bisogna avere il cervello piccolo come il proprio pisello
per credere che possano esserci farmaci che curano la
fantomatica dipendenza psicologica da cannabis
24 marzo 2015 8:59 - ennius4531
Se magicamente si potesse cancellare la cannabis dal mondo,
avremmo una diminuzione dei casi di schizofrenia del 40 per
cento" afferma Giuseppe Ducci, direttore del reparto di
psichiatria del San Filippo Neri di Roma.
La cannabis di adesso non è quella di 30 anni fa perchè
nelle specie selezionate, soprattutto lo skunk o superskunk,
c'è solo Thc, cioè tetra-hidrocannabinolo, la sostanza che
produce psicosi, e sono stati eliminati gli elementi
rilassanti o analgesici.
"Quando alla fine degli anni 80 c'è stato il crollo
dell'eroina per l'aids" continua Ducci " le organizzazioni
criminali hanno fatto un'operazione di merketing cambiando
la natura della cannabis: hanno cavalcato il passaggio dalla
condizione del tossico solitario e sfigato alla discoteca e
alla performance.
Però la cannabis è più diffusa, si usa prima e più
spesso: costa mano dai 3,5€ a dose contro i 30-60 di un
grammo di cocaina. Ragazzi anche di 12 o 13 anni si fanno
una o due canne al giorno, in un periodo in cui il cervello
è ancora in formazione, e si stroncano".
Alcune persone sono tre o quattro volte più a rischio di
disturbi psicotici perchè hanno meno enzimi Comt, che
metabolizzano la dopamina, sostanza che in alcune aree del
cervello produce deliri e allucinazioni.
"Oggi registriamo disturbi psicotici gravi sempre più
precoci" informa Ducci. "Abbiamo persone di 24-25 anni che,
dopo anni di abuso, hanno il cervello di un novantenne e un
futuro da lungoassistiti".
E non solo psicosi: "La cannabis produce la sindrome
amotivazionale: i ragazzi non vanno più a scuola, non
vedono gli amici, si chiudono in se stessi. Alcuni arrivano
al delirio o all'abulia, il prologo di un futuro
complicato".
Per l'Ossrvatorio sulla dipendenza, l'80 per cento dei
giovani tra i 15 e 30 anni ha provato almeno una volta la
mirijuana e tra di loro quasi un terzo ne fa uso
regolare.
Ducci stima invece:"Forse sono di meno, ma almeno uno su
cinque fa un uso regolare, che è tanto. Insomma, definire
la cannabis una droga leggera è una vera fesseria".
22 marzo 2015 16:32 - armando977
A parte che in vita mia non ho mai conosciuto un consumatore
di cannabis che abbia avuto problemi di dipendenza con la
sostanza ma sicuramente le mie due/trecento conoscenze non
possono esprimere un valore statistico ( mentre le 40/50
presunte cavie delle note ricerche proibizioniste
rappresentano un'assoluta certezza!). Comunque l'eventuale
uso di farmaci per "combattere" la dipendenza psicologica da
cannabis fa proprio ridere.
22 marzo 2015 8:52 - ennius4531
Iniziativa da approvare per non dimenticare i guasti operati
dalle erbe magiche il cui uso implica menomazione al
comprendonio come dimostrato dalla ricerca e dell'esistenza
dei centri di recupero.
Per esempio riportiamo cosa riporta l'Aduc , noto covo di
...proibizionisti.
"... Lo studio mostra come ci siano differenze cerebrali tra
i fumatori abituali di marijuana e le altre persone. Gli
scienziati, in particolare, hanno osservato 48 soggetti che
fanno uso di cannabis almeno quattro volte alla settimana e
hanno iniziato a fumare tra i 14 e i 30 anni, notando che
hanno meno materia grigia nella zona della corteccia
orbito-frontale rispetto a 62 soggetti che non ne fanno uso.
" ,
Ammesso che esistano pareri diversi, alla questione , cosí
come avviene per gli Ogm ed altro, per giustificarne il
divieto d'uso sarebbe sufficiente applicare il tanto
decantato e politicamente corretto ..... Principio di
precauzione .
20 marzo 2015 13:56 - chinaski
https://www.youtube.com/watch?v=DWgBUNm0Mhc
19 marzo 2015 15:54 - daniel79
Sicuramente c'è qualche interesse economico
dietro...perchè un ambulatorio creato solamente per curare
chi consuma canapa non si può sentire e soprattutto non
serve a niente...visto le cazzate che ancora si dicono sul
suo utilizzo !!!
17 marzo 2015 20:49 - break
Basta un pò di sport, come la corsa, in modo d'attivare il
sistema endocannabinoide.