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10 maggio 2012 22:49 - marco25g
Dobbiamo domandarci quanti interessi girano intorno al DPA, alle comunità di recupero cattoliche e alle politiche antidroga dell'ex governo Berlusconi.

I milioni di euro che ricevono le comunità di recupero: "Solo San Patrignano ha un fatturato di 30 milioni di euro e può contare su denaro pubblico, enormi donazioni e la manodopera gratuita fornita dagli ospiti".

Quand'è che cambiamo scenario, o dobbiamo aspettare il 2013 con il cambiamento di un'altro Governo.

Oltre 25.000 detenuti all'anno, in Italia, sono in prigione per reati inerenti alla droga, molti di loro sono soltanto dei tossicodipendenti, altri sono imprigionati per la detenzione di quantità minime di cannabis, mentre la malavita organizzata ha a disposizione i migliori avvocati e risorse illimitate e di solito fanno nessuno o pochissimi giorni di carcere.

Praticamente in Italia, con i nostri 90.000 detenuti "rispetto ai 45.000 posti disponibili nelle carceri italiane, una popolazione quasi doppia rispetto alla media europea del 107,6%", viviamo in uno stato di polizia, in una dittatura della carcerazione preventiva, dove le prigioni "luoghi di privazione dei diritti umani" sono diventate dei lazzaretti, dove segregare "come dei lebbrosi" dei giovani uomini che spesso hanno fatto un solo errore, per loro scelta e danneggiando solo se stessi "l'aver usato delle sostanze illecite o coltivato cannabis per uso personale".

Non cambia molto, chiamare questi luoghi carceri o comunità di recupero, quando si priva della libertà per dei reati minimi o che non sussistono (poiché riguardano la libertà personale del cittadino) e questi cittadini non creano altri problemi di ordine pubblico.

(Carceri italiane: sovraffollamento, suicidi, stupri e violenze. Un inferno) - http://goo.gl/uh7ZM
10 maggio 2012 4:50 - simonstar
Ho letto nei diversi articoli pubblicati qui i commenti più disparati riguardo alle sostanze e a quel mondo.Quello che nessuno dice però,con mia forte delusione è che il sistema oo meglio la legge sulla droga è ampiamente difesa e sostenuta dai lobbisti delle comunità terapeutiche e dai vari tirapiedi di turno.Ma pensateci un attimo:nemmeno in Cina o in Laos hanno la possibilità di disporre di manodopera illimitata a costo zero.Fatevi queste domande:1 Perchè San Patrignano è una S.P.A.? Perchè quando si tocca il discorso economico questi paladini della legge hanno un'improvvisa metamorfosi e di colpo diventano più omertosi dei mafiosi incalliti?Perchè chi chiede trasparenza presso i sert e strutture riabilitative viene malvisto e fatto accomodare alla porta? Domande ne avrei molte....intanto vi invito a riflettere su queste.Saluti
10 maggio 2012 4:36 - simonstar
Non ho ancora letto l'articolo,ma mi limito a dire soltanto questo:sono stato arrestato l'8 ottobre 2009 in seguito a un ordine di carcerazione per una sentenza passata in giudicato.Residuo pena di 1 anno e 4 mesi.Feci a su temp richiesta di misure alternative,sono stato mandato in un carcere e sono stato violentato.(non mi sto inventando nulla,ho le carte in mano)
9 maggio 2012 23:21 - glacial68
Se domani l'insulina costasse come alcune delle sostanze vietate in breve si riempirebbero le carceri di diabetici ... stesso discorso per l'alcol ... che differenza c'e tra un anoressico o abulimico che si rimpizza di dolci e un tossicodipendente ? Il corto circuito nel cervello e molto simile ma i primi non vengono messi in condizione di commettere reati mentre i secondi vengono perseguitati ... questo e puro razzismo ! Ma non vi rendete conto di essere al di fuori della logica e della razionalità ... il proibizionismo non fa altro che ottenere l'opposto di ciò che si prefigge facendo aumentare i consumatori,rendendo la situazione endemica e generando una carneficina che nulla a che vedere con l'uso di sostanze ma bensi solo per la gestione e il controllo delle stesse poi vogliamo ricordare a questi signori che proprio tra i detenuti e i casi più problematici dilaga epatite c e Aids che uccideranno molto prime delle stesse sostanze e tutto perchè non si vuole affrontare il problema principalmente in maniera sanitaria la quale permetta subito di azzerare le overdosi e contenere drasticamente le malattie infettive che altrimenti prosperano uccidendo molte più persone apportando una spesa sanitaria per le cure notevole e impedendo il recupero di molte persone che gravati anche da quest'altra problematica vedono sempre di più allontanarsi la possibilità di avere la forza interiore per cambiare ! Quando si dice che il proibizionismo e un serial KILLER e che chi lo sostiene e un criminale e la pura verità !
9 maggio 2012 22:14 - glacial68
Sicuramente meglio pene alternative che il carcere, ma il vero problema e che le persone non devono proprio arrivare ad essere messe in condizioni di compiere reati e calpestare principi e valori per colpa di una malattia e di leggi assurde che non servono proprio a nulla... in fondo si sa che le comunità e misure alternative non risolveranno il problema e la magior parte delle persone e destinata a ritornare a compiere reati e ad uscire ed entrare dal carcere e comunità ... l'unica cosa che può risolvere il problema in maniera definitiva e cambiare le leggi sulle droghe senza nascondersi dietro paliativi che fanno vivere vite infernali a chi già vive situazioni molto complicate ! Per millenni l'uomo a convissuto con tutte le sostanze senza problemi ... chi dobbiamo ringrazziare per l'inutile guerra della droga che a permesso di vietare la coltivazione di vegetali che non costavano nulla facendoli divenire la terza economia mondiale basata su una carneficina costante e chi ne paga le conseguenze più criminali sono la minoranza che ne dipende infatti sappiamo molto bene che la stragrande maggioranza di chi le usa non risentirà di nessun grave problema derivato dal loro uso sempre che non incappino in qualche legge proibizionistica !Quando finirà questa sistematica mattanza pur di mantenere in piedi la terza economia mondiale e il dominio su buona parte della popolazione ?
9 maggio 2012 22:06 - shugar
regolamentare ne basta se non liberalizzare e fare istruzione a scuola sin da bambini circa il settore, quello che e' deleterio e no, scientificamente e via le grinfie da poveri dipendenti, altro che carcere o misure alternative. Misure alternative tra Muccioli & Co., ritiro di patente, passaporto, permesso di soggiorno, patria e potesta', soggiorno obbligatorio, osservanza degli orari in cui uscire o rimanere a casa, ce ne sono gia' troppe, sorci di m...
9 maggio 2012 21:35 - chinaski
Dott. Serpelloni, i tossicodipendenti vanno in galera a causa del proibizionismo. Se commettono reati, è perchè l'eroina costa. Lei ha mai visto per caso un tossicodipendente miliardario in carcere?
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