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17 aprile 2012 12:18 - Nick
Da Corriere.it:

Allucinogeni e stimolanti, consumi
raddoppiati tra gli studenti delle superiori
Monitorati 350mila ragazzi tra i 15 e i 19 anni, dal 1999 al 2009. Eroina, i consumatori quotidiani da 5mila a 10mila.

MILANO - In undici anni sono raddoppiati i consumi abituali (più o meno quotidiani) di allucinogeni e stimolanti (le sostanze più nuove) tra i giovani italiani. E c’è anche un ritorno dell’eroina. È quanto è emerso dall'indagine Espad del Cnr che ha monitorato 350mila ragazzi tra i 15 e i 19 anni, dal 1999 al 2009. Si tratta di una corposa rappresentanza statistica di circa due milioni e mezzo di studenti delle medie superiori. Moltissimi hanno consumato sostanze almeno una volta, un terzo del totale solo cannabis. In linea di massima, i consumatori abituali sono quasi la metà della popolazione studentesca studiata se si sommano le varie sostanze. E gli abituali arrivano a quasi il 4%, pari a 100mila studenti. L’uso di allucinogeni, roba chimica, ma anche di eroina, è praticamente raddoppiato nel corso degli 11 anni presi in esame. In linea con il rapporto Onu "Guerra alla droga" ("War on drugs. Report of the global commission on drug policy"), i dati italiani sono stati pubblicati dalla rivista scientifica PLOs.

EROINA - Dal 1999, l’Istituto di fisiologia clinica del Cnr di Pisa conduce lo studio Espad-Italia che fornisce ogni anno i dati che si riferiscono «ai comportamenti d’uso di alcol, tabacco e sostanze psicoattive legali e illegali da parte degli studenti delle scuole medie superiori». Attraverso questionari sono indagati i consumi di sostanze considerando la frequenza d’uso (nella vita, negli ultimi 12 mesi e negli ultimi 30 giorni), delle medesime. Suddividendo le sostanze in 5 principali categorie (cannabis, cocaina, eroina, allucinogeni e stimolanti), emerge che a fronte di un 30% di utilizzatori di cannabis corrisponde un 2% di utilizzatori di eroina. «Un dato questo – dicono i ricercatori - che, forte di un’osservazione del fenomeno decennale, di fatto rompe la tradizionale catena che individua nella cannabis il passaggio imprescindibile per arrivare all’eroina». Interessante il cambiamento della tendenza tra il 2005 e il 2008. Circa uno studente ogni tre negli ultimi 10 anni ha fatto uso di cannabis saltuariamente, tra questi il numero dei ragazzi è maggiore rispetto alle ragazze. Il dato resta sostanzialmente (seppur in leggera diminuzione) lineare fino al 2006 (anno dell’entrata in vigore della legge 49/2006 per contrastare l’uso della droga), quando la prevalenza (cioè il numero di ragazzi che hanno dichiarato di fumare cannabis ogni tanto) diminuisce del 10% e il prezzo della sostanza registra un’impennata. Mentre chi “fuma” quotidianamente rappresenta circa il 3% degli studenti: percentuale che rimane la stessa in tutti gli 11 anni. È lo zoccolo duro dei consumatori che non risentono di oscillazione di prezzi, possibilità di reperimento e provvedimenti normativi.

COCAINA - Nell’uso di cocaina si registra un’impennata nei consumi nel 2005 fino al picco massimo raggiunto nel 2007, anno dopo il quale si osserva una progressiva diminuzione nell’uso tra gli studenti. A differenza della cannabis, è possibile osservare una lenta e progressiva diminuzione del prezzo. Negli anni sono comunque aumentati gli studenti che riferiscono di farne uso quotidiano (lo 0,5% del totale), i consumatori occasionali sono circa il 4%. Per quanto riguarda l’eroina, negli ultimi 11 anni i consumatori occasionali sono diminuiti, così come il prezzo della sostanza, mentre i consumatoti quotidiani sono raddoppiati: dallo 0,2% della popolazione studentesca allo 0,4%, da 5mila a 10mila ragazzi. Infine, allucinogeni e stimolanti. Lento e costante l’aumento, negli anni, sia dei consumi sia della disponibilità. Dal 2006 il prezzo degli stimolanti inizia a scendere e il consumo registra un picco di crescita nel 2007. Invece, per gli allucinogeni il picco si verifica nel 2008: si passa dal 2% di consumatori occasionali (allucinogeni e stimolanti) del 1999 a poco meno del 3% del 2008. I consumatori assidui passano dallo 0,2 allo 0,6% per gli stimolanti e dallo 0,2% allo 0,5% per gli allucinogeni.

http://www.corriere.it/salute/12_aprile_17/droga_giovani_pap pagallo_008c0766-87af-11e1-99d7-92f741eee01c.shtml
11 aprile 2012 20:20 - graneraz
shhhhhhhhhhhhhhh...........boooommm!!!
come no....e ci crediamo pure!!!!
7 aprile 2012 11:36 - chinaski
Secondo gli ultimi dati disponibili, ad eccedere con il consumo di alcolici nella fascia d'età compresa tra 65 e i 74 anni è il 47,4% degli uomini. Superati i 75 anni, la percentuale scende al 40,3%, per un totale di circa 2,2 milioni di uomini anziani. Tra le donne, le percentuali sono più basse: le consumatrici a rischio (tra i 65 e i 74 anni) sono il 13,3%. Il problema ha un notevole impatto anche sui costi sanitari poiché il prolungato abuso di alcol spesso provoca patologie come la cirrosi epatica alcolica, malattia per la quale la percentuale dei ricoveri ospedalieri ha registrato una crescita di quasi 10 punti percentuali passando dal 26,3% al 36,4% tra il 2000 e il 2009.

Attendiamo un commento da parte del DPA. Restiamo in attesa.
5 aprile 2012 0:19 - glacial68
Con la crisi attuale sarbbe anche auspicabile un calo dei consumi ... ma non e cosi ... e l'unica economia che tira ... e la terza economia mondiale e i gran signori in doppio petto politici imprenditori e banchieri fanno a gara per investirne i proventi, questo e il proibizionismo, interesse economico
!
4 aprile 2012 21:19 - shugar
Un paese dove non si riesce a controllare l'evasione delle tasse plateale, ove e' nata la mafia o le mafie (europee), ove appunto intere aree vengono gestite in primis da quest'ultime, ove il 95% dei reati contro il patrimonio rimangono ad opera d'ignoti (a confronto la Baviera, 20 - 30%), ove una polizia pesta i piedi all'altra (chiamata poi efficienza!_?), ove il sistema giudiziario fa schifo e la gente fa di tutto per evitarlo, pur nei casi di ragione, per via della sua burocrazia kafkiana, la sua lentezza ecc. ecc., ma DPA, ci siete o ci fate, guardate che a gente non e' fessa!!!
4 aprile 2012 16:53 - marco25g
Invece di dire tante falsità, perché non mandano i dati autentici all'OEDT, Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze.
I grafici dell'Italia sono fermi al 2009 -2010.
L'Italia aveva il record per l'incremento 15-45 anni della cannabis e di oltre il 20%.

Grafico Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (OEDT) 2009 Cannabis "marijuana"
Cap. 3 (Cannabis) - graf. 3 - pag. 46:
http://www.emcdda.europa.eu/attachements.cfm/att_93236_IT_EM CDDA_AR2009_IT.pdf

Nel 2011 l'OEDT dice a proposito dell'Italia dei paesi che hanno aumentato le sanzioni per la
detenzione di cannabis sono rappresentati nel grafico "Presunta relazione tra sanzioni e consumo di cannabis" a pag.49:
http://www.emcdda.europa.eu/attachements.cfm/att_143743_IT_E MCDDA_AR2011_IT.pdf

"con linee tratteggiate mentre quelli che hanno diminuito le sanzioni da linee continue. l’ipotesi dell’impatto legale, nella sua forma più semplice, afferma che una modifica della legge conduce a una modifica della prevalenza, con un aumento delle sanzioni che determina un calo del consumo di sostanze stupefacenti e una diminuzione delle sanzioni che porta a un aumento del consumo di sostanze stupefacenti.
Su questa base, dopo la modifica le linee tratteggiate scenderebbero verso il basso e quelle continue salirebbero verso l’alto.
Tuttavia in questo decennio, per i paesi in questione, non può essere osservata alcuna associazione semplice tra le modifiche legali e la prevalenza del consumo di cannabis."

Se vogliono vedere calare il consumo devono guardare a paesi come la Germania e che stanno depenalizzando la cannabis.

Ma è possibile che in Italia, i politici non pagano mai per le menzogne che dicono?!
In GB si sarebbe dovuto dimettere almeno due anni fa!
4 aprile 2012 14:53 - gian67
Cocaina, boom di interventi per ricostruire il naso
3 Aprile, 2012 - 08:53 da Anonimo

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Un intervento di chirurgia plastica può arrivare a costare anche diecimila euro

CorrieredelMezzogiorno - NAPOLI - Liste d'attesa lunghissime in ospedale, più brevi nelle cliniche private dove però un intervento di chirurgia plastica può arrivare a costare anche diecimila euro. Non parliamo né di rifare il seno, né di mettere a punto addominali da Men's health. No, si tratta di aggiustare il naso per danni da cocaina. Fino a poco tempo queste operazioni erano rarissime, una su cento cocainomani, quasi nessuna donna. Ora la richiesta è così ampia che ci sono, appunto, le liste d'attesa: cinque mesi in una clinica privata e più di un anno e mezzo in un ospedale, quasi quanto per una Tac.
4 aprile 2012 14:49 - gian67
serpelloni,e,pure bugiardo, ma se qualcuno gli crede e' proprio un serpellone!!!!
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