LETTERA APERTA


SONO SALVATORE FRANCOLINO ,RAPPRESENTANTE DEI GENITORI DEL CDD DI GHISALBA(BG) E PORTAVOCE DELLE 13 FAMIGLIE CHE DAL 2 LUGLIO 2007 SONO STATE PRIVATE DALLA COOPERATIVA ITACA , GESTORE DEL SERVIZIO CDD , DEL SERVIZIO TRASPORTO DISABILI DA CASA VERSO IL CENTRO .
PIU’ DI UN MESE FA LE FAMIGLIE RICEVONO LETTERA RACCOMANDATA DALLA COOPERATIVA ITACA CHE INFORMAVA LA SOSPENSIONE DEL SERVIZIO GIORNALIERO DI TRASPORTO DA CASA AL CDD MOTIVANDOLA COL MANCATO PAGAMENTO DELLA RETTA .NOI DA MOLTI ANNI CONTESTIAMO LA COMPARTECIPAZIONE AL COSTO IN QUANTO RIVOLTA ALLA FAMIGLIA ANZICHE’ ALL’UTENTE COME STABILITO DALLA LEGGE 130/2000 ART.3 COMMA 2-TER CHE CITA: ‘’AL FINE DI FAVORIRE LA PERMANENZA DELL’ASSISTITO PRESSO IL NUCLEO FAMILIARE SI DEVE EVIDENZIARE LA SITUAZIONE ECONOMICA DEL SOLO ASSISTITO,ANCHE IN RELAZIONE ALLA MODALITA’ DI CONTRIBUZIONE AL COSTO DELLA PRESTAZIONE.’’
DAL 2 LUGLIO I NOSTRI RAGAZZI SONO COSTRETTI A RIMANERE A CASA .LA COOPERATIVA ITACA HA GIUSTIFICATO IL SUO GESTO RITENENDO CHE IL TRASPORTO FOSSE UN SERVIZIO AGGIUNTIVO E QUINDI A CARICO DELL’UTENTE OVVERO DELLA FAMIGLIA. ABBIAMO RISPOSTO ALLA RACCOMANDATA DIFFIDANDOLI DAL SOSPENDERE IL SERVIZIO IN QUANTO ATTO GRAVISSIMO NEI CONFRONTI DI SOGGETTI DISABILI ED OMISSIONE DI SERVIZIO .LA REPLICA ,DA PARTE DEI COMUNI E DEL PIANO DI ZONA FACENTE RIFERIMENTO AL SINDACO DI ROMANO DI LOMBARDIA , E’ STATA CHE LA COOPERATIVA ITACA NON LEDEVA IN ALCUN MODO IL DIRITTO DEL DISABILE ALLA PRESTAZIONE. CON UN’ALTRA RACCOMANDATA ABBIAMO CHIESTO AI COMUNI DI ATTIVARE IL SERVIZIO COMUNALE DI TRASPORTO E LA RISPOSTA E’ STATA UGUALE ALLA PRIMA. ABBIAMO SPORTO DENUNCIA NEI CONFRONTI DI COOP.ITACA, COMUNI E RAPPRESENTANZA DEI SINDACI;ABBIAMO INFORMATO I GIORNALI LOCALI E BERGAMO TV ED IL 4 LUGLIO PER PROTESTA ABBIAMO PORTATO I RAGAZZI A PIEDI DA MARTINENGO A GHISALBA(4 KM) BLOCCANDO IL TRAFFICO SULLA STRADA PROVINCIALE.NEL FRATTEMPO SIAMO STATI CONTATTATI DALLA COOPERATIVA ORION DI BERGAMO CHE DAL 16 LUGLIO STA OFFRENDO IL TRASPORTO GRATUITO PER I NOSTRI RAGAZZI.IL 20 LUGLIO UTENTI E FAMILIARI CI SIAMO RECATI A MILANO IN REGIONE E SIAMO STATI RICEVUTI DAL SEGRETARIO POLITICO DI FORMIGONI E SUCCESSIVAMENTE ALLA DIREZIONE GENERALE DELLA FAMIGLIA E SOLIDARIETA’ SOCIALE SPERANDO CHE LA SITUAZIONE SI POSSA SBLOCCARE.NOI CHIEDIAMO CHE SE LA COOPERATIVA ITACA O I COMUNI HANNO TUTTE QUESTE CERTEZZE CI FACCIANO INGIUNZIONE(VISTO CHE LE FATTURE LE MANDANO ALLA FAMIGLIA) MA DEVONO LASCIARE IN PACE I NOSTRI RAGAZZI .RITENGO CHE LA MANCANZA DI ARGOMENTI VALIDI LI ABBIA COSTRETTI A PRENDERE QUESTA RIPROVEVOLE,VERGOGNOSA ,INQUALIFICABILE AZIONE NEI CONFRONTI DI RAGAZZI DISABILI E NEANCHE UN SINDACO HA RITENUTO OPPORTUNO TUTELARE UN SUO CITTADINO E AGGRAVATO DAL FATTO CHE SONO DISABILI.
VOGLIO RINGRAZIARE LE PERSONE E LE ASSOCIAZIONI CHE CI SONO VICINE :
ON. EZIO LOCATELLI-SIG. PIPPO TORRI(EX CONS. REGIONALE LOMBARDIA)- ASS.UTIM(TORINO) ASS.ANFFAS BG-ASS. CONSUMATORI CODICI(DR. GOIA) – ASS. LEDHA.
ULTIMA COSA I NOSTRI RAGAZZI PRENDONO UNA PENSIONE DI 240 EURO AL MESE E LA RETTA CHE CI CHIEDONO E’ DI 168,73 EURO.
CORDIALI SALUTI
SALVATORE FRANCOLINO
VIA MASSAROTTI 1
24057 MARTINENGO(BG)
TEL/FAX 0363988687
e-mail [email protected]

Mia madre ricoverata presso l'Istituto di Riposo per anziani di Padova, con una grave patologia neurologica prograssiva, ha ormai esaurito i suoi (pochi)risparmi in banca per integrare ogni mese la sua pensione e pagare la retta. Da alcuni mesi, io che sono l'unico suo figlio con un mio nucleo famigliare di 5 persone (tre dei miei quattro figli vivono con me), sono oggetto della loro attenzione visto che per il famoso articolo 433 del c.c. dovrei assicurare il pagamento delle rette.
Mia madre ha ed avrà sempre più bisogno di una assistenza sanitaria adeguata, lei contribuisce con la sua pensione il resto lo mette la comunità attraverso gli Enti concepiti allo scopo. Si capisce che la cosa viene posta nel senso: i figli devono provvedere ai loro genitori! Esiste un principio sociale dove la comunità provvede per il singolo e si chiama Servizio Sanitario Nazionale.
Mi hanno dato 8 giorni per "estinguere il debito". So di avere ragione ma non so cosa devo fare.
Vedremo, vi farò sapere.
Maurizio.

Grazie per lo spazio offerto.

MI COMPLIMENTO PER IL SUCCESSO, ma per esempio: le persone come Roberto che possono fare?

PER ROBERTO : vai a leggere il forum di "di la tua" , vedi se puo esserti utile e scrivi ancora all'ADUC a SOS , raccontando il tuo caso a Mannini e facci sapere sempre su "di la tua" al Forum AUMENTI DIARIE NEL LAZIO come va a finire e poi, perchè non denunciamo a RAI 3 ( mi manda RAI 3) tutta la questione legata a questa penosa vicenda della partecipazione alla spesa non sanitaria?
RITA

Sto combattendo da anni con l'IPAB ed il Comune di Vicenza (Veneto)per l'impegnativa che sono stato costretto a firmare, nel 2000, per l'accoglimento in casa di riposo Ipab di mia madre, 85 anni non autosufficiente, per il pagamento completo delle rette. Solo in seguito, entrando a far parte del neo costituito Comitato Parenti, sono venuto a conoscenza di leggi e decreti che avevano stabilito quanto da Voi sostenuto. Ora, nonostante che, nel 2005, sia il Comune mi dava ragione a seguito di un'interpellanza, sia il Presidente Ipab mi dava ragione a seguito di un'interrogazione parlamentare del Senatore Fabbris,tutto poi proseguiva come se niente fosse. Ho contatttato decine di famigliari nella stessa situazione, ma non ho ottenuto che dichiarazioni sterili. Per protesta e per necessità economiche, avevo sospeso i pagamenti. Nel 2005 mia madre è morta. Ora l'Ipab mi ha denunciato per appropriazione indebita e mi ha sequestrato il 5° della mia pensione. Dovrò diventare un barbone! A nulla sono valsi articoli, anche pesanti, pubblicati su Il Giornale di Vicenza. L'Ipab pretende il rispetto dell'impegnativa, illegale, fattami firmare per il ricovero di mia madre. Sono pensionato nulla tenente. Dovrò andare a chiedere l'elemosina?