COMMENTI
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8 marzo 2016 18:57 - anandamide1972
Si, peccato che TU rappresenti i tolemaici e noi siamo Galileo.
8 marzo 2016 18:35 - ennius4531
...usate Grinspoon, dipingendolo come autorevole, perché vi serve per giustificarvi.

Anche Tolomeo é stato considerato... autorevole...
8 marzo 2016 3:03 - W3C_Freedom
Se non ci rompi ancora i coglioni, la prossima volta che qualcuno dovrà scrivere un libro e che è una persona autorevole, sottoporremo alla tua att.ne il libro, come commissione, dato che ce li hai fatti a peperini.

Tritacoglioni
7 marzo 2016 8:23 - ennius4531
A tutti é concesso di scrivere libri.
Anche Hitler ne scrisse uno.
Il problema é sapere quanto il contenuto sia valido.

Allo stato attuale non é mai stato evidenziato, da parte dei suoi adepti, se questo dio Grinspoon abbia mai partecipato, coadiuvato da una equipe di specialisti in materia, a studi sistematici di massa sugli effetti nel tempo dell'erba magica su persone sane e riscontri strumentali sul comprendonio di tali soggetti con relativa pubblicazione su riviste scientifiche.

Scrivere libri o rilasciare interviste sull'erba magica, che notoriamente non passano al vaglio di nessuna commissione scientifica, lasciano il tempo che trovano ....
6 marzo 2016 14:04 - W3C_Freedom
@anandamide1972 non so dirti perché manchino le pagine, chiedi alla casa editrice il perché.

Saluti
6 marzo 2016 14:02 - W3C_Freedom
Ti dico che il serbatoio non è sufficientemente grande, dunque ti dura almeno 5 tiri. Il caricatore è quello classico USB.

Io ci ho speso 40 euro per vedere che benefici ne traevo, ma debbo dirti che se vuoi un buon tiraggio, devi smontare il tappo di gomma dove poggi la bocca e pulire i filtri che trovi.

Se non sei a casa e ti si dovesse casomai scaricare la batteria; cosa non avvenuta fino ad oggi, vai in un negozio di computer, compri un hub usb, gli mozzi la porta usb maschio, levi la guaina esterna, tiri fuori i cavi rosso (+) nero (-) li spelli e metti una batteria o due batterie da 5 Volt in parallelo.

Rosso su rosso, Nero su nero, poi colleghi i cavi della batteria che è diventata la somma di due batterie al Rosso dell'hub usb ed il Nero al nero dell'hub usb e così si ricarica senza dover perdere la bellezza di dover fumare del tabacco o della Cannabis.

Ci sono solo due varianti e questo vale per tutti i modelli in commercio:

a) - per Erbe
b) - per Liquidi

Poi la solfa è sempre la solita: più spendi, più hai un prodotto di qualità.

Certo non puoi mettere a paragone un prodotto come un vaporizzatore portatile con il Volcano che in fiera lo vendevano a 375 euro.

Inoltre il Volcano è per uso domestico e non so nemmeno quanti watt assorba.

A parte l'ingombro, ci dovresti mettere pure l'inverter e la batteria per alimentare un Volcano come in posizione portatile e poi, oltre ad aspirare solo vapore, comunque hai bisogno dei palloni in cui viene incanalata la vaporizzazione.

Dunque oltretutto scomodo.

Quello con la cannuccia inizia ad esser un buon prodotto, ma non l'ho acquistato perché comunque il costo almeno per me in fiera era altino.

Certo iniziava ad esser una cosa portatile e con più livelli di vaporizzazione se ben ricordo erano 6 che si illuminavano grazie ai led, ma come ha fatto presente uno: domanda che comunque ho evitato di porre per non metterli a disagio: come si fa a sapere a quale temperatura stanno effettuando la vaporizzazione?

Almeno per il mio che non ha tanti accorgimenti, ho notato che se sminuzzo molto l'erba e tengo ben puliti i filtri oltre ad esserci un buon tiraggio, si ha modo di inalare bene ed inoltre non rimangono residui, come ho fatto in passato, mettendo un pezzetto per intero nel serbatoio.

Quando sembrava finita, dovevo aprire per pulire il serbatoio dall'erba esausta che rimaneva attaccata a quella ancora da vaporizzare.

Questi vaporizzatori per quel che mi riguarda stanno ancora agli inizi, credo che in un prossimo futuro verranno fatti passi da gigante, ma almeno per ora, ho visto la gente che continua ad usare le cartine.

Ebbene fra sfondarsi i polmoni con il tabacco; cartine trattate con agenti chimici, preferisco un prodotto di non elevata qualità ma che non mi fa inalare il monossido di Carbonio oltre a tutte le porcherie che ci sono su tabacco e cartine ed evitare che la combustione delle cartine si annidi nei polmoni.

In questo modo avrò sicuramente un danno minore prodotto dal fumare, ma non certo legato alla Cannabis.

Questo è quanto posso dirti, poi buona ricerca on-line, io se indicassi un prodotto starei facendo della pubblicità occulta ed inoltre nemmeno vengo pagato per fare della pubblicità, dunque non faccio pubblicità per alcun prodotto.

Evito dunque di parlare di marche e di modelli di vaporizzatori, così come di ogni altro prodotto.

Saluti
6 marzo 2016 13:53 - anandamide1972
Lo possiedo in entrambe le lingue, nell'edizione " nuova " in italiano, manca roba, non so su quale base.
L'edizione vecchia invece è integrale.
6 marzo 2016 13:25 - W3C_Freedom
La terza edizione del 2014 di editori riuniti, corrisponde a: Marihuana The Forbidden Medicine del 1993, come puoi leggere nella prefazione su:

https://www.dropbox.com/s/j87bglz0dqweata/Prefazione%20Marij uana%20Medicina%20Proibita.pdf?dl=0

Il link è stato messo a disposizione da parte di editori riuniti, dove è possibile leggere solo una ventina di pagine.

Dunque la versione inglese del 1997, chissà quando verrà mai tradotta o se è già stata tradotta in Italiano e da chi.

Saluti
6 marzo 2016 13:11 - franka91
Ciao w3c-freedom, ho letto che usi vaporizzatore portatile. Ne vorrei acquistare uno ma non so orientarmi. Vorrei sapere come ti trovi con quello che utilizzi; che modello è; se è possibile utilizzarlo per tabacco; quanto dura una carica; quanto dura una vaporizzata (cioè se ci fai un tiro solo o dura il tempo di una sigaretta) e tutto ciò che può essere utile per orientarsi.
Non no molta disponibilità economica quindi anche questo dato sarebbe utile. Ho guardato il CRATER CLASSIC USB ma gia sto sopra il budget.
Buona giornata
6 marzo 2016 13:09 - W3C_Freedom
Marihuana la medicina Proibita di Lester Grinspoon in Italiano su http://www.editoririuniti.it/libri/marijuana-la-medicina-pro ibita.php

Marihuana The Forbidden Medicine nell'edizione inglese ha 283 pagine

Marihuana la medicina Proibita nell'edizione italiana del 2014 ha solo 228 pagine

Dunque c'è qualcosa che non TORna.

Bisognerebbe chiedere ad editori riuniti, da dove hanno effettuato la traduzione e di quale anno è l'edizione inglese.

Mi sembra molto strano che in Italiano la terza edizione del 2014 ha meno pagine della versione del 1997 in inglese.
6 marzo 2016 12:53 - W3C_Freedom
@anandamide1972 come mai il titolo io l'ho trovato? Ora puoi acquistarlo se vuoi, ma controlla quante pagine sono state tradotte.

Marihuana The Forbidden Medicine nell'edizione inglese del 1993 ha 185 pagine.

Marihuana The Forbidden Medicine nell'edizione inglese del 1997 ha circa 300 pagine.

In entrambi i casi, nella traduzione in Italiano, ciò diventa molto più articolato e lungo delle 185 o 300 pagine e se la traduzione è pari al numero delle pagine in Inglese dovrà attivarsi qualche campanello di allarme nella tua testa, perché è praticamente impossibile tradurre 185 o 300 pagine, senza che ce ne siano altre e tante nella lingua italiana.

È per questo motivo che evito di comprare libri tradotti in Italiano, anche perché dopo non posso arrabbiarmi con nessuno.

Saluti
6 marzo 2016 12:43 - W3C_Freedom
Marihuana la medicina Proibita di Lester Grinspoon

http://www.ibs.it/ser/serfat.asp?site=libri&xy=Lester+Grinsp oon
6 marzo 2016 12:37 - W3C_Freedom
Novità del giorno da parte di Lester Grinspoon:

http://sapereeundovere.com/nessun-farmaco-puo-competere-con- la-cannabis-naturale-lintervista-al-dottor-lester-grinspoon/
6 marzo 2016 12:32 - W3C_Freedom
Anni fa acquistai due libri editi da Feltrinelli i libri erano di Kevin David Mitnick "L'arte dell'intrusione", "L'arte dell'inganno", fin qui tutto bene, poi a distanza di anni, volli controllare quanto realmente aveva scritto Kevin David Mitnick e su uno dei due libri mancavano una trentina di pagine. Feci presente ciò a Feltrinelli e mi dissero che mi sbagliavo e che ciò non era possibile. Andammo a prendere il titolo in Italiano ed il medesimo titolo in Inglese e rimasero meravigliati. Quando chiesi perché mancavano non sapevano darmi una risposta.

Dunque dopo aver beccato la SOLA da Feltrinelli, da quel momento ho deciso che i libri debbono essere in lingua inglese, almeno c'è meno probabilità che vengano censurati.

Se gli altri non conoscono l'inglese ebbene frequentino dei corsi d'inglese, ora ci manca solo che gli dobbiamo insegnare l'inglese ed insegnargli a fare la traduzione simultanea.

Saluti
6 marzo 2016 1:25 - anandamide1972
molti dei libri che consigli sono solo in inglese ed alcuni non lo conoscono; in italiano era ststo tradotto Marijuana reconsidered, dal titolo Marijuana, ma è esaurito e non si trova più, ho provato in tante librerie perché volevo regalarne alcune copie a persone che secondo me, se convinte, darebbero una mano molto tangibile. Ho dovuto fotocopiargli la mia copia, che acquistai 20 anni fa.

Per quanto riguarda gli aspetti tecnico politici, c'è un bel libro, purtroppo anch'esso non facilmente reperibile, si chiama THE DUTCH EXPERIENCE, è scritto dal fondatore del primo coffeeshop di Amsterdam, il Mellow Yellow ( che non è quello attualmente aperto). Narra di tutto il percorso che hanno fatto loro per arrivare ai coffee, ed è anche un divertente spaccato sugli anni 70.
Io l'ho comprato, anch'esso una 15ina di anni fa, in un coffeeshop, ma non ricordo quale; forse il Rokerij che ora è chiuso o forse il Kandinsky o il De Dampkring...però penso basti chiedere in giro per locali, lo consiglio davvero; chi lo volesse, posso fotocopiare il mio e spedirlo. Sulla parte medica, è interessante, sul sito web di NORML ( la più grande e antica associazione antipro USA ), una lunga sintesi, patologia per patologia, studio per studio, sugli effetti terapeutici del bouquet cannabinoide. AL mio medico è parso utile.
6 marzo 2016 1:10 - W3C_Freedom
Se si vuole parlare di ambiente e di patologie create dall'uomo ai fini lucrativi, è giusto che si parli su contenuti e non su chiaccericci di corridoio che se non discussi in ambito scientifico non hanno alcuna importanza, sono il corrispettivo del TROLL alla ennius4531 tanto per darvi un'idea di ciò!

Chiedo dunque che vi leggiate:

Lester Grinspoon - Marihuana Reconsidered (1971)

Lester Grinspoon - Marihuana the Forbidden Medicine (1993)

Lester Grinspoon - Marihuana Reconsidered (1994)

Lester Grinspoon - Marihuana the Forbidden Medicine (1997)

Milestones in Drug Therapy
Michael J Parnham
Jacques Bruinvels
Series Editors

Raphael Mechoulam
Editor

Cannabinoids as Therapeutics (2005)

http://onlinepot.org/M2/Cannabinoids_as_Therapeutics.pdf

Cannabis as Medicine? The science beyond the Controversy by Alison Mack and Janet Joy (2000)

Manual para el cultivo de Marihuana (1978 in Spagnolo) by Ed Rosenthal

Nanopathology the Health impact of Nanoparticles (2008) by Antonietta Morena Gatti and Stefano Montanari
5 marzo 2016 16:34 - anandamide1972
Grazie per avermi pagato anche l'assunzione di oggi, grazie troll, grazie; prepara i soldini per domani, grazie grazie, Dio te ne renda merito ciao.
5 marzo 2016 11:50 - ennius4531
Elton John ha raccontato i suoi trascorsi .. erbivendoli a Matt Lauer durante il programma "Today"

"Mi venivano attacchi epilettici e diventavo blu. Mi trovano sul pavimento e mi mettevano a letto e dopo 40 minuti ero già lì che mi facevo un’altra striscia"..

"Rimanevo sveglio, fumavo qualche spinello, bevevo una bottiglia di Johnnie Walker e non mi addormentavo per tre giorni. Poi mi addormentavo per un giorno e mezzo, mi svegliavo ed ero affamatissimo perché non avevo mangiato.

Mi facevo tre panini al bacon, un barattolo di gelato e poi vomitavo tutto perché ero diventato bulimico. E poi ricominciavo tutto dall’inizio. La mia vita era una tragedia".

"Ho sprecato una bella fetta della mia vita. Ero drogato ed egocentrico. C’erano persone, amici, che mi morivano accanto ma la cosa non mi fermava dal continuare a vivere quella vita, il che è la parte più terribile della dipendenza.
Sai, è una malattia davvero brutta".
5 marzo 2016 11:49 - ennius4531
Almeno cinque ricerche, di cinque università diverse, sono state pubblicate in questi ultimi tre anni.

Queste ricerche, tra le altre cose, si avvalgono anche di prove strumentali con cui si confermano anche i danni ... neuronali.

Le cinque universitá sono :

l’Istituto di Psichiatria al Kings College;
University of Texas;
Harvard Medical School;
Maastricht University (Olanda)
Università del Nuovo Galles del Sud ( Australia )

Tutte e cinque sono arrivate alla medesima conclusione :

- come ci siano differenze cerebrali a danno dei fumatori abituali di erbe magiche e le altre persone;

- il legame tra erbe magiche e psicosi / schizofrenia .
5 marzo 2016 1:14 - W3C_Freedom
Se si vuole parlare di ambiente e patologie create dall'essere umano per i soli fini lucrativi, mi sembra pur giusto che almeno in ADUC ci sia una copia del libro:

"Nanopathology The Health Impact Of Nanoparticles" by Antonietta Morena Gatti e Stefano Montanari

Così come se si vuole parlare di Cannabis mi sembra sia opportuno avere:

Lester Grinspoon - Marihuana Reconsidered (1971)

Lester Grinspoon - Marihuana The Forbidden Medicine (1993)

Lester Grinspoon - Marihuana Reconsidered (1994)

Lester Grinspoon - Marihuana The Forbidden Medicine (1997)

Milestones in Drug Therapy
Michael J Parnham
Jacques Bruinvels
Series Editors

Cannabinoids as Therapeutics (2005)

Raphael Mechoulam
Editor

Birkhauser

http://onlinepot.org/M2/Cannabinoids_as_Therapeutics.pdf

Cannabis as Medicine? The Science Beyond the Controversy by Alison Mack and Janet Joy (2000)

Manual para el Cultivo de Marihuana by Ed Rosenthal (1978 in Spagnolo)


Come si può continuare a parlare di qualcosa senza aver letto qualche libro scientifico?

Dunque mi esimerò dal dare d'ora in avanti qualsiasi risposta che non abbia un contenuto scientifico, assimilato dalle persone e compreso.

Poi se vorranno esprimere il proprio pensiero ben venga, purché ciò abbia un riscontro veritiero e scientifico
che non siano le sparate di una persona di mia conoscenza che pensava che facessero fumare Cannabis alla piccola Sophie Isabella Ryan.

Colgo l'occasione per salutarvi

Saluti
5 marzo 2016 0:40 - W3C_Freedom
2 marzo 2016 22:17 - W3C_Freedom

Talmente grossa la cazzata di Umberto Veronesi sull'effetto degli inceneritori, che su Youtube il video è stato rimosso.

L'ho trovato però su:

http://www.veoh.com/m/watch.php?v=v3684871sAS2qQFt&quality=1

Buon Download

Saluti

2 marzo 2016 22:08 - W3C_Freedom

https://m.youtube.com/watch?v=BAEtdVn0KYY

Le risposte a Veronesi: Il pericolo degli inceneritori è 0!

2 marzo 2016 22:01 - W3C_Freedom

http://www.stefanomontanari.net/sito/blog/2181-caro-professo r-veronesi.html

Caro professor Veronesi,

Che l’ignoranza sia una delle tante condanne che noi umani scontiamo è un fatto che Socrate sviscerò gia ben più di due millenni or sono e su cui noi, per bocca di Platone, abbiamo da allora motivo di meditazione. Socrate, però, una cosa la sapeva, ed era quella di non sapere.

Evidentemente a lei, caro professore, sfugge quel dato: lei non sa nemmeno di non sapere. E che lei non sappia non perde occasione per dimostrarcelo.
Già la sua esternazione alla famigerata trasmissione Che Tempo Che Fa, quando in uno spot per i suoi sponsor milionari assicurò il popol bruto che gl’inceneritori hanno effetto zero sulla salute, lasciò di stucco chi lavora seriamente da anni sulle patologie che scaturiscono come da una sinistra cornucopia da quegl’impianti demenziali. Poi lei ci divertì con la comicità dell’intervista riportata all’indirizzo http://www.pieroricca.org/2009/02/04/umberto-veronesi-e-gli- inceneritori/. Allora, con quell’aria da saputello che la contraddistingue, si rese ridicolo mostrando tutta la sua nudità nei confronti del metodo scientifico, qualcosa su cui, con ogni evidenza, nessuno l’ha mai edotta. Lei – così, almeno, sbrodolò sulla divertita intervistatrice – disse in TV la sciocchezza che disse perché le “hanno giurato che è così.” Lei non se ne rende conto, ma un’affermazione del genere le sarebbe valsa la cacciata a pernacchie e/o a calci nel sedere (a seconda della latitudine) da qualsiasi società scientifica (scientifica per davvero, intendo, non le palliate nostrane). Le faccio grazia, poi, della condanna che le arriverebbe quando lei rivela di non essere disponibile a sottoporsi a confronti. Insomma, qualcosa è vera perché l’ha detta lei, e questo indipendentemente dal suo grado di conoscenza sull’argomento. Mi rendo conto che lei non si renda nemmeno conto della stravaganza della posizione, ma le assicuro che siamo davvero all’avanspettacolo. Si fidi di me.

Ora, non pago di quella figura che nessun uomo con un briciolo di dignità avrebbe sopportato, ecco che vola in Sardegna a partorire la fesseria del mese, e non mi riferisco alla sua sparata in difesa del nucleare morto per tutti ma non per lei che, con l’inumazione di quella tecnica assurda, perde un posticino di prestigio. Solo questo, comunque, la squalificherebbe senza appello.

Coerentemente con il suo personaggio, nella sua tanto totale quanto abituale ignoranza lei ha parlato ex cathedra delle patologie che hanno colpito, colpiscono e, temo, colpiranno militari, civili e pure animali: quelle cosiddette da uranio impoverito. Lei afferma che l’uranio ha una radioattività debole, è ubiquo e non fa male. Bravo, professore: evidentemente lei si abbevera a fonti scientifiche autorevoli come Wikipedia o qualcosa di simile e si ferma lì. Ciò che le sfugge, però, è che le patologie su cui lei intrattiene i malcapitati astanti non sono direttamente innescate dall’uranio ma quel metallo, certo solo debolmente radioattivo, non è che il primum movens di fenomeni patogeni. Lo so, informarsi è noioso e forse il concetto è troppo difficile per lei e non ci arriva: E poi, a che le serve informarsi? Ma io su quella roba ci ho studiato sopra non su Internet ma lavorando di prima mano su centinaia di casi umani e qualcuno pure animale. Con me, e molto più efficacemente di me, l’ha fatto e lo fa mia moglie, tale Antonietta Morena Gatti (non Maria Antonietta come compare sui giornali) di cui lei evidentemente non ha contezza. Vada a dare un’occhiata alla NATO, per restare in ambito militare, e vedrà di che si tratta.

Ora, in tutto questo non ci sarebbe nulla di male: un personaggio pittoresco grottescamente intriso di presunzione ha blaterato su argomenti a lui ignoti. Le ultime osterie rimaste pullulano di pensionati che a quel personaggio si possono assimilare. Se è il caso si fanno due risate e la cosa è morta lì.

E, invece, no. Purtroppo no, caro professore. Purtroppo no perché lei, forse grazie al suo aspetto di bel vecchio, al suo modo di parlare accattivante tipico del professore che spiega pazientemente le cose all’allievo cretino, all’abilità indiscutibile di businessman, alla disinvoltura con cui accetta rischi morali è stato scelto per fare la parte dello scienziato. Il dramma è che una marea d’imbecilli le crede e in democrazia contano i numeri.

Io credo, anzi, mi auguro, che in cuor suo lei sappia di non aver nulla a che fare con la scienza. Gli scienziati veri fanno ricerca di prima mano e si esprimono solo sugli argomenti che di prima mano conoscono. Lei, presumendo per un attimo che sia uno scienziato, che ne sa d’inceneritori? E di nanopatologie (anche uranio)? In Italia esiste qualche personaggio che viene spacciato per scienziato perché illustra argomenti d’indubbio interesse su cui non ha mai eseguito una singola ricerca. Certo, non si tratta di scienziati ma, almeno, quelli si sono informati. Lei? Lei non ha avuto nemmeno il pudore di farlo.

Io spero che le resti un barlume di morale e si renda conto che, con le enormità che dice, mette a rischio la vita di un numero incalcolabile di persone e, tornando per un attimo alle cosiddette patologie “da uranio impoverito”, mette in difficoltà tante famiglie che, per causa sua, perché le sue parole saranno strumentalizzate da chi ha intersse a farlo, rischiano di vedersi revocate quelle misere elemosine che permettono loro una sopravvivenza dopo che chi portava la pagnotta a casa è morto o si è ammalato di una malattia che nel suo povero cervello è evidentemente una malattia immaginaria.

Mi dia retta, professore: si goda il mare di quattrini che le sono piovuti addosso, metta da un canto la sua vanità e ci risparmi il suo contributo alla devastazione di questo pianeta. E’ l’unico che abbiamo.

P.S. del 22 giugno

In fondo c’era da aspettarselo.
Questo è un paese in cui la scienza non esiste più e il concetto di democrazia è ormai mutilato e distorto, ridotto com'è alla sua caricatura dove chiunque può dire la sua senza sapere di che sta parlando ma non per questo non poter pretendere credibilità. Ecco, allora, che i tifosi di Veronesi vanno alla riscossa.
Lesa maestà è l’accusa nei miei confronti. Nessuno, però, che mi dica dove sta la maestà e, soprattutto, mi contraddica punto per punto.
Si potrebbe tagliare la testa al toro: si organizza un bel confronto pubblico tra Veronesi e me. Ognuno di noi porta non solo i propri argomenti ma espone i dati ricavati dalle proprie ricerche. In campo scientifico si fa così. Al bar, no.

2 marzo 2016 21:30 - W3C_Freedom

Documenti in *.pdf:

http://www.stefanomontanari.net/sito/documenti-pdf.html

2 marzo 2016 21:25 - W3C_Freedom

Le idiozie di Umberto Veronesi:

http://www.stefanomontanari.net/sito/component/search/?searc hword=Veronesi&ordering=&searchphrase=all

Dunque perché dovrei idolatre uno che fa e dice idiozie?

2 marzo 2016 21:16 - W3C_Freedom

Conferenza Dr Stefano Montanari del 25 Gennaio 2014 su Energia da BIOMASSE e NANOPARTICELLE

http://m.youtube.com/watch?v=2AQZQYZ03fk

2 marzo 2016 21:11 - W3C_Freedom

Io non so come tu possa rispettare un oncologo come Umberto Veronesi, che davanti a Fabio Fazio(so), in diretta tv a Che Tempo che Fa, disse che gli inceneritori non sono fonti di alcun malanno.

Ebbene il giorno dopo, Umberto Veronesi fu SMENTITO da tutti i ricercatori, ma questo NON fu mai trasmesso ne sulla RAI, MEDIASET, La7.

Inoltre non so tu, ma lui è a favore delle Centrali Nucleari.

Dunque io ho ben poco da rispettare uno come Umberto Veronesi.

Casomai se dovessi rispettare un oncologo/a, preferirei la Patrizia Gentilini.

Gente di primo ordine in Italia ed all'estero sulle nanoparticelle sono:

Antonietta Morena Gatti (cattedra di Tokyo)

Stefano Montanari

Stefano Montanari oltre ad aiutare Antonietta Morena Gatti, porta avanti il website: http://stefanomontanari.net

Antonietta Morena Gatti e Stefano Montanari, sono i fondatori del Laboratorio di Nanodiagnostics di Modena.


A seguire la conferenza sui danni derivanti dagli impianti di biomasse

fra i miei libri c'è:

"Nanopathology The Health Impact Of Nanoparticles"

della Dott.ssa Antonietta Morena Gatti (cattedra all'Università di Tokyo) e del Dr. Stefano Montanari

La Dott.ssa Antonietta Morena Gatti ed il Dr. Stefano Montanari sono i fondatori del Laboratorio di Nanodiagnostics di Modena
http://www.nanodiagnostics.it/it/

Conferenza Dr. Stefano Montanari del 25 Gennaio 2014 su ENERGIA da BIOMASSE e NANOPARTICELLE

https://m.youtube.com/watch?v=2AQZQYZ03fk
3 marzo 2016 10:38 - anandamide1972
ripeto, Veronesi è di una generazione che coisco bene, lui per spiello intende la cannabis...possibile che non ve ne accorgiate da soli di queste cose ? forse perché essendo giovanissimi non avete mai parlato di queste cose con gente anziana tipo 1920/1940
3 marzo 2016 10:34 - anandamide1972
Ragazzi, vale per tutti, non ho purtroppo troppa voglia ( energie ) per speiegare BENE chi sia Veronesi, ma addirittura che ujn mister X qualsiasi, pretenda di insegnargli il metodo scientifico...allora sapete cosa ? Provate a rinunciare a tutte le riforme sanitarie fatte da quell'uomo e poi ne riparliamo, premesso he di alcune vi auguro di non averne mai bisogno; purtroppo la mente apertissima del Prof, mal si adegua su settari che hanno la mente aperta solo su ciò che gli fa comodo e talebana sul resto...no, ragazzi, cosi' diventate cugini di Giovanardi o del troll sdegno9/11
3 marzo 2016 9:58 - ennius4531
... il parere di Veronesi, oncologo, quando si tratta di parlare di neuroni del comprendonio é pari a quello... mio .

Di quale commissione scientifica stia parlando, lo sa solo lui dal momento che non si trova traccia dei risultati di questa ricerca..

La domanda che ci dobbiamo porre é : in caso di malattie mentali, andreste da un oncologo o da un psichiatra/psicologo ?

Giuseppe Ducci psichiatra

"Se magicamente si potesse cancellare la cannabis dal mondo, avremmo una diminuzione dei casi di schizofrenia del 40 per cento" afferma Giuseppe Ducci, direttore del reparto di psichiatria del San Filippo Neri di Roma. .....


Alcune persone sono tre o quattro volte più a rischio di disturbi psicotici perchè hanno meno enzimi Comt, che metabolizzano la dopamina, sostanza che in alcune aree del cervello produce deliri e allucinazioni.

"Oggi registriamo disturbi psicotici gravi sempre più precoci" informa Ducci. "Abbiamo persone di 24-25 anni che, dopo anni di abuso, hanno il cervello di un novantenne e un futuro da lungoassistiti".

E non solo psicosi: "La cannabis produce la sindrome amotivazionale: i ragazzi non vanno più a scuola, non vedono gli amici, si chiudono in se stessi. Alcuni arrivano al delirio o all'abulia, il prologo di un futuro complicato".

...., definire la cannabis una droga leggera è una vera fesseria".

Giuseppe Ducci, direttore del reparto di psichiatria del San Filippo Neri di Roma.

Professore di Psichiatria d’urgenza, Scuola di Specializzazione in Psichiatria Della Facoltà di Medicina e Psicologia, Sapienza Università di Roma
Direttore della UOC SPDC presso l’Az. Complesso Ospedaliero San Filippo Neri (DSM della ASL Roma E), ...
La UOC si articola in: Area degenze (12 pl), DH (2 pl), Servizio di consulenza psichiatrica, DEA, Ambulatorio.
Referente ASL Roma E del Piano Regionale per la Prevenzione del Suicidio.

Coordinatore di équipe territoriale presso il CSM di Via del Casaletto 400; coordinatore delle attività di riabilitazione psichiatrica per i pazienti schizofrenici, curando in particolare i programmi di inserimento lavorativo e svolgendo anche funzioni di supervisione clinica.
Portavoce del Coordinamento SPDC del Lazio, dal 2006
Segretario della Società Italiana di Psichiatria, sezione regionale Lazio, dal 2007
membro della Consulta Dipartimentale di Salute Mentale ASL Roma E
Membro della Consulta Salute Mentale del Comune di Roma
Past President nazionale di PreSaM Prevenzione e Salute Mentale associazione onlus
Psicoterapeuta didatta della Scuola Italiana di Ipnosi e Psicoterapia Ericksoniana
Socio fondatore e segretario nazionale della Società Italiana di Ipnosi
Socio di SIEP, WAPR Italia e QuaSM

Autore di oltre 60 pubblicazioni scientifiche a stampa di cui 16 su riviste internazionali peer-reviewed, autore o curatore di 7 libri,editor di 4 numeri speciali dell’International Journal of Mental Health

Studio farmacoeconomico Olanzapina. 2001
Studio clinico fase III MOZART Ziprasidone vs clozapina in pazienti schizofrenici non responder. 2004
Studio clinico fase II CL2-33138-007 (Servier). 2007
Studio clinico fase III D1441 C00020 Titolazione rapida di quetiapina vs titolazione convenzionale. 2007
Studio CHAT (Clozapina Haloperidol Aripiprazole Trial). 2007
Studio clinico fase III RIS SCH 3007 Mantenimento della risposta clinica con Risperidone LAI in soggetti con schizofrenia o disturbo schizoaffettivo. 2008
Caratterizzazione fenotipica e sequenziamento genomico della psicosi SKF (con IRCCS San Raffaele Pisana). 2011, in corso
Studio con tipizzazione mirata diagnostica, psicopatologica, neuropsicologica e morfologica cerebrale di pazienti con diagnosi di schizofrenia, disturbo bipolare e disturbo borderline di personalità (con IRCCS Santa Lucia). 2011, in corso
Observational Study to Evacuate factors predicting Remission in Bipolar patients experiencing manic episode OSTER. 2012
3 marzo 2016 8:33 - Starfighter23
peccato che la combustione da spinello ti sfonda i polmoni con centinaia di sostanze cancerogene che il professore conosce molto bene visto che i tumori ai polmoni li cura da tanto tempo,quindi dire che lo spinello ha danno zero e' un enorme puttanata,al limite la cannabis ha danno zero,non di certo lo spinello all'italiana fatto nel 99% dei casi con tabacco

questa cazzata equivale a quella espressa sugli inceneritori,pura menzogna

come ci si fa a fidare di questi super professori del cazzo,che rappresentano una mediocrita tutta italiana

ma come al posto di educare le nuove generazioni al corretto uso della cannabis,arriva sto deficente che ha piu di 80 suonati,a dire ai giovani di farsi li spinelli,per poi finire nelle sue mani o di merde come lui a curare tumori ai polmoni a gogo

gli spinelli lasciamoli fumare ai vecchi non di certo alle nuove generazioni che non vogliono sacrificare i polmoni nel nome della combustione

questo si che e' un servo delle case farmaceutiche dichiarato

Italia paese per vecchi come Veronesi
2 marzo 2016 22:17 - W3C_Freedom
Talmente grossa la cazzata di Umberto Veronesi sull'effetto degli inceneritori, che su Youtube il video è stato rimosso.

L'ho trovato però su:

http://www.veoh.com/m/watch.php?v=v3684871sAS2qQFt&quality=1

Buon Download

Saluti
2 marzo 2016 22:08 - W3C_Freedom
https://m.youtube.com/watch?v=BAEtdVn0KYY

Le risposte a Veronesi: Il pericolo degli inceneritori è 0!
2 marzo 2016 22:01 - W3C_Freedom
http://www.stefanomontanari.net/sito/blog/2181-caro-professo r-veronesi.html

Caro professor Veronesi,

Che l’ignoranza sia una delle tante condanne che noi umani scontiamo è un fatto che Socrate sviscerò gia ben più di due millenni or sono e su cui noi, per bocca di Platone, abbiamo da allora motivo di meditazione. Socrate, però, una cosa la sapeva, ed era quella di non sapere.

Evidentemente a lei, caro professore, sfugge quel dato: lei non sa nemmeno di non sapere. E che lei non sappia non perde occasione per dimostrarcelo.
Già la sua esternazione alla famigerata trasmissione Che Tempo Che Fa, quando in uno spot per i suoi sponsor milionari assicurò il popol bruto che gl’inceneritori hanno effetto zero sulla salute, lasciò di stucco chi lavora seriamente da anni sulle patologie che scaturiscono come da una sinistra cornucopia da quegl’impianti demenziali. Poi lei ci divertì con la comicità dell’intervista riportata all’indirizzo http://www.pieroricca.org/2009/02/04/umberto-veronesi-e-gli- inceneritori/. Allora, con quell’aria da saputello che la contraddistingue, si rese ridicolo mostrando tutta la sua nudità nei confronti del metodo scientifico, qualcosa su cui, con ogni evidenza, nessuno l’ha mai edotta. Lei – così, almeno, sbrodolò sulla divertita intervistatrice – disse in TV la sciocchezza che disse perché le “hanno giurato che è così.” Lei non se ne rende conto, ma un’affermazione del genere le sarebbe valsa la cacciata a pernacchie e/o a calci nel sedere (a seconda della latitudine) da qualsiasi società scientifica (scientifica per davvero, intendo, non le palliate nostrane). Le faccio grazia, poi, della condanna che le arriverebbe quando lei rivela di non essere disponibile a sottoporsi a confronti. Insomma, qualcosa è vera perché l’ha detta lei, e questo indipendentemente dal suo grado di conoscenza sull’argomento. Mi rendo conto che lei non si renda nemmeno conto della stravaganza della posizione, ma le assicuro che siamo davvero all’avanspettacolo. Si fidi di me.

Ora, non pago di quella figura che nessun uomo con un briciolo di dignità avrebbe sopportato, ecco che vola in Sardegna a partorire la fesseria del mese, e non mi riferisco alla sua sparata in difesa del nucleare morto per tutti ma non per lei che, con l’inumazione di quella tecnica assurda, perde un posticino di prestigio. Solo questo, comunque, la squalificherebbe senza appello.

Coerentemente con il suo personaggio, nella sua tanto totale quanto abituale ignoranza lei ha parlato ex cathedra delle patologie che hanno colpito, colpiscono e, temo, colpiranno militari, civili e pure animali: quelle cosiddette da uranio impoverito. Lei afferma che l’uranio ha una radioattività debole, è ubiquo e non fa male. Bravo, professore: evidentemente lei si abbevera a fonti scientifiche autorevoli come Wikipedia o qualcosa di simile e si ferma lì. Ciò che le sfugge, però, è che le patologie su cui lei intrattiene i malcapitati astanti non sono direttamente innescate dall’uranio ma quel metallo, certo solo debolmente radioattivo, non è che il primum movens di fenomeni patogeni. Lo so, informarsi è noioso e forse il concetto è troppo difficile per lei e non ci arriva: E poi, a che le serve informarsi? Ma io su quella roba ci ho studiato sopra non su Internet ma lavorando di prima mano su centinaia di casi umani e qualcuno pure animale. Con me, e molto più efficacemente di me, l’ha fatto e lo fa mia moglie, tale Antonietta Morena Gatti (non Maria Antonietta come compare sui giornali) di cui lei evidentemente non ha contezza. Vada a dare un’occhiata alla NATO, per restare in ambito militare, e vedrà di che si tratta.

Ora, in tutto questo non ci sarebbe nulla di male: un personaggio pittoresco grottescamente intriso di presunzione ha blaterato su argomenti a lui ignoti. Le ultime osterie rimaste pullulano di pensionati che a quel personaggio si possono assimilare. Se è il caso si fanno due risate e la cosa è morta lì.

E, invece, no. Purtroppo no, caro professore. Purtroppo no perché lei, forse grazie al suo aspetto di bel vecchio, al suo modo di parlare accattivante tipico del professore che spiega pazientemente le cose all’allievo cretino, all’abilità indiscutibile di businessman, alla disinvoltura con cui accetta rischi morali è stato scelto per fare la parte dello scienziato. Il dramma è che una marea d’imbecilli le crede e in democrazia contano i numeri.

Io credo, anzi, mi auguro, che in cuor suo lei sappia di non aver nulla a che fare con la scienza. Gli scienziati veri fanno ricerca di prima mano e si esprimono solo sugli argomenti che di prima mano conoscono. Lei, presumendo per un attimo che sia uno scienziato, che ne sa d’inceneritori? E di nanopatologie (anche uranio)? In Italia esiste qualche personaggio che viene spacciato per scienziato perché illustra argomenti d’indubbio interesse su cui non ha mai eseguito una singola ricerca. Certo, non si tratta di scienziati ma, almeno, quelli si sono informati. Lei? Lei non ha avuto nemmeno il pudore di farlo.

Io spero che le resti un barlume di morale e si renda conto che, con le enormità che dice, mette a rischio la vita di un numero incalcolabile di persone e, tornando per un attimo alle cosiddette patologie “da uranio impoverito”, mette in difficoltà tante famiglie che, per causa sua, perché le sue parole saranno strumentalizzate da chi ha intersse a farlo, rischiano di vedersi revocate quelle misere elemosine che permettono loro una sopravvivenza dopo che chi portava la pagnotta a casa è morto o si è ammalato di una malattia che nel suo povero cervello è evidentemente una malattia immaginaria.

Mi dia retta, professore: si goda il mare di quattrini che le sono piovuti addosso, metta da un canto la sua vanità e ci risparmi il suo contributo alla devastazione di questo pianeta. E’ l’unico che abbiamo.

P.S. del 22 giugno

In fondo c’era da aspettarselo.
Questo è un paese in cui la scienza non esiste più e il concetto di democrazia è ormai mutilato e distorto, ridotto com'è alla sua caricatura dove chiunque può dire la sua senza sapere di che sta parlando ma non per questo non poter pretendere credibilità. Ecco, allora, che i tifosi di Veronesi vanno alla riscossa.
Lesa maestà è l’accusa nei miei confronti. Nessuno, però, che mi dica dove sta la maestà e, soprattutto, mi contraddica punto per punto.
Si potrebbe tagliare la testa al toro: si organizza un bel confronto pubblico tra Veronesi e me. Ognuno di noi porta non solo i propri argomenti ma espone i dati ricavati dalle proprie ricerche. In campo scientifico si fa così. Al bar, no.
2 marzo 2016 21:30 - W3C_Freedom
Documenti in *.pdf:

http://www.stefanomontanari.net/sito/documenti-pdf.html
2 marzo 2016 21:25 - W3C_Freedom
Le idiozie di Umberto Veronesi:

http://www.stefanomontanari.net/sito/component/search/?searc hword=Veronesi&ordering=&searchphrase=all

Dunque perché dovrei idolatre uno che fa e dice idiozie?
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