Chi la adopera da anni, la cannabis, sa benissimo che quanto
dico è vero: i consumatori abituali NON hanno problemi alla
guida, contrariamente a chi adopera alcool che, anche se
abituale, è un pericolo alla guida.
Stessa cosa della cannabis vale per i farmaci oppiacei e
oppioidi, l'uso abituale non comporta apprezzabili
variazioni della capacità di guida, l'uso sporadico o a
scopo drogastico, si ( per gli oppiacei in quanto il dolore
che arginano, serve da parziale antidoto, per la cannabis
invece non ci sono differenze tra uso medico o ricreativo:
il consumatore abituale NON è un pericolo alla guida).
UN PO' DI LUCIDITA' e scusate la presunzione:
Secondo me le leggi devono esser fatte ed hanno un senso se
tutelano le minoranze, la maggioranza si autotutela per
definizione in quanto maggioranza. Dunque che siano gay per
sposarsi o cannabisti per passatempo, edonismo, ricreazione,
dopolavoro ( gli usi medici sono assodati, perfino per
Giovanardi, dunque...), le leggi ci vorrebbero per
regolamentare l'esistente che, finchè non crea danni aglòi
altri, non dovrebbe esser passibile di " permesso delle
maggioranze ". Due gay non hanno bisogno del mio permesso
per sposarsi, come " X " non ha bisogno del mio permesso per
farsi le canne, finchè non danneggia me o altri ( danno
tangibile, sia chiaro).
Se poi il proibizionista di turno non riesce a prendere
sonno perché si arrovella pensando che c'è gente che si fa
le canne legalmente o che altrettanto legalmente convolano a
nozze o acquisiscono pensioni di reversibilità, beh, affari
loro, che si curino, ci sono apposta, gli psichiatri. Io
questo problema non ce l'ho, finchè non si tange il mio
intorno, non vedo con quale stupido ragionamento io possa
interferire con le scelte altrui. Stessa cosa per i
referendum...via il quorum, se uno concorda vota si, se on
concorda vota no e vince chi vince...no che se non c'è il
50+1 degli aventi diritto, a votare, il referendum si
invalida, è assurdo !! Foriero di tensione sociale e
possibile trigger per i caratteri più deboli, che
esasperati potrebbero perfino fare sciocchezze, quelle si
che danneggiano gli altri !! Abbiamo tutti interesse a
vivere in una società non pericolosa e che i problemi li
risolve o ci prova, non che li crea; la vita è già
abbastanza complicata, talvolta, per tollerare intrusioni da
parte del pinco pallo di turno.
CANNABIS & GUIDA AUTOVEIOLI CON PATENTE B
Ri accade ciò che accadeva nei '90 quando, tornando da
Amsterdam dopo aver parlato con diversi " esiliati "
statunitensi e professionisti indigeni, dicevo in Italia che
la cannabis aveva un certo potenziale terapeutico ben oltre
l'uso farmaceutico che, prima delle ipocrite proibizioni
della fibra con la scusa della droga, si faceva. Cioè, non
solo ingrediente erboristico nella farmacopea ottocentesca,
ma vera e propria farmacia vegetale con potenti inibitori
della crescirta dei vasi sanguigni nei tumori, effetto
apoptotico sulle cellule malate, proprietà antispastiche
antalgiche eccetera....insomma, dicevo tutto questo e mi
rispondevano che erano farneticazioni da drogato. Per
fortuna un amico medico che anni fa mi contestava, p venuto
a dirmi che avevo ragione 20 anni prima e che si scusava per
non avermi preso sul serio.
Stessa cosa accadrà riguardo alla capacità di guida.
Allora: se il soggetto NON è un assuntore abituale, allora
è un pericolo, diversamente, ma altrettanto di chi ha
bevuto troppo; se invece si tratat di un consumatore
abituale, anche di dosi notevoli, ha un indice di
affidabilità e sicurezza alla guida uguale o LEGGERMENTE
SUPERIORE a quello di chi non la utilizza affatto.
Ci sono solo 2 studi al mondo in proposito, abilmente
censurati, uno venne pubblicato su quattroruote 25 anni fa,
che dimostrano quanto ho espresso. So bene quali
considerazioni possa fare in proposito chi non sa, perfino i
consumatori, finchè non ci fanno caso, lo ritengono
improbabile, tanta è la forza di propaganda, censura e
pensiero unico. Piaccia o no è la realtà. C'è da vedere
quanto tempo ci vorrà prima che la società mondiale ne
prenda atto.
Non risponderò a provocazioni, ho detto la mia verità,
che in questo caso sono certo essere la Realtà, ma non
posso evitare che il mio prossimo o istintivamente, o
pervicacemente nonostante eventuali prove, possa pensare
che, anche queste, siano farneticazioni da drogato.
16 febbraio 2016 22:25 - ennius4531
Perché dire un razionale no all'uso dell'erba magica anche
per salvaguardare la nostra incolumità .
Gli ultimi aggiornamenti sulle capacità di guida e la
cannabis ...
"La Cannabis triplica gli incidenti mortali sulle strade
.
Incidenti mortali che coinvolgono l’uso di marijuana sono
triplicati nell’ultimo decennio, lo sostengono i
ricercatori in Rapporto elaborato dalla Mailman School of
Public Health della Columbia University.
Chi assume marijuana guida più o meno allo stesso modo di
chi ha abusato di alcol, ha spiegato Jonathan Adkins, vice
direttore esecutivo dell’Associazione Governors Highway
Safety. Si altera la capacita’ di giudizio, riduce la
vista e rende una persona più distratta e con più
probabilità di correre rischi durante la guida.
I risultati sono stati pubblicati on-line il 29 gennaio
scorso nell’American Journal of Epidemiology.
Il team di ricerca ha tratto le sue conclusioni dalle
statistiche sugli incidenti provenienti da sei Stati che
abitualmente eseguono test tossicologici su conducenti
coinvolti in relitti stradali mortali – California,
Hawaii, Illinois, New Hampshire, Rhode Island e West
Virginia.
Le statistiche comprendono oltre 23.500 di conducenti
deceduti entro un’ora da un incidente nel periodo compreso
tra il 1999 ed il 2010.
16 febbraio 2016 22:05 - anandamide1972
Chi la adopera da anni, la cannabis, sa benissimo che quanto
dico è vero: i consumatori abituali NON hanno problemi alla
guida, contrariamente a chi adopera alcool che, anche se
abituale, è un pericolo alla guida.
Stessa cosa della cannabis vale per i farmaci oppiacei e
oppioidi, l'uso abituale non comporta apprezzabili
variazioni della capacità di guida, l'uso sporadico o a
scopo drogastico, si ( per gli oppiacei in quanto il dolore
che arginano, serve da parziale antidoto, per la cannabis
invece non ci sono differenze tra uso medico o ricreativo:
il consumatore abituale NON è un pericolo alla guida).
16 febbraio 2016 19:00 - anandamide1972
Secondo me le leggi devono esser fatte ed hanno un senso se
tutelano le minoranze, la maggioranza si autotutela per
definizione in quanto maggioranza. Dunque che siano gay per
sposarsi o cannabisti per passatempo, edonismo, ricreazione,
dopolavoro ( gli usi medici sono assodati, perfino per
Giovanardi, dunque...), le leggi ci vorrebbero per
regolamentare l'esistente che, finchè non crea danni aglòi
altri, non dovrebbe esser passibile di " permesso delle
maggioranze ". Due gay non hanno bisogno del mio permesso
per sposarsi, come " X " non ha bisogno del mio permesso per
farsi le canne, finchè non danneggia me o altri ( danno
tangibile, sia chiaro).
Se poi il proibizionista di turno non riesce a prendere
sonno perché si arrovella pensando che c'è gente che si fa
le canne legalmente o che altrettanto legalmente convolano a
nozze o acquisiscono pensioni di reversibilità, beh, affari
loro, che si curino, ci sono apposta, gli psichiatri. Io
questo problema non ce l'ho, finchè non si tange il mio
intorno, non vedo con quale stupido ragionamento io possa
interferire con le scelte altrui. Stessa cosa per i
referendum...via il quorum, se uno concorda vota si, se on
concorda vota no e vince chi vince...no che se non c'è il
50+1 degli aventi diritto, a votare, il referendum si
invalida, è assurdo !! Foriero di tensione sociale e
possibile trigger per i caratteri più deboli, che
esasperati potrebbero perfino fare sciocchezze, quelle si
che danneggiano gli altri !! Abbiamo tutti interesse a
vivere in una società non pericolosa e che i problemi li
risolve o ci prova, non che li crea; la vita è già
abbastanza complicata, talvolta, per tollerare intrusioni da
parte del pinco pallo di turno.
CANNABIS & GUIDA AUTOVEIOLI CON PATENTE B
Ri accade ciò che accadeva nei '90 quando, tornando da
Amsterdam dopo aver parlato con diversi " esiliati "
statunitensi e professionisti indigeni, dicevo in Italia che
la cannabis aveva un certo potenziale terapeutico ben oltre
l'uso farmaceutico che, prima delle ipocrite proibizioni
della fibra con la scusa della droga, si faceva. Cioè, non
solo ingrediente erboristico nella farmacopea ottocentesca,
ma vera e propria farmacia vegetale con potenti inibitori
della crescirta dei vasi sanguigni nei tumori, effetto
apoptotico sulle cellule malate, proprietà antispastiche
antalgiche eccetera....insomma, dicevo tutto questo e mi
rispondevano che erano farneticazioni da drogato. Per
fortuna un amico medico che anni fa mi contestava, p venuto
a dirmi che avevo ragione 20 anni prima e che si scusava per
non avermi preso sul serio.
Stessa cosa accadrà riguardo alla capacità di guida.
Allora: se il soggetto NON è un assuntore abituale, allora
è un pericolo, diversamente, ma altrettanto di chi ha
bevuto troppo; se invece si tratat di un consumatore
abituale, anche di dosi notevoli, ha un indice di
affidabilità e sicurezza alla guida uguale o LEGGERMENTE
SUPERIORE a quello di chi non la utilizza affatto.
Ci sono solo 2 studi al mondo in proposito, abilmente
censurati, uno venne pubblicato su quattroruote 25 anni fa,
che dimostrano quanto ho espresso. So bene quali
considerazioni possa fare in proposito chi non sa, perfino i
consumatori, finchè non ci fanno caso, lo ritengono
improbabile, tanta è la forza di propaganda, censura e
pensiero unico. Piaccia o no è la realtà. C'è da vedere
quanto tempo ci vorrà prima che la società mondiale ne
prenda atto.
Non risponderò a provocazioni, ho detto la mia verità,
che in questo caso sono certo essere la Realtà, ma non
posso evitare che il mio prossimo o istintivamente, o
pervicacemente nonostante eventuali prove, possa pensare
che, anche queste, siano farneticazioni da drogato.
16 febbraio 2016 8:13 - ennius4531
Perché dire un razionale no all'uso dell'erba magica anche
per salvaguardare la nostra incolumità ...
... gli ultimi aggiornamenti sulle capacità di guida e la
cannabis ...
"La Cannabis triplica gli incidenti mortali sulle strade
.
Incidenti mortali che coinvolgono l’uso di marijuana sono
triplicati nell’ultimo decennio, lo sostengono i
ricercatori in Rapporto elaborato dalla Mailman School of
Public Health della Columbia University.
Chi assume marijuana guida più o meno allo stesso modo di
chi ha abusato di alcol, ha spiegato Jonathan Adkins, vice
direttore esecutivo dell’Associazione Governors Highway
Safety. Si altera la capacita’ di giudizio, riduce la
vista e rende una persona più distratta e con più
probabilità di correre rischi durante la guida.
I risultati sono stati pubblicati on-line il 29 gennaio
scorso nell’American Journal of Epidemiology.
Il team di ricerca ha tratto le sue conclusioni dalle
statistiche sugli incidenti provenienti da sei Stati che
abitualmente eseguono test tossicologici su conducenti
coinvolti in relitti stradali mortali – California,
Hawaii, Illinois, New Hampshire, Rhode Island e West
Virginia.
Le statistiche comprendono oltre 23.500 di conducenti
deceduti entro un’ora da un incidente nel periodo compreso
tra il 1999 ed il 2010.I
15 febbraio 2016 16:56 - anandamide1972
UN PO' DI LUCIDITA' e scusate la presunzione:
Secondo me le leggi devono esser fatte ed hanno un senso se
tutelano le minoranze, la maggioranza si autotutela per
definizione in quanto maggioranza. Dunque che siano gay per
sposarsi o cannabisti per passatempo, edonismo,
ricreazione, dopolavoro ( gli usi medici sono assodati,
perfino per Giovanardi, dunque...), le leggi ci vorrebbero
per regolamentare l'esistente che, finchè non crea danni
aglòi altri, non dovrebbe esser passibile di " permesso
delle maggioranze ". Due gay non hanno bisogno del mio
permesso per sposarsi, come " X " non ha bisogno del mio
permesso per farsi le canne, finchè non danneggia me o
altri ( danno tangibile, sia chiaro).
Se poi il proibizionista di turno non riesce a prendere
sonno perché si arrovella pensando che c'è gente che si fa
le canne legalmente o che altrettanto legalmente convolano a
nozze o acquisiscono pensioni di reversibilità, beh,
affari loro, che si curino, ci sono apposta, gli psichiatri.
Io questo problema non ce l'ho, finchè non si tange il mio
intorno, non vedo con quale stupido ragionamento io possa
interferire con le scelte altrui. Stessa cosa per i
referendum...via il quorum, se uno concorda vota si, se on
concorda vota no e vince chi vince...no che se non c'è il
50+1 degli aventi diritto, a votare, il referendum si
invalida, è assurdo !! Foriero di tensione sociale e
possibile trigger per i caratteri più deboli, che
esasperati potrebbero perfino fare sciocchezze, quelle si
che danneggiano gli altri !! Abbiamo tutti interesse a
vivere in una società non pericolosa e che i problemi li
risolve o ci prova, non che li crea; la vita è già
abbastanza complicata, talvolta, per tollerare intrusioni da
parte del pinco pallo di turno.
15 febbraio 2016 16:27 - anandamide1972
Ri accade ciò che accadeva nei '90 quando, tornando da
Amsterdam dopo aver parlato con diversi " esiliati "
statunitensi e professionisti indigeni, dicevo in Italia che
la cannabis aveva un certo potenziale terapeutico ben oltre
l'uso farmaceutico che, prima delle ipocrite proibizioni
della fibra con la scusa della droga, si faceva. Cioè, non
solo ingrediente erboristico nella farmacopea ottocentesca,
ma vera e propria farmacia vegetale con potenti inibitori
della crescirta dei vasi sanguigni nei tumori, effetto
apoptotico sulle cellule malate, proprietà antispastiche
antalgiche eccetera....insomma, dicevo tutto questo e mi
rispondevano che erano farneticazioni da drogato. Per
fortuna un amico medico che anni fa mi contestava, p venuto
a dirmi che avevo ragione 20 anni prima e che si scusava per
non avermi preso sul serio.
Stessa cosa accadrà riguardo alla capacità di guida.
Allora: se il soggetto NON è un assuntore abituale, allora
è un pericolo, diversamente, ma altrettanto di chi ha
bevuto troppo; se invece si tratat di un consumatore
abituale, anche di dosi notevoli, ha un indice di
affidabilità e sicurezza alla guida uguale o LEGGERMENTE
SUPERIORE a quello di chi non la utilizza affatto.
Ci sono solo 2 studi al mondo in proposito, abilmente
censurati, uno venne pubblicato su quattroruote 25 anni fa,
che dimostrano quanto ho espresso. So bene quali
considerazioni possa fare in proposito chi non sa, perfino i
consumatori, finchè non ci fanno caso, lo ritengono
improbabile, tanta è la forza di propaganda, censura e
pensiero unico. Piaccia o no è la realtà. C'è da vedere
quanto tempo ci vorrà prima che la società mondiale ne
prenda atto.
Non risponderò a provocazioni, ho detto la mia verità,
che in questo caso sono certo essere la Realtà, ma non
posso evitare che il mio prossimo o istintivamente, o
pervicacemente nonostante eventuali prove, possa pensare
che, anche queste, siano farneticazioni da drogato.
15 febbraio 2016 16:26 - anandamide1972
Ri accade ciò che accadeva nei '90 quando, tornando da
Amsterdam dopo aver parlato con diversi " esiliati "
statunitensi e professionisti indigeni, dicevo in Italia che
la cannabis aveva un certo potenziale terapeutico ben oltre
l'uso farmaceutico che, prima delle ipocrite proibizioni
della fibra con la scusa della droga, si faceva. Cioè, non
solo ingrediente erboristico nella farmacopea ottocentesca,
ma vera e propria farmacia vegetale con potenti inibitori
della crescirta dei vasi sanguigni nei tumori, effetto
apoptotico sulle cellule malate, proprietà antispastiche
antalgiche eccetera....insomma, dicevo tutto questo e mi
rispondevano che erano farneticazioni da drogato. Per
fortuna un amico medico che anni fa mi contestava, p venuto
a dirmi che avevo ragione 20 anni prima e che si scusava per
non avermi preso sul serio.
Stessa cosa accadrà riguardo alla capacità di guida.
Allora: se il soggetto NON è un assuntore abituale, allora
è un pericolo, diversamente, ma altrettanto di chi ha
bevuto troppo; se invece si tratat di un consumatore
abituale, anche di dosi notevoli, ha un indice di
affidabilità e sicurezza alla guida uguale o LEGGERMENTE
SUPERIORE a quello di chi non la utilizza affatto.
Ci sono solo 2 studi al mondo in proposito, abilmente
censurati, uno venne pubblicato su quattroruote 25 anni fa,
che dimostrano quanto ho espresso. So bene quali
considerazioni possa fare in proposito chi non sa, perfino i
consumatori, finchè non ci fanno caso, lo ritengono
improbabile, tanta è la forza di propaganda, censura e
pensiero unico. Piaccia o no è la realtà. C'è da vedere
quanto tempo ci vorrà prima che la società mondiale ne
prenda atto.
Non risponderò a provocazioni, ho detto la mia verità,
che in questo caso sono certo essere la Realtà, ma non
posso evitare che il mio prossimo o istintivamente, o
pervicacemente nonostante eventuali prove, possa pensare
che, anche queste, siano farneticazioni da drogato.
15 febbraio 2016 16:25 - anandamide1972
Caro Ennio, mi spiace che tu mantenga negli anni il tuo
approccio. Devo dire che non sbaglia chi da tempo sostiene
che tu in realtà più che partecipare, ai dibattiti, ti
diverta ad inquinarli, talvolta con studi presi chissà dove
e minimamente interessato al confronto, se non per
l'effimero gusto della tenzone dialettica o per confondere
chi legge.
In realtà comincio a concordare con chi sostiene che tu
inquini il sito Aduc droghe, rendendo difficile per il
lettore di passaggio, leggere le opinioni di tutti, dato che
ribatti ad ogni post e diluisci e allunghi la lettura dei
commenti alle notizie. Che tristezza.
Anche se è contrario alla mia cultura, non protesterei se
tu venissi bannato dal sito, credo non lo facciano perché
sanno che ti reiscriveresti con altro pseudonimo, pronto di
nuovo a disturbare il dibattito altrui. Vedrò,
compatibilmente con le loro censure, di fare altrettanto su
blog che suppongo siano su posizioni tipo le tue. Veroiddio
che lo faccio.
Non c'è più sordo di chi non vuol sentire, Ennio e il
fervore ideologico che un occhio attento può rintracciare
nei tuoi post, io ti leggo da anni, addirittura accompagnato
da studi e riferimenti ad una scienza bizzarra, è fatto
della stessa materia di quello che durante il " secolo breve
" ha inquinato gli animi e deturpato i corpi di innumerevoli
esseri umani. Oggi siete quelli che, più o meno
consapevolmente, sbattete in carcere consumatori ( anche
occasionali e non si dica come fa il buon Giovanardi, che i
consumatori non vanno in carcere, NON è vero, semplicemente
dichiarate spacciatori i consumatori che vi pare, potendoli
quindi arrestare, senza scuotere troppo l'opinione pubblica;
in piccolo fanno come il terzo reich che diluiva con
informazioni fintamente scientifiche alla Mengele, agli
occhi dell'opinione pubblica, i disastri che stava
combinando) che disgraziatamente incontrano uno Stato
ammantato dai vostri pensieri, per fortuna sta finendo; anni
fa neanche con un cancro come è venuto a me, avrebbero mai
prescritto cannabis, oggi lo fanno. E' sconvolgente che si
debba avere un cancro aggressivo per poter adoperare una
relativamente innocua canapa ( non è innocua, ma lo è in
relazione alle cosiddette droghe legali come alcool o
tabacco, con una di queste, l'alcool, addirittura
incastonata nella nostra cultura ed adoperata da un
sacerdote ogni volta che dice messa)e che neanche con un
cancro si possa anelare al rispetto degli Ennio et simili,
che schifo!! Spero di cuore che, a futura memoria, chi
leggerà, se leggerà, tutti i nostri post, avrà modo di
notare i differenti approcci e le diverse onestà
intellettuali di noi che scriviamo. Sono convintamente da "
questa parte ", a futura memoria, quando il tempo, ancora
una volta, sarà stato galantuomo.
9 febbraio 2016 16:42 - ennius4531
Dopo le affermazioni fideistiche di ananda,non rimane che
arrendesi al suo ipse dixit.
Peccato che tutto venga messo in discussione dal seguente
giudizio ..
' Lo stordimento dato dal consumo di Marijuana è
espressione di un disturbo delle funzioni cerebrali. Il THC
si lega ai recettori dell’anandamide, provocando i
seguenti disturbi:
la percezione viene limitata e distorta, non è più
possibile distinguere ciò che è reale da ciò che non lo
è. '.
I “fumatori di Hashish” scambiano questo effetto per
una “estensione della consapevolezza”, non realizzano
che si tratta di un disturbo.»"
9 febbraio 2016 5:39 - anandamide1972
Ennio, ribatto soloper non lasciarti l'ultimo post, dato che
codesto studio lo avevi già pubblicato.
Le cose stanno come ho scritto, il tempo sarà galantuomo
anche se magari noi ( io di sicuro ) non saremo a
testimoniarne gli epiloghi.
E' inutile tu ribatta qualsiasi cosa più o meno offensiva
o di ecclesiastica ironia, la realtà è quella chge ho
riportato, ed è talmente, al momento, misconosciuta che, in
questo caso Ennio, sarai in compagnia di tanti
antiproibizionisti che inorridiscono dinnanzi a quanto ho
detto. Tanto è. Ci sono 2 categorie, i cronici ed i
saltuari ed hanno differenti risultati alla guida. Di' quel
che ti pare, ma le cose sono e restano come ho detto. Ora
puoi: a) citare altri " tuoi " studi b) sminuire me per
sminuire quanto dico.
Buone cose.
15 febbraio 2016 16:24 - anandamide1972
Ri accade ciò che accadeva nei '90 quando, tornando da
Amsterdam dopo aver parlato con diversi " esiliati "
statunitensi e professionisti indigeni, dicevo in Italia che
la cannabis aveva un certo potenziale terapeutico ben oltre
l'uso farmaceutico che, prima delle ipocrite proibizioni
della fibra con la scusa della droga, si faceva. Cioè, non
solo ingrediente erboristico nella farmacopea ottocentesca,
ma vera e propria farmacia vegetale con potenti inibitori
della crescirta dei vasi sanguigni nei tumori, effetto
apoptotico sulle cellule malate, proprietà antispastiche
antalgiche eccetera....insomma, dicevo tutto questo e mi
rispondevano che erano farneticazioni da drogato. Per
fortuna un amico medico che anni fa mi contestava, p venuto
a dirmi che avevo ragione 20 anni prima e che si scusava per
non avermi preso sul serio.
Stessa cosa accadrà riguardo alla capacità di guida.
Allora: se il soggetto NON è un assuntore abituale, allora
è un pericolo, diversamente, ma altrettanto di chi ha
bevuto troppo; se invece si tratat di un consumatore
abituale, anche di dosi notevoli, ha un indice di
affidabilità e sicurezza alla guida uguale o LEGGERMENTE
SUPERIORE a quello di chi non la utilizza affatto.
Ci sono solo 2 studi al mondo in proposito, abilmente
censurati, uno venne pubblicato su quattroruote 25 anni fa,
che dimostrano quanto ho espresso. So bene quali
considerazioni possa fare in proposito chi non sa, perfino i
consumatori, finchè non ci fanno caso, lo ritengono
improbabile, tanta è la forza di propaganda, censura e
pensiero unico. Piaccia o no è la realtà. C'è da vedere
quanto tempo ci vorrà prima che la società mondiale ne
prenda atto.
Non risponderò a provocazioni, ho detto la mia verità,
che in questo caso sono certo essere la Realtà, ma non
posso evitare che il mio prossimo o istintivamente, o
pervicacemente nonostante eventuali prove, possa pensare
che, anche queste, siano farneticazioni da drogato.
15 febbraio 2016 14:01 - ennius4531
... gli ultimi aggiornamenti sulle capacità di guida e la
cannabis ...
"La Cannabis triplica gli incidenti mortali sulle strade
.
Incidenti mortali che coinvolgono l’uso di marijuana sono
triplicati nell’ultimo decennio, lo sostengono i
ricercatori in Rapporto elaborato dalla Mailman School of
Public Health della Columbia University.
Chi assume marijuana guida più o meno allo stesso modo di
chi ha abusato di alcol, ha spiegato Jonathan Adkins, vice
direttore esecutivo dell’Associazione Governors Highway
Safety. Si altera la capacita’ di giudizio, riduce la
vista e rende una persona più distratta e con più
probabilità di correre rischi durante la guida.
I risultati sono stati pubblicati on-line il 29 gennaio
scorso nell’American Journal of Epidemiology.
Il team di ricerca ha tratto le sue conclusioni dalle
statistiche sugli incidenti provenienti da sei Stati che
abitualmente eseguono test tossicologici su conducenti
coinvolti in relitti stradali mortali – California,
Hawaii, Illinois, New Hampshire, Rhode Island e West
Virginia.
Le statistiche comprendono oltre 23.500 di conducenti
deceduti entro un’ora da un incidente nel periodo compreso
tra il 1999 ed il 2010.I
15 febbraio 2016 7:45 - anandamide1972
Ri accade ciò che accadeva nei '90 quando, tornando da
Amsterdam dopo aver parlato con diversi " esiliati "
statunitensi e professionisti indigeni, dicevo in Italia che
la cannabis aveva un certo potenziale terapeutico ben oltre
l'uso farmaceutico che, prima delle ipocrite proibizioni
della fibra con la scusa della droga, si faceva. Cioè, non
solo ingrediente erboristico nella farmacopea ottocentesca,
ma vera e propria farmacia vegetale con potenti inibitori
della crescirta dei vasi sanguigni nei tumori, effetto
apoptotico sulle cellule malate, proprietà antispastiche
antalgiche eccetera....insomma, dicevo tutto questo e mi
rispondevano che erano farneticazioni da drogato. Per
fortuna un amico medico che anni fa mi contestava, p venuto
a dirmi che avevo ragione 20 anni prima e che si scusava per
non avermi preso sul serio.
Stessa cosa accadrà riguardo alla capacità di guida.
Allora: se il soggetto NON è un assuntore abituale, allora
è un pericolo, diversamente, ma altrettanto di chi ha
bevuto troppo; se invece si tratat di un consumatore
abituale, anche di dosi notevoli, ha un indice di
affidabilità e sicurezza alla guida uguale o LEGGERMENTE
SUPERIORE a quello di chi non la utilizza affatto.
Ci sono solo 2 studi al mondo in proposito, abilmente
censurati, uno venne pubblicato su quattroruote 25 anni fa,
che dimostrano quanto ho espresso. So bene quali
considerazioni possa fare in proposito chi non sa, perfino i
consumatori, finchè non ci fanno caso, lo ritengono
improbabile, tanta è la forza di propaganda, censura e
pensiero unico. Piaccia o no è la realtà. C'è da vedere
quanto tempo ci vorrà prima che la società mondiale ne
prenda atto.
Non risponderò a provocazioni, ho detto la mia verità,
che in questo caso sono certo essere la Realtà, ma non
posso evitare che il mio prossimo o istintivamente, o
pervicacemente nonostante eventuali prove, possa pensare
che, anche queste, siano farneticazioni da drogato.
14 febbraio 2016 16:00 - roberto7266
" movimentoNOcannabis
Brava Anandamide, davero brava, belle idee le tue, e magari
sei anche una di quelle che ultimamente si vorebbero
sposare, mi capisci ? ma che cavolo di idee avette ?"
Questo è un' altro esempio di come i ppprroibbbizzionisstti
vorrebbero intimidire addirittura, rimproverando...
"E voi proibi catto cazzo del cazzo le avette le uvette? Ma
che cavolo non avette le uvette?"
Se non avette le uvette che cavolo di idee avette?
11 febbraio 2016 13:14 - IVAN.
Un altro trolldimerda. Avanti il prossimo.
11 febbraio 2016 9:20 - movimentoNOcannabis
Brava Anandamide, davero brava, belle idee le tue, e magari
sei anche una di quelle che ultimamente si vorebbero
sposare, mi capisci ? ma che cavolo di idee avette ?
11 febbraio 2016 9:15 - anandamide1972
Ri accade ciò che accadeva nei '90 quando, tornando da
Amsterdam dopo aver parlato con diversi " esiliati "
statunitensi e professionisti indigeni, si diceva in Italia
che la cannabis aveva un certo potenziale terapeutico ben
oltre l'uso farmaceutico che, prima delle ipocrite
proibizioni della fibra con la scusa della droga, si faceva.
Cioè, non solo ingrediente erboristico nella farmacopea
ottocentesca, ma vera e propria farmacia vegetale con
potenti inibitori della crescirta dei vasi sanguigni nei
tumori, effetto apoptotico sulle cellule malate, proprietà
antispastiche antalgiche eccetera....insomma, dicevo tutto
questo e mi rispondevano che erano farneticazioni da
drogato. Per fortuna un amico medico che anni fa mi
contestava, p venuto a dirmi che avevo ragione 20 anni prima
e che si scusava per non avermi preso sul serio.
Stessa cosa accadrà riguardo alla capacità di guida.
Allora: se il soggetto NON è un assuntore abituale, allora
è un pericolo, diversamente, ma altrettanto di chi ha
bevuto troppo; se invece si tratat di un consumatore
abituale, anche di dosi notevoli, ha un indice di
affidabilità e sicurezza alla guida uguale o LEGGERMENTE
SUPERIORE a quello di chi non la utilizza affatto.
Ci sono solo 2 studi al mondo in proposito, abilmente
censurati, uno venne pubblicato su quattroruote 25 anni fa,
che dimostrano quanto ho espresso. So bene quali
considerazioni possa fare in proposito chi non sa, perfino i
consumatori, finchè non ci fanno caso, lo ritengono
improbabile, tanta è la forza di propaganda, censura e
pensiero unico. Piaccia o no è la realtà. C'è da vedere
quanto tempo ci vorrà prima che la società mondiale ne
prenda atto.
Non risponderò a provocazioni, ho detto la mia verità,
che in questo caso sono certo essere la Realtà, ma non
posso evitare che il mio prossimo o istintivamente, o
pervicacemente nonostante eventuali prove, possa pensare
che, anche queste, siano farneticazioni da drogato.
11 febbraio 2016 9:12 - movimentoNOcannabis
Dopo anni che non frequento il sito, trovo con gioia
finalmente un utente dotato di inteligensa come Ennius
condivido tuto quello ha scritto
7 febbraio 2016 14:13 - ennius4531
Escono dalle loro tane affumicate per ululare contro ombre
autoprodotte da neuroni THC modificati .
Nulla di nuovo sotto questo cielo.
In letteratura il caso cosí é stato descritto ...
" Passando non senza esitazioni dalla teoria alla pratica,
Jekyll miscela varie sostanze ed ottiene una pozione dagli
effetti straordinari. Essa destruttura l'unità dell'essere
umano e conferisce esistenza propria e distinta alle
inclinazioni nascoste ma presenti nell'animo..."
tanto da assumere una seconda identità rivolta ..
" .. alla propria soddisfazione sadica, egoistica, sfrenata,
selvaggia e asociale." .
__________________
Sotto l'aspetto scientifico, abbiamo questa ricerca sul
legame tra l'erba magica e deficienze intellettive .
da Aduc.
Notizia
12 novembre 2014
Fumare marijuana in giovane eta' puo' avere conseguenze di
lungo termine sul cervello, e persino ridurre il quoziente
intellettivo: lo rivela uno studio dei ricercatori della
University of Texas.
La ricerca - riportata dal Washington Post - e' stata
pubblicata in un momento in cui negli Usa ferve il dibattito
sulla legalizzazione della cannabis per uso ricreativo e
terapeutico, con i referendum svoltisi in occasione del voto
di midterm che vanno in questa direzione. Lo studio mostra
come ci siano differenze cerebrali tra i fumatori abituali
di marijuana e le altre persone.....
"Prima si inizia a fare uso di marijuana, piu' pronunciate
sono le differenze", ha spiegato ai media statunitensi la
dottoressa Francesca Filbey, autrice principale dello studio
e professore alla School of Behavioral and Brain Sciences
dell'University of Texas.
"L'adolescenza e' il momento in cui il cervello inizia a
maturare - ha precisato - qualunque esposizione a sostanze
tossiche puo' avere conseguenze decisive".
Mentre la dottoressa Susan Weiss, direttrice per gli Affari
Scientifici del National Institute on Drug Abuse, ha
affermato che lo studio fornisce importanti prove sui
pericoli causati dalla cannabis.
"E' una ricerca complessa e interessante che mostra come
l'utilizzo frequente di marijuana, soprattutto in giovane
eta', ha significative conseguenze negative sul cervello",
ha sottolineato Weiss, precisando che tali risultati
rappresentano una sfida alla convinzione diffusa che la
cannabis sia una droga innocua. "
7 febbraio 2016 7:09 - Starfighter23
@LATRINA4531
TORNA A FARTI SODOMIZZARE DAGLI OSPITI PIU AFFAMATI DEI TUOI
CENTRI DI RECUPERO
SI DICE CHE IL BUSINESS DELLE COMUNITA' DI RECUPERO RENDA
PIU DELLA COCAINA,PUOI DARMI UN TUO PARERE?
6 febbraio 2016 13:46 - peddizzone
l'ottusissimo anale4531 riciccia sempre.
come il pus sull'infezione.
diabolico tra i diabolici.
un eroe.
5 febbraio 2016 8:35 - ennius4531
Cannabis... innocente...
"La Cannabis triplica gli incidenti mortali sulle strade
.
Incidenti mortali che coinvolgono l’uso di marijuana sono
triplicati nell’ultimo decennio, lo sostengono i
ricercatori in Rapporto elaborato dalla Mailman School of
Public Health della Columbia University.
Chi assume marijuana guida più o meno allo stesso modo di
chi ha abusato di alcol, ha spiegato Jonathan Adkins, vice
direttore esecutivo dell’Associazione Governors Highway
Safety. Si altera la capacita’ di giudizio, riduce la
vista e rende una persona più distratta e con più
probabilità di correre rischi durante la guida.
I risultati sono stati pubblicati on-line il 29 gennaio
scorso nell’American Journal of Epidemiology.
Il team di ricerca ha tratto le sue conclusioni dalle
statistiche sugli incidenti provenienti da sei Stati che
abitualmente eseguono test tossicologici su conducenti
coinvolti in relitti stradali mortali – California,
Hawaii, Illinois, New Hampshire, Rhode Island e West
Virginia.
Le statistiche comprendono oltre 23.500 di conducenti
deceduti entro un’ora da un incidente nel periodo compreso
tra il 1999 ed il 2010. "
4 febbraio 2016 19:22 - anandamide1972
Ri accade ciò che accadeva nei '90 quando, tornando da
Amsterdam dopo aver parlato con diversi " esiliati "
statunitensi e professionisti indigeni, dicevo in Italia che
la cannabis aveva un certo potenziale terapeutico ben oltre
l'uso farmaceutico che, prima delle ipocrite proibizioni
della fibra con la scusa della droga, si faceva. Cioè, non
solo ingrediente erboristico nella farmacopea ottocentesca,
ma vera e propria farmacia vegetale con potenti inibitori
della crescirta dei vasi sanguigni nei tumori, effetto
apoptotico sulle cellule malate, proprietà antispastiche
antalgiche eccetera....insomma, dicevo tutto questo e mi
rispondevano che erano farneticazioni da drogato. Per
fortuna un amico medico che anni fa mi contestava, p venuto
a dirmi che avevo ragione 20 anni prima e che si scusava per
non avermi preso sul serio.
Stessa cosa accadrà riguardo alla capacità di guida.
Allora: se il soggetto NON è un assuntore abituale, allora
è un pericolo, diversamente, ma altrettanto di chi ha
bevuto troppo; se invece si tratat di un consumatore
abituale, anche di dosi notevoli, ha un indice di
affidabilità e sicurezza alla guida uguale o LEGGERMENTE
SUPERIORE a quello di chi non la utilizza affatto.
Ci sono solo 2 studi al mondo in proposito, abilmente
censurati, uno venne pubblicato su quattroruote 25 anni fa,
che dimostrano quanto ho espresso. So bene quali
considerazioni possa fare in proposito chi non sa, perfino i
consumatori, finchè non ci fanno caso, lo ritengono
improbabile, tanta è la forza di propaganda, censura e
pensiero unico. Piaccia o no è la realtà. C'è da vedere
quanto tempo ci vorrà prima che la società mondiale ne
prenda atto.
Non risponderò a provocazioni, ho detto la mia verità,
che in questo caso sono certo essere la Realtà, ma non
posso evitare che il mio prossimo o istintivamente, o
pervicacemente nonostante eventuali prove, possa pensare
che, anche queste, siano farneticazioni da drogato.
3 febbraio 2016 8:03 - Mauro81
Trovi giusta questa sentenza perché è evidente l'uso di
sostanze stupefacenti!
Invece è una sentenza vergognosa quanto tutta l'Italia e
gli italiani!!!
Andatelo a dire a chi perde la vita grazie a dei figli di
pu***na che guidano ubriachi o drogati ed alle loro
famiglie!
2 febbraio 2016 6:53 - OooTONYooO
Trovo questa sentenza giustissima,perche non si puo rovinare
la vita alle persone solo perche gli si trovano sostanze che
non si sanno quando l'hanno assunte. Bisogna prenderle nel
momento che la sostanza è attiva, non dopo 7 giorni quando
c'è solo nel organismo e magari 7 giorni prima non hanno
neanche guidato
2 febbraio 2016 6:52 - OooTONYooO
Trovo questa sentenza giustissima,perche non si puo rovinare
la vita alle persone solo perche gli si trovano sostanze che
non si sanno quando l'hanno assunte. Bisogna prenderle nel
momento che la sostanza è attiva, non dopo 7 giorni quando
c'è solo nel organismo e magari 7 giorni prima non hanno
neanche guidato