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26 dicembre 2007 0:00 - Menis Nereo
Ritengo una cosa insensata già l'apertura dei centri commerciali nei giorni festivi in quanto penalizza prima di tutto le famiglie dei lavoratori e lavoratrici che si vedono sottrarre il solo giorno in cui una famiglia può trovarsi riunita. Questo ha ripercussioni sia sulle persone costrette al lavoro sia, ed in modo maggiormente incisivo, sui figli e sulla armonia familiare.
Non produce aumento dei consumi se non in minima parte. Produce solo un insensato girovagare nei centri commerciali per non sapere cosa di diverso fare. Secondo me il metodo più equilibrato sarebbe quello di tenere i negozi aperti fino a tardi ( 21,00 o 22,00 di notte ) lavorando a due turni in modo da consentire la spesa dopo l'orario di lavoro.
Nella mia famiglia ci siamo imposti la regola di disertare per principio i centri commerciali nei giorni festivi in segno di rispetto per chi è costretto a sacrificare la famiglia in nome del profitto altrui.
26 dicembre 2007 0:00 - giovanni
Sono contrario a qualsiasi forma di cosidetta liberalizzazione che per quanto sto vedendo non riduce i prezzi ma semmai e' la strada per liberalizzare il furto la delinquenza la prepotenza delle lobby e conduce alla oppressione dei piu' deboli cioe' dei consumatori,utenti ecc.
26 dicembre 2007 0:00 - mah
Ma dai... adesso sembra che gli acquisti vadano fatti il 25 dicembre, l'1 gennaio, il 25 aprile, il primo maggio, il 15 agosto... suvvia, non sono queste date ad incidere sui consumi.
Va bene la libertà di apertura ma consideriamo anche che in questo modo agevoliamo solamente la grande distribuzione, come fa un piccolo commerciante, un'azienda familiare, a restare aperta sempre e comunque? Si tratta di avere altro personale "precario" e altri costi per cosa? Per battere 3 scontrini in più?
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