ossessione. Io non ho niente a che fare con il DPA, non c'e' solo il Dpa ad occuparsi di droghe. Esistono centinaia di strutture pubbliche e private in cui lavora gente come me, che lavora in modo consapevole ed onesto. In quanto all'Alzheimer giovanile, stai tranquilla andromedaa, e' solo una mia paura!!!! AVRO' il diritto di AVERE DI QUESTI TIMORI? o mi vuoi negare anche questi????
Per il Parkinson comunque già qualche studio c'e ed e' pubblicato! L'ultima notizia l'ho letta sul Droganews.it .
Posso leggere il Droganews o devo chiederti il permesso, cara democraticissima andromedaa?
14 settembre 2011 20:59 - aandromedaa
Candide
non sarà per caso l'ennesimo professionista in fantatossicodipendenze al $ervizio del DPA?
Le ripeto la domanda (finora senza risposta) dal momento che nel DPA lavorano esperti “nell'implementazione della strategia di comunicazione nell’ambito della selezione ed elaborazione di materiale scientifico destinato ai portali istituzionali” che con le neuroscienze non hanno niente a che vedere (parliamo di competenze in scienze politiche, sociologia, legge, teologia ecc).
Se affermate ”Alzheimer giovanile compreso” perché non condividete la ricerca? Se adesso, candide, un adolescente segue questa pagina quale sarà la percezione di rischio di fronte un procurato allarme? Inoltre perchè generalizzare riguardo l'indagine conoscitiva sull'efficacia/costo (il management business secondo g.serpelloni) dell’Ufficio Comunicazione del Dipartimento Politica Antidroga? È dopotutto anche questo un tema di salute pubblica!!!
14 settembre 2011 18:40 - massisf2558
"controllo e sorveglianza" appartengono ad una specifica opzione culturale, italia-centrica: non universalizzate concetti solo italiani, perché altri popoli non li capirebbero. La proibizione mondiale è una faccenda storica non culturale e la questione droghe non si esaurische con "fa bene o fa male". In Olanda, ad esempio, le droghe non sono mai state un problema e non lo sono neppure oggi ( a differenza delle scemenze che Giovanardi e Serpelloni amano sventolare in giro), quindi tutta questa ossessione di controlli, censure, carcere, comunitá è una caratteristica italiana, non mondiale. Se l'Italia non vuole politiche ragionevoli sulle droghe... amen. Cavoli dell'Italia. In Nord-Europa si discute con ben pochi steccati ideologici, perché non ci sono comunitá terapeutiche - lobby o santoni da soddisfare. Ma per favore non "universalizziamo" la lotta alla droga all'amatriciana. Ad Amsterdam si parla di esperimenti anche sulle droghe pesanti, in Italia si buttano soldi pubblici per scovare tutti gli studi che possano dimostrare la pericolositá della cannabis. Ma tanto, presto o tardi, Giovanardi si dovrá levare di torno oppure é eterno come Andreotti?
14 settembre 2011 12:20 - candide
L'Italia non è ai vertici mondiali per consumo di sostanze, ma il sistema del controllo epidemiologico dei dati è, qui, più capillare che in altri Paesi, dove, per esempio, se un medico legale decide di non certificare, d'accordo con la famiglia, che il decesso di una persona sia dovuta ad autosomministrazione di sostanze stupefacenti, ne ha la facoltà. In quel caso l'evento non ricadrà nel computo delle morti per overdose. In Europa il sistema di omologare i flussi informativi sui decessi è al centro dei lavori di un "gruppo ad hoc", ma le legislazioni non sono tutte omologate, e questo purtroppo è un handicap nello stilare le varie tabelle per unificarle con criteri comuni, sia riguardo ai reati connessi al contrasto, sia riguardo agli aspetti sanitari e sociali.
Per esperienza lavorativa e professionale FINORA VISSUTA, non ho riscontrato anche nelle situazioni legislative più "evolute", come quella canadese, che ci siano state grosse spinte verso un allentamento dei vincoli legislativi in questo genere di reati. Anzi tutt'altro poiché ci sono Paesi anche in Europa che condannano anche il consumatore. Un auspicio quale è il Tuo, pettine, sarebbe a mio avviso sostenibile se, contemporaneamente e concordemente, tutti i Paesi firmatari della Convenzione di Vienna del 1988 decidessero di non applicarla o di disapplicarne una parte. Sarebbe il caos più totale e non è detto che la criminalità internazionale starebbe a lì a farsi sfilare di mano il potere di gestire le ricchezze prodotte dal traffico di droga senza scatenare ogni genere di ritorsione sociale ed economica. I consumi probabilmente sarebbero l'ultima preoccupazione.
In Africa, da sempre territorio di conquista da parte dei Paesi più industrializzati, spietati gruppi criminali, che operano per tutta l'area sub-sahariana fino al Corno d'Africa, stanno da tempo occupando spazi di potere non conosciuti e rotte create apposta per il transito della droga, utilizzate contemporaneamente per il traffico di esseri umani, di scorie radioattive, di rifiuti tossici, armi... e chi più ne ha più ne metta....
Il tuo ragionamento, pettine, è corretto e potrei condividerlo se, all'analisi dei fatti, non risultasse rischioso, troppo teorico, fors'anche utopistico. Il villaggio globale credo che ormai abbia, nel bene o nel male, dettato già le sue regole, e tutti ne siamo un po' invasi, e la droga che viaggia nel cyberspazio, a mio avviso, la puoi combattere solo con una prevenzione selettiva e mirata verso le nuove generazioni che, da quando è iniziata questa rivoluzione del modo di costruire la conoscenza, soffrono per la fatica di selezionare delle informazioni scientificamente corrette e di trovarsi delle REGOLE, nel mare magnum di Internet, che sta lentamente soppiantando quella fornita dai genitori e dalla scuola, con una parcellizzazione sia dell'educazione che dell'apprendimento.
Anche in questo caso, anche se non c'è legge che lo dica, il controllo e la sorveglianza costituiscono un dovere morale della società civile.
14 settembre 2011 10:00 - pettine
candide

data la situazione, che sostieni di conoscere perfettamente, non ritieni anche tu che se c'è una cosa da pazzi criminali senza ritegno sia proprio lasciare il mercato delle droghe nelle mani della malavita?


se fosse nelle mani dello stato ci sarebbero solo vantaggi, e non tiriamo fuori la solita storia dell'aumento dei cosumi, è DIMOSTRATO che è esattamente il contrario.

di fatti l'italia è ai vertici per percentuali di consumo di stupefacenti.
13 settembre 2011 18:45 - candide
In questo forum non è possibile partecipare senza subire processi. Io sono un/a libero/a cittadino/a, rispetto le leggi, pago le tasse, lavoro onestamente, ho una certa età, mi ritengo sufficientemente colto/a, mi piace confrontarmi con il mio prossimo e vedo molto Bene le disfunzioni di questo Paese che amo profondamente. E non sono medico.
Le considerazioni che ho fatto nel mio precedente intervento sono LIBERE, ma vincolate solo alla MIA COSCIENZA. Fra i miei tanti difetti ho quello di aver lavorato e lavorare nel settore delle droghe e delle tossicodipendenze da molti anni, navigando a vista e cogliendo da sempre le peculiarità ed i messaggi della ricerca scientifica, quella vera, quella che non ha bisogno di nutrirsi della politica per VEDERE nelle risonanze magnetiche le aree del cervello danneggiate dalla cocaina e dalle metamfetamine.
E, proprio perché non sono paladino/a di nessuno, mi sento di sottolineare con vigore la malafede con cui si è cercato di manipolare il mio pensiero quando ho parlato di "malattie neurodegenerative, procurate da ogni tipo di sostanza stupefacente, Alzheimer giovanile compreso". Chiunque abbia inteso mettermi in bocca argomenti collegati a cannabis e Alzheimer ha compiuto un falso ideologico, strumentale solo al tema che serve di volta in volta trattare.
Nel rispetto reciproco delle idee, ritengo che le ipotesi scientifiche oggetto di molti studi avviati a livello internazionale, che stanno valutando i danni neurobiologici procurati da sostanze stupefacenti di origine sintetica, debbano avere la loro giusta collocazione nell'informazione che si dà al Nostro Prossimo nel Nostro Paese. Basta segnarsi a qualche newsletter delle molte riviste scientifiche che pubblicano sulla rete, per trovare informazioni utili, senza sparare bibliografie mirate solo a dimostrare di saperne una di più degli altri.
Anche perché il fabbricante di prossimità, quello cioè che ti fa trovare la sostanza che ti serve nel modo più semplice e meno faticoso possibile, o che te la fa arrivare con pacco anonimo a casa, magari dalla Nuova Zelanda, la produce con precursori chimici che già da soli procurano danni, forse non è mafioso, ma è comunque un potenziale assassino, che se ne frega delle bibliografie di chiunque, fintantoché ha a disposizione gente disposta a farsi massacrare lentamente ma inesorabilmente prima le tasche e poi il cervello!!!
Credo di dire una banalità se lancio l'invito a farsi anche più di un giro sulla rete ed a constatare che razza di mercato fluido, efficiente, reattivo e prospero c'è, che commercializza di tutto e di più, che fa le offerte speciali di ogni genere di sostanze e le vende in stock,e si allarga a dismisura su altri siti affiliati.
Sarà l'età, ma tutto ciò mi fa paura, perché penso che non sempre il buonsenso accompagna le scelte di qualche giovane, e forse per questo posso apparire uno/a sfigato/a. Ma a chi mi reputa tale io rispondo di sentirmi profondamente in pace con me stesso/a poiché non ho paura di dire, civilmente, quello che penso e perché sono al servizio solo della mia onestà intellettuale.
12 settembre 2011 11:47 - kozzu
i miei nonni in rep. Ceca sono più informati di Mr. Serpelloni: quest'anno ho scoperto con stupore che hanno provato a coltivare la canapa in quanto sono informati sulle sue qualità mediche.
Voglio anche riccordare a Mr. Serpelloni che i soldi della canapa comprata dai consumatori vanno alla mafia perchè la legislazione punisce molto più pesantemente chi, per motivi etici, decide di autoprodurla
11 settembre 2011 22:07 - aandromedaa
I fake di Serpelloni qui su aduc non finiscono mai.

La prima comparsa per giunta autentica risale al 25 Aprile del 2009 nella replica alla notizia: "Giamaica. Usain Bolt: ho fatto uso di marijuana"

vedi:http://www.aduc.it/articolo/cara+aduc+fareste+bene+rifl ettere+sulle+conseguenze_15591.php

da notare la firma:"Giovanni Serpelloni, direttore del Dipartimento Nazionale Politiche Antidroga"



Ecco la comparsa del 4 Febbraio del 2010 con firma semplice "Giovanni Serpelloni" e nick "g.serpelloni"

http://salute.aduc.it/notizia/ennesima+overdose+mortale+tori no+narcosala+non_115757.php

(A tal proposito di chi è la responsabilità penale se i consumatori di eroina aumentano dall'entrata in vigore della la Fini/Giovanardi?)



Fino all'evoluzione del 2011 con la firma:"Giovanni Serpelloni Capo Dipartimento Politiche Antidroga Presidenza del Consiglio Dei Ministri"



Si accettano scommesse sul prossimo paraffo scherpelloniano
11 settembre 2011 12:42 - shugar
Raccomandati ed inetti, stipendiati d'oro del ca....
  COMMENTI
|<   <- (Da 61 a 90 di 145) ->   >|