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29 ottobre 2007 0:00 - Arsenico
Si era stata approvata una legge che proibiva l'uso di minori di 14 anni. Dopo un annetto dovrebbe essere stata annullata. Di certo parecchi pubblicitari hanno pianto miseria fino a che non è stata tolta, per non parlare dei genitori italiani che portavano i figli a san marino o in svizzera per girare li gli spot, per il loro bene sicuramente.
Qui abbiamo un bambino che è ne più ne meno uno strumento di propaganda, e se ci fate caso i grandi pensatori discutono sul messaggio e se ne fregano dello strumento.
28 ottobre 2007 0:00 - domanda
ma non era stata approvata qualche anno fa una legge che proibiva l'uso di infanti per reclamizzare prodotti o servizi non destinati agli stessi?
28 ottobre 2007 0:00 - Topesio
Reset, sei proprio un cretino e non so se per per nascita o per volontà!
28 ottobre 2007 0:00 - Reset
Fortunatamente, per le eterne leggi dell'Anatomia e della Biologia le castronerie messe su cartelloni hanno ben poco da spartire.
Parrebbe, invero, che la scritta "L'orientamento sessuale non è una scelta", stigmatizzi il fatto che l'essere di un sesso "intermedio" sia una regolare caratteristica biologica.
Ciò, ovviamente, non corrisponde al vero.
Già al momento della fecondazione, l'individuo si caratterizza per il "sesso genetico" a seconda che si ricostituisca, nello zigote, la coppia di cromosomi sessuali o eterocromosomi XX per la femmina o XY per il maschio, in condizioni di normalità. In seguito, lo sviluppo delle gonadi e dei genitali esterni o fenotipici, è la normale conseguenza dell'attivazione e della repressione geniche, secondarie all'espressione biochimica e molecolare dei tratti di DNA contenuti nella coppia degli eterocromosomi di quell'individuo.
Essa, quindi, segue ritmi, cadenze e modalità di sviluppo ben codificati dalle "leggi" embriologiche che vedono lo sviluppo delle gonadi provenire da quello del rene primitivo e quello dei genitali esterni dalle mutazioni del seno urogenitale e della cloaca nella porzione inferiore dell'embrione dalla quinta alla dodicesima settimana di sviluppo (sesso fenotipico o anatomico).
Ovviamente, in questi meccanismi meravigliosi ed intricati, possono esservi anomalie e mutazioni abnormi, con la comparsa di stati intersessuali sempre su basi genetico/biochimiche ma che nulla hanno a che fare con la normalità biologica.
Fortunatamente queste anomalie si riscontrano in un numero ridotto di casi rispetto al totale, manifestandosi, fin dalla nascita, in quadri clinici di varia natura, a volta subito evidenti anche fenotipicamente, a volte evidenti in periodi di sivluppo ulteriori (alcune volte rimanendo "latenti" fino all'adolescenza).
Al sesso genetico ed a quello anatomico o fenotipico che, com'è logico, non corrisponde alcuna VOLONTA' del soggetto di appartenervi o meno, si associa, poi, il sesso "psicologico" CHE E', al contrario di quanto quella scritta fatta da ignoranti ed offensiva per le persone comuni, UNA SCELTA del soggetto.
Il singolo, quindi, è chiamato ad identificarsi col proprio sesso genetico e fenotipico.
Può farlo o meno, ma in ciò non vi è alcuna costrizione genetica, biochimica, endocrina, molecolare, almeno nei casi di normalità.
E' ovvio che gli sfortunati portatori di stati intersessuali vivano, a volte, in maniera conflittuale e diversa la propria sessualità, e questi SONO GLI UNICI CASI IN CUI L'ORIENTAMENTO SESSUALE non segue le vie ritenute "normali" dalla Fisiologia e dalla Fisiopatologia.
Il manifesto in questione, perciò, può essere sicuramente ritenuto un FALSO biologico, per le persone normali, potendosi associare SOLO ED ESCLUSIVAMENTE alle persone portatrici di stati intersessuali su base anatomo/genetica che, vivaddio, sono la minoranza (me ne compiaccio, ovviamente, perchè la psiche di queste persone sfortunate, nella maggioranza dei casi, ne risente in maniera evidente e conflittuale con loro stessi e con l'immagine corporea di sè).
26 ottobre 2007 0:00 - passante
vergognoso usare i bambini per fini di parte.
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