Non comprendo che ci incastrino i NAS, Nucleo
Antisofisticazione e Sanità, se si vuole fare controlli
antidroga...meglio la sezione narcotici della Polizia di
Stato...no?? I NAS hanno tutt'altre funzione, cibi
ed altri preparati alimentari adulterati, farmaci scaduti,
igiene nei locali pubblici assieme alle ASL e la Polizia
Municipale.. Questo solo nello specificio del reparto,
per il resto..al massimo può accadere..non porteranno droga
all'interno gli studenti, la terranno/consumeranno e
spacceranno all'esterno, il problema non si risolve con
i cani a cercare la droga nelle scuole.. Se non ci
fosse richiesta non ci sarebbe spaccio... E' una
filiera... E chi consuma non deve essere trattato come
un criminale perché la consuma, ma come una persona da
disintossicare...certo..c'è chi vuole esser
disintossicato e chi non è interessato..ma questo è una
consuetudine, dopotutto: c'è chi ascolta i consigli,
chi finge di farlo e chi..non vuole ascoltare... Chi
ascolta bene, chi finge e chi non ascolta..rimangono persone
con problemi prima che delinquenti comuni... Con questo
non intendo giustificare crimini e reati commessi sotto
l'uso di queste sostanze..ma non mi si venga a dire che
chi consuma commette lo stesso "delitto" di chi
spaccia...perché è assurdo.. E' come mettere chi
vende armi da fuoco sullo stesso piano di colui che dopo
regolare acquisto utlizza l'arma per commettere
crimini...
5 settembre 2007 0:00 - Isaia Kwick
Quale tendenza permissivista? Si passa da una repressiva ad
una piu' repressiva....!! Isaia Kwick
4 settembre 2007 0:00 - Passante
Avete ragione, anzi sarebbe il caso di incentivare l'uso
di sostanze stupefacenti (magari con tanto di pubblicità e
distributori automatici) e non fare alcun controllo,
scrivendolo chiaro e tondo all'ingresso della scuola
"Qui fate quel cazzo che vi pare che non controlla
nessuno". Tanto secondo la vostra teoria, visto
che i giovani sono tutti e solo "ribelli"
farebbero l'esatto contrario comportandosi bene.
Spero che la vostra sia stata l'ennesima
provocazione.
Il consumo di cannabis non e'
legato ad una diminuzione del rendimento scolastico, e
certamente esso non impedisce agli studenti di crescere e
realizzarsi. Il carcere si'. *** E chi
andrebbe in carcere? Solamente gli spacciatori! E non credo
ci siano posti migliori per loro.. a meno che non si voglia
attuare quanto ho scritto sopra.
4 settembre 2007 0:00 - steven
Se la tendenza oggi dominante è nuovamente la tendenza
repressiva è perchè i fallimenti della precedente tendenza
permissivista sono sotto gli occhi di tutti. In
particolare è certo che l'educazione del mondo
giovanile è frutto di un sistema educativo e non solo di un
atto o di un gesto, ma di una società educante in tutti i
suoi soggetti e le sue istituzioni. La fase repressiva,
necessaria, deve accompagnarsi con una azione fortemente
educativa in ordine ai valori da parte di tutti i soggetti
socialmente educativi.Ma anche qui siamo alla bancarotta,
tra la dilagante cultura della disunione familiare, della
sessualità come uso dell'altro, che può agonizzare
davanti a noi per eccesso di coca senza che i nostri
principi ci impongano di soccorrerlo tempestivamente, del
lavoro come rapina del cliente, dell'ambiente e del
futuro delle generazioni a venire, della salute come busines
per multinazionali, ecc. non c'è da stupirsi che la pur
necessaria sola azione repressiva non sia educativamente
sufficiente. Ed anche agli americani, autori di una parte
degli studi citati, notoriamente duri a capire determinati
ragionamenti, qualcuno poco tempo fa ha ricordato che ad
esempio non basta adottare i libri di testo cinesi per
contrastare la somaraggine dilagante tra gli studenti
perchè quei testi sono parte di un sistema e fuori contesto
non funzionano. Comunque ben vengano i controlli e le
repressioni delle devianze che, se da soli non bastano sono
comunque il segno di un sistema che prova di reagire ed a me
genitore che fa azione educativa in positivo sono anche un
rinforzo socio- politico di non poca importanza sul piano
culturale.