.... quando si é incapaci di dibattere, ci si infila in
una serie di richiesta di regole, paletti, bonus limitati
con reset ecc. ecc... il cui fine é quello di farsi
premiare dai propri sodali, la cui furbizia si traduce
sovente nel registrarsi con vari nickname per fare massa,
verso i quali ci si guarda bene dal fare qualunque
critica.
Ah... sono bravi, ma solo ad alzare fumo, con il quale hanno
tanta dimestichezza , oppure a riempire di vuoto spazi che
riflettono il loro nulla mentale come...
2 luglio 2016 3:35 - xavis_
ci sono troll piu bravi di ennio
.
.
11 ottobre 2016 14:22 - anandamide1972
concordo in toto. Sono affezionato ad Aduc, ma da un po'
sembra che ad Aduc interessi migliorare il proprio blog
almeno quanto Aduc interessa ultimamente agli utenti.
Occorrerebbe:
poter editare i messaggi
permettere agli utenti di dare assensi o no ad ogni post
limitare numero caratteri ( non ai livelli dei tweet, per
carità)
eventualmente consentire un bonus di caratteri in più per
quegli utenti che abbiano conseguito un determinato numero
di likes dalla community,bonus che però sarà limitato ad
un certo numero di messaggi estesi da parte degli utenti
stessi, prima del reset del contatore. Ad esempio.
11 ottobre 2016 5:52 - W3C_Freedom
Altra cosa e' inutile che ennius4531 dedichi cosi' tanto
tempo a scrivere cose cosi' lunghe, nessuno si prendera' la
briga di leggerle.
A)si cita la fonte, gli autori
B)si mette il titolo
C)si fa un'introduzione all'argomento in modo che lo possa
comprendere anche un profanity
D)si fa una sintesi di tutta quella pappa e poi si rimanda
per ulteriori spiegazioni alla fonte reperibili
su:.......
Chi si mettera' invece a leggere una filippica cosi' lunga
su aduc.it?
E' anche questione di EDUCAZIONE, che ennius4531 non sembra
avere, perche' la gente deve per forza di cose leggere I
suoi threads?
Volendo far finta di niente, se volessi leggere il thread di
qualcun altro perche' mi tocca scorrere tutta la pagina?
Perche' ennius4531 non fa una sintesi di cio' che vorrebbe
render noto?
Ci sono dunque due strade percorribili:
A) non consentire ad ennius4531 di scrivere su aduc.it
B)limitare il numero di caratteri per tutti quanti.
Saluti
11 ottobre 2016 5:38 - W3C_Freedom
Salve, appena sveglio da pochi minuti e mentre sto guardando
degli schemi elettrici sul cellulare, perche' ho dovuto
ordinare una nuova hdd da 160gb ide 2.5 per il portatile,
ricevo la seguente notifica:
....ennio4531 non é altro che un parassita che si ritiene
furbastro scimmiottando il mio nickname approfittando delle
maglie larghe dell'Aduc nell'accettare nuovi nick.
Gli effetti dell'erba magica per usi ludici, di questa sí
sta parlando, sono evidenziati da numerose ricerche
specialistiche recenti che solo i pifferai o allocchi
vogliono ignorare.
Alcune di queste ricerche ....
( Abstract )
Harvard Medical School 16/04/2014
' Nello studio, pubblicato sul Journal of Neurosciences, le
persone che avevano usato cannabis una o due volte la
settimana anche per pochi mesi, sono state trovate avere
cambiamenti nelle zone del cervello che regolano le
emozioni, la motivazione e la dipendenza.
I ricercatori della Harvard Medical School hanno effettuate
scansioni 3D dettagliate sul cervello degli studenti che
avevano consumato cannabis raramente e non erano assuefatti
e li hanno confrontati con quelle di studenti che non
avevano mai consumato la droga.
Due sezioni principali del cervello sono risultate essere
colpite. Ovviamente, più alto il consumo di cannabis dei
soggetti dello studio, maggiori le anomalie cerebrali su
migliaia di soggetti .
L’autore della ricerca , il dottor Hans Breiter,
professore di psichiatria e scienze comportamentali alla
Northwestern University Feinberg School of Medicine, ha
dichiarato : “Questo studio solleva una sfida forte
all’idea che l’uso occasionale di marijuana non sia
associato a conseguenze negative. ...."
Mark Winstanley , chief executive del centro per malati
mentali Rethink , ha detto: “Per troppo tempo la cannabis
è stata vista come sicura, ma come suggerisce questo
studio, può avere davvero un grave impatto sulla vostra
salute mentale . La ricerca mostra anche che quando la gente
fuma cannabis prima dei 15 anni, si quadruplica la
probabilità di sviluppare psicosi. Ma poche persone sono
consapevoli dei rischi.”
Da Aduc
Notizia 11 ottobre 2013 18:54
"Dire "si'" alla marijuana aumenta le probabilita' di
concedere un "si'" anche ad altre tipologie di stupefacenti
piu' pericolose, secondo un nuovo studio statunitense che ha
coinvolto un campione di 29054 studenti delle scuole
superiori.
Dai dati e' emerso che fumare marijuana rende piu'
possibilisti e meno giudicanti relativamente all'uso di
altre droghe piu' pesanti, come cocaina, crack, LSD, eroina,
anfetamine ed ecstasy. In pratica, l'assunzione di una droga
rende meno critici rispetto all'assunzione di altre
droghe.
Chi fuma marijuana tende ad essere meno giudicante in
particolare verso l'utilizzo delle cosiddette droghe
"socialmente accettabili" come LSD, anfetamine ed ecstasy.
Gli studenti dal background socio-economico piu' elevato
sono apparsi piu' tolleranti verso gli stupefacenti socially
acceptable mentre le donne in generale sono risultate piu'
inclini a dire "no" a droghe come cocaina, crack, LSD e
ecstasy.
Lo studio e' stato condotto da Joseph Palamar della New York
University e pubblicato su Prevention Science."
USA - Cannabis. Fumarne troppa
fa male alla memoria. Studio
Aduc 2 febbraio 2016
Il sospetto c'era gia' da tempo ma ora la scienza ne e'
certa: fumare troppa cannabis per un periodo troppo
prolungato puo' danneggiare la memoria a breve termine. Lo
studio, pubblicato dal magazine Jama Internal Medicine e
condotto da un team di ricercatori dell'Universita' di
Losanna capitanato dal professor Reto Auer, si e' basato
sulle abitudini di 3.400 americani in un periodo di tempo di
25 anni.
Cosi', nella ricerca rilanciata nel Regno Unito dal
quotidiano The Independent, e' stato dimostrato come chi
fuma marijuana tutti i giorni per un periodo superiore a
cinque anni tenda ad avere danni permanenti alla memoria a
breve termine, quella che fra l'altro e' legata anche alla
capacita' di prendere decisioni immediate. Lo studio ha
tuttavia sottolineato come questa perdita di memoria sia
registrabile solamente nei consumatori abituali.
Da Aduc
USA: Cannabis riduce dimensione e
forma spermatozoi. Studio
9 giugno 2014
La cannabis mette a serio rischio la fertilita' dei giovani
uomini, secondo un nuovo studio dell'Universita' di
Sheffield secondo un nuovo studio pubblicato sulla rivista
'Human Reproduction'.Il consumo di marijuana riduce infatti
le dimensioni e la forma degli spermatozoi. Se si progetta
di mettere su famiglia, quindi, e' meglio smettere di
fumarla. La ricerca e' la piu' grande mai effettuata al
mondo per valutare come comuni stili di vita influenzino la
struttura degli spermatozoi.
Dalle analisi sono emersi anche altri fattori che esercitano
un impatto sulla morfologia degli spermatozoi. Ad esempio,
forma e dimensioni sembrano peggiorare nei campioni
eiaculati durante i mesi estivi mentre migliorano negli
uomini che si sono astenuti da attivita' sessuali per piu'
di sei giorni. Sigarette e alcol pare abbiano, invece, poco
effetto. L'indagine ha reclutato un campione di 2.249 uomini
da quattordici cliniche per la fertilita' del Regno Unito.
....
Additional information
The paper, ‘Modified and non-modifiable risk factors for
poor sperm morphology’ by AA Pacey et al, will be
published in the journal Human Reproduction, at 00:05 (BST)
on Thursday 5 June 2014.
1 Participating centres were: Department of Obstetrics and
Gynaecology, Queens University, Belfast; Assisted Conception
Unit, Birmingham Women’s Hospital; Division of Obstetrics
and Gynaecology, St Michael’s Hospital, Bristol;
Directorate of Women’s Health, Southmead Hospital,
Bristol; Cardiff Assisted Reproduction Unit, University of
Wales; MRC Reproductive Biology Unit, Edinburgh;
Reproductive Medicine Unit, Liverpool Women’s Hospital; St
Bartholomew’s Hospital, London; Department of Obstetrics
and Gynaecology, Royal Free and University College, London;
Department of Reproductive Medicine, St Mary’s Hospital,
Manchester; IVF/Immunology Laboratory, Salford Royal
Hospital Department of Histopathology, University hospital
of South Manchester; International Centre for Life,
Newcastle; Department of Obstetrics and Gynaecology, Jessop
Hospital for Women, Sheffield; Shropshire and Mid-Wales
Fertility Centre, Royal Shrewsbury NHS Trust.
Da Aduc
USA - Cannabis legalizzata. Incidenti stradali
raddoppiati
Notizia
12 maggio 2016 11:56
Incidenti stradali raddoppiati negli Stati americani che
hanno recentemente legalizzato la marijuana fra chi fa uso
di questa sostanza.
Lo rivela l'ultima ricerca della AAA Foundation for Traffic
Safety, secondo cui i limiti di legge sul consumo di
cannabis consentito per guidare sono arbitrari e non
supportati dalla scienza, cosa che potrebbe tradursi in un
pericolo concreto per gli automobilisti. Washington è stato
uno dei primi Stati a legalizzare l'uso ricreativo di
marijuana, e questi risultati sollevano preoccupazione, dato
che almeno altri 20 Stati Usa stanno considerando di fare la
stessa scelta quest'anno.
La Fondazione ha esaminato proprio la situazione dello Stato
di Washington, che ha legalizzato la marijuana nel dicembre
del 2012. I ricercatori hanno scoperto che la percentuale di
conducenti coinvolti in incidenti mortali che avevano
recentemente consumato cannabis è più che raddoppiata:
dall'8 al 17% tra il 2013 e il 2014.
E' inoltre emerso che un conducente su 6 coinvolto in
incidenti mortali nel 2014 aveva recentemente usato
marijuana. "Questo aumento significativo è allarmante", ha
detto Peter Kissinger, presidente e Ceo della Fondazione
AAA. "Washington deve servire come 'caso studio' per aprire
gli occhi su quello che può verificarsi negli altri Stati
per quanto riguarda la sicurezza stradale, dopo la
legalizzazione della droga"
10 ottobre 2016 19:08 - ennio4531
Campagna Ufficiale: “QUELL’ERBA E’ ANCHE MIA!”
Il 18 agosto la squadra mobile ha fatto irruzione nei locali
del centro sociale Gabrio sequestrando 80 piante, la
strumentazione per la coltivazione (vasi, lampade e
ventilatori) e denunciando i due compagni presenti.
Il giorno seguente i media riportano la notizia come di una
“scoperta”, parlando di “spaccio” e di
“traffico” ignorando completamente la storia, ormai
ventennale, della lotta del centro sociale Gabrio per il
riconoscimento dei diritti dei consumatori di sostanze in
Italia.
Infatti, in coerenza con quanto dichiarato nella prima
manifestazione antiproibizionista di Torino il 16 novembre
1996, noi iniziammo ad autoprodurre marijuana per
condividerla attraverso feste e iniziative
antiproibizioniste. Gia? nel 1999 abbiamo subito
perquisizioni e processi finiti con la piena assoluzione dei
compagni coinvolti.
Il ripetersi oggi di una inchiesta sulle lotte
antiproibizioniste non e? casuale dato che, proprio in
questi mesi, e? in discussione in parlamento una proposta di
legge che in apparenza sembrerebbe mettere fine alle
fallimentari politiche proibizioniste, riconoscendo il
diritto al consumo e alla produzione della canapa, ma che
invece, di fatto, e? finalizzata ad instaurare un monopolio
sulla cannabis, senza per altro l’intenzione di modificare
il codice della strada e la normativa sul lavoro. Ancora una
volta e? stato disatteso un cambio di passo sulle leggi
proibizioniste richiesto dalla commissione europea: diversi
stati dell’unione hanno infatti gia? legiferato in tal
senso mentre, ancora una volta, il nostro paese e? il
fanalino di coda nella garanzia dei diritti personali come
di recente successo nel dibattito sulle unioni civili.
La pianta della cannabis ha peraltro molteplici usi anche
nel campo medico e industriale. Il proibizionismo ha
impedito per decenni (e continua ad ostacolare) la ricerca
scientifica sui notevoli benefici terapeutici dei suoi
principi attivi nel trattamento di molte patologie anche
gravi, costringendo i medici a prescrivere farmaci di
sintesi meno efficaci e che spesso inducono pesanti effetti
collaterali. Il proibizionismo ha inoltre sradicato dalle
nostre campagne la tradizionale coltivazione a scopo
industriale, e la canapa e? stata sostituita da fibre
sintetiche caratterizzate da produzioni e smaltimenti ad
elevato impatto ambientale.
La proposta di legge ha provocato scetticismo tra molti
parlamentari e l’opinione pubblica e? ancora condizionata
dalla retorica proibizionista dei principali media che
spesso sfocia in autentico terrorismo psicologico impedendo
un dibattito libero e basato sui fatti.
Pertanto come libere persone affermiamo che:
• la pratica dell’autoproduzione e? una scelta sana e
naturale per contrastare e sconfiggere le mafie e il
narcotraffico;
• le politiche proibizioniste, che hanno provocato le
persecuzioni dei consumatori (carcere e misure restrittive),
la disinformazione e la crescita del mercato clandestino
gestito dalle mafie, devono essere abbandonate;
• la pianta della canapa per i suoi molteplici usi
(terapeutici, ricreativi e industriali) non puo? continuare
ad essere bandita, ne diventare un monopolio di stato: la
sua coltivazione deve essere libera;
e chiediamo:
• Liberta? per gli antiproibizionisti perche? l’erba
prodotta dal Gabrio e? sempre stata condivisa, quindi
#QUELLERBAE?ANCHEMIA
Prossimi appuntamenti:
SABATO 15 OTTOBRE 2016 – Presentazione della campagna
“Quell’erba è anche mia”
Dalle 18 Apericena
Area Informativa con materiale cartaceo
a seguire presentazione del libro “Dottor Cannabis. La
storia di un medico antiproibizionista“” con Fabrizio
Cinquini – Dibattito e Dj set
@ CSOA Gabrio – Via Millio 42
SABATO 5 NOVEMBRE 2016 – Assemblea Nazionale
Antiproibizionista @ CSOA Gabrio
More info coming soon
9 ottobre 2016 12:31 - ennius4531
....ennio4531 non é altro che un parassita che si ritiene
furbastro scimmiottando il mio nickname approfittando delle
maglie larghe dell'Aduc nell'accettare nuovi nick.
Gli effetti dell'erba magica per usi ludici, di questa sí
sta parlando, sono evidenziati da numerose ricerche
specialistiche recenti che solo i pifferai o allocchi
vogliono ignorare.
Alcune di queste ricerche ....
( Abstract )
Harvard Medical School 16/04/2014
' Nello studio, pubblicato sul Journal of Neurosciences, le
persone che avevano usato cannabis una o due volte la
settimana anche per pochi mesi, sono state trovate avere
cambiamenti nelle zone del cervello che regolano le
emozioni, la motivazione e la dipendenza.
I ricercatori della Harvard Medical School hanno effettuate
scansioni 3D dettagliate sul cervello degli studenti che
avevano consumato cannabis raramente e non erano assuefatti
e li hanno confrontati con quelle di studenti che non
avevano mai consumato la droga.
Due sezioni principali del cervello sono risultate essere
colpite. Ovviamente, più alto il consumo di cannabis dei
soggetti dello studio, maggiori le anomalie cerebrali su
migliaia di soggetti .
L’autore della ricerca , il dottor Hans Breiter,
professore di psichiatria e scienze comportamentali alla
Northwestern University Feinberg School of Medicine, ha
dichiarato : “Questo studio solleva una sfida forte
all’idea che l’uso occasionale di marijuana non sia
associato a conseguenze negative. ...."
Mark Winstanley , chief executive del centro per malati
mentali Rethink , ha detto: “Per troppo tempo la cannabis
è stata vista come sicura, ma come suggerisce questo
studio, può avere davvero un grave impatto sulla vostra
salute mentale . La ricerca mostra anche che quando la gente
fuma cannabis prima dei 15 anni, si quadruplica la
probabilità di sviluppare psicosi. Ma poche persone sono
consapevoli dei rischi.”
Da Aduc
Notizia 11 ottobre 2013 18:54
"Dire "si'" alla marijuana aumenta le probabilita' di
concedere un "si'" anche ad altre tipologie di stupefacenti
piu' pericolose, secondo un nuovo studio statunitense che ha
coinvolto un campione di 29054 studenti delle scuole
superiori.
Dai dati e' emerso che fumare marijuana rende piu'
possibilisti e meno giudicanti relativamente all'uso di
altre droghe piu' pesanti, come cocaina, crack, LSD, eroina,
anfetamine ed ecstasy. In pratica, l'assunzione di una droga
rende meno critici rispetto all'assunzione di altre
droghe.
Chi fuma marijuana tende ad essere meno giudicante in
particolare verso l'utilizzo delle cosiddette droghe
"socialmente accettabili" come LSD, anfetamine ed ecstasy.
Gli studenti dal background socio-economico piu' elevato
sono apparsi piu' tolleranti verso gli stupefacenti socially
acceptable mentre le donne in generale sono risultate piu'
inclini a dire "no" a droghe come cocaina, crack, LSD e
ecstasy.
Lo studio e' stato condotto da Joseph Palamar della New York
University e pubblicato su Prevention Science."
USA - Cannabis. Fumarne troppa
fa male alla memoria. Studio
Aduc 2 febbraio 2016
Il sospetto c'era gia' da tempo ma ora la scienza ne e'
certa: fumare troppa cannabis per un periodo troppo
prolungato puo' danneggiare la memoria a breve termine. Lo
studio, pubblicato dal magazine Jama Internal Medicine e
condotto da un team di ricercatori dell'Universita' di
Losanna capitanato dal professor Reto Auer, si e' basato
sulle abitudini di 3.400 americani in un periodo di tempo di
25 anni.
Cosi', nella ricerca rilanciata nel Regno Unito dal
quotidiano The Independent, e' stato dimostrato come chi
fuma marijuana tutti i giorni per un periodo superiore a
cinque anni tenda ad avere danni permanenti alla memoria a
breve termine, quella che fra l'altro e' legata anche alla
capacita' di prendere decisioni immediate. Lo studio ha
tuttavia sottolineato come questa perdita di memoria sia
registrabile solamente nei consumatori abituali.
Da Aduc
USA: Cannabis riduce dimensione e
forma spermatozoi. Studio
9 giugno 2014
La cannabis mette a serio rischio la fertilita' dei giovani
uomini, secondo un nuovo studio dell'Universita' di
Sheffield secondo un nuovo studio pubblicato sulla rivista
'Human Reproduction'.Il consumo di marijuana riduce infatti
le dimensioni e la forma degli spermatozoi. Se si progetta
di mettere su famiglia, quindi, e' meglio smettere di
fumarla. La ricerca e' la piu' grande mai effettuata al
mondo per valutare come comuni stili di vita influenzino la
struttura degli spermatozoi.
Dalle analisi sono emersi anche altri fattori che esercitano
un impatto sulla morfologia degli spermatozoi. Ad esempio,
forma e dimensioni sembrano peggiorare nei campioni
eiaculati durante i mesi estivi mentre migliorano negli
uomini che si sono astenuti da attivita' sessuali per piu'
di sei giorni. Sigarette e alcol pare abbiano, invece, poco
effetto. L'indagine ha reclutato un campione di 2.249 uomini
da quattordici cliniche per la fertilita' del Regno Unito.
....
Additional information
The paper, ‘Modified and non-modifiable risk factors for
poor sperm morphology’ by AA Pacey et al, will be
published in the journal Human Reproduction, at 00:05 (BST)
on Thursday 5 June 2014.
1 Participating centres were: Department of Obstetrics and
Gynaecology, Queens University, Belfast; Assisted Conception
Unit, Birmingham Women’s Hospital; Division of Obstetrics
and Gynaecology, St Michael’s Hospital, Bristol;
Directorate of Women’s Health, Southmead Hospital,
Bristol; Cardiff Assisted Reproduction Unit, University of
Wales; MRC Reproductive Biology Unit, Edinburgh;
Reproductive Medicine Unit, Liverpool Women’s Hospital; St
Bartholomew’s Hospital, London; Department of Obstetrics
and Gynaecology, Royal Free and University College, London;
Department of Reproductive Medicine, St Mary’s Hospital,
Manchester; IVF/Immunology Laboratory, Salford Royal
Hospital Department of Histopathology, University hospital
of South Manchester; International Centre for Life,
Newcastle; Department of Obstetrics and Gynaecology, Jessop
Hospital for Women, Sheffield; Shropshire and Mid-Wales
Fertility Centre, Royal Shrewsbury NHS Trust.
Da Aduc
USA - Cannabis legalizzata. Incidenti stradali
raddoppiati
Notizia
12 maggio 2016 11:56
Incidenti stradali raddoppiati negli Stati americani che
hanno recentemente legalizzato la marijuana fra chi fa uso
di questa sostanza.
Lo rivela l'ultima ricerca della AAA Foundation for Traffic
Safety, secondo cui i limiti di legge sul consumo di
cannabis consentito per guidare sono arbitrari e non
supportati dalla scienza, cosa che potrebbe tradursi in un
pericolo concreto per gli automobilisti. Washington è stato
uno dei primi Stati a legalizzare l'uso ricreativo di
marijuana, e questi risultati sollevano preoccupazione, dato
che almeno altri 20 Stati Usa stanno considerando di fare la
stessa scelta quest'anno.
La Fondazione ha esaminato proprio la situazione dello Stato
di Washington, che ha legalizzato la marijuana nel dicembre
del 2012. I ricercatori hanno scoperto che la percentuale di
conducenti coinvolti in incidenti mortali che avevano
recentemente consumato cannabis è più che raddoppiata:
dall'8 al 17% tra il 2013 e il 2014.
E' inoltre emerso che un conducente su 6 coinvolto in
incidenti mortali nel 2014 aveva recentemente usato
marijuana. "Questo aumento significativo è allarmante", ha
detto Peter Kissinger, presidente e Ceo della Fondazione
AAA. "Washington deve servire come 'caso studio' per aprire
gli occhi su quello che può verificarsi negli altri Stati
per quanto riguarda la sicurezza stradale, dopo la
legalizzazione della droga"
8 ottobre 2016 17:51 - ennio4531
Campagna Ufficiale: “QUELL’ERBA E’ ANCHE MIA!”
Il 18 agosto la squadra mobile ha fatto irruzione nei locali
del centro sociale Gabrio sequestrando 80 piante, la
strumentazione per la coltivazione (vasi, lampade e
ventilatori) e denunciando i due compagni presenti.
Il giorno seguente i media riportano la notizia come di una
“scoperta”, parlando di “spaccio” e di
“traffico” ignorando completamente la storia, ormai
ventennale, della lotta del centro sociale Gabrio per il
riconoscimento dei diritti dei consumatori di sostanze in
Italia.
Infatti, in coerenza con quanto dichiarato nella prima
manifestazione antiproibizionista di Torino il 16 novembre
1996, noi iniziammo ad autoprodurre marijuana per
condividerla attraverso feste e iniziative
antiproibizioniste. Gia? nel 1999 abbiamo subito
perquisizioni e processi finiti con la piena assoluzione dei
compagni coinvolti.
Il ripetersi oggi di una inchiesta sulle lotte
antiproibizioniste non e? casuale dato che, proprio in
questi mesi, e? in discussione in parlamento una proposta di
legge che in apparenza sembrerebbe mettere fine alle
fallimentari politiche proibizioniste, riconoscendo il
diritto al consumo e alla produzione della canapa, ma che
invece, di fatto, e? finalizzata ad instaurare un monopolio
sulla cannabis, senza per altro l’intenzione di modificare
il codice della strada e la normativa sul lavoro. Ancora una
volta e? stato disatteso un cambio di passo sulle leggi
proibizioniste richiesto dalla commissione europea: diversi
stati dell’unione hanno infatti gia? legiferato in tal
senso mentre, ancora una volta, il nostro paese e? il
fanalino di coda nella garanzia dei diritti personali come
di recente successo nel dibattito sulle unioni civili.
La pianta della cannabis ha peraltro molteplici usi anche
nel campo medico e industriale. Il proibizionismo ha
impedito per decenni (e continua ad ostacolare) la ricerca
scientifica sui notevoli benefici terapeutici dei suoi
principi attivi nel trattamento di molte patologie anche
gravi, costringendo i medici a prescrivere farmaci di
sintesi meno efficaci e che spesso inducono pesanti effetti
collaterali. Il proibizionismo ha inoltre sradicato dalle
nostre campagne la tradizionale coltivazione a scopo
industriale, e la canapa e? stata sostituita da fibre
sintetiche caratterizzate da produzioni e smaltimenti ad
elevato impatto ambientale.
La proposta di legge ha provocato scetticismo tra molti
parlamentari e l’opinione pubblica e? ancora condizionata
dalla retorica proibizionista dei principali media che
spesso sfocia in autentico terrorismo psicologico impedendo
un dibattito libero e basato sui fatti.
Pertanto come libere persone affermiamo che:
• la pratica dell’autoproduzione e? una scelta sana e
naturale per contrastare e sconfiggere le mafie e il
narcotraffico;
• le politiche proibizioniste, che hanno provocato le
persecuzioni dei consumatori (carcere e misure restrittive),
la disinformazione e la crescita del mercato clandestino
gestito dalle mafie, devono essere abbandonate;
• la pianta della canapa per i suoi molteplici usi
(terapeutici, ricreativi e industriali) non puo? continuare
ad essere bandita, ne diventare un monopolio di stato: la
sua coltivazione deve essere libera;
e chiediamo:
• Liberta? per gli antiproibizionisti perche? l’erba
prodotta dal Gabrio e? sempre stata condivisa, quindi
#QUELLERBAE?ANCHEMIA
Prossimi appuntamenti:
SABATO 15 OTTOBRE 2016 – Presentazione della campagna
“Quell’erba è anche mia”
Dalle 18 Apericena
Area Informativa con materiale cartaceo
a seguire presentazione del libro “Dottor Cannabis. La
storia di un medico antiproibizionista“” con Fabrizio
Cinquini – Dibattito e Dj set
@ CSOA Gabrio – Via Millio 42
SABATO 5 NOVEMBRE 2016 – Assemblea Nazionale
Antiproibizionista @ CSOA Gabrio
More info coming soon
8 ottobre 2016 14:35 - ennius4531
... i pifferai persistono nell'ignorare gli effetti
dell'erba magica secondo le ultime ricerche specialistiche
di fonte universitaria che si elencano :
l’Istituto di Psichiatria al Kings College;
University of Texas;
Harvard Medical School;
Maastricht University (Olanda)
Universitá del Nuovo Galles del Sud
Universitá di Losanna
ci dicono che ....
- come ci siano differenze cerebrali a danno dei fumatori
abituali di erbe magiche e le altre persone;
- il legame tra erbe magiche e psicosi / schizofrenia
- danni permanenti alla memoria a breve termine
- riduzione dimensione e forma spermatozoi.
Riguardo la sicurezza della collettività, altre ricerche ci
informano che ..
Da Aduc
Notizia 12 maggio 2016 11:56
USA - Cannabis legalizzata. Incidenti stradali
raddoppiati
Incidenti stradali raddoppiati negli Stati americani che
hanno recentemente legalizzato la marijuana fra chi fa uso
di questa sostanza. Lo rivela l'ultima ricerca della AAA
Foundation for Traffic Safety, ...
Altra ricerca...
La Cannabis triplica gli incidenti mortali sulle strade .
Incidenti mortali che coinvolgono l’uso di marijuana sono
triplicati nell’ultimo decennio, lo sostengono i
ricercatori in Rapporto elaborato dalla Mailman School of
Public Health della Columbia University.
Chi assume marijuana guida più o meno allo stesso modo di
chi ha abusato di alcol, ha spiegato Jonathan Adkins, vice
direttore esecutivo dell’Associazione Governors Highway
Safety. Si altera la capacita’ di giudizio, riduce la
vista e rende una persona più distratta e con più
probabilità di correre rischi durante la guida.....
7 ottobre 2016 23:43 - ennio4531
Campagna Ufficiale: “QUELL’ERBA E’ ANCHE MIA!”
Il 18 agosto la squadra mobile ha fatto irruzione nei locali
del centro sociale Gabrio sequestrando 80 piante, la
strumentazione per la coltivazione (vasi, lampade e
ventilatori) e denunciando i due compagni presenti.
Il giorno seguente i media riportano la notizia come di una
“scoperta”, parlando di “spaccio” e di
“traffico” ignorando completamente la storia, ormai
ventennale, della lotta del centro sociale Gabrio per il
riconoscimento dei diritti dei consumatori di sostanze in
Italia.
Infatti, in coerenza con quanto dichiarato nella prima
manifestazione antiproibizionista di Torino il 16 novembre
1996, noi iniziammo ad autoprodurre marijuana per
condividerla attraverso feste e iniziative
antiproibizioniste. Gia? nel 1999 abbiamo subito
perquisizioni e processi finiti con la piena assoluzione dei
compagni coinvolti.
Il ripetersi oggi di una inchiesta sulle lotte
antiproibizioniste non e? casuale dato che, proprio in
questi mesi, e? in discussione in parlamento una proposta di
legge che in apparenza sembrerebbe mettere fine alle
fallimentari politiche proibizioniste, riconoscendo il
diritto al consumo e alla produzione della canapa, ma che
invece, di fatto, e? finalizzata ad instaurare un monopolio
sulla cannabis, senza per altro l’intenzione di modificare
il codice della strada e la normativa sul lavoro. Ancora una
volta e? stato disatteso un cambio di passo sulle leggi
proibizioniste richiesto dalla commissione europea: diversi
stati dell’unione hanno infatti gia? legiferato in tal
senso mentre, ancora una volta, il nostro paese e? il
fanalino di coda nella garanzia dei diritti personali come
di recente successo nel dibattito sulle unioni civili.
La pianta della cannabis ha peraltro molteplici usi anche
nel campo medico e industriale. Il proibizionismo ha
impedito per decenni (e continua ad ostacolare) la ricerca
scientifica sui notevoli benefici terapeutici dei suoi
principi attivi nel trattamento di molte patologie anche
gravi, costringendo i medici a prescrivere farmaci di
sintesi meno efficaci e che spesso inducono pesanti effetti
collaterali. Il proibizionismo ha inoltre sradicato dalle
nostre campagne la tradizionale coltivazione a scopo
industriale, e la canapa e? stata sostituita da fibre
sintetiche caratterizzate da produzioni e smaltimenti ad
elevato impatto ambientale.
La proposta di legge ha provocato scetticismo tra molti
parlamentari e l’opinione pubblica e? ancora condizionata
dalla retorica proibizionista dei principali media che
spesso sfocia in autentico terrorismo psicologico impedendo
un dibattito libero e basato sui fatti.
Pertanto come libere persone affermiamo che:
• la pratica dell’autoproduzione e? una scelta sana e
naturale per contrastare e sconfiggere le mafie e il
narcotraffico;
• le politiche proibizioniste, che hanno provocato le
persecuzioni dei consumatori (carcere e misure restrittive),
la disinformazione e la crescita del mercato clandestino
gestito dalle mafie, devono essere abbandonate;
• la pianta della canapa per i suoi molteplici usi
(terapeutici, ricreativi e industriali) non puo? continuare
ad essere bandita, ne diventare un monopolio di stato: la
sua coltivazione deve essere libera;
e chiediamo:
• Liberta? per gli antiproibizionisti perche? l’erba
prodotta dal Gabrio e? sempre stata condivisa, quindi
#QUELLERBAE?ANCHEMIA
Prossimi appuntamenti:
SABATO 15 OTTOBRE 2016 – Presentazione della campagna
“Quell’erba è anche mia”
Dalle 18 Apericena
Area Informativa con materiale cartaceo
a seguire presentazione del libro “Dottor Cannabis. La
storia di un medico antiproibizionista“” con Fabrizio
Cinquini – Dibattito e Dj set
@ CSOA Gabrio – Via Millio 42
SABATO 5 NOVEMBRE 2016 – Assemblea Nazionale
Antiproibizionista @ CSOA Gabrio
More info coming soon
7 ottobre 2016 23:20 - ennius4531
... gli effetti dell'erba magica secondo le ultime ricerche
specialistiche di fonte universitaria che si elencano :
l’Istituto di Psichiatria al Kings College;
University of Texas;
Harvard Medical School;
Maastricht University (Olanda)
Universitá del Nuovo Galles del Sud
Universitá di Losanna
ci dicono che ....
- come ci siano differenze cerebrali a danno dei fumatori
abituali di erbe magiche e le altre persone;
- il legame tra erbe magiche e psicosi / schizofrenia
- danni permanenti alla memoria a breve termine
- riduzione dimensione e forma spermatozoi.
Riguardo la sicurezza della collettività, altre ricerche ci
informano che ..
Da Aduc
Notizia 12 maggio 2016 11:56
USA - Cannabis legalizzata. Incidenti stradali
raddoppiati
Incidenti stradali raddoppiati negli Stati americani che
hanno recentemente legalizzato la marijuana fra chi fa uso
di questa sostanza. Lo rivela l'ultima ricerca della AAA
Foundation for Traffic Safety, ...
Altra ricerca...
La Cannabis triplica gli incidenti mortali sulle strade .
Incidenti mortali che coinvolgono l’uso di marijuana sono
triplicati nell’ultimo decennio, lo sostengono i
ricercatori in Rapporto elaborato dalla Mailman School of
Public Health della Columbia University.
Chi assume marijuana guida più o meno allo stesso modo di
chi ha abusato di alcol, ha spiegato Jonathan Adkins, vice
direttore esecutivo dell’Associazione Governors Highway
Safety. Si altera la capacita’ di giudizio, riduce la
vista e rende una persona più distratta e con più
probabilità di correre rischi durante la guida.....
7 ottobre 2016 20:58 - ennio4531
Campagna Ufficiale: “QUELL’ERBA E’ ANCHE MIA!”
Il 18 agosto la squadra mobile ha fatto irruzione nei locali
del centro sociale Gabrio sequestrando 80 piante, la
strumentazione per la coltivazione (vasi, lampade e
ventilatori) e denunciando i due compagni presenti.
Il giorno seguente i media riportano la notizia come di una
“scoperta”, parlando di “spaccio” e di
“traffico” ignorando completamente la storia, ormai
ventennale, della lotta del centro sociale Gabrio per il
riconoscimento dei diritti dei consumatori di sostanze in
Italia.
Infatti, in coerenza con quanto dichiarato nella prima
manifestazione antiproibizionista di Torino il 16 novembre
1996, noi iniziammo ad autoprodurre marijuana per
condividerla attraverso feste e iniziative
antiproibizioniste. Gia? nel 1999 abbiamo subito
perquisizioni e processi finiti con la piena assoluzione dei
compagni coinvolti.
Il ripetersi oggi di una inchiesta sulle lotte
antiproibizioniste non e? casuale dato che, proprio in
questi mesi, e? in discussione in parlamento una proposta di
legge che in apparenza sembrerebbe mettere fine alle
fallimentari politiche proibizioniste, riconoscendo il
diritto al consumo e alla produzione della canapa, ma che
invece, di fatto, e? finalizzata ad instaurare un monopolio
sulla cannabis, senza per altro l’intenzione di modificare
il codice della strada e la normativa sul lavoro. Ancora una
volta e? stato disatteso un cambio di passo sulle leggi
proibizioniste richiesto dalla commissione europea: diversi
stati dell’unione hanno infatti gia? legiferato in tal
senso mentre, ancora una volta, il nostro paese e? il
fanalino di coda nella garanzia dei diritti personali come
di recente successo nel dibattito sulle unioni civili.
La pianta della cannabis ha peraltro molteplici usi anche
nel campo medico e industriale. Il proibizionismo ha
impedito per decenni (e continua ad ostacolare) la ricerca
scientifica sui notevoli benefici terapeutici dei suoi
principi attivi nel trattamento di molte patologie anche
gravi, costringendo i medici a prescrivere farmaci di
sintesi meno efficaci e che spesso inducono pesanti effetti
collaterali. Il proibizionismo ha inoltre sradicato dalle
nostre campagne la tradizionale coltivazione a scopo
industriale, e la canapa e? stata sostituita da fibre
sintetiche caratterizzate da produzioni e smaltimenti ad
elevato impatto ambientale.
La proposta di legge ha provocato scetticismo tra molti
parlamentari e l’opinione pubblica e? ancora condizionata
dalla retorica proibizionista dei principali media che
spesso sfocia in autentico terrorismo psicologico impedendo
un dibattito libero e basato sui fatti.
Pertanto come libere persone affermiamo che:
• la pratica dell’autoproduzione e? una scelta sana e
naturale per contrastare e sconfiggere le mafie e il
narcotraffico;
• le politiche proibizioniste, che hanno provocato le
persecuzioni dei consumatori (carcere e misure restrittive),
la disinformazione e la crescita del mercato clandestino
gestito dalle mafie, devono essere abbandonate;
• la pianta della canapa per i suoi molteplici usi
(terapeutici, ricreativi e industriali) non puo? continuare
ad essere bandita, ne diventare un monopolio di stato: la
sua coltivazione deve essere libera;
e chiediamo:
• Liberta? per gli antiproibizionisti perche? l’erba
prodotta dal Gabrio e? sempre stata condivisa, quindi
#QUELLERBAE?ANCHEMIA
Prossimi appuntamenti:
SABATO 15 OTTOBRE 2016 – Presentazione della campagna
“Quell’erba è anche mia”
Dalle 18 Apericena
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a seguire presentazione del libro “Dottor Cannabis. La
storia di un medico antiproibizionista“” con Fabrizio
Cinquini – Dibattito e Dj set
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SABATO 5 NOVEMBRE 2016 – Assemblea Nazionale
Antiproibizionista @ CSOA Gabrio
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7 ottobre 2016 17:51 - ennius4531
... gli effetti dell'erba magica secondo le ultime ricerche
specialistiche di fonte universitaria che si elencano :
l’Istituto di Psichiatria al Kings College;
University of Texas;
Harvard Medical School;
Maastricht University (Olanda)
Universitá del Nuovo Galles del Sud
Universitá di Losanna
ci dicono che ....
- come ci siano differenze cerebrali a danno dei fumatori
abituali di erbe magiche e le altre persone;
- il legame tra erbe magiche e psicosi / schizofrenia
- danni permanenti alla memoria a breve termine
- riduzione dimensione e forma spermatozoi.
Riguardo la sicurezza della collettività, altre ricerche ci
informano che ..
Da Aduc
Notizia 12 maggio 2016 11:56
USA - Cannabis legalizzata. Incidenti stradali
raddoppiati
Incidenti stradali raddoppiati negli Stati americani che
hanno recentemente legalizzato la marijuana fra chi fa uso
di questa sostanza. Lo rivela l'ultima ricerca della AAA
Foundation for Traffic Safety, ...
Altra ricerca...
La Cannabis triplica gli incidenti mortali sulle strade .
Incidenti mortali che coinvolgono l’uso di marijuana sono
triplicati nell’ultimo decennio, lo sostengono i
ricercatori in Rapporto elaborato dalla Mailman School of
Public Health della Columbia University.
Chi assume marijuana guida più o meno allo stesso modo di
chi ha abusato di alcol, ha spiegato Jonathan Adkins, vice
direttore esecutivo dell’Associazione Governors Highway
Safety. Si altera la capacita’ di giudizio, riduce la
vista e rende una persona più distratta e con più
probabilità di correre rischi durante la guida.....
7 ottobre 2016 12:52 - ennio4531
Campagna Ufficiale: “QUELL’ERBA E’ ANCHE MIA!”
Il 18 agosto la squadra mobile ha fatto irruzione nei locali
del centro sociale Gabrio sequestrando 80 piante, la
strumentazione per la coltivazione (vasi, lampade e
ventilatori) e denunciando i due compagni presenti.
Il giorno seguente i media riportano la notizia come di una
“scoperta”, parlando di “spaccio” e di
“traffico” ignorando completamente la storia, ormai
ventennale, della lotta del centro sociale Gabrio per il
riconoscimento dei diritti dei consumatori di sostanze in
Italia.
Infatti, in coerenza con quanto dichiarato nella prima
manifestazione antiproibizionista di Torino il 16 novembre
1996, noi iniziammo ad autoprodurre marijuana per
condividerla attraverso feste e iniziative
antiproibizioniste. Gia? nel 1999 abbiamo subito
perquisizioni e processi finiti con la piena assoluzione dei
compagni coinvolti.
Il ripetersi oggi di una inchiesta sulle lotte
antiproibizioniste non e? casuale dato che, proprio in
questi mesi, e? in discussione in parlamento una proposta di
legge che in apparenza sembrerebbe mettere fine alle
fallimentari politiche proibizioniste, riconoscendo il
diritto al consumo e alla produzione della canapa, ma che
invece, di fatto, e? finalizzata ad instaurare un monopolio
sulla cannabis, senza per altro l’intenzione di modificare
il codice della strada e la normativa sul lavoro. Ancora una
volta e? stato disatteso un cambio di passo sulle leggi
proibizioniste richiesto dalla commissione europea: diversi
stati dell’unione hanno infatti gia? legiferato in tal
senso mentre, ancora una volta, il nostro paese e? il
fanalino di coda nella garanzia dei diritti personali come
di recente successo nel dibattito sulle unioni civili.
La pianta della cannabis ha peraltro molteplici usi anche
nel campo medico e industriale. Il proibizionismo ha
impedito per decenni (e continua ad ostacolare) la ricerca
scientifica sui notevoli benefici terapeutici dei suoi
principi attivi nel trattamento di molte patologie anche
gravi, costringendo i medici a prescrivere farmaci di
sintesi meno efficaci e che spesso inducono pesanti effetti
collaterali. Il proibizionismo ha inoltre sradicato dalle
nostre campagne la tradizionale coltivazione a scopo
industriale, e la canapa e? stata sostituita da fibre
sintetiche caratterizzate da produzioni e smaltimenti ad
elevato impatto ambientale.
La proposta di legge ha provocato scetticismo tra molti
parlamentari e l’opinione pubblica e? ancora condizionata
dalla retorica proibizionista dei principali media che
spesso sfocia in autentico terrorismo psicologico impedendo
un dibattito libero e basato sui fatti.
Pertanto come libere persone affermiamo che:
• la pratica dell’autoproduzione e? una scelta sana e
naturale per contrastare e sconfiggere le mafie e il
narcotraffico;
• le politiche proibizioniste, che hanno provocato le
persecuzioni dei consumatori (carcere e misure restrittive),
la disinformazione e la crescita del mercato clandestino
gestito dalle mafie, devono essere abbandonate;
• la pianta della canapa per i suoi molteplici usi
(terapeutici, ricreativi e industriali) non puo? continuare
ad essere bandita, ne diventare un monopolio di stato: la
sua coltivazione deve essere libera;
e chiediamo:
• Liberta? per gli antiproibizionisti perche? l’erba
prodotta dal Gabrio e? sempre stata condivisa, quindi
#QUELLERBAE?ANCHEMIA
Prossimi appuntamenti:
SABATO 15 OTTOBRE 2016 – Presentazione della campagna
“Quell’erba è anche mia”
Dalle 18 Apericena
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a seguire presentazione del libro “Dottor Cannabis. La
storia di un medico antiproibizionista“” con Fabrizio
Cinquini – Dibattito e Dj set
@ CSOA Gabrio – Via Millio 42
SABATO 5 NOVEMBRE 2016 – Assemblea Nazionale
Antiproibizionista @ CSOA Gabrio
More info coming soon
7 ottobre 2016 11:09 - ennius4531
... l'idea da mentecatto che clonando o scimmiottando il mio
nikname e minacciandomi possa in qualche modo pormi in
difficoltà, per me é un motivo in più per continuare ad
esporre fatti che possono smascherare soggetti di tal fatta
a cui spetta il titolo di .... pifferai.
Sentiamo il parere di chi giornalmente ha a che fare con
menti disturbate.
"Se magicamente si potesse cancellare la cannabis dal mondo,
avremmo una diminuzione dei casi di schizofrenia del 40 per
cento" afferma Giuseppe Ducci, direttore del reparto di
psichiatria del San Filippo Neri di Roma.
Alcune persone sono tre o quattro volte più a rischio di
disturbi psicotici perchè hanno meno enzimi Comt, che
metabolizzano la dopamina, sostanza che in alcune aree del
cervello produce deliri e allucinazioni.
"Oggi registriamo disturbi psicotici gravi sempre più
precoci" informa Ducci. "Abbiamo persone di 24-25 anni che,
dopo anni di abuso, hanno il cervello di un novantenne e un
futuro da lungoassistiti".
E non solo psicosi: "La cannabis produce la sindrome
amotivazionale: i ragazzi non vanno più a scuola, non
vedono gli amici, si chiudono in se stessi. Alcuni arrivano
al delirio o all'abulia, il prologo di un futuro
complicato".
....Insomma, definire la cannabis una droga leggera è una
vera fesseria".
Autore di oltre 60 pubblicazioni scientifiche a stampa di
cui 16 su riviste internazionali peer-reviewed, autore o
curatore di 7 libri,editor di 4 numeri speciali
dell’International Journal of Mental Health
6 ottobre 2016 21:42 - ennio4531
@DEFICENTE4531
LEGGI ATTENTAMENTE PRIMA DI INVIARE UN MESSAGGIO
Quello che scrivi sara' pubblicato integralmente sul portale
Internet dell'Aduc. Questo perche' riteniamo che le
esperienze, le riflessioni o anche solo le opinioni di ogni
singolo cittadino siano utili a tutti i lettori-consumatori,
proprio se e proprio perche' senza filtro e senza censura.
L'Aduc si riserva il diritto di intervenire solo nei
seguenti casi:
Quando uno stesso intervento e' inviato piu' volte. In
questo caso, pubblichiamo l'intervento una sola volta.
I messaggi di spam,non sono pubblicati
6 ottobre 2016 18:10 - ennius4581
TUTTI I LUNEDI SU RADIORADICALE ( da oltre 25 anni ) alle
ORE 13.00 c'è il NOTIZIARIO ANTIPROIBIZIONISTA,
appuntamento che francamente cerco di non mancare perché
trasmettono o riprese da manifestazioni e dibattiti o
notizie o cose interessanti, ascoltatelo almeno 3 lunedi'
poi decidete se vi interessa, io ho fatto cosi'.
detto questo, intanto la cronaca ci dice che:
Il 18 agosto la squadra mobile ha fatto irruzione nei locali
del centro sociale Gabrio sequestrando 80 piante, la
strumentazione per la coltivazione (vasi, lampade e
ventilatori) e denunciando i due compagni presenti.
Il giorno seguente i media riportano la notizia come di una
“scoperta”, parlando di “spaccio” e di
“traffico” ignorando completamente la storia, ormai
ventennale, della lotta del centro sociale Gabrio per il
riconoscimento dei diritti dei consumatori di sostanze in
Italia.
Infatti, in coerenza con quanto dichiarato nella prima
manifestazione antiproibizionista di Torino il 16 novembre
1996, noi iniziammo ad autoprodurre marijuana per
condividerla attraverso feste e iniziative
antiproibizioniste. Gia? nel 1999 abbiamo subito
perquisizioni e processi finiti con la piena assoluzione dei
compagni coinvolti.
Il ripetersi oggi di una inchiesta sulle lotte
antiproibizioniste non e? casuale dato che, proprio in
questi mesi, e? in discussione in parlamento una proposta di
legge che in apparenza sembrerebbe mettere fine alle
fallimentari politiche proibizioniste, riconoscendo il
diritto al consumo e alla produzione della canapa, ma che
invece, di fatto, e? finalizzata ad instaurare un monopolio
sulla cannabis, senza per altro l’intenzione di modificare
il codice della strada e la normativa sul lavoro. Ancora una
volta e? stato disatteso un cambio di passo sulle leggi
proibizioniste richiesto dalla commissione europea: diversi
stati dell’unione hanno infatti gia? legiferato in tal
senso mentre, ancora una volta, il nostro paese e? il
fanalino di coda nella garanzia dei diritti personali come
di recente successo nel dibattito sulle unioni civili.
La pianta della cannabis ha peraltro molteplici usi anche
nel campo medico e industriale. Il proibizionismo ha
impedito per decenni (e continua ad ostacolare) la ricerca
scientifica sui notevoli benefici terapeutici dei suoi
principi attivi nel trattamento di molte patologie anche
gravi, costringendo i medici a prescrivere farmaci di
sintesi meno efficaci e che spesso inducono pesanti effetti
collaterali. Il proibizionismo ha inoltre sradicato dalle
nostre campagne la tradizionale coltivazione a scopo
industriale, e la canapa e? stata sostituita da fibre
sintetiche caratterizzate da produzioni e smaltimenti ad
elevato impatto ambientale.
La proposta di legge ha provocato scetticismo tra molti
parlamentari e l’opinione pubblica e? ancora condizionata
dalla retorica proibizionista dei principali media che
spesso sfocia in autentico terrorismo psicologico impedendo
un dibattito libero e basato sui fatti.
Pertanto come libere persone affermiamo che:
• la pratica dell’autoproduzione e? una scelta sana e
naturale per contrastare e sconfiggere le mafie e il
narcotraffico;
• le politiche proibizioniste, che hanno provocato le
persecuzioni dei consumatori (carcere e misure restrittive),
la disinformazione e la crescita del mercato clandestino
gestito dalle mafie, devono essere abbandonate;
• la pianta della canapa per i suoi molteplici usi
(terapeutici, ricreativi e industriali) non puo? continuare
ad essere bandita, ne diventare un monopolio di stato: la
sua coltivazione deve essere libera;
e chiediamo:
• Liberta? per gli antiproibizionisti perche? l’erba
prodotta dal Gabrio e? sempre stata condivisa, quindi
#QUELLERBAE?ANCHEMIA
Prossimi appuntamenti:
SABATO 15 OTTOBRE 2016 – Presentazione della campagna
“Quell’erba è anche mia”
Dalle 18 Apericena
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storia di un medico antiproibizionista“” con Fabrizio
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SABATO 5 NOVEMBRE 2016 – Assemblea Nazionale
Antiproibizionista @ CSOA Gabrio
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5 ottobre 2016 20:30 - ennius4531
... il disagiato23 mostra ancora il suo stile da
capomanipolo di ducesca memoria minacciando a dritta e a
manca per tappare la bocca a chi lo contesta ripetendo le
sue fregnacce su chi deride gli ammalati quando é noto che
li usa come schermo per coprire le merdaccie in cui si
crogiola come quando scrive...
7 settembre 2015 18:15 - Starfighter23
TORNA A PULIRE IL CULO AI TOSSICI IN COMUNITA' COGLIONE
MUCCIOLENNIO
5 ottobre 2016 17:43 - Starfighter23
NESSUNA PIETA' PER CHI DERIDE I MALATI INFAME
5 ottobre 2016 17:39 - Starfighter23
SE VUOI ESSERE CLONATO PER I PROSSIMI 20 ANNI HAI SOLO DA
DIRMELO
5 ottobre 2016 17:36 - Starfighter23
VEDIAMO UN PO CHI AVRA' LA MEGLIO LE REGOLE PARLANO CHIARO
LURIDO FIGLIO DI PUTTANA,APPENA LE VIOLI VERRAI SEGNALATO
TUTTI I GIORNI,DAI AVANTI CON LO SPAM INFAME DI MERDA,FAMMI
VEDERE QUANTO VALI,VECCHIO DI MERDA
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Internet dell'Aduc. Questo perche' riteniamo che le
esperienze, le riflessioni o anche solo le opinioni di ogni
singolo cittadino siano utili a tutti i lettori-consumatori,
proprio se e proprio perche' senza filtro e senza censura.
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seguenti casi:
Quando uno stesso intervento e' inviato piu' volte. In
questo caso, pubblichiamo l'intervento una sola volta.
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5 ottobre 2016 17:10 - ennius4531
... il disagiato23 , dopo aver preteso, intimorendo a dritta
e a manca , il bavaglio a chi lo contrariava, dopo aver
usato un linguaggio così scurrile al cui confronto quello
degli indigeni della suburra si potrebbe giudicare al pari
di quello patrizio, dopo essersi vantato delle sue
esperienze di Maestro di Canna e dopo aver minacciato di
clonare chi gli é antipatico,
costui reclama adesso il rispetto delle regole.
... altro sepolcro imbiancato ...
4 ottobre 2016 9:54 - Starfighter23
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Internet dell'Aduc. Questo perche' riteniamo che le
esperienze, le riflessioni o anche solo le opinioni di ogni
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L'Aduc si riserva il diritto di intervenire solo nei
seguenti casi:
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3 ottobre 2016 17:32 - ennius4531
C'é o ci sono furbastri parassiti che scimmiottano il mio
nickname nel tentativo di squalificare studi e ricerche
specialistiche, da me evidenziati, che espongono gli effetti
dell'erba magica sul comprendonio e non solo su quello.
La cosa manda in bestia simili personaggi che non trovano di
meglio che minacciare o pretendere di mettere il bavaglio a
chi li contesta .
Sono antiproibizionisti d'accatto la cui vera natura é di
capimanipolo di ducesca memoria .....
3 ottobre 2016 16:47 - Starfighter23
APPENA SENTO UNA VOLTA LA PAROLA SCIMMIOTTARE O RICERCA
SPECIALISTICA,TI CLONO PESANTEMENTE CON IL TUO STESSO
NOME,IO SO COME FARE E NE HO GIA DATO DIMOSTRAZIONE,DOPO DI
CHE APPENA COMINCI A SPAMMARE QUESTA VOLTA SI CHIEDE AD ADUC
CHE RISPETTINO LE REGOLE SCRITTE DA LORO STESSI,SE NO
SARANNO SOLO CAZZI LORO,LO SPAM E' REATO,SE LO PERMETTONO
GLI ANDREMO A SPUTTANARE PER TUTTO IL WEB E I SOCIAL E
VEDIAMO CHI LA SPUNTA
3 ottobre 2016 11:31 - anandamide1972
Un componente della tribù degli enni, a questo punto non
ricordo chi, dato che sono tutti uguali, ha postato questo:
" ...La scelta però deve essere solo tua. Le 'vittime'
delle droghe sono persone che hanno ceduto ad un vizio per
GODERE, godimento che poi li ha portati alla perdizione e
gli ha rovinato la vita. Si deve educare, non limitare le
scelte degli individui....".
A mio parere è un approccio molto sbagliato, che sa di
moralismo anni 80 in cui, dato che hai goduto e
fondamentalmente stare bene è un peccato nella morale
imperante, allora se soffri ti sta bene e dovevi saperlo.
Le cose sono " un pochino " più complesse di cosi' ennius
2 ottobre 2016 21:11 - ennius4531
ennius4581 non é altro che un parassita che si ritiene
furbastro scimmiottando il mio nickname per tentare di
confondere il lettore distratto.
Gli effetti dell'erba magica per usi ludici, di questa sí
sta parlando, sono evidenziati da numerose ricerche
specialistiche e affermare che '...la ricerca scientifica ha
prodotto in 20 anni innumerevoli studi dei quali solo un 2%
con conclusioni che avvalorino le tesi proibizioniste' , fa
semplicemente sorridere.
Poi ci sono gli allocchi che bevono tutto.
( Abstract )
Harvard Medical School 16/04/2014
' Nello studio, pubblicato sul Journal of Neurosciences, le
persone che avevano usato cannabis una o due volte la
settimana anche per pochi mesi, sono state trovate avere
cambiamenti nelle zone del cervello che regolano le
emozioni, la motivazione e la dipendenza.
I ricercatori della Harvard Medical School hanno effettuate
scansioni 3D dettagliate sul cervello degli studenti che
avevano consumato cannabis raramente e non erano assuefatti
e li hanno confrontati con quelle di studenti che non
avevano mai consumato la droga.
Due sezioni principali del cervello sono risultate essere
colpite. Ovviamente, più alto il consumo di cannabis dei
soggetti dello studio, maggiori le anomalie cerebrali su
migliaia di soggetti .
L’autore della ricerca , il dottor Hans Breiter,
professore di psichiatria e scienze comportamentali alla
Northwestern University Feinberg School of Medicine, ha
dichiarato : “Questo studio solleva una sfida forte
all’idea che l’uso occasionale di marijuana non sia
associato a conseguenze negative. ...."
Mark Winstanley , chief executive del centro per malati
mentali Rethink , ha detto: “Per troppo tempo la cannabis
è stata vista come sicura, ma come suggerisce questo
studio, può avere davvero un grave impatto sulla vostra
salute mentale . La ricerca mostra anche che quando la gente
fuma cannabis prima dei 15 anni, si quadruplica la
probabilità di sviluppare psicosi. Ma poche persone sono
consapevoli dei rischi.”
Da Aduc
Notizia 11 ottobre 2013 18:54
"Dire "si'" alla marijuana aumenta le probabilita' di
concedere un "si'" anche ad altre tipologie di stupefacenti
piu' pericolose, secondo un nuovo studio statunitense che ha
coinvolto un campione di 29054 studenti delle scuole
superiori.
Dai dati e' emerso che fumare marijuana rende piu'
possibilisti e meno giudicanti relativamente all'uso di
altre droghe piu' pesanti, come cocaina, crack, LSD, eroina,
anfetamine ed ecstasy. In pratica, l'assunzione di una droga
rende meno critici rispetto all'assunzione di altre
droghe.
Chi fuma marijuana tende ad essere meno giudicante in
particolare verso l'utilizzo delle cosiddette droghe
"socialmente accettabili" come LSD, anfetamine ed ecstasy.
Gli studenti dal background socio-economico piu' elevato
sono apparsi piu' tolleranti verso gli stupefacenti socially
acceptable mentre le donne in generale sono risultate piu'
inclini a dire "no" a droghe come cocaina, crack, LSD e
ecstasy.
Lo studio e' stato condotto da Joseph Palamar della New York
University e pubblicato su Prevention Science."
USA - Cannabis. Fumarne troppa
fa male alla memoria. Studio
Aduc 2 febbraio 2016
Il sospetto c'era gia' da tempo ma ora la scienza ne e'
certa: fumare troppa cannabis per un periodo troppo
prolungato puo' danneggiare la memoria a breve termine. Lo
studio, pubblicato dal magazine Jama Internal Medicine e
condotto da un team di ricercatori dell'Universita' di
Losanna capitanato dal professor Reto Auer, si e' basato
sulle abitudini di 3.400 americani in un periodo di tempo di
25 anni.
Cosi', nella ricerca rilanciata nel Regno Unito dal
quotidiano The Independent, e' stato dimostrato come chi
fuma marijuana tutti i giorni per un periodo superiore a
cinque anni tenda ad avere danni permanenti alla memoria a
breve termine, quella che fra l'altro e' legata anche alla
capacita' di prendere decisioni immediate. Lo studio ha
tuttavia sottolineato come questa perdita di memoria sia
registrabile solamente nei consumatori abituali.
Da Aduc
USA: Cannabis riduce dimensione e
forma spermatozoi. Studio
9 giugno 2014
La cannabis mette a serio rischio la fertilita' dei giovani
uomini, secondo un nuovo studio dell'Universita' di
Sheffield secondo un nuovo studio pubblicato sulla rivista
'Human Reproduction'.Il consumo di marijuana riduce infatti
le dimensioni e la forma degli spermatozoi. Se si progetta
di mettere su famiglia, quindi, e' meglio smettere di
fumarla. La ricerca e' la piu' grande mai effettuata al
mondo per valutare come comuni stili di vita influenzino la
struttura degli spermatozoi.
Dalle analisi sono emersi anche altri fattori che esercitano
un impatto sulla morfologia degli spermatozoi. Ad esempio,
forma e dimensioni sembrano peggiorare nei campioni
eiaculati durante i mesi estivi mentre migliorano negli
uomini che si sono astenuti da attivita' sessuali per piu'
di sei giorni. Sigarette e alcol pare abbiano, invece, poco
effetto. L'indagine ha reclutato un campione di 2.249 uomini
da quattordici cliniche per la fertilita' del Regno Unito.
....
Additional information
The paper, ‘Modified and non-modifiable risk factors for
poor sperm morphology’ by AA Pacey et al, will be
published in the journal Human Reproduction, at 00:05 (BST)
on Thursday 5 June 2014.
1 Participating centres were: Department of Obstetrics and
Gynaecology, Queens University, Belfast; Assisted Conception
Unit, Birmingham Women’s Hospital; Division of Obstetrics
and Gynaecology, St Michael’s Hospital, Bristol;
Directorate of Women’s Health, Southmead Hospital,
Bristol; Cardiff Assisted Reproduction Unit, University of
Wales; MRC Reproductive Biology Unit, Edinburgh;
Reproductive Medicine Unit, Liverpool Women’s Hospital; St
Bartholomew’s Hospital, London; Department of Obstetrics
and Gynaecology, Royal Free and University College, London;
Department of Reproductive Medicine, St Mary’s Hospital,
Manchester; IVF/Immunology Laboratory, Salford Royal
Hospital Department of Histopathology, University hospital
of South Manchester; International Centre for Life,
Newcastle; Department of Obstetrics and Gynaecology, Jessop
Hospital for Women, Sheffield; Shropshire and Mid-Wales
Fertility Centre, Royal Shrewsbury NHS Trust.
Da Aduc
USA - Cannabis legalizzata. Incidenti stradali
raddoppiati
Notizia
12 maggio 2016 11:56
Incidenti stradali raddoppiati negli Stati americani che
hanno recentemente legalizzato la marijuana fra chi fa uso
di questa sostanza.
Lo rivela l'ultima ricerca della AAA Foundation for Traffic
Safety, secondo cui i limiti di legge sul consumo di
cannabis consentito per guidare sono arbitrari e non
supportati dalla scienza, cosa che potrebbe tradursi in un
pericolo concreto per gli automobilisti. Washington è stato
uno dei primi Stati a legalizzare l'uso ricreativo di
marijuana, e questi risultati sollevano preoccupazione, dato
che almeno altri 20 Stati Usa stanno considerando di fare la
stessa scelta quest'anno.
La Fondazione ha esaminato proprio la situazione dello Stato
di Washington, che ha legalizzato la marijuana nel dicembre
del 2012. I ricercatori hanno scoperto che la percentuale di
conducenti coinvolti in incidenti mortali che avevano
recentemente consumato cannabis è più che raddoppiata:
dall'8 al 17% tra il 2013 e il 2014.
E' inoltre emerso che un conducente su 6 coinvolto in
incidenti mortali nel 2014 aveva recentemente usato
marijuana. "Questo aumento significativo è allarmante", ha
detto Peter Kissinger, presidente e Ceo della Fondazione
AAA. "Washington deve servire come 'caso studio' per aprire
gli occhi su quello che può verificarsi negli altri Stati
per quanto riguarda la sicurezza stradale, dopo la
legalizzazione della droga"
2 ottobre 2016 18:18 - ennius4581
...intanto, mentre la ricerca scientifica ha prodotto in 20
anni innumerevoli studi dei quali solo un 2% con conclusioni
che avvalorino le tesi proibizioniste, i proibizionisti
d'accatto che frequentano questo luogo, non rispondono su
questo:
Oggi tutti dicono che l'uso medico è tollerato, ma lo è
perché altri hanno lottato per ottenerlo e pochi anni fa
gli " ennius " dicevano che la cannabis era una droga e
basta e che non aveva NESSUN USO MEDICO POSSIBILE e che
erano solo farneticazioni da drogati. Poi la scienza, alcune
democrazie più evolute di altre e probabilmente ( se c'è )
anche il padreterno, han fatto si che finalmente l'uso
medico sia sdoganato. Dal 2007 legale anche in Italia ma di
difficilissima attuazione anche in quelle regioni che
forniscono il farmaco a titolo gratuito. Per fortuna però
la macchina è ormai in movimento, già si organizzano
seminari di aggiornamento per medici, farmacisti eccetera (
di sicuro all'italiana, cioè con qualche stupidità,
speriamo di no). Ora tocca all'uso ricreativo o ludico che
dir si voglia e questo, presto, accadrà perché
semplicemente, E' MEGLIO COSI'. Tra qualche anno, poi, se la
civiltà continuerà ad esistere e non sarà spazzata via da
eventi naturali o da follie atomiche di qualche pazzo o
terrorista, toccherà alle altre droghe. Tutte.
1 ottobre 2016 14:08 - ennius4531
... ennius4581 non é altro che un parassita che si ritiene
furbastro scimmiottando il mio nickname per tentare di
confondere il lettore distratto.
Gli effetti dell'erba magica per usi ludici, di questa sí
sta parlando, sono evidenziati da numerose ricerche
specialistiche e affermare che '...la ricerca scientifica ha
prodotto in 20 anni innumerevoli studi dei quali solo un 2%
con conclusioni che avvalorino le tesi proibizioniste' , fa
semplicemente sorridere.
( Abstract )
Harvard Medical School 16/04/2014
' Nello studio, pubblicato sul Journal of Neurosciences, le
persone che avevano usato cannabis una o due volte la
settimana anche per pochi mesi, sono state trovate avere
cambiamenti nelle zone del cervello che regolano le
emozioni, la motivazione e la dipendenza.
I ricercatori della Harvard Medical School hanno effettuate
scansioni 3D dettagliate sul cervello degli studenti che
avevano consumato cannabis raramente e non erano assuefatti
e li hanno confrontati con quelle di studenti che non
avevano mai consumato la droga.
Due sezioni principali del cervello sono risultate essere
colpite. Ovviamente, più alto il consumo di cannabis dei
soggetti dello studio, maggiori le anomalie cerebrali su
migliaia di soggetti .
L’autore della ricerca , il dottor Hans Breiter,
professore di psichiatria e scienze comportamentali alla
Northwestern University Feinberg School of Medicine, ha
dichiarato : “Questo studio solleva una sfida forte
all’idea che l’uso occasionale di marijuana non sia
associato a conseguenze negative. ...."
Mark Winstanley , chief executive del centro per malati
mentali Rethink , ha detto: “Per troppo tempo la cannabis
è stata vista come sicura, ma come suggerisce questo
studio, può avere davvero un grave impatto sulla vostra
salute mentale . La ricerca mostra anche che quando la gente
fuma cannabis prima dei 15 anni, si quadruplica la
probabilità di sviluppare psicosi. Ma poche persone sono
consapevoli dei rischi.”
Da Aduc
Notizia 11 ottobre 2013 18:54
"Dire "si'" alla marijuana aumenta le probabilita' di
concedere un "si'" anche ad altre tipologie di stupefacenti
piu' pericolose, secondo un nuovo studio statunitense che ha
coinvolto un campione di 29054 studenti delle scuole
superiori.
Dai dati e' emerso che fumare marijuana rende piu'
possibilisti e meno giudicanti relativamente all'uso di
altre droghe piu' pesanti, come cocaina, crack, LSD, eroina,
anfetamine ed ecstasy. In pratica, l'assunzione di una droga
rende meno critici rispetto all'assunzione di altre
droghe.
Chi fuma marijuana tende ad essere meno giudicante in
particolare verso l'utilizzo delle cosiddette droghe
"socialmente accettabili" come LSD, anfetamine ed ecstasy.
Gli studenti dal background socio-economico piu' elevato
sono apparsi piu' tolleranti verso gli stupefacenti socially
acceptable mentre le donne in generale sono risultate piu'
inclini a dire "no" a droghe come cocaina, crack, LSD e
ecstasy.
Lo studio e' stato condotto da Joseph Palamar della New York
University e pubblicato su Prevention Science."
USA - Cannabis. Fumarne troppa
fa male alla memoria. Studio
Aduc 2 febbraio 2016
Il sospetto c'era gia' da tempo ma ora la scienza ne e'
certa: fumare troppa cannabis per un periodo troppo
prolungato puo' danneggiare la memoria a breve termine. Lo
studio, pubblicato dal magazine Jama Internal Medicine e
condotto da un team di ricercatori dell'Universita' di
Losanna capitanato dal professor Reto Auer, si e' basato
sulle abitudini di 3.400 americani in un periodo di tempo di
25 anni.
Cosi', nella ricerca rilanciata nel Regno Unito dal
quotidiano The Independent, e' stato dimostrato come chi
fuma marijuana tutti i giorni per un periodo superiore a
cinque anni tenda ad avere danni permanenti alla memoria a
breve termine, quella che fra l'altro e' legata anche alla
capacita' di prendere decisioni immediate. Lo studio ha
tuttavia sottolineato come questa perdita di memoria sia
registrabile solamente nei consumatori abituali.
Da Aduc
USA: Cannabis riduce dimensione e
forma spermatozoi. Studio
9 giugno 2014
La cannabis mette a serio rischio la fertilita' dei giovani
uomini, secondo un nuovo studio dell'Universita' di
Sheffield secondo un nuovo studio pubblicato sulla rivista
'Human Reproduction'.Il consumo di marijuana riduce infatti
le dimensioni e la forma degli spermatozoi. Se si progetta
di mettere su famiglia, quindi, e' meglio smettere di
fumarla. La ricerca e' la piu' grande mai effettuata al
mondo per valutare come comuni stili di vita influenzino la
struttura degli spermatozoi.
Dalle analisi sono emersi anche altri fattori che esercitano
un impatto sulla morfologia degli spermatozoi. Ad esempio,
forma e dimensioni sembrano peggiorare nei campioni
eiaculati durante i mesi estivi mentre migliorano negli
uomini che si sono astenuti da attivita' sessuali per piu'
di sei giorni. Sigarette e alcol pare abbiano, invece, poco
effetto. L'indagine ha reclutato un campione di 2.249 uomini
da quattordici cliniche per la fertilita' del Regno Unito.
....
Additional information
The paper, ‘Modified and non-modifiable risk factors for
poor sperm morphology’ by AA Pacey et al, will be
published in the journal Human Reproduction, at 00:05 (BST)
on Thursday 5 June 2014.
1 Participating centres were: Department of Obstetrics and
Gynaecology, Queens University, Belfast; Assisted Conception
Unit, Birmingham Women’s Hospital; Division of Obstetrics
and Gynaecology, St Michael’s Hospital, Bristol;
Directorate of Women’s Health, Southmead Hospital,
Bristol; Cardiff Assisted Reproduction Unit, University of
Wales; MRC Reproductive Biology Unit, Edinburgh;
Reproductive Medicine Unit, Liverpool Women’s Hospital; St
Bartholomew’s Hospital, London; Department of Obstetrics
and Gynaecology, Royal Free and University College, London;
Department of Reproductive Medicine, St Mary’s Hospital,
Manchester; IVF/Immunology Laboratory, Salford Royal
Hospital Department of Histopathology, University hospital
of South Manchester; International Centre for Life,
Newcastle; Department of Obstetrics and Gynaecology, Jessop
Hospital for Women, Sheffield; Shropshire and Mid-Wales
Fertility Centre, Royal Shrewsbury NHS Trust.
Da Aduc
USA - Cannabis legalizzata. Incidenti stradali
raddoppiati
Notizia
12 maggio 2016 11:56
Incidenti stradali raddoppiati negli Stati americani che
hanno recentemente legalizzato la marijuana fra chi fa uso
di questa sostanza.
Lo rivela l'ultima ricerca della AAA Foundation for Traffic
Safety, secondo cui i limiti di legge sul consumo di
cannabis consentito per guidare sono arbitrari e non
supportati dalla scienza, cosa che potrebbe tradursi in un
pericolo concreto per gli automobilisti. Washington è stato
uno dei primi Stati a legalizzare l'uso ricreativo di
marijuana, e questi risultati sollevano preoccupazione, dato
che almeno altri 20 Stati Usa stanno considerando di fare la
stessa scelta quest'anno.
La Fondazione ha esaminato proprio la situazione dello Stato
di Washington, che ha legalizzato la marijuana nel dicembre
del 2012. I ricercatori hanno scoperto che la percentuale di
conducenti coinvolti in incidenti mortali che avevano
recentemente consumato cannabis è più che raddoppiata:
dall'8 al 17% tra il 2013 e il 2014.
E' inoltre emerso che un conducente su 6 coinvolto in
incidenti mortali nel 2014 aveva recentemente usato
marijuana. "Questo aumento significativo è allarmante", ha
detto Peter Kissinger, presidente e Ceo della Fondazione
AAA. "Washington deve servire come 'caso studio' per aprire
gli occhi su quello che può verificarsi negli altri Stati
per quanto riguarda la sicurezza stradale, dopo la
legalizzazione della droga"
1 ottobre 2016 11:31 - ennio fò 'r preside
Facendo leva sul mio ruolo, intendo organizzare degli
incontri dibattito sulla cannabis.
Invitando sia gli antiproibizionisti che chi si batte per la
legalizzazione della cannabis. Almeno vediamo se riescono a
trovare un punto di incontro.