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2 dicembre 2007 0:00 - Scocciato
La storia dei mercati globali, a prescindere dai costi, dall'inquinamento, dalla inutile distruzione di energia per i trasporti, la refrigerazione, la distribuzione, ecc. è, invece, pura follia.
Per contentare qualche voglioso crapuloncello (ma non solo in tema di frutta e verdura e la lista sarebbe interminabile), inneschiamo una catena di spese abnormi e di costi inutili, che arricchiscono solo gli anelli primari della catena, le mafie di intermediarietà, ed il commercio finale, scaraventando all'estero il nostro danaro, che andrà ad appesantire ulteriormente la Bilancia. Il tutto solo per la fregola di ostentare delle schifezze fuori stagione nelle vetrine dei distributori e nelle tavole degli arricchiti.
Non si capisce perchè ci siano persone che "ragionano" in questo modo e che, assurgendosi a tutelatori dei consumatori, provochino, di converso ed esaltando queste malepratiche, maggiori danni al Paese e all'ambiente mondiale di quanto possa essere valutato e comparato il beneficio di ingozzarsi con qualche acre albicocca, qualche ciliegia acquosa, o un cestino di fragole o pomodori, magari cinesi, concimati con lo sterco incontrollato dei pechinesi ; e chi più ne ha e più ne metta. Dove sono finiti gli slogan di consumare ""solo i t a l i a n o"" ?
C'è proprio di che meravigliarsi di simili idee ed interventi.
1 dicembre 2007 0:00 - Bacherozzo
Ma la Coop in sudamerica ha comprato terreni per la coltivazione della frutta, in Argentina e Chile le industrie alimentari europee sono presenti massicciamente...Vantaggi per i consumatori; ZERO.
bACH
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