Non ti sei mai chiesto se gli spammer sono pagati una tantum
ogni commento?
Perchè con il budget di 395.000 euro/anno stanziato a villa
maraini dal DPA con il progetto "DROGA & INTERNET" è
impossibile l'acquisto di server dal momento che devono in
teoria cercare....
Non è che forse....hanno rigirato la cifra per coprire i
buchi di bilancio?
9 luglio 2012 1:44 - IVAN.
.
NUOVA PAROLA D'ORDINE DEL DPA: SPAMMA & FUGGI!
*****
Il simpatico “Tutticontrolatroca” non risponderà,
ovviamente, essendo solo uno spammer vigliacco che posta il
comunicatino passatogli dal padrone, dopodiché fugge
scansando il confronto ragionato (un cliché tipico del
DPA).
Ma fa lo stesso; lo stile delle sue “argomentazioni” è
inconfondibile (vero, Giovanni?), e viste le precedenti
figuracce che ha rimediato su questo sito, è comprensibile
che non voglia più rischiare alcun confronto in merito a
quanto postato.
Divertiamoci dunque a smontare l'ennesima accozzaglia di
confusi proclami made-in-DPA, ben sapendo che i codardi non
avranno il fegato di accettare un confronto alla pari.
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• (DPA:) «Attraverso il Web viaggia anche la mala
informazione, e tanta droga, troppa droga!! e gli
spedizionieri la consegnano bella, impacchettata, persino
dignitosa quando è accompagnata da una bolla di
consegna!»
(Sono indeciso: il DPA vuole chiudere il Web, oppure le
Poste Italiane?)
Giovannino, guarda che il Web è solo un MEZZO. E un mezzo
AGGIUNTO ai tanti già esistenti, peraltro. Chi vuole
vendere la droga non ha certo bisogno del Web.
La vera soluzione è quella di offrire una ALTERNATIVA alla
vendita in clandestinità: infatti la malavita non potrebbe
MAI competere con lo Stato sui terreni di QUALITA' e PREZZO.
Questo lo capisce persino un bambino.
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• (DPA:) «Il difetto è in chi loda la libertà del
consumo e della vendita di questa congerie infinita di
sostanze.»
Qui il DPA fa finta di non sapere che la droga è GIA'
“libera”, poichè non è regolamentata.
E non è regolamentata PROPRIO a causa della linea
Proibizionista del DPA, che di fatto regala alla malavita la
possibilità di vendere droga COME vuole, DOVE vuole, al
PREZZO che vuole, e della QUALITA' che vuole. Tutte
“libertà” di cui la Legalizzazione la priverebbe.
Questo è un concetto inappellabile: UN PRODOTTO E' TANTO
PIU' “LIBERO” QUANTO MENO E' REGOLAMENTATO.
Allora CHI è che rende “libera” la droga,
Serpelloni?
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• (DPA:) «Chi si affanna a fare il difensore della
legalità della droga, al di fuori di qualsiasi prescrizione
medica o di controllo farmaco-tossicologico, rende un
cattivo servizio alla società civile.»
La solita cantilena ipocrita.
Quando il DPA è a corto di argomenti per ribattere, allora
fa finta di confondere la parola “LEGALIZZAZIONE” (cioè
produzione e somministrazione delle sostanze sotto rigido
controllo STATALE) con la parola “LIBERALIZZAZIONE”
(cioè “droga-libera-per-tutti”, concetto insensato che
NESSUNO degli antiproibizionisti si è MAI sognato di
sostenere).
Chiara dimostrazione di disonestà intellettuale.
Quanto poi a: «...al di fuori di qualsiasi controllo
farmaco-tossicologico»...il DPA ha ragione: infatti è
PROPRIO la politica proibizionista DEL DPA STESSO a far sì
che la droga sia venduta “senza alcun controllo
farmaco-tossicologico”.
Per cui ha ragione anche quando dice che «Chi fa questo
rende un cattivo servizio alla società civile»...Peccato
che il soggetto della frase sia proprio...il DPA stesso!
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• (DPA:) «Il futuro, nel bene o nel male, lo si delinea
anche con i messaggi immorali e fuorvianti di certi
predicatori da strapazzo!»
Ecco; qui in un barlume di autocritica i ciarlatani del DPA
si sono perfettamente identificati da soli. (Visto che c'è
speranza anche per loro?...)
.
8 luglio 2012 22:09 - aandromedaa
@"tutticontroladroga"
Non posso che assecondare le preoccupazioni di Giovanardi
sul rischio chiusura del DPA.
Con certi dipendenti, non parliamo poi dei dirigenti.....
8 luglio 2012 22:04 - aandromedaa
@chinaski
Nn avevo notato il commento dello spammer.
E' incredibile come una mente sublime del DPA, che qui su
aduc si firma come "tutticontroladroga", spamma a tutto
spiano anche altri siti ma con firma "Dipendenti
Dipartimento Politiche Antidroga".
Se fossi Serpelloni mi vergognerei!!!!
8 luglio 2012 20:49 - chinaski
@Tutticontroladroga
Fai pietà.
8 luglio 2012 19:31 - aandromedaa
Chi è il responsabile della mancata relazione al parlamento
2012 o della 6 Conferenza nazionale sulle Droghe?
L'evangelista Riccardi o project manager Serpelloni?
2 giugno 2012 11:38 - pettine
povero serpelloni, con tutte le tangenti che piglia..
1 giugno 2012 16:58 - tutticontroladroga
L’evoluzione del problema droga è sotto gli occhi di
tutti e fare finta che esso non esista a prescindere dal
proibizionismo è pura follia! Chi sostiene il contrario è
in malafede.
Il web, che di per sé è un mero strumento di comunicazione
sociale, oggi è il mezzo più sicuro e subdolo per
trasmettere la suggestione che tutto è sicuro e, pertanto,
permesso. Attraverso di esso viaggia la democrazia, vero!
Verissimo! ma anche la mala informazione, e la droga. Tanta
droga, troppa droga!! e gli spedizionieri, in modo più o
meno consapevole, la consegnano bella, ordinata,
impacchettata, neutra, persino dignitosa quando è
accompagnata da una bolla di consegna!!
Nel privato delle nostre case si consuma e ci si compiace di
consumare senza problemi, a prescindere dalle schifezze
venefiche che vengono propinate dentro “preparati
farmaceutici” che di curativo hanno solo il dimagrimento
delle tasche degli allocchi che cadono nella rete di certo
commercio on line, perpetrato da una miriade spaventosa di
siti che vendono senza alcun tipo di controllo QUALSIASI
tipo di sostanza.
Sostenere con tanta impunibile ed esecrabile ostentazione
che il difetto è in chi ne indica la pericolosità e non in
chi loda la libertà del consumo e della vendita di questa
congerie, ormai infinita, di sostanze, è indegno, ancorché
criminale.
Chi si affanna a fare il difensore di ufficio della
legalità della droga, al di fuori di qualsiasi prescrizione
medica o di controllo farmaco-tossicologico, rende un
cattivo servizio alla SOCIETA’ civile, facendo credere
soprattutto alle giovani ed inconsapevoli generazioni che la
salute fisica e morale sia altrove, e che lo Stato non
esista.
Il FUTURO, nel bene o nel male, lo si delinea anche con i
messaggi immorali e fuorvianti di certi predicatori da
strapazzo!
26 maggio 2012 12:12 - kozzu
si tratta sempre di soldi: tanto accanimento contro le
sostanze, nessuna determinazione per tutelare sul serio la
nostra salute. criminalizzano la cannabis, ma si piegano a
90 quando si tratta di multinazionali produtrici di
telefonia mobile oppure di spaciatori legalizzati di cancro
(leggi dolcificanti sintetici). Vedi anche la recente
pubblicità della cola: vogliono spingere il consumatore a
comprare la zero... il motivo sono sempre i soldi; per avere
lo zucchero bisogna coltivare delle piante, servono cioè
dei campi, per la merda sintetica basta un laboratorio.
25 maggio 2012 12:06 - giovanniforesti
Veramente il Governo Monti non si è ancora accorto che il
sottosegretario alle politiche antidroga non è più
Giovanardi.
Sul sito del DPA infatti troviamo documenti ancora firmati
dall'ex sottosegretario il cui partito, tra l'altro, è
stato quasi cancellato dalle ultime elezioni
amministrative!
Ma questa è una pagina ufficiale! Come possono fare cose
simili? E' illegale! E' millantato credito :-))
Ti trovi in: Home : Pubblicazioni : In ordine cronologico :
Principi generali della posizione italiana contro l’uso di
droghe :
Principi generali della posizione italiana contro l’uso di
droghe
Presentazione
Come dimostrato anche dagli ultimi dati a livello Europeo
oltre che dalle indagini epidemiologiche svolte nel nostro
paese, i consumi di sostanze stanno avendo una contrazione e
il mercato delle droghe da segni di cedimento. "La battaglia
si può vincere" titolava qualche anno fa una nostra
relazione al Parlamento, speranzosi e convinti che se
avessimo insistito nelle azioni di prevenzione, di cura e
riabilitazione, contestualmente con specifiche azioni di
contrasto,si sarebbe riusciti a far invertire un trend al
rialzo che ormai durava da molti anni. Ora è necessario non
cambiare strategia ma rinforzarla e ulteriormente definirla
nei principi base affinché sia ancora più chiara a tutti
coloro che operano a vario livello nel settore. Questa
pubblicazione elenca in forma sintetica ma precisa i
principi base della posizione italiana nei confronti della
lotta alla droga. Avere principi ben definiti e condivisi
permette di poter formulare e rinforzare la nostra strategia
che, anche alla luce delle più moderne evidenze
scientifiche provenienti dalle Neuroscienze e dalle scienze
del comportamento e dell'educazione, permetterà a tutto il
sistema di risposta di agire in armonia e coerenza sia
internamente che con i paesi membri. Oggi più che mai,
pertanto, è necessario riproporre questi principi ed
ampliarli ed aggiornarli alla luce delle nuove problematiche
e dei successi che devono essere necessariamente consolidati
e considerati come punto di partenza e non di arrivo. Tutto
questo con lo scopo di essere ancora più incisivi sulla
lotta alla droga, con un approccio bilanciato che mette al
centro la persona e la salvaguardia della sua salute, della
sua socialità e della sua spiritualità,che necessariamente
esclude l'ipotesi di legalizzazione dell'uso delle sostanze
come soluzione al problema del consumo, in quanto dopo
attenta analisi e confronto con vari esperti ed alte
amministrazioni governative, si dimostra una mera ed
inattuabile ipotesi che non trova consenso nella stragrande
maggioranza degli stati. Il futuro sarà quello che noi
sapremo costruire e sicuramente potrà essere migliore se
tutti insieme prenderemo una rotta verso la valorizzazione
sopratutto della prevenzione precoce dell'uso di sostanze e
dell'abuso alcolico con un supporto alle famiglie, alle
scuole e alle organizzazioni che entrano in contatto con i
giovani, senza trascurare la cura precoce e il recupero
delle persone tossicodipendenti. Orientare i sistemi di
risposta verso il recupero totale della persona è infatti
la sfida che fin da subito e nei prossimi anni sarà
necessario mantenere ed accettare. Solo cosi potremo ridare
dignità evita vera, ancora prima che al nostro lavoro, a
quelle persone che sfortunatamente sono entrate in un
percorso cosi doloroso e distruttivo quale è la
tossicodipendenza. Spero pertanto che questo ulteriore
contributo possa essere utile per migliorare le nostre
azioni, renderle più coerenti ed efficaci nelle interesse
generale della comunità oltre che del singolo individuo.
Sen. Carlo Giovanardi
Sottosegretario di Stato per la Famiglia, Droga e Servizio
Civile
P.S. Sottolineo anche la ex delega alla famiglia... nominato
da Berlusconi... tra un bunga e un bunga :-)))))
25 maggio 2012 2:37 - shugar
anche in Svezia, poveretto, infatti anche ivi il problema
maggiore e' l'etilismo con super alcoolici, che sono legali
e l'industria non vuole vederne rudurnre le vendite.