Il consumatore ha diritto di sapere perché l'alcool è
legale (e posso comprare una cassa di bottiglie di grappa al
supermercato), mentre la cannabis non lo è (e se mi trovano
mezzo grammo di cannabis mentre passeggio A PIEDI, come
minimo mi tolgono la patente).
Il consumatore ha
diritto di sapere perché paga le tasse per sostenere un
sistema sanitario, e i vari governi non approvano alcun
provvedimento che permetta di avere un controllo sulla
qualità delle sostanze stupefacenti (legali e non) in
circolo in Italia.
Il consumatore (e padre di
famiglia) ha il diritto di sapere perché un Ministro della
Repubblica (Amato), posto di fronte al problema degli
stupefacenti che circolano nelle discoteche, si permette di
dire tranquillamente al Telegiornale "fatevi una
birra", senza sapere che l'alcoolismo giovanile è
un dramma oggi molto più grande del consumo di
stupefacenti illegali.
2 dicembre 2007 0:00 - gianpaolo rossetti
non credo che i diritti del consumatore siano quelli dello
spinello, della droga , della cocaina e delle varie droghe
surrogate. Credevo che fosse un'associazione per i
diritti del cosumatore e non radio radicale.
1 dicembre 2007 0:00 - Raffaele
Caro Pietro, condivido con lei l'inefficacia della
legge Fini-Giova. così come inefficace fu la legge sulla
modica quantità così come, sempre a mio parere, nulla
risolverà una ipotetica legge sulla liberalizzazione delle
droghe(leggere o pesanti) e finchè all'uso della droga
non visaranno alternative, non leggi, la malavita
organizzata, ora anche d'importazione, ringrazierà
sentitamente.