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15 marzo 2008 0:00 - Disilluso
Egr. Sig. Moretti, a quali partiti politici fa più comodo la RAI secondo Lei?
15 marzo 2008 0:00 - Marco
Salute a tutti, come ha già detto il consigliere Pietro Yates, l'unico modo per far cessare lo scempio sarebbe togliere il balzello "canone" dalle mani di questi signori e, come succede nel mondo civile, applicarlo laddove vi sia reale scelta di accedere ad un servizio, ma soprattutto vi sia un servizio a cui accedere.
Vi ricordate infatti del decoder digitale ?
Sarebbe la via giusta per giustificare un "canone", come succede per la tv satellitare, paghi solo se vuoi vedere e scegli cosa vedere, soprattutto, non subire la brutta copia della tv commerciale!!!
12 gennaio 2008 0:00 - gino
Ma perché non partiamo dal principio che l'etere é dei cittadini?

Se partiamo da questo principio si giunge alla tesi che chi vuole usarlo deve chiedere una concessione e dopo che l'ha ottenuta pagare il relativo canone ai cittadini, rappresentati dal Ministero delle Finanze.

Se poi lo Stato vuole utilizzare una parte di questo etere per le sue funzioni di comunicazione ai cittadini o per le funzioni necessarie per il servizio pubblico, si potrebbe pensare di condizionare queste concessioni di licenze ( le cosiddette frequenze) all'obbligo di mettere a disposizione determinati spazi per le funzioni di servizio pubblico, alle Iatituzioni che ne hanno diritto (Governo..Sindacati...Organizzazioni di categorie..dei cittadini..ecc...)

In definitiva le frequenze dovrebbero essere messe all'asta, il Governo dovrebbe imporre a priori le condizioni d'uso (cioè i tipi di programmi da emettere, e gli spazi da lasciare alle Istituzioni per le loro funzioni di servizio pubblico.

Così il canone a carico degli utenti non esisterebbe più, le reti si finanzierebbero con gli incassi che la stessa potenza dell'uso dell'etere può produrre. Le Pubbliche Istituzioni e organizzazioni potrebbero accedere all'uso dell'etere negli spazi che per contratto di concessione i vincitori delle aste devono mettere a disposizione.

Le casse dello Stato avrebbero entrate ingenti tutte da definire, sotto forma di canoni di concessione, vista l'enorme potenza che l'uso dell'etere potrebbe mettere a disposizione di chi lo possiede.

Finirebbe la discussione sulla privatizzazione o meno della Rai, perché tutte le reti sarebbero private nella gestione, con l'obbligo di mettere a disposizione del pubblico determinati spazi.
3 gennaio 2008 0:00 - carlo
Quante firme ci vogliono per esercitare il diritto costituzionale dei cittadini per fare una petizione alle Camere e/o una proposta di Legge?
Sarebbe possibile tramite ADUC? Io ho delle idee.
21 dicembre 2007 0:00 - Reset
Per la verità: "gutta cavat lapidem".
Però, il senso è quello.
Posto entrambi.
20 dicembre 2007 0:00 - roberto
Se fa comodo così.....voi continuate con le martellate .......alla fine guccia cavat petra!
Auguri di buone feste ( se si possono chiamare ancora feste)
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