La storia dei mercati globali, a prescindere dai costi,
dall'inquinamento, dalla inutile distruzione di energia
per i trasporti, la refrigerazione, la distribuzione, ecc.
è, invece, pura follia. Per contentare qualche
voglioso crapuloncello (ma non solo in tema di frutta e
verdura e la lista sarebbe interminabile), inneschiamo una
catena di spese abnormi e di costi inutili, che
arricchiscono solo gli anelli primari della catena, le mafie
di intermediarietà, ed il commercio finale, scaraventando
all'estero il nostro danaro, che andrà ad appesantire
ulteriormente la Bilancia. Il tutto solo per la fregola di
ostentare delle schifezze fuori stagione nelle vetrine dei
distributori e nelle tavole degli arricchiti. Non si
capisce perchè ci siano persone che "ragionano"
in questo modo e che, assurgendosi a tutelatori dei
consumatori, provochino, di converso ed esaltando queste
malepratiche, maggiori danni al Paese e all'ambiente
mondiale di quanto possa essere valutato e comparato il
beneficio di ingozzarsi con qualche acre albicocca, qualche
ciliegia acquosa, o un cestino di fragole o pomodori, magari
cinesi, concimati con lo sterco incontrollato dei pechinesi
; e chi più ne ha e più ne metta. Dove sono finiti gli
slogan di consumare ""solo i t a l i a n
o"" ? C'è proprio di che meravigliarsi
di simili idee ed interventi.
1 dicembre 2007 0:00 - Bacherozzo
Ma la Coop in sudamerica ha comprato terreni per la
coltivazione della frutta, in Argentina e Chile le industrie
alimentari europee sono presenti massicciamente...Vantaggi
per i consumatori; ZERO. bACH