COMMENTI
  (Da 1 a 11 di 11)  
9 luglio 2012 20:03 - aandromedaa
@IVAN.

Non ti sei mai chiesto se gli spammer sono pagati una tantum ogni commento?
Perchè con il budget di 395.000 euro/anno stanziato a villa maraini dal DPA con il progetto "DROGA & INTERNET" è impossibile l'acquisto di server dal momento che devono in teoria cercare....

Non è che forse....hanno rigirato la cifra per coprire i buchi di bilancio?
9 luglio 2012 1:44 - IVAN.
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NUOVA PAROLA D'ORDINE DEL DPA: SPAMMA & FUGGI!
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Il simpatico “Tutticontrolatroca” non risponderà, ovviamente, essendo solo uno spammer vigliacco che posta il comunicatino passatogli dal padrone, dopodiché fugge scansando il confronto ragionato (un cliché tipico del DPA).

Ma fa lo stesso; lo stile delle sue “argomentazioni” è inconfondibile (vero, Giovanni?), e viste le precedenti figuracce che ha rimediato su questo sito, è comprensibile che non voglia più rischiare alcun confronto in merito a quanto postato.

Divertiamoci dunque a smontare l'ennesima accozzaglia di confusi proclami made-in-DPA, ben sapendo che i codardi non avranno il fegato di accettare un confronto alla pari.


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• (DPA:) «Attraverso il Web viaggia anche la mala informazione, e tanta droga, troppa droga!! e gli spedizionieri la consegnano bella, impacchettata, persino dignitosa quando è accompagnata da una bolla di consegna!»


(Sono indeciso: il DPA vuole chiudere il Web, oppure le Poste Italiane?)
Giovannino, guarda che il Web è solo un MEZZO. E un mezzo AGGIUNTO ai tanti già esistenti, peraltro. Chi vuole vendere la droga non ha certo bisogno del Web.
La vera soluzione è quella di offrire una ALTERNATIVA alla vendita in clandestinità: infatti la malavita non potrebbe MAI competere con lo Stato sui terreni di QUALITA' e PREZZO. Questo lo capisce persino un bambino.


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• (DPA:) «Il difetto è in chi loda la libertà del consumo e della vendita di questa congerie infinita di sostanze.»


Qui il DPA fa finta di non sapere che la droga è GIA' “libera”, poichè non è regolamentata.
E non è regolamentata PROPRIO a causa della linea Proibizionista del DPA, che di fatto regala alla malavita la possibilità di vendere droga COME vuole, DOVE vuole, al PREZZO che vuole, e della QUALITA' che vuole. Tutte “libertà” di cui la Legalizzazione la priverebbe.
Questo è un concetto inappellabile: UN PRODOTTO E' TANTO PIU' “LIBERO” QUANTO MENO E' REGOLAMENTATO.
Allora CHI è che rende “libera” la droga, Serpelloni?


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• (DPA:) «Chi si affanna a fare il difensore della legalità della droga, al di fuori di qualsiasi prescrizione medica o di controllo farmaco-tossicologico, rende un cattivo servizio alla società civile.»


La solita cantilena ipocrita.
Quando il DPA è a corto di argomenti per ribattere, allora fa finta di confondere la parola “LEGALIZZAZIONE” (cioè produzione e somministrazione delle sostanze sotto rigido controllo STATALE) con la parola “LIBERALIZZAZIONE” (cioè “droga-libera-per-tutti”, concetto insensato che NESSUNO degli antiproibizionisti si è MAI sognato di sostenere).
Chiara dimostrazione di disonestà intellettuale.

Quanto poi a: «...al di fuori di qualsiasi controllo farmaco-tossicologico»...il DPA ha ragione: infatti è PROPRIO la politica proibizionista DEL DPA STESSO a far sì che la droga sia venduta “senza alcun controllo farmaco-tossicologico”.
Per cui ha ragione anche quando dice che «Chi fa questo rende un cattivo servizio alla società civile»...Peccato che il soggetto della frase sia proprio...il DPA stesso!


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• (DPA:) «Il futuro, nel bene o nel male, lo si delinea anche con i messaggi immorali e fuorvianti di certi predicatori da strapazzo!»


Ecco; qui in un barlume di autocritica i ciarlatani del DPA si sono perfettamente identificati da soli. (Visto che c'è speranza anche per loro?...)


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8 luglio 2012 22:09 - aandromedaa
@"tutticontroladroga"

Non posso che assecondare le preoccupazioni di Giovanardi sul rischio chiusura del DPA.
Con certi dipendenti, non parliamo poi dei dirigenti.....
8 luglio 2012 22:04 - aandromedaa
@chinaski

Nn avevo notato il commento dello spammer.
E' incredibile come una mente sublime del DPA, che qui su aduc si firma come "tutticontroladroga", spamma a tutto spiano anche altri siti ma con firma "Dipendenti Dipartimento Politiche Antidroga".

Se fossi Serpelloni mi vergognerei!!!!
8 luglio 2012 20:49 - chinaski
@Tutticontroladroga

Fai pietà.
8 luglio 2012 19:31 - aandromedaa
Chi è il responsabile della mancata relazione al parlamento 2012 o della 6 Conferenza nazionale sulle Droghe? L'evangelista Riccardi o project manager Serpelloni?
2 giugno 2012 11:38 - pettine
povero serpelloni, con tutte le tangenti che piglia..
1 giugno 2012 16:58 - tutticontroladroga
L’evoluzione del problema droga è sotto gli occhi di tutti e fare finta che esso non esista a prescindere dal proibizionismo è pura follia! Chi sostiene il contrario è in malafede.
Il web, che di per sé è un mero strumento di comunicazione sociale, oggi è il mezzo più sicuro e subdolo per trasmettere la suggestione che tutto è sicuro e, pertanto, permesso. Attraverso di esso viaggia la democrazia, vero! Verissimo! ma anche la mala informazione, e la droga. Tanta droga, troppa droga!! e gli spedizionieri, in modo più o meno consapevole, la consegnano bella, ordinata, impacchettata, neutra, persino dignitosa quando è accompagnata da una bolla di consegna!!
Nel privato delle nostre case si consuma e ci si compiace di consumare senza problemi, a prescindere dalle schifezze venefiche che vengono propinate dentro “preparati farmaceutici” che di curativo hanno solo il dimagrimento delle tasche degli allocchi che cadono nella rete di certo commercio on line, perpetrato da una miriade spaventosa di siti che vendono senza alcun tipo di controllo QUALSIASI tipo di sostanza.
Sostenere con tanta impunibile ed esecrabile ostentazione che il difetto è in chi ne indica la pericolosità e non in chi loda la libertà del consumo e della vendita di questa congerie, ormai infinita, di sostanze, è indegno, ancorché criminale.
Chi si affanna a fare il difensore di ufficio della legalità della droga, al di fuori di qualsiasi prescrizione medica o di controllo farmaco-tossicologico, rende un cattivo servizio alla SOCIETA’ civile, facendo credere soprattutto alle giovani ed inconsapevoli generazioni che la salute fisica e morale sia altrove, e che lo Stato non esista.
Il FUTURO, nel bene o nel male, lo si delinea anche con i messaggi immorali e fuorvianti di certi predicatori da strapazzo!
26 maggio 2012 12:12 - kozzu
si tratta sempre di soldi: tanto accanimento contro le sostanze, nessuna determinazione per tutelare sul serio la nostra salute. criminalizzano la cannabis, ma si piegano a 90 quando si tratta di multinazionali produtrici di telefonia mobile oppure di spaciatori legalizzati di cancro (leggi dolcificanti sintetici). Vedi anche la recente pubblicità della cola: vogliono spingere il consumatore a comprare la zero... il motivo sono sempre i soldi; per avere lo zucchero bisogna coltivare delle piante, servono cioè dei campi, per la merda sintetica basta un laboratorio.
25 maggio 2012 12:06 - giovanniforesti
Veramente il Governo Monti non si è ancora accorto che il sottosegretario alle politiche antidroga non è più Giovanardi.

Sul sito del DPA infatti troviamo documenti ancora firmati dall'ex sottosegretario il cui partito, tra l'altro, è stato quasi cancellato dalle ultime elezioni amministrative!

Ma questa è una pagina ufficiale! Come possono fare cose simili? E' illegale! E' millantato credito :-))

http://www.politicheantidroga.it/pubblicazioni/in-ordine-cro nologico/principi-generali-della-posizione-italiana-contro-l ’uso-di-droghe/presentazione.aspx

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Principi generali della posizione italiana contro l’uso di droghe
Presentazione

Come dimostrato anche dagli ultimi dati a livello Europeo oltre che dalle indagini epidemiologiche svolte nel nostro paese, i consumi di sostanze stanno avendo una contrazione e il mercato delle droghe da segni di cedimento. "La battaglia si può vincere" titolava qualche anno fa una nostra relazione al Parlamento, speranzosi e convinti che se avessimo insistito nelle azioni di prevenzione, di cura e riabilitazione, contestualmente con specifiche azioni di contrasto,si sarebbe riusciti a far invertire un trend al rialzo che ormai durava da molti anni. Ora è necessario non cambiare strategia ma rinforzarla e ulteriormente definirla nei principi base affinché sia ancora più chiara a tutti coloro che operano a vario livello nel settore. Questa pubblicazione elenca in forma sintetica ma precisa i principi base della posizione italiana nei confronti della lotta alla droga. Avere principi ben definiti e condivisi permette di poter formulare e rinforzare la nostra strategia che, anche alla luce delle più moderne evidenze scientifiche provenienti dalle Neuroscienze e dalle scienze del comportamento e dell'educazione, permetterà a tutto il sistema di risposta di agire in armonia e coerenza sia internamente che con i paesi membri. Oggi più che mai, pertanto, è necessario riproporre questi principi ed ampliarli ed aggiornarli alla luce delle nuove problematiche e dei successi che devono essere necessariamente consolidati e considerati come punto di partenza e non di arrivo. Tutto questo con lo scopo di essere ancora più incisivi sulla lotta alla droga, con un approccio bilanciato che mette al centro la persona e la salvaguardia della sua salute, della sua socialità e della sua spiritualità,che necessariamente esclude l'ipotesi di legalizzazione dell'uso delle sostanze come soluzione al problema del consumo, in quanto dopo attenta analisi e confronto con vari esperti ed alte amministrazioni governative, si dimostra una mera ed inattuabile ipotesi che non trova consenso nella stragrande maggioranza degli stati. Il futuro sarà quello che noi sapremo costruire e sicuramente potrà essere migliore se tutti insieme prenderemo una rotta verso la valorizzazione sopratutto della prevenzione precoce dell'uso di sostanze e dell'abuso alcolico con un supporto alle famiglie, alle scuole e alle organizzazioni che entrano in contatto con i giovani, senza trascurare la cura precoce e il recupero delle persone tossicodipendenti. Orientare i sistemi di risposta verso il recupero totale della persona è infatti la sfida che fin da subito e nei prossimi anni sarà necessario mantenere ed accettare. Solo cosi potremo ridare dignità evita vera, ancora prima che al nostro lavoro, a quelle persone che sfortunatamente sono entrate in un percorso cosi doloroso e distruttivo quale è la tossicodipendenza. Spero pertanto che questo ulteriore contributo possa essere utile per migliorare le nostre azioni, renderle più coerenti ed efficaci nelle interesse generale della comunità oltre che del singolo individuo.

Sen. Carlo Giovanardi
Sottosegretario di Stato per la Famiglia, Droga e Servizio Civile

P.S. Sottolineo anche la ex delega alla famiglia... nominato da Berlusconi... tra un bunga e un bunga :-)))))
25 maggio 2012 2:37 - shugar
anche in Svezia, poveretto, infatti anche ivi il problema maggiore e' l'etilismo con super alcoolici, che sono legali e l'industria non vuole vederne rudurnre le vendite.
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