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15 novembre 2007 0:00 - guru
la scrittura ottica su pvc ,in tutto il mondo costa pochissimo,idem scrittori.
il processo e'semplice,ma in italia a differenza del mondo si arriva a 20.000 euro.
uno scrittore per carte magnetiche in italia,costa 1500 euro,ed e'un cesso ,a bassa coercivita,monotraccia.
nel resto del globo con 170 euro si compra lo stesso oggetto, ad alta coercivita ,a tre tracce.per non parlare delle centinaia sequestrati e distrutti ai vari clonatori di carte.
mi vergogno di questa forma di furto e invito tutti a rifiutare le carte elettroniche,facilissime da clonare,costose eccessivamente.
andate su www.google.it e cercate stampanti per pvc,scrittori ottici,magnetici e di microchip,vedrete che nessuno ha i prezzi,dei ladri italiani.
futuranet,che vende alcune di queste cose,le peggiori,ha prezzi da chiamare la finanza.guadagni del 700% su tutto.
io ho comprato uno scrittore di badge motorizzato a 300 euro,della KDE.
su www.futuranet.it,o www.futurel.it sono le stesse,costa 3000 euro.
da 300 a 3000 ,per questo ho lasciato la cacca italia.
ora guadagno,sono libero,spendo meno,ho piu tempo,la polizia sa quello che fa.
in italia,e' impossibile essere professionali.
troppa ignoranza.troppa camorra.troppa repressione,ladri.
un cesso di paese.
tra 7 giorni non saro' piu cittadino italiano.
gran festa a Zurigo.
siete invitati tutti.
gli svizzeri ci considerano feci.
forse hanno ragione.

15 novembre 2007 0:00 - Depravatissimo
menomale va, caro io, se la colpa é pure dei "vari governi Berlusconi..." mi sento assi piú contento, nel pigliarlo a quel servizio!
15 novembre 2007 0:00 - er metico
Ringrazio Io per i link forniti.
Al di là di tutte le constatazioni e le presupposizioni anche malevole che potremmo fare, il ruolo del consumatore viene meno proprio in quelle scelte che lo riguarderebbero, cosa che è tecnicamente inevitabile per operazioni di routine come l'aggiornamento dei sistemi di archivio dello Stato.
Non usufruire volutamente del servizio proposto non ha molto significato, visto che le spese vengono recuperate sotto altre imposte costituendo comunque ulteriori aggravi fiscali per tutti.
Far tesoro dei maltrattamenti subiti, quindi, non serve a molto, se il cittadino non ha potere decisionale su tutto e credo che anche non si possa pretendere ciò, essendo tecnicamente impossibile da realizzare, come detto prima.
Però una cosa potremmo farla: cercar di finire d'eliminare i restanti oltre cento enti obsoleti e inutili per cui ancora si spende nel tenerli in vita col polmone di acciaio:l'unica eutanasia su cui potremmo essere tutti d'accordo è quella di cui si sente parlare di meno ma sarebbe la più opportuna.
Così, tanto per non restare a guardare senza far nulla...
Saluti.


14 novembre 2007 0:00 - io
per Er Metico e chi fosse interessato: se vuoi sapere perché costa così tanto, guarda questi link:

http://www.interlex.it/attualit/cie-3.htm

http://www.interlex.it/pa/corrado14.htm

In soldoni, i nostri GENIALI GOVERNANTI hanno voluto creare un sistema tecnico altamente complesso, mai prodotto finora, e per il quale la Zecca dello Stato si sta dotando di strumenti costosissimi.

Gli stessi "scrittori di banda ottica" che i Comuni dovrebbero acquistare costano attorno ai 20000 euro.

EPPURE IN INGHILTERRA I CITTADINI HANNO VISSUTO SEMPRE SENZA BISOGNO DI CARTA D'IDENTITA'...
SOLO DA POCO LA COMUNITA' EUROPEA GLIELA IMPONE E LA ACCETTANO MALVOLENTIERI...
14 novembre 2007 0:00 - io
caro Depravatissimo, purtroppo la carta d'identità elettronica è stata partorita e allevata assieme dai vari governi Berlusconi e centrosx.
14 novembre 2007 0:00 - Paolo 1
Anch'io ho rifatto la carta di identita', cartacea, un mese prima della scadenza, per non correre il rischio di doverla fare elettronica.
L'ADUC ha cinque anni per raccogliere le proteste degli altri e far sparire la CIE dalla faccia della terra.
Ciao
Paolo
14 novembre 2007 0:00 - er metico
...ma qualcuno è in grado di quantificare le cifre relative alle voci di spesa che poi portano al totale di quei 20 euro e tocca?
Così sui due piedi non riesco a giudicare se vi sia inganno o meno.
Forse, questo che chiedo, sarebbe il miglior aiuto per far capire la misura esatta di quello di cui ci lamentiamo, evitando di sentirci raccontare frescacce dai dipendenti pubblici o dai responsabili e tornare a casa con una consapevolezza sbagliata.
Grazie e saluti.
14 novembre 2007 0:00 - Depravatissimo
ma che cazzo volete?........
Mortadella ve l'aveva detto:
Fuori il berlusca, dentro le tasse!...
ha mantenuto la parola?....... e dite almeno grazie, no?... gli italiani non sanno che piangere!
14 novembre 2007 0:00 - guru
programmo carte a microchip e magnetiche,per servizi interbancari.
una carta vergine ci costa 5 cent,con chip e banda magnetica loco.e un furto totale dello stato il vostro.
ora sto in svizzera e vi cago a tutti.
14 novembre 2007 0:00 - DE pravato
...
"... Il nostro sembra sempre di piu' il Paese dei balocchi e degli allocchi, ma questi ultimi sono molto attenti e sono in grado di comprendere e fare tesoro di come vengono maltrattati. ".

Naturalmente parlando di allocchi attenti il presidente si riferiva agli abili rapaci notturni, e non agli uomini italici!...

Infatti gli Italiani sembrano non accargersi affatto delle turlupinature e le prese per il culo, nomi esatti delle chiacchiere dei nostri governanti.

14 novembre 2007 0:00 - io
Sono un ex dipendente comunale, lavoravo nel settore informatico e ho avuto a che fare con il DELIRIO della carta d'identità elettronica.

Per chi vuol capire le assurdità tecnologiche e i costi spropositati che ne derivano, può documentarsi sull'ottimo sito www.interlex.it. Basti pensare che la scheda richiede un procedimento di fabbricazione unico nel suo genere e costosissimo (e, naturalmente, inutile).

L'assurdo è che nel Comune dove lavoravo, pur non emettendo la carta elettronica, periodicamente eravamo obbligati a trasmettere alla prefettura un documento di OLTRE MILLE PAGINE riportante lo stato di fatto dell'infrastuttura tecnologica per l'emissione della carta...

Quando chiesi al Prefetto se potevo inviarlo con modalità informatiche e firmarlo digitalmente, candidamente mi rispose che "no, vogliamo la carta.... magari allega un CDROM firmato dal sindaco con l'UNI-POSCA...".

Brevi considerazioni:

- l'Italia ha speso milioni per diffondere la firma digitale. Tutti gli iscritti alla Camera di Commercio ne hanno una. La prefettura (e quindi il ministero dell'interno) evidentemente crede che la firma digitale si faccia con un pennarello indelebile su un CDROM.

- la carta d'identità elettronica è costosissima e sarà inutile, o mmeglio si aggiungerà a tante altre carte costose e semplicemente sostitutive del cartaceo, senza alcun "valore aggiunto" tangibile rispetto ad esso: tessera sanitaria, patente di plastica, carta nazionale dei servizi. Era necessario un delirio simile?

- negli otto anni di servizio presso il Comune, ho capito a cosa serve l'informatica nella pubblica amministrazione: semplicemente, a promuovere enormi progetti di "e-government" che, a costi altissimi, partoriscono topolini. Di fatto, sono aiuti di Stato occulti per le aziende informatiche italiane (quelle "ben inserite", ovviamente), che se dovessero camminare con le loro gambe nel libero mercato, sarebbero spazzate via in un baleno dalla concorrenza estera.

- il mio più grande rammarico è che, come laureato in informatica e dipendente pubblico, pensavo inizialmente che la mia professionalità servisse per aumentare la produttività del lavoro, la qualità dei servizi al cittadino ed abbattere i costi. Ben presto il mio compito divenne "accomodare i computer" e "andare alle riunioni sui progetti di e-government", dove dei babbioni consulenti mandati dall'alto (Regione, Provincia, Comunità Montana) pontificavano e davano ordini senza la minima conoscenza tecnico-scientifica di base. Con il pieno assenso (e la mano nelle tasche pubbliche) degli amministratori locali.
Uno squallore.
14 novembre 2007 0:00 - Elettra
Nel mio comune si può scegliere. Io l'ho rinnovata di recente e dato che quella in scadenza era come nuova mi hanno consigliato di farla cartacea per ridurre la spesa.
14 novembre 2007 0:00 - FABRIZIO
Al mio comune si sono rifiutati di consegnare C.I. cartacee per cui si possono fare solo digitali.

E la giustificazione del costo é che 20 euro é il quanto pagato per le SIM.
Peccato che i gestori telefonici, i distributori di benzina (con la raccolta punti), i supermercati, e tanti altri soggetti, vi regalano le SIM.

Ma quandi lo stato va fare spesa, riuscirebbe anche a pagare l'acua al prezzo della benzina !!!

PS:
Per via che al mio comune si rifiutavano di fare le C.I cartacee, é successo che un giorno si é rotto il PC che faceva le C.I. digitali e così, per una settimana le hanno fatte cartacee !!
Ma non dicevano che non si potevano più fare ?
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