Allucinogeni e stimolanti, consumi
raddoppiati tra gli studenti delle superiori
Monitorati 350mila ragazzi tra i 15 e i 19 anni, dal 1999 al
2009. Eroina, i consumatori quotidiani da 5mila a 10mila.
MILANO - In undici anni sono raddoppiati i consumi abituali
(più o meno quotidiani) di allucinogeni e stimolanti (le
sostanze più nuove) tra i giovani italiani. E c’è anche
un ritorno dell’eroina. È quanto è emerso dall'indagine
Espad del Cnr che ha monitorato 350mila ragazzi tra i 15 e i
19 anni, dal 1999 al 2009. Si tratta di una corposa
rappresentanza statistica di circa due milioni e mezzo di
studenti delle medie superiori. Moltissimi hanno consumato
sostanze almeno una volta, un terzo del totale solo
cannabis. In linea di massima, i consumatori abituali sono
quasi la metà della popolazione studentesca studiata se si
sommano le varie sostanze. E gli abituali arrivano a quasi
il 4%, pari a 100mila studenti. L’uso di allucinogeni,
roba chimica, ma anche di eroina, è praticamente
raddoppiato nel corso degli 11 anni presi in esame. In linea
con il rapporto Onu "Guerra alla droga" ("War on drugs.
Report of the global commission on drug policy"), i dati
italiani sono stati pubblicati dalla rivista scientifica
PLOs.
EROINA - Dal 1999, l’Istituto di fisiologia clinica del
Cnr di Pisa conduce lo studio Espad-Italia che fornisce ogni
anno i dati che si riferiscono «ai comportamenti d’uso di
alcol, tabacco e sostanze psicoattive legali e illegali da
parte degli studenti delle scuole medie superiori».
Attraverso questionari sono indagati i consumi di sostanze
considerando la frequenza d’uso (nella vita, negli ultimi
12 mesi e negli ultimi 30 giorni), delle medesime.
Suddividendo le sostanze in 5 principali categorie
(cannabis, cocaina, eroina, allucinogeni e stimolanti),
emerge che a fronte di un 30% di utilizzatori di cannabis
corrisponde un 2% di utilizzatori di eroina. «Un dato
questo – dicono i ricercatori - che, forte di
un’osservazione del fenomeno decennale, di fatto rompe la
tradizionale catena che individua nella cannabis il
passaggio imprescindibile per arrivare all’eroina».
Interessante il cambiamento della tendenza tra il 2005 e il
2008. Circa uno studente ogni tre negli ultimi 10 anni ha
fatto uso di cannabis saltuariamente, tra questi il numero
dei ragazzi è maggiore rispetto alle ragazze. Il dato resta
sostanzialmente (seppur in leggera diminuzione) lineare fino
al 2006 (anno dell’entrata in vigore della legge 49/2006
per contrastare l’uso della droga), quando la prevalenza
(cioè il numero di ragazzi che hanno dichiarato di fumare
cannabis ogni tanto) diminuisce del 10% e il prezzo della
sostanza registra un’impennata. Mentre chi “fuma”
quotidianamente rappresenta circa il 3% degli studenti:
percentuale che rimane la stessa in tutti gli 11 anni. È lo
zoccolo duro dei consumatori che non risentono di
oscillazione di prezzi, possibilità di reperimento e
provvedimenti normativi.
COCAINA - Nell’uso di cocaina si registra un’impennata
nei consumi nel 2005 fino al picco massimo raggiunto nel
2007, anno dopo il quale si osserva una progressiva
diminuzione nell’uso tra gli studenti. A differenza della
cannabis, è possibile osservare una lenta e progressiva
diminuzione del prezzo. Negli anni sono comunque aumentati
gli studenti che riferiscono di farne uso quotidiano (lo
0,5% del totale), i consumatori occasionali sono circa il
4%. Per quanto riguarda l’eroina, negli ultimi 11 anni i
consumatori occasionali sono diminuiti, così come il prezzo
della sostanza, mentre i consumatoti quotidiani sono
raddoppiati: dallo 0,2% della popolazione studentesca allo
0,4%, da 5mila a 10mila ragazzi. Infine, allucinogeni e
stimolanti. Lento e costante l’aumento, negli anni, sia
dei consumi sia della disponibilità. Dal 2006 il prezzo
degli stimolanti inizia a scendere e il consumo registra un
picco di crescita nel 2007. Invece, per gli allucinogeni il
picco si verifica nel 2008: si passa dal 2% di consumatori
occasionali (allucinogeni e stimolanti) del 1999 a poco meno
del 3% del 2008. I consumatori assidui passano dallo 0,2
allo 0,6% per gli stimolanti e dallo 0,2% allo 0,5% per gli
allucinogeni.
shhhhhhhhhhhhhhh...........boooommm!!!
come no....e ci crediamo pure!!!!
7 aprile 2012 11:36 - chinaski
Secondo gli ultimi dati disponibili, ad eccedere con il
consumo di alcolici nella fascia d'età compresa tra 65 e i
74 anni è il 47,4% degli uomini. Superati i 75 anni, la
percentuale scende al 40,3%, per un totale di circa 2,2
milioni di uomini anziani. Tra le donne, le percentuali sono
più basse: le consumatrici a rischio (tra i 65 e i 74 anni)
sono il 13,3%. Il problema ha un notevole impatto anche sui
costi sanitari poiché il prolungato abuso di alcol spesso
provoca patologie come la cirrosi epatica alcolica, malattia
per la quale la percentuale dei ricoveri ospedalieri ha
registrato una crescita di quasi 10 punti percentuali
passando dal 26,3% al 36,4% tra il 2000 e il 2009.
Attendiamo un commento da parte del DPA. Restiamo in attesa.
5 aprile 2012 0:19 - glacial68
Con la crisi attuale sarbbe anche auspicabile un calo dei
consumi ... ma non e cosi ... e l'unica economia che tira
... e la terza economia mondiale e i gran signori in doppio
petto politici imprenditori e banchieri fanno a gara per
investirne i proventi, questo e il proibizionismo, interesse
economico
!
4 aprile 2012 21:19 - shugar
Un paese dove non si riesce a controllare l'evasione delle
tasse plateale, ove e' nata la mafia o le mafie (europee),
ove appunto intere aree vengono gestite in primis da
quest'ultime, ove il 95% dei reati contro il patrimonio
rimangono ad opera d'ignoti (a confronto la Baviera, 20 -
30%), ove una polizia pesta i piedi all'altra (chiamata poi
efficienza!_?), ove il sistema giudiziario fa schifo e la
gente fa di tutto per evitarlo, pur nei casi di ragione, per
via della sua burocrazia kafkiana, la sua lentezza ecc.
ecc., ma DPA, ci siete o ci fate, guardate che a gente non
e' fessa!!!
4 aprile 2012 16:53 - marco25g
Invece di dire tante falsità, perché non mandano i dati
autentici all'OEDT, Osservatorio europeo delle droghe e
delle tossicodipendenze.
I grafici dell'Italia sono fermi al 2009 -2010.
L'Italia aveva il record per l'incremento 15-45 anni della
cannabis e di oltre il 20%.
Grafico Osservatorio europeo delle droghe e delle
tossicodipendenze (OEDT) 2009 Cannabis "marijuana"
Cap. 3 (Cannabis) - graf. 3 - pag. 46:
http://www.emcdda.europa.eu/attachements.cfm/att_93236_IT_EM
CDDA_AR2009_IT.pdf
Nel 2011 l'OEDT dice a proposito dell'Italia dei paesi che
hanno aumentato le sanzioni per la
detenzione di cannabis sono rappresentati nel grafico
"Presunta relazione tra sanzioni e consumo di cannabis" a
pag.49:
http://www.emcdda.europa.eu/attachements.cfm/att_143743_IT_E
MCDDA_AR2011_IT.pdf
"con linee tratteggiate mentre quelli che hanno diminuito le
sanzioni da linee continue. l’ipotesi dell’impatto
legale, nella sua forma più semplice, afferma che una
modifica della legge conduce a una modifica della
prevalenza, con un aumento delle sanzioni che determina un
calo del consumo di sostanze stupefacenti e una diminuzione
delle sanzioni che porta a un aumento del consumo di
sostanze stupefacenti.
Su questa base, dopo la modifica le linee tratteggiate
scenderebbero verso il basso e quelle continue salirebbero
verso l’alto.
Tuttavia in questo decennio, per i paesi in questione, non
può essere osservata alcuna associazione semplice tra le
modifiche legali e la prevalenza del consumo di
cannabis."
Se vogliono vedere calare il consumo devono guardare a paesi
come la Germania e che stanno depenalizzando la cannabis.
Ma è possibile che in Italia, i politici non pagano mai per
le menzogne che dicono?!
In GB si sarebbe dovuto dimettere almeno due anni fa!
4 aprile 2012 14:53 - gian67
Cocaina, boom di interventi per ricostruire il naso
3 Aprile, 2012 - 08:53 da Anonimo
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Un intervento di chirurgia plastica può arrivare a costare
anche diecimila euro
CorrieredelMezzogiorno - NAPOLI - Liste d'attesa lunghissime
in ospedale, più brevi nelle cliniche private dove però un
intervento di chirurgia plastica può arrivare a costare
anche diecimila euro. Non parliamo né di rifare il seno,
né di mettere a punto addominali da Men's health. No, si
tratta di aggiustare il naso per danni da cocaina. Fino a
poco tempo queste operazioni erano rarissime, una su cento
cocainomani, quasi nessuna donna. Ora la richiesta è così
ampia che ci sono, appunto, le liste d'attesa: cinque mesi
in una clinica privata e più di un anno e mezzo in un
ospedale, quasi quanto per una Tac.
4 aprile 2012 14:49 - gian67
serpelloni,e,pure bugiardo, ma se qualcuno gli crede e'
proprio un serpellone!!!!