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5 settembre 2007 0:00 - Enrico
Non comprendo che ci incastrino i NAS, Nucleo Antisofisticazione e Sanità, se si vuole fare controlli antidroga...meglio la sezione narcotici della Polizia di Stato...no??
I NAS hanno tutt'altre funzione, cibi ed altri preparati alimentari adulterati, farmaci scaduti, igiene nei locali pubblici assieme alle ASL e la Polizia Municipale..
Questo solo nello specificio del reparto, per il resto..al massimo può accadere..non porteranno droga all'interno gli studenti, la terranno/consumeranno e spacceranno all'esterno, il problema non si risolve con i cani a cercare la droga nelle scuole..
Se non ci fosse richiesta non ci sarebbe spaccio...
E' una filiera...
E chi consuma non deve essere trattato come un criminale perché la consuma, ma come una persona da disintossicare...certo..c'è chi vuole esser disintossicato e chi non è interessato..ma questo è una consuetudine, dopotutto: c'è chi ascolta i consigli, chi finge di farlo e chi..non vuole ascoltare...
Chi ascolta bene, chi finge e chi non ascolta..rimangono persone con problemi prima che delinquenti comuni...
Con questo non intendo giustificare crimini e reati commessi sotto l'uso di queste sostanze..ma non mi si venga a dire che chi consuma commette lo stesso "delitto" di chi spaccia...perché è assurdo..
E' come mettere chi vende armi da fuoco sullo stesso piano di colui che dopo regolare acquisto utlizza l'arma per commettere crimini...
5 settembre 2007 0:00 - Isaia Kwick
Quale tendenza permissivista? Si passa da una repressiva ad una piu' repressiva....!!
Isaia Kwick
4 settembre 2007 0:00 - Passante
Avete ragione, anzi sarebbe il caso di incentivare l'uso di sostanze stupefacenti (magari con tanto di pubblicità e distributori automatici) e non fare alcun controllo, scrivendolo chiaro e tondo all'ingresso della scuola "Qui fate quel cazzo che vi pare che non controlla nessuno".
Tanto secondo la vostra teoria, visto che i giovani sono tutti e solo "ribelli" farebbero l'esatto contrario comportandosi bene.
Spero che la vostra sia stata l'ennesima provocazione.

Il consumo di cannabis non e' legato ad una diminuzione del rendimento scolastico, e certamente esso non impedisce agli studenti di crescere e realizzarsi. Il carcere si'.
***
E chi andrebbe in carcere? Solamente gli spacciatori! E non credo ci siano posti migliori per loro.. a meno che non si voglia attuare quanto ho scritto sopra.
4 settembre 2007 0:00 - steven
Se la tendenza oggi dominante è nuovamente la tendenza repressiva è perchè i fallimenti della precedente tendenza permissivista sono sotto gli occhi di tutti.
In particolare è certo che l'educazione del mondo giovanile è frutto di un sistema educativo e non solo di un atto o di un gesto, ma di una società educante in tutti i suoi soggetti e le sue istituzioni. La fase repressiva, necessaria, deve accompagnarsi con una azione fortemente educativa in ordine ai valori da parte di tutti i soggetti socialmente educativi.Ma anche qui siamo alla bancarotta, tra la dilagante cultura della disunione familiare, della sessualità come uso dell'altro, che può agonizzare davanti a noi per eccesso di coca senza che i nostri principi ci impongano di soccorrerlo tempestivamente, del lavoro come rapina del cliente, dell'ambiente e del futuro delle generazioni a venire, della salute come busines per multinazionali, ecc. non c'è da stupirsi che la pur necessaria sola azione repressiva non sia educativamente sufficiente. Ed anche agli americani, autori di una parte degli studi citati, notoriamente duri a capire determinati ragionamenti, qualcuno poco tempo fa ha ricordato che ad esempio non basta adottare i libri di testo cinesi per contrastare la somaraggine dilagante tra gli studenti perchè quei testi sono parte di un sistema e fuori contesto non funzionano.
Comunque ben vengano i controlli e le repressioni delle devianze che, se da soli non bastano sono comunque il segno di un sistema che prova di reagire ed a me genitore che fa azione educativa in positivo sono anche un rinforzo socio- politico di non poca importanza sul piano culturale.
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