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28 agosto 2016 15:23 - ennio4531
IL MAGGIOR SINDACATO DI POLIZA ITALIANASI SCHIERA : LEGALIZZARE LA CANNABIS E' UNA BUONA IDEA

Dopo la Direzione nazionale antimafia e il presidente dell’Autorità anticorruzione Raffaele Cantone anche il maggior sindacato di polizia, il Siulp, prende posizione aprendo alla possibilità di una legalizzazione della cannabis. Il segretario generale del sindacato, Felice Romani, ha affermato: «Se la cannabis fosse somministrata attraverso un circuito legale sarebbe meno pericolosa e non conterrebbe quegli additivi chimici e inquinanti che fanno più danni dello stesso principio attivo. Oggi la microcriminalità, o criminalità diffusa, è alimentata soprattutto dai giovani che proprio per procurarsi queste sostanze si rivolgono al mercato nero e commettono reati come furti, scippi e rapine, i più odiosi nel sentire comune».

Siamo ancora lontani da ciò che accade negli Usa, dove i poliziotti contro il proibizionismo hanno fondato un’associazione che finanzia campagne per la legalizzazione e per spiegare come essa sia fondamentale per permettere alle forze dell’ordine di liberare risorse economiche ed umane per perseguire i reati più gravi, ma la presa di posizione del Siulp, che con oltre 25mila iscritti è il più rappresentativo tra i sindacati di polizia, rappresenta sicuramente una notizia rilevante che era tutt’altro che scontata nel panorama italiano: a quanto pare non tutti i poliziotti italiani trovano intelligente continuare a impegnare buona parte delle pattuglie per inseguire ragazzini con due grammi di erba in tasca.

Altri sindacati di polizia si sono invece espressi contrariamente ad ogni ipotesi di legalizzazione. Tra questi il Sindacato Autonomo di Polizia (Sap) che in un comunicato ha affermato che «vietare l’uso delle droghe di qualsiasi tipo e’ la concretizzazione di una scelta etico-morale che mira a ridimensionare la cultura dello sballo e la promozione dei falsi valori e degli stili di vita decadenti e degenerativi». Per la cronaca il Sap è lo stesso sindacato al cui congresso venne riservata un’ovazione ai poliziotti condannati per l’uccisione di Federico Aldovrandi.
28 agosto 2016 11:52 - ennius4531
... ennio4531 é solo un'ombra tossica che si attacca da parassita ai nickname degli altri scimmiottandoli approfittando del carente controllo da parte di Aduc dei nuovi nick.

Intanto la ricerca specialistica , alla faccia delle maggioranze o minoranze, ci dice che ...

Da Aduc

Notizia 11 ottobre 2013 18:54

"Dire "si'" alla marijuana aumenta le probabilita' di concedere un "si'" anche ad altre tipologie di stupefacenti piu' pericolose, secondo un nuovo studio statunitense che ha coinvolto un campione di 29054 studenti delle scuole superiori.

Dai dati e' emerso che fumare marijuana rende piu' possibilisti e meno giudicanti relativamente all'uso di altre droghe piu' pesanti, come cocaina, crack, LSD, eroina, anfetamine ed ecstasy. In pratica, l'assunzione di una droga rende meno critici rispetto all'assunzione di altre droghe.

Chi fuma marijuana tende ad essere meno giudicante in particolare verso l'utilizzo delle cosiddette droghe "socialmente accettabili" come LSD, anfetamine ed ecstasy. Gli studenti dal background socio-economico piu' elevato sono apparsi piu' tolleranti verso gli stupefacenti socially acceptable mentre le donne in generale sono risultate piu' inclini a dire "no" a droghe come cocaina, crack, LSD e ecstasy.

Lo studio e' stato condotto da Joseph Palamar della New York University e pubblicato su Prevention Science."
27 agosto 2016 19:37 - ennio4531
CANNABIS LEGALE L'ITALIA COMINCIA A CREDERCI

Vent’anni fa solo un quarto della popolazione era favorevole alla legalizzazione. La quota, in crescita dal 2007, oggi è al 46%. Un terzo degli italiani resta totalmente contrario

Legalizzare o non legalizzare la cannabis? Il dibattito ha una lunga storia che origina dagli ultimi decenni del secolo scorso. Dal 1997 a oggi l’accordo o il disaccordo sulla legalizzazione delle droghe leggere ha subito una significativa evoluzione. Quattro lustri fa solo un quarto della popolazione era favorevole a tale ipotesi. Una posizione minoritaria che è rimasta tale fino a metà del primo decennio del XXI secolo. A partire dal 2007 (anno successivo alla legge Fini-Giovanardi e agli inasprimenti punitivi da essa introdotti) si registra una costante salita dei favorevoli, che arrivano a un terzo dell’opinione pubblica nel 2010, per salire al 43% nel 2014 (anno in cui la Consulta boccia la Fini-Giovanardi) e al 46% di quest’anno. Nell’arco di venti anni è avvenuto un deciso mutamento di opinione, con il raddoppio della spinta aperturista, mentre il fronte avverso ha vissuto un progressivo prosciugamento.


Il tema presenta differenti sfaccettature. Le droghe leggere – ha affermato recentemente Roberto Saviano – sono merce di scambio tra terroristi e organizzazioni criminali. Per questo la legalizzazione indebolirà le mafie.

argomento che convince buona parte dell’opinione pubblica (50%) e che va analizzato con attenzione. I favorevoli alla legalizzazione per colpire le mafie sono maggiormente presenti tra gli elettori del Pd e dei Cinquestelle, ma ne troviamo una buona quantità anche tra le fila degli elettori di Forza Italia e della LegaNord. Complessivamente, i contrari “senza se e senza ma” alla legalizzazione sono un terzo degli italiani, mentre un quinto resta in bilico tra le due posizioni.

Se è vero che nel Paese sull’argomento incontriamo delle maggioranze politicamente identificabili, è altrettanto vero che esso taglia tangenzialmente tutti i partiti. Gli elettori della LegaNord, ad esempio, appaiono divisi in due nette fazioni di peso equipollente, mentre quelli di Forza Italia risultano leggermente più schierati per il no (anche se di soli 4 punti). Nel Paese esiste, allo stato attuale, una maggioranza relativa (e non assoluta) a favore della legalizzazione, mentre le posizioni di netta contrarietà, nel corso del tempo, hanno perso parte della spinta propulsiva

Cambiando punto di osservazione e passando dalla politica alla dimensione generazionale, possiamo osservare che la faglia di separazione sulla legalizzazione scorre lungo l’asse dell’età. Tra gli under 34 anni, infatti, la maggioranza dei favorevoli è assoluta (56%), mente tra gli over 55 le posizioni avverse a ipotesi liberazioniste restano, di sei punti, superiori a quelle aperturiste. Anche in questo caso possiamo parlare di un’evoluzione nel tempo degli atteggiamenti, determinata dal permanere su posizioni di apertura da parte dei giovani e dell’accedere alle classi di età maggiori di quanti, negli scorsi venti anni, avevano già espresso posizioni favorevoli alla liberalizzazione.

In piena coerenza con questa evoluzione troviamo il favore, da parte dell’opinione pubblica, dell’ipotesi della produzione e della vendita della cannabis sotto il controllo del Monopolio di Stato (sempre con il chiaro obiettivo di tagliare l’erba sotto i piedi alla criminalità organizzata).

Per completare il quadro è utile ricordare il favore, quasi unanime, per l’uso terapeutico della cannabis. In questi anni, quindi, è avvenuto un triplice processo di mutamento tra gli italiani. Si è infragilito il senso di pericolosità di questa sostanza e il suo essere anticamera all’uso delle droghe pesanti; si è via via de-ideologizzato il confronto, relegando le posizioni oltranziste alle parti minoritarie di entrambi gli schieramenti; si è insediato un senso d’inefficacia delle misure repressive, con l’insediarsi di un atteggiamento più pragmatico, volto ad affrontare il tema in modo razionale e con l’aspirazione a colpire e destabilizzare le fonti di reddito e gli spazi di manovra della criminalità.
27 agosto 2016 16:56 - ennius4531
... ennio4531 é solo un'ombra tossica che si attacca da parassita ai nickname degli altri scimmiottandoli approfittando del carente controllo da parte di Aduc dei nuovi nick.

Che lo Stato accetti di immettere ulteriore pattume ludico sul mercato legale rappresenta una ulteriore violazione delle norme costituzionali che impongono allo Stato in base all'art.32 di ...

'La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività..' .

L'interesse della collettività va tutelato anche da chi, scambiando per diritti i propri capricci, può rappresentare un pericolo per gli altri come le ricerche specialistiche hanno evidenziato alla faccia delle maggioranze o minoranze.

Da Aduc

Notizia 12 maggio 2016 11:56

USA - Cannabis legalizzata. Incidenti stradali raddoppiati

Incidenti stradali raddoppiati negli Stati americani che hanno recentemente legalizzato la marijuana fra chi fa uso di questa sostanza. Lo rivela l'ultima ricerca della AAA Foundation for Traffic Safety, secondo cui i limiti di legge sul consumo di cannabis consentito per guidare sono arbitrari e non supportati dalla scienza, cosa che potrebbe tradursi in un pericolo concreto per gli automobilisti.

Washington è stato uno dei primi Stati a legalizzare l'uso ricreativo di marijuana, e questi risultati sollevano preoccupazione, dato che almeno altri 20 Stati Usa stanno considerando di fare la stessa scelta quest'anno. La Fondazione ha esaminato proprio la situazione dello Stato di Washington, che ha legalizzato la marijuana nel dicembre del 2012. I ricercatori hanno scoperto che la percentuale di conducenti coinvolti in incidenti mortali che avevano recentemente consumato cannabis è più che raddoppiata: dall'8 al 17% tra il 2013 e il 2014.

E' inoltre emerso che un conducente su 6 coinvolto in incidenti mortali nel 2014 aveva recentemente usato marijuana. "Questo aumento significativo è allarmante", ha detto Peter Kissinger, presidente e Ceo della Fondazione AAA. "Washington deve servire come 'caso studio' per aprire gli occhi su quello che può verificarsi negli altri Stati per quanto riguarda la sicurezza stradale, dopo la legalizzazione della droga".

Altra ricerca ..

La Cannabis triplica gli incidenti mortali sulle strade .

Incidenti mortali che coinvolgono l’uso di marijuana sono triplicati nell’ultimo decennio, lo sostengono i ricercatori in Rapporto elaborato dalla Mailman School of Public Health della Columbia University.

Chi assume marijuana guida più o meno allo stesso modo di chi ha abusato di alcol, ha spiegato Jonathan Adkins, vice direttore esecutivo dell’Associazione Governors Highway Safety. Si altera la capacita’ di giudizio, riduce la vista e rende una persona più distratta e con più probabilità di correre rischi durante la guida.

"E ‘un campanello d’allarme per noi nella Sicurezza stradale”, ha detto Adkins . “La legalizzazione della cannabis sta per diffondersi ad altri stati. Non è nemmeno una questione di parte, a questo punto. La nostra previsione è questa situazione diventerà la norma piuttosto che l’eccezione”.
27 agosto 2016 10:52 - ennio4531
CANNABIS LEGALE L'ITALIA COMINCIA A CREDERCI

Vent’anni fa solo un quarto della popolazione era favorevole alla legalizzazione. La quota, in crescita dal 2007, oggi è al 46%. Un terzo degli italiani resta totalmente contrario

Legalizzare o non legalizzare la cannabis? Il dibattito ha una lunga storia che origina dagli ultimi decenni del secolo scorso. Dal 1997 a oggi l’accordo o il disaccordo sulla legalizzazione delle droghe leggere ha subito una significativa evoluzione. Quattro lustri fa solo un quarto della popolazione era favorevole a tale ipotesi. Una posizione minoritaria che è rimasta tale fino a metà del primo decennio del XXI secolo. A partire dal 2007 (anno successivo alla legge Fini-Giovanardi e agli inasprimenti punitivi da essa introdotti) si registra una costante salita dei favorevoli, che arrivano a un terzo dell’opinione pubblica nel 2010, per salire al 43% nel 2014 (anno in cui la Consulta boccia la Fini-Giovanardi) e al 46% di quest’anno. Nell’arco di venti anni è avvenuto un deciso mutamento di opinione, con il raddoppio della spinta aperturista, mentre il fronte avverso ha vissuto un progressivo prosciugamento.


Il tema presenta differenti sfaccettature. Le droghe leggere – ha affermato recentemente Roberto Saviano – sono merce di scambio tra terroristi e organizzazioni criminali. Per questo la legalizzazione indebolirà le mafie.

argomento che convince buona parte dell’opinione pubblica (50%) e che va analizzato con attenzione. I favorevoli alla legalizzazione per colpire le mafie sono maggiormente presenti tra gli elettori del Pd e dei Cinquestelle, ma ne troviamo una buona quantità anche tra le fila degli elettori di Forza Italia e della LegaNord. Complessivamente, i contrari “senza se e senza ma” alla legalizzazione sono un terzo degli italiani, mentre un quinto resta in bilico tra le due posizioni.

Se è vero che nel Paese sull’argomento incontriamo delle maggioranze politicamente identificabili, è altrettanto vero che esso taglia tangenzialmente tutti i partiti. Gli elettori della LegaNord, ad esempio, appaiono divisi in due nette fazioni di peso equipollente, mentre quelli di Forza Italia risultano leggermente più schierati per il no (anche se di soli 4 punti). Nel Paese esiste, allo stato attuale, una maggioranza relativa (e non assoluta) a favore della legalizzazione, mentre le posizioni di netta contrarietà, nel corso del tempo, hanno perso parte della spinta propulsiva

Cambiando punto di osservazione e passando dalla politica alla dimensione generazionale, possiamo osservare che la faglia di separazione sulla legalizzazione scorre lungo l’asse dell’età. Tra gli under 34 anni, infatti, la maggioranza dei favorevoli è assoluta (56%), mente tra gli over 55 le posizioni avverse a ipotesi liberazioniste restano, di sei punti, superiori a quelle aperturiste. Anche in questo caso possiamo parlare di un’evoluzione nel tempo degli atteggiamenti, determinata dal permanere su posizioni di apertura da parte dei giovani e dell’accedere alle classi di età maggiori di quanti, negli scorsi venti anni, avevano già espresso posizioni favorevoli alla liberalizzazione.

In piena coerenza con questa evoluzione troviamo il favore, da parte dell’opinione pubblica, dell’ipotesi della produzione e della vendita della cannabis sotto il controllo del Monopolio di Stato (sempre con il chiaro obiettivo di tagliare l’erba sotto i piedi alla criminalità organizzata).

Per completare il quadro è utile ricordare il favore, quasi unanime, per l’uso terapeutico della cannabis. In questi anni, quindi, è avvenuto un triplice processo di mutamento tra gli italiani. Si è infragilito il senso di pericolosità di questa sostanza e il suo essere anticamera all’uso delle droghe pesanti; si è via via de-ideologizzato il confronto, relegando le posizioni oltranziste alle parti minoritarie di entrambi gli schieramenti; si è insediato un senso d’inefficacia delle misure repressive, con l’insediarsi di un atteggiamento più pragmatico, volto ad affrontare il tema in modo razionale e con l’aspirazione a colpire e destabilizzare le fonti di reddito e gli spazi di manovra della criminalità.
26 agosto 2016 19:33 - ennius4531
Il disagiato23, dai neuroni non solo affumicati ma pervasi da furore taurino, ulula al vento espressione farneticanti che ne indicano il degrado cognitivo.

La ricerca specialistica fornisce questa spiegazione ...

Lo stordimento dato dal consumo di Marijuana è espressione di un disturbo delle funzioni cerebrali. Il THC si lega ai recettori dell’anandamide, provocando i seguenti disturbi:

la percezione viene limitata e distorta, non è più possibile distinguere ciò che è reale da ciò che non lo è.

I “fumatori di Hashish” scambiano questo effetto per una “estensione della consapevolezza”, non realizzano che si tratta di un disturbo.»

P.s..... continua ad incontrare enormi difficoltà nel togliere il blocca maiuscole sulla tastiera. Una comunità di recupero potrebbe aiutarlo .....
26 agosto 2016 18:23 - Starfighter23
I CLONI NON TI PERMETTERANNO MAI PIU DI POSTARE LA TUA MERDA LIBERAMENTE,IL TUO NOME E IL TUO LAVORO,SARANNO SCREDITATI TUTTI I GIORNI E TU NON VERRAI PIU' PAGATO QUANDO POSTI,CI SONO CENTINAIA DI CLONI PRONTI A DISTRUGGERTI,TANTI AUGURI,SEI SOLO UN VECCHIO DI MERDA ENNIUS4531
26 agosto 2016 18:19 - Starfighter23
25 agosto 2016 19:23 - ennius4531
CANNABIS LEGALE L'ITALIA COMINCIA A CREDERCI



TI STAI DANDO DELLO SQUALLIDO FURBASTRO EHEHEHEHEH MA QUANTO SEI DEFICENTE?,NE VEDRAI DELLE BELLE ,ANCHE SE QUESTI INFAMI DEI TUOI AMICI STANNO FACENDO DI TUTTO PER DIFENDERTI,SOSTENEMNDO LE TUE PROFEZIE ANTIPROIBIZIONISTE FASCIO CATTOLICHE

ADUC DROGHE E' RESPONSABILE DELLA PIU GRANDE PROPAGANDA ANTICANNABIS MAI9 FATTA IN ITALIA DANNEGGIANDO I PAZIENTI COME IL SOTTOSCRITTO PER PRIMI,CONTINUANO A POSTARE STUDI BUFALA CON UN COGLIONE COME TE CHE FA DA PAPPAGALLO,LA COSA GRAVE E' CHE NON E' L'AVVENIRE O TEMPI A PUBBLICARE STA SPAZZATURA,MA BENSI GENTE CHE SI PROCLAMA ANTIPROIBIZIONISTA
26 agosto 2016 13:53 - ennius4531
errata corrige ..

.. ennius4531 é solo uno squallido furbastro ....
26 agosto 2016 13:49 - ennius4531
.. ennio4531 é solo uno squallido furbastro che si impossessa dei nickname degli altri ( differenziandosi solo per uno spazio in bianco all'inizio del nick ) approfittando del carente controllo da parte di Aduc nell'accettazione dei nuovi nick...

Che lo Stato accetti di immettere ulteriore pattume ludico sul mercato legale rappresenta una ulteriore violazione delle norme costituzionali che impongono allo Stato in base all'art.32 di ...

'La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività..' .

L'interesse della collettività va tutelato inoltre da chi, scambiando per diritti i propri capricci, può rappresentare un pericolo per gli altri come le ricerche specialistiche hanno messo in luce ..

Da Aduc

Notizia 12 maggio 2016 11:56

USA - Cannabis legalizzata. Incidenti stradali raddoppiati

Incidenti stradali raddoppiati negli Stati americani che hanno recentemente legalizzato la marijuana fra chi fa uso di questa sostanza. Lo rivela l'ultima ricerca della AAA Foundation for Traffic Safety, secondo cui i limiti di legge sul consumo di cannabis consentito per guidare sono arbitrari e non supportati dalla scienza, cosa che potrebbe tradursi in un pericolo concreto per gli automobilisti.

Washington è stato uno dei primi Stati a legalizzare l'uso ricreativo di marijuana, e questi risultati sollevano preoccupazione, dato che almeno altri 20 Stati Usa stanno considerando di fare la stessa scelta quest'anno. La Fondazione ha esaminato proprio la situazione dello Stato di Washington, che ha legalizzato la marijuana nel dicembre del 2012. I ricercatori hanno scoperto che la percentuale di conducenti coinvolti in incidenti mortali che avevano recentemente consumato cannabis è più che raddoppiata: dall'8 al 17% tra il 2013 e il 2014.

E' inoltre emerso che un conducente su 6 coinvolto in incidenti mortali nel 2014 aveva recentemente usato marijuana. "Questo aumento significativo è allarmante", ha detto Peter Kissinger, presidente e Ceo della Fondazione AAA. "Washington deve servire come 'caso studio' per aprire gli occhi su quello che può verificarsi negli altri Stati per quanto riguarda la sicurezza stradale, dopo la legalizzazione della droga".

Altra ricerca ..

La Cannabis triplica gli incidenti mortali sulle strade .

Incidenti mortali che coinvolgono l’uso di marijuana sono triplicati nell’ultimo decennio, lo sostengono i ricercatori in Rapporto elaborato dalla Mailman School of Public Health della Columbia University. 

Chi assume marijuana guida più o meno allo stesso modo di chi ha abusato di alcol, ha spiegato Jonathan Adkins, vice direttore esecutivo dell’Associazione Governors Highway Safety. Si altera la capacita’ di giudizio, riduce la vista e rende una persona più distratta e con più probabilità di correre rischi durante la guida.

"E ‘un campanello d’allarme per noi nella Sicurezza stradale”, ha detto Adkins . “La legalizzazione della cannabis sta per diffondersi ad altri stati. Non è nemmeno una questione di parte, a questo punto. La nostra previsione è questa situazione diventerà la norma piuttosto che l’eccezione”.
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