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20 marzo 2012 17:10 - CHICIVEDE
MINOTAURO: non vedo l'ora di festeggiare con un post colossale la tua precoce m...e, magari dopo aver convissuto anni con un bel problemone oncologico di quelli che la tirano alla lunga tra mille sofferenze...una malattia vera, che cazzo, proprio come la definisci tu....mica quei rompipalle di tossici che se la sono cercata, sempre come dici tu...spero presto, carissimo talebanpirla....
18 marzo 2012 12:44 - graneraz
hei Roberto non offendere gli animali hahahahahahaha
18 marzo 2012 9:45 - morrisco
x minotauro: E' proprio vero che il buio della ragione genera mostri!!!
17 marzo 2012 17:45 - graneraz
allora anoressici e bulimici sono malati o no caro MInotauro lo hanno voluto loro di non nutrirsi!!!!
oppppssss non avevi pensato ai vari grigi che ci sono tra biamco e nero
17 marzo 2012 11:07 - roberto7266
Minotauro, sei figlio di una donna e di un animale, non credi che dovresti esentarti dal distribuire questo tipo di giudizi?
17 marzo 2012 0:53 - shugar
viva Mehico!
16 marzo 2012 9:41 - minotauro5801
Ma quale malata...era UNA DROGATA.I malati sono quelli che le malattie le hanno senza averle volute.
15 marzo 2012 18:17 - marco25g
L'hanno rovinata, sbattuta come un mostro in prima pagina, mentre era una persona malata che andava curata e che "in verità" faceva del male solo a se stessa.
Gli hanno chiesto i motivi per i quali si faceva, o perché la sua vita gli era diventata così insopportabile da non premurarsi neppure di perdere il proprio decoro?
Gli hanno dato la possibilità di curarsi e di ricostruire la sua vita?
Perché poi si stupiscono o fanno finta di rattristarsi quando qualcuno si lascia andare ed infine si uccide o muore?!
Se era soltanto depressa, veniva curata con potenti psicofarmaci, gli davano assistenza medica, sussidi e mesi d'aspettativa: ma quando sei malato di dipendenza ricevi soltanto il pubblico disprezzo e le uniche porte che si aprono sono quelle del carcere e della peggiore indigenza.
Persino chi ha problemi d'alcolismo viene accettato dalla società e chissà quanti maestri e professori affogano il loro malessere nel bere.
Questa Italia, piena di ipocriti e falsi bempensanti, è capace di un'enorme cinismo, ignobiltà e vigliaccheria: essi si accaniscono sempre contro le persone più fragili e sofferenti.
Riescono persino a trovare il ridicolo nella demenza dell'alcolista o nel farneticamento del malato mentale.
Ma quando si trovano di fronte a stati che non riescono a comprendere, come quello del lucido delirio di chi usa gli stupefacenti, essi non riuscendo a trovare il ridicolo o l'insensatezza e come reazione, non potendo manifestare il loro potere e la loro superiorità, provano soltanto un profondo disprezzo ed un'enorme diffidenza.
La loro idea rassicurante del drogato è quella dello sconvolto senza cervello che sogna l'India, o del fattone che al massimo ti fa lo stereo o ti chiede se hai un'euro da dargli.
Quando la realtà non coincide con la visione tranquillizzante che essi hanno del drogato "il quale, invece, lavora o studia con buoni risultati, che magari ha anche un maggiore successo nella sua professione o riesce persino a farli passare da cretini".
Proprio allora, in essi sorge il razzismo e cominciano a considerare i drogati come dei personaggi pericolosi, infidi e malefici.
Questo è successo anche per gli ebrei nel nazismo, essi erano intelligenti, avevano grande successo negli affari e si trovavano nei posti più importanti della società e del potere.
Questo, visto dalla parte del cittadino medio, quello senza nessuna particolare qualità o intelligenza o non gode di nessuna considerazione nella società; è un'affronto imperdonabile.
Così nacque l'antisemitismo, con maestri e professori espulsi dalla società, campi di sterminio e tutto quello che ne è derivato.
Non dico che questa maestra non abbia sbagliato, ma il suo errore maggiore è stato non restare al suo posto, quello della visione comune del drogato, che vive ai margini della società: Di non avere la pretesa di vivere come una persona normale, ma limitarsi a chiedere l'elemosina di qualche euro e quella di un po di metadone".
Quindi, ragionevolmente, è stata trattata come essa meritava, come uno di quei tanti insegnanti ebrei "inferiori" ed espulsa permanentemente dalla nostra società.
Ma se lei non fosse morta per overdose, l'avrebbero comunque uccisa i farmaci, la galera, il disprezzo comune, l'ignoranza ed il razzismo di questa miserabile borghesia.
Ho come direbbe Giovanardi "Era una drogata, sarebbe morta lo stesso."
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