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29 dicembre 2016 8:30 - ennio4531
Regolamentazione della Cannabis porta a diminuzione di mortalità negli incidenti stradali


La legalizzazione della cannabis – tra cui dispensari medici – è associata ad una riduzione delle vittime del traffico. Questo è quanto apprendiamo da un nuovo studio pubblicato dal Journal of Public Health.

Utilizzando i dati tra il 1985-2014 del Fatality Analysis Reporting System , i ricercatori “hanno esaminato l’associazione tra le leggi sulla cannabis medica e gli incidenti stradali in modelli di regressione multilivello con il controllo per le tendenze secolari contemporanee.”

Hanno esaminato questa associazione “separatamente per ciascuno Stato”, ed hanno anche” valutato l’associazione tra i dispensari della marijuana e gli incidenti stradali “.

Lo studio ha trovato che “in media, gli stati con leggi sulla cannabis medica legale avevano tassi di mortalità di traffico inferiori rispetto agli stati senza alcuna regolamentazione.

Le leggi sulla marijuana medica sono state associate con riduzioni immediate degli incidenti stradali in quelli di età compresa da 15 a 24 e da 25 a 44 anni, e con ulteriori riduzioni annuali graduali in quelli di età da 25 a 44 anni. ”

I ricercatori notano che “i risultati specifici di ciascun stato hanno mostrato che 7 stati hanno registrato una riduzione del traffico di mortalità in quelle di età compresa tra i 25 ei 44 anni.”

Lo studio conclude che; “ Sia le leggi sulla legalizzazione ed i dispensari medici sono stati associati con una riduzione negli incidenti stradali, soprattutto tra quelli di età compresa tra 25 e 44 anni. L’Analisi specifica di ciascun Stato ha mostrato eterogeneità della associazione, suggerendo moderazione da altri fattori locali. Questi risultati potrebbero influenzare le decisioni politiche sulla promulgazione e su come debba essere la loro applicazione. “

Secondo Silvia Martins, autore principale dello studio, la diminuzione è probabilmente associata ad una diminuzione del consumo di alcol.


“Abbiamo trovato la prova che indica come gli stati con le leggi sulla marijuana rispetto agli stati che non le hanno fatte hanno riferito, in media, più bassi tassi di driver alla guida dopo aver bevuto troppi drink”, ha detto Martins in un comunicato stampa.

Lo studio è stato condotto presso Mailman School of Public Health della Columbia University













































































































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29 dicembre 2016 0:07 - ennius4531
... il disagiato23 rappresenta una conferma di quanto studi specialistici hanno ribadito ...

( Abstract )
Harvard Medical School 16/04/2014

' Nello studio, pubblicato sul Journal of Neurosciences, le persone che avevano usato cannabis una o due volte la settimana anche per pochi mesi, sono state trovate avere cambiamenti nelle zone del cervello che regolano le emozioni, la motivazione e la dipendenza.

I ricercatori della Harvard Medical School hanno effettuate scansioni 3D dettagliate sul cervello degli studenti che avevano consumato cannabis raramente e non erano assuefatti e li hanno confrontati con quelle di studenti che non avevano mai consumato la droga.

Due sezioni principali del cervello sono risultate essere colpite. Ovviamente, più alto il consumo di cannabis dei soggetti dello studio, maggiori le anomalie cerebrali su migliaia di soggetti .

L’autore della ricerca , il dottor Hans Breiter, professore di psichiatria e scienze comportamentali alla Northwestern University Feinberg School of Medicine, ha dichiarato : “Questo studio solleva una sfida forte all’idea che l’uso occasionale di marijuana non sia associato a conseguenze negative. ...."

Mark Winstanley , chief executive del centro per malati mentali Rethink , ha detto: “Per troppo tempo la cannabis è stata vista come sicura, ma come suggerisce questo studio, può avere davvero un grave impatto sulla vostra salute mentale . La ricerca mostra anche che quando la gente fuma cannabis prima dei 15 anni, si quadruplica la probabilità di sviluppare psicosi. Ma poche persone sono consapevoli dei rischi.”


P.s. Il suo deficit cognitivo é tale da renderlo incapace di sbloccare il tasto delle maiuscole della sua tastiera....
28 dicembre 2016 22:39 - Starfighter23
QUESTO PERDENTE4531 DEVE CAPIRE CHE QUI SOPRA DECIDO IO SE I SUOI POST POSSONO ESSERE VISIBILI,IO LO CLONO QUANDO VOGLIO E LI OSCURO I POST,QUESTO FIGLIO DI PUTTANA DEVE CAPIRE CHE E' UNO SCHIAVO DI MERDA,UN SERVO DELLE COMUNITA DI RECUPERO,PSICHITRA FALLITO PRETE PEDOFILO,CANCELLA L'ACCOUNT TI CONVIENE IO NON MI ARRENDO FIN QUANDO NON TI BANNANO FIGLIO DI PUTTANA,ADESSO VAI A SCHERNIRE I MALATI DI CANCRO COME E' TUA ABITUDINE FARE SCIACALLO

VUOI ESSERE CLONATO ANCORA FIGLIO DI PUTTANA? TI PISCIO IN BOCCA NULLITA UMANA
28 dicembre 2016 21:56 - anandamide1972
bravo ernio. Per il discorso di fine anno vuoi ispirarti a budda, a panoramix, al dio ganesh o ad albert Hoffman? o un quarto di ognuno ?
28 dicembre 2016 21:53 - anandamide1972
noi siamo gli erni, la resistenza è inutile, ottemperate o sarete assimilati.
28 dicembre 2016 21:52 - anandamide1972
GENIALE erniuccio, hai ragione.
E se chi dovesse leggerti e sorridere almeno non facesse dare una leccata al suo osso te gli devi dire:" PAVLOVIANO DI MERDA IO HO RAGIONE E TE...EEE E TE...E TE TORNA IN GROTTA DI CORSA "
...dignene erniuccio e poi...
hai ragione.
Saluta erniuccio4532
28 dicembre 2016 18:20 - ennius4531
L'interesse della collettività va tutelato da chi, scambiando per diritti i propri capricci, può rappresentare un pericolo per gli altri come le ricerche specialistiche hanno messo in luce ..

Da Aduc

Notizia 12 maggio 2016 11:56

USA - Cannabis legalizzata. Incidenti stradali raddoppiati

Incidenti stradali raddoppiati negli Stati americani che hanno recentemente legalizzato la marijuana fra chi fa uso di questa sostanza. Lo rivela l'ultima ricerca della AAA Foundation for Traffic Safety, secondo cui i limiti di legge sul consumo di cannabis consentito per guidare sono arbitrari e non supportati dalla scienza, cosa che potrebbe tradursi in un pericolo concreto per gli automobilisti.

Washington è stato uno dei primi Stati a legalizzare l'uso ricreativo di marijuana, e questi risultati sollevano preoccupazione, dato che almeno altri 20 Stati Usa stanno considerando di fare la stessa scelta quest'anno. La Fondazione ha esaminato proprio la situazione dello Stato di Washington, che ha legalizzato la marijuana nel dicembre del 2012. I ricercatori hanno scoperto che la percentuale di conducenti coinvolti in incidenti mortali che avevano recentemente consumato cannabis è più che raddoppiata: dall'8 al 17% tra il 2013 e il 2014.

E' inoltre emerso che un conducente su 6 coinvolto in incidenti mortali nel 2014 aveva recentemente usato marijuana. "Questo aumento significativo è allarmante", ha detto Peter Kissinger, presidente e Ceo della Fondazione AAA. "Washington deve servire come 'caso studio' per aprire gli occhi su quello che può verificarsi negli altri Stati per quanto riguarda la sicurezza stradale, dopo la legalizzazione della droga".

Altra ricerca ..

La Cannabis triplica gli incidenti mortali sulle strade .

Incidenti mortali che coinvolgono l’uso di marijuana sono triplicati nell’ultimo decennio, lo sostengono i ricercatori in Rapporto elaborato dalla Mailman School of Public Health della Columbia University.

Chi assume marijuana guida più o meno allo stesso modo di chi ha abusato di alcol, ha spiegato Jonathan Adkins, vice direttore esecutivo dell’Associazione Governors Highway Safety. Si altera la capacita’ di giudizio, riduce la vista e rende una persona più distratta e con più probabilità di correre rischi durante la guida.

"E ‘un campanello d’allarme per noi nella Sicurezza stradale”, ha detto Adkins . “La legalizzazione della cannabis sta per diffondersi ad altri stati. Non è nemmeno una questione di parte, a questo punto. La nostra previsione è questa situazione diventerà la norma piuttosto che l’eccezione”.

Il problema è anche che assumere marijuana, e le altre droghe, prima di mettersi alla guida non ha lo stesso stigma che la società ha acquisito nel corso degli anni verso chi guida ubriaco. “Le persone sanno se chi guida e’ un ubriaco, ma non credo abbia la stessa consapevolezza verso chi guida drogato, quindi questo è un problema enorme”, ha detto Adkins .

“Abbiamo bisogno di sensibilizzare il pubblico sul fatto che se hai utilizzato qualsiasi tipo di sostanza psicoattiva, non si dovrebbe mettersi al volante. Dobbiamo creare quella stessa cultura per cui, come per la guida per un ubriaco, non è accettabile.”

I risultati sono stati pubblicati on-line il 29 gennaio scorso nell’American Journal of Epidemiology.

Il team di ricerca ha tratto le sue conclusioni dalle statistiche sugli incidenti provenienti da sei Stati che abitualmente eseguono test tossicologici su conducenti coinvolti in relitti stradali mortali – California, Hawaii, Illinois, New Hampshire, Rhode Island e West Virginia. Le statistiche comprendono oltre 23.500 di conducenti deceduti entro un’ora da un incidente nel periodo compreso tra il 1999 ed il 2010. "
28 dicembre 2016 0:01 - ennio4531
Regolamentazione della Cannabis porta a diminuzione di mortalità negli incidenti stradali


La legalizzazione della cannabis – tra cui dispensari medici – è associata ad una riduzione delle vittime del traffico. Questo è quanto apprendiamo da un nuovo studio pubblicato dal Journal of Public Health.

Utilizzando i dati tra il 1985-2014 del Fatality Analysis Reporting System , i ricercatori “hanno esaminato l’associazione tra le leggi sulla cannabis medica e gli incidenti stradali in modelli di regressione multilivello con il controllo per le tendenze secolari contemporanee.”

Hanno esaminato questa associazione “separatamente per ciascuno Stato”, ed hanno anche” valutato l’associazione tra i dispensari della marijuana e gli incidenti stradali “.

Lo studio ha trovato che “in media, gli stati con leggi sulla cannabis medica legale avevano tassi di mortalità di traffico inferiori rispetto agli stati senza alcuna regolamentazione.

Le leggi sulla marijuana medica sono state associate con riduzioni immediate degli incidenti stradali in quelli di età compresa da 15 a 24 e da 25 a 44 anni, e con ulteriori riduzioni annuali graduali in quelli di età da 25 a 44 anni. ”

I ricercatori notano che “i risultati specifici di ciascun stato hanno mostrato che 7 stati hanno registrato una riduzione del traffico di mortalità in quelle di età compresa tra i 25 ei 44 anni.”

Lo studio conclude che; “ Sia le leggi sulla legalizzazione ed i dispensari medici sono stati associati con una riduzione negli incidenti stradali, soprattutto tra quelli di età compresa tra 25 e 44 anni. L’Analisi specifica di ciascun Stato ha mostrato eterogeneità della associazione, suggerendo moderazione da altri fattori locali. Questi risultati potrebbero influenzare le decisioni politiche sulla promulgazione e su come debba essere la loro applicazione. “

Secondo Silvia Martins, autore principale dello studio, la diminuzione è probabilmente associata ad una diminuzione del consumo di alcol.


“Abbiamo trovato la prova che indica come gli stati con le leggi sulla marijuana rispetto agli stati che non le hanno fatte hanno riferito, in media, più bassi tassi di driver alla guida dopo aver bevuto troppi drink”, ha detto Martins in un comunicato stampa.

Lo studio è stato condotto presso Mailman School of Public Health della Columbia University
































































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27 dicembre 2016 23:44 - ennius4531
L'informazione del parassita di nickname altrui é copia/incollata da un sito che promuove la legalizzazione dell'erba magica .
Naturalmente, essendo un parassita, si guarda bene dal citarlo.

Vediamo un po' cosa dice una delle fonti citate nel copia/incolla.

Adverse cardiovascular, cerebrovascular, and peripheral vascular effects of marijuana inhalation: what cardiologists need to know.
Thomas G1, Kloner RA2, Rezkalla S3.
Author information

Abstract
Marijuana is the most widely used illicit drug, with approximately 200 million users worldwide. Once illegal throughout the United States, cannabis is now legal for medicinal purposes in several states and for recreational use in 3 states. The current wave of decriminalization may lead to more widespread use, and it is important that cardiologists be made aware of the potential for marijuana-associated adverse cardiovascular effects that may begin to occur in the population at a greater frequency. In this report, the investigators focus on the known cardiovascular, cerebrovascular, and peripheral effects of marijuana inhalation. Temporal associations between marijuana use and serious adverse events, including myocardial infarction, sudden cardiac death, cardiomyopathy, stroke, transient ischemic attack, and cannabis arteritis have been described. In conclusion, the potential for increased use of marijuana in the changing legal landscape suggests the need for the community to intensify research regarding the safety of marijuana use and for cardiologists to maintain an awareness of the potential for adverse effects."

Da sottolineare gli allarmi sull'uso dell'erba magica sulla salute.

.....
Sono state descritte associazioni temporali tra l'uso di marijuana ed eventi avversi gravi, tra cui infarto miocardico, morte cardiaca improvvisa, cardiomiopatia, ictus, attacco ischemico transitorio, e la cannabis arterite.
In conclusione, il potenziale per un maggiore uso di marijuana nel mutevole panorama legale suggerisce la necessità per la comunità di intensificare la ricerca per quanto riguarda la sicurezza d'uso di marijuana e per i cardiologi di mantenere la consapevolezza del potenziale di effetti negativi.
27 dicembre 2016 21:56 - ennio4531
Cannabis contro l’ipertensione: una serie di studi

L’alta pressione sanguigna, o ipertensione , è valutata per interessare un adulto su quattro negli Stati Uniti e in Europa.

Questa condizione di alta tensione nei vasi sanguigni nel cuore aumenta il rischio di ictus e malattie cardiache.

Una nuova ricerca indica che il sistema endocannabinoide gioca un ruolo nella regolazione della pressione sanguigna, anche se il suo meccanismo d’azione è non ben compreso. [1]

Gli studi sugli animali mostrano che l’anandamide e altri endocannabinoidi sopprimono la contrattilità cardiaca nell’ipertensione e possono normalizzare la pressione sanguigna [2-3]

Alcuni esperti hanno ipotizzato che la manipolazione del sistema endocannabinoide “può offrire nuovi approcci terapeutici in una varietà di disturbi cardiovascolari. “[4]

La somministrazione di cannabinoidi naturali ha prodotto effetti cardiovascolari nell’uomo e negli animali da laboratorio. [5-9]

La risposta vascolare negli esseri umani che hanno avuto la cannabis in condizioni sperimentali che portano un lieve aumento della frequenza cardiaca e della pressione sono tipicamente caratterizzativi del sangue. Tuttavia, una completa tolleranza a questi effetti si sviluppa rapidamente e potenziali rischi per la salute sembrano minimi. [10-11]

La somministrazione di cannabinoidi negli animali è normalmente associata con vasodilatazione, bradicardia transitoria e ipotensione, [12], e l’inibizione di aterosclerosi (indurimento delle arterie). [13-15] Studi hanno dimostrato anche che la somministrazione di cannabinoidi sintetici riduce la pressione sanguigna negli animali e non viene associata a cardiotossicità negli esseri umani. [16]

In questo momento la ricerca che sta valutando l’uso clinico dei cannabinoidi per l’ipertensione è al suo inizio [17] e potenzialmente le persone più a rischio sono avvertite in gran parte dagli esperti di astenersi comunque dal fumare cannabis. [ 18]

Riferimenti (in inglese)

[1] Franjo Grotenhermen. 2006. farmacodinamica clinici dei cannabinoidi. In Russo et al (Eds) Handbook of Cannabis Therapeutics . Binghampton, New York: Haworth Press.

[2] Batkai et al. 2004. endocannabinoidi agiscono a cannabinoidi-1 recettori regolano la funzione cardiovascolare nell’ipertensione . Circulation 110: 1996-220.

[3] Pacher et al. 2005. Il sangue regolazione della pressione da endocannabinoidi ei loro recettori (PDF) . Neurofarmacologia 48: 1130-1138.

[4] Ibid.

[5] Cecilia Hillard. 2000 endocannabinoidi e la funzione vascolare . Sperimentale Journal of Pharmacology and Therapeutics . 294: 27-32.

[6] Kunos et al. 2000 endocannabinoidi come modulatori cardiovascolari . Chimica e Fisica dei Lipidi 108: 159-168.

[7] Reese Jones. 2002. effetti sul sistema cardiovascolare di marijuana . Journal of Clinical Pharmacology . 42: 58-63.

[8] Ribuot et al. 2005 . effetti cardiaci e vascolari di cannabinoidi: Verso un uso terapeutico? Annales de Cardiologie et d’Angeiologie (Francia) 54: 89-96.

[9] Steven Karch. 2006. Cannabis e cardiotossicità. Scienza forense, Medicina e Patologia . 2: 13-18.

[10] Ibid.

[11] Rodondi et al. 2006. L’uso della marijuana, la dieta, indice di massa corporea e fattori di rischio cardiovascolare . American Journal of Cardiology 98: 478-484.

[12] Reese Jones. 2002. op. cit.

[13] Steffens e Mach. 2006. Verso un uso terapeutico di CB2 selettivo ligandi dei recettori dei cannabinoidi per l’aterosclerosi . Future Cardiologia 2: 49-53.

[14] Steffens et al. 2005. bassa dose orale cannabinoidi terapia progressione dell’aterosclerosi in voi ridurre topi . Nature 434: 782-786.

[15] Steffens e Mach. 2006. recettori dei cannabinoidi in aterosclerosi. Current Opinion in Lipidology 17: 519-526.

[16] Steven Karch. 2006. op. cit.

[17] Francois Mach. 2006. I nuovi agenti anti-infiammatori per ridurre l’aterosclerosi . Archivi di Fisiologia e Biochimica 112: 130-137.

[18] Thomas et al. 2014. avversi cardiovascolari, cerebrovascolari, e gli effetti vascolari periferici di inalazione marijuana: ciò che i cardiologi hanno bisogno di sapere . American Journal of Cardiology 113: 187-190.











































































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27 dicembre 2016 16:32 - ennius4531
L'informazione del parassita di nickname d'altri é copia/incollata da un sito che promuove la legalizzazione dell'erba magica .
Naturalmente, essendo un parassita, si guarda bene dal citarlo.

Vediamo un po' cosa dice una delle fonti citate nel copia/incolla.

Adverse cardiovascular, cerebrovascular, and peripheral vascular effects of marijuana inhalation: what cardiologists need to know.
Thomas G1, Kloner RA2, Rezkalla S3.
Author information
Abstract
Marijuana is the most widely used illicit drug, with approximately 200 million users worldwide. Once illegal throughout the United States, cannabis is now legal for medicinal purposes in several states and for recreational use in 3 states. The current wave of decriminalization may lead to more widespread use, and it is important that cardiologists be made aware of the potential for marijuana-associated adverse cardiovascular effects that may begin to occur in the population at a greater frequency. In this report, the investigators focus on the known cardiovascular, cerebrovascular, and peripheral effects of marijuana inhalation. Temporal associations between marijuana use and serious adverse events, including myocardial infarction, sudden cardiac death, cardiomyopathy, stroke, transient ischemic attack, and cannabis arteritis have been described. In conclusion, the potential for increased use of marijuana in the changing legal landscape suggests the need for the community to intensify research regarding the safety of marijuana use and for cardiologists to maintain an awareness of the potential for adverse effects."

Da sottolineare gli allarmi sull'uso dell'erba magica sulla salute.

.....
Sono state descritte associazioni temporali tra l'uso di marijuana ed eventi avversi gravi, tra cui infarto miocardico, morte cardiaca improvvisa, cardiomiopatia, ictus, attacco ischemico transitorio, e la cannabis arterite.
In conclusione, il potenziale per un maggiore uso di marijuana nel mutevole panorama legale suggerisce la necessità per la comunità di intensificare la ricerca per quanto riguarda la sicurezza d'uso di marijuana e per i cardiologi di mantenere la consapevolezza del potenziale di effetti negativi.
27 dicembre 2016 7:07 - ennio4531
Cannabis contro l’ipertensione: una serie di studi

L’alta pressione sanguigna, o ipertensione , è valutata per interessare un adulto su quattro negli Stati Uniti e in Europa.

Questa condizione di alta tensione nei vasi sanguigni nel cuore aumenta il rischio di ictus e malattie cardiache.

Una nuova ricerca indica che il sistema endocannabinoide gioca un ruolo nella regolazione della pressione sanguigna, anche se il suo meccanismo d’azione è non ben compreso. [1]

Gli studi sugli animali mostrano che l’anandamide e altri endocannabinoidi sopprimono la contrattilità cardiaca nell’ipertensione e possono normalizzare la pressione sanguigna [2-3]

Alcuni esperti hanno ipotizzato che la manipolazione del sistema endocannabinoide “può offrire nuovi approcci terapeutici in una varietà di disturbi cardiovascolari. “[4]

La somministrazione di cannabinoidi naturali ha prodotto effetti cardiovascolari nell’uomo e negli animali da laboratorio. [5-9]

La risposta vascolare negli esseri umani che hanno avuto la cannabis in condizioni sperimentali che portano un lieve aumento della frequenza cardiaca e della pressione sono tipicamente caratterizzativi del sangue. Tuttavia, una completa tolleranza a questi effetti si sviluppa rapidamente e potenziali rischi per la salute sembrano minimi. [10-11]

La somministrazione di cannabinoidi negli animali è normalmente associata con vasodilatazione, bradicardia transitoria e ipotensione, [12], e l’inibizione di aterosclerosi (indurimento delle arterie). [13-15] Studi hanno dimostrato anche che la somministrazione di cannabinoidi sintetici riduce la pressione sanguigna negli animali e non viene associata a cardiotossicità negli esseri umani. [16]

In questo momento la ricerca che sta valutando l’uso clinico dei cannabinoidi per l’ipertensione è al suo inizio [17] e potenzialmente le persone più a rischio sono avvertite in gran parte dagli esperti di astenersi comunque dal fumare cannabis. [ 18]

Riferimenti (in inglese)

[1] Franjo Grotenhermen. 2006. farmacodinamica clinici dei cannabinoidi. In Russo et al (Eds) Handbook of Cannabis Therapeutics . Binghampton, New York: Haworth Press.

[2] Batkai et al. 2004. endocannabinoidi agiscono a cannabinoidi-1 recettori regolano la funzione cardiovascolare nell’ipertensione . Circulation 110: 1996-220.

[3] Pacher et al. 2005. Il sangue regolazione della pressione da endocannabinoidi ei loro recettori (PDF) . Neurofarmacologia 48: 1130-1138.

[4] Ibid.

[5] Cecilia Hillard. 2000 endocannabinoidi e la funzione vascolare . Sperimentale Journal of Pharmacology and Therapeutics . 294: 27-32.

[6] Kunos et al. 2000 endocannabinoidi come modulatori cardiovascolari . Chimica e Fisica dei Lipidi 108: 159-168.

[7] Reese Jones. 2002. effetti sul sistema cardiovascolare di marijuana . Journal of Clinical Pharmacology . 42: 58-63.

[8] Ribuot et al. 2005 . effetti cardiaci e vascolari di cannabinoidi: Verso un uso terapeutico? Annales de Cardiologie et d’Angeiologie (Francia) 54: 89-96.

[9] Steven Karch. 2006. Cannabis e cardiotossicità. Scienza forense, Medicina e Patologia . 2: 13-18.

[10] Ibid.

[11] Rodondi et al. 2006. L’uso della marijuana, la dieta, indice di massa corporea e fattori di rischio cardiovascolare . American Journal of Cardiology 98: 478-484.

[12] Reese Jones. 2002. op. cit.

[13] Steffens e Mach. 2006. Verso un uso terapeutico di CB2 selettivo ligandi dei recettori dei cannabinoidi per l’aterosclerosi . Future Cardiologia 2: 49-53.

[14] Steffens et al. 2005. bassa dose orale cannabinoidi terapia progressione dell’aterosclerosi in voi ridurre topi . Nature 434: 782-786.

[15] Steffens e Mach. 2006. recettori dei cannabinoidi in aterosclerosi. Current Opinion in Lipidology 17: 519-526.

[16] Steven Karch. 2006. op. cit.

[17] Francois Mach. 2006. I nuovi agenti anti-infiammatori per ridurre l’aterosclerosi . Archivi di Fisiologia e Biochimica 112: 130-137.

[18] Thomas et al. 2014. avversi cardiovascolari, cerebrovascolari, e gli effetti vascolari periferici di inalazione marijuana: ciò che i cardiologi hanno bisogno di sapere . American Journal of Cardiology 113: 187-190.

























































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27 dicembre 2016 2:23 - anandamide1972
Hai ragione, Come sempre hai ragione.
Diglielo erniuccio diglielo a questi pavloviani di merda che ti attaccano perché te c'hai l'osso tossico e loro no, perché te sai preparare la "...pozione dagli effetti straordinari ( registered trademark by erniuccio4530 che poi è passato ad erniuccio4531 fino a quando il piccolo erniuccio4532 quando sarà un erniuccio adulto, erediterà la ricetta)...glielo devi URLARE a questi pavloviani drogati " HO RAGIONEEE pavloviani di merda IO HO RA GIO NEEEE".
Anche se lo capisce uno su 1000 è una vittoria del buonsenso. Quindi erniuccio non mollare. L'unica cosa...ora STOP con l'osso fino al2 Gennaio perché devi fare il DISCORSO di fine anno e ci servi al massimo della TUA lucidità e poi subito dopo hai la serata con Lele del quale ti ricordo sei il consulente per la comunicazione.
E poi...erniuccio,guarda a che ora ti scrivo...pensa in grotta come sarebbe tutto più bello. Mi ami o noooo mi ami o nooo mi ami onoooooo
Ti sento, vorrei incontrarti.
27 dicembre 2016 0:27 - ennius4531
L'informazione del parassita di nickname d'altri é copia/incollata da un sito che promuove la legalizzazione dell'erba magica .
Naturalmente, essendo un parassita, si guarda bene dal citarla.

Vediamo un po' cosa dice una delle fonti citate nel copia/incolla.

Adverse cardiovascular, cerebrovascular, and peripheral vascular effects of marijuana inhalation: what cardiologists need to know.
Thomas G1, Kloner RA2, Rezkalla S3.
Author information
Abstract
Marijuana is the most widely used illicit drug, with approximately 200 million users worldwide. Once illegal throughout the United States, cannabis is now legal for medicinal purposes in several states and for recreational use in 3 states. The current wave of decriminalization may lead to more widespread use, and it is important that cardiologists be made aware of the potential for marijuana-associated adverse cardiovascular effects that may begin to occur in the population at a greater frequency. In this report, the investigators focus on the known cardiovascular, cerebrovascular, and peripheral effects of marijuana inhalation. Temporal associations between marijuana use and serious adverse events, including myocardial infarction, sudden cardiac death, cardiomyopathy, stroke, transient ischemic attack, and cannabis arteritis have been described. In conclusion, the potential for increased use of marijuana in the changing legal landscape suggests the need for the community to intensify research regarding the safety of marijuana use and for cardiologists to maintain an awareness of the potential for adverse effects."

Da sottolineare gli allarmi sull'uso dell'erba magica sulla salute.

.....
Sono state descritte associazioni temporali tra l'uso di marijuana ed eventi avversi gravi, tra cui infarto miocardico, morte cardiaca improvvisa, cardiomiopatia, ictus, attacco ischemico transitorio, e la cannabis arterite.
In conclusione, il potenziale per un maggiore uso di marijuana nel mutevole panorama legale suggerisce la necessità per la comunità di intensificare la ricerca per quanto riguarda la sicurezza d'uso di marijuana e per i cardiologi di mantenere la consapevolezza del potenziale di effetti negativi.
26 dicembre 2016 17:38 - ennio4531
Cannabis contro l’ipertensione: una serie di studi

L’alta pressione sanguigna, o ipertensione , è valutata per interessare un adulto su quattro negli Stati Uniti e in Europa.

Questa condizione di alta tensione nei vasi sanguigni nel cuore aumenta il rischio di ictus e malattie cardiache.

Una nuova ricerca indica che il sistema endocannabinoide gioca un ruolo nella regolazione della pressione sanguigna, anche se il suo meccanismo d’azione è non ben compreso. [1]

Gli studi sugli animali mostrano che l’anandamide e altri endocannabinoidi sopprimono la contrattilità cardiaca nell’ipertensione e possono normalizzare la pressione sanguigna [2-3]

Alcuni esperti hanno ipotizzato che la manipolazione del sistema endocannabinoide “può offrire nuovi approcci terapeutici in una varietà di disturbi cardiovascolari. “[4]

La somministrazione di cannabinoidi naturali ha prodotto effetti cardiovascolari nell’uomo e negli animali da laboratorio. [5-9]

La risposta vascolare negli esseri umani che hanno avuto la cannabis in condizioni sperimentali che portano un lieve aumento della frequenza cardiaca e della pressione sono tipicamente caratterizzativi del sangue. Tuttavia, una completa tolleranza a questi effetti si sviluppa rapidamente e potenziali rischi per la salute sembrano minimi. [10-11]

La somministrazione di cannabinoidi negli animali è normalmente associata con vasodilatazione, bradicardia transitoria e ipotensione, [12], e l’inibizione di aterosclerosi (indurimento delle arterie). [13-15] Studi hanno dimostrato anche che la somministrazione di cannabinoidi sintetici riduce la pressione sanguigna negli animali e non viene associata a cardiotossicità negli esseri umani. [16]

In questo momento la ricerca che sta valutando l’uso clinico dei cannabinoidi per l’ipertensione è al suo inizio [17] e potenzialmente le persone più a rischio sono avvertite in gran parte dagli esperti di astenersi comunque dal fumare cannabis. [ 18]

Riferimenti (in inglese)

[1] Franjo Grotenhermen. 2006. farmacodinamica clinici dei cannabinoidi. In Russo et al (Eds) Handbook of Cannabis Therapeutics . Binghampton, New York: Haworth Press.

[2] Batkai et al. 2004. endocannabinoidi agiscono a cannabinoidi-1 recettori regolano la funzione cardiovascolare nell’ipertensione . Circulation 110: 1996-220.

[3] Pacher et al. 2005. Il sangue regolazione della pressione da endocannabinoidi ei loro recettori (PDF) . Neurofarmacologia 48: 1130-1138.

[4] Ibid.

[5] Cecilia Hillard. 2000 endocannabinoidi e la funzione vascolare . Sperimentale Journal of Pharmacology and Therapeutics . 294: 27-32.

[6] Kunos et al. 2000 endocannabinoidi come modulatori cardiovascolari . Chimica e Fisica dei Lipidi 108: 159-168.

[7] Reese Jones. 2002. effetti sul sistema cardiovascolare di marijuana . Journal of Clinical Pharmacology . 42: 58-63.

[8] Ribuot et al. 2005 . effetti cardiaci e vascolari di cannabinoidi: Verso un uso terapeutico? Annales de Cardiologie et d’Angeiologie (Francia) 54: 89-96.

[9] Steven Karch. 2006. Cannabis e cardiotossicità. Scienza forense, Medicina e Patologia . 2: 13-18.

[10] Ibid.

[11] Rodondi et al. 2006. L’uso della marijuana, la dieta, indice di massa corporea e fattori di rischio cardiovascolare . American Journal of Cardiology 98: 478-484.

[12] Reese Jones. 2002. op. cit.

[13] Steffens e Mach. 2006. Verso un uso terapeutico di CB2 selettivo ligandi dei recettori dei cannabinoidi per l’aterosclerosi . Future Cardiologia 2: 49-53.

[14] Steffens et al. 2005. bassa dose orale cannabinoidi terapia progressione dell’aterosclerosi in voi ridurre topi . Nature 434: 782-786.

[15] Steffens e Mach. 2006. recettori dei cannabinoidi in aterosclerosi. Current Opinion in Lipidology 17: 519-526.

[16] Steven Karch. 2006. op. cit.

[17] Francois Mach. 2006. I nuovi agenti anti-infiammatori per ridurre l’aterosclerosi . Archivi di Fisiologia e Biochimica 112: 130-137.

[18] Thomas et al. 2014. avversi cardiovascolari, cerebrovascolari, e gli effetti vascolari periferici di inalazione marijuana: ciò che i cardiologi hanno bisogno di sapere . American Journal of Cardiology 113: 187-190.













































































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26 dicembre 2016 17:37 - ennio4531
Cannabis contro l’ipertensione: una serie di studi

L’alta pressione sanguigna, o ipertensione , è valutata per interessare un adulto su quattro negli Stati Uniti e in Europa.

Questa condizione di alta tensione nei vasi sanguigni nel cuore aumenta il rischio di ictus e malattie cardiache.

Una nuova ricerca indica che il sistema endocannabinoide gioca un ruolo nella regolazione della pressione sanguigna, anche se il suo meccanismo d’azione è non ben compreso. [1]

Gli studi sugli animali mostrano che l’anandamide e altri endocannabinoidi sopprimono la contrattilità cardiaca nell’ipertensione e possono normalizzare la pressione sanguigna [2-3]

Alcuni esperti hanno ipotizzato che la manipolazione del sistema endocannabinoide “può offrire nuovi approcci terapeutici in una varietà di disturbi cardiovascolari. “[4]

La somministrazione di cannabinoidi naturali ha prodotto effetti cardiovascolari nell’uomo e negli animali da laboratorio. [5-9]

La risposta vascolare negli esseri umani che hanno avuto la cannabis in condizioni sperimentali che portano un lieve aumento della frequenza cardiaca e della pressione sono tipicamente caratterizzativi del sangue. Tuttavia, una completa tolleranza a questi effetti si sviluppa rapidamente e potenziali rischi per la salute sembrano minimi. [10-11]

La somministrazione di cannabinoidi negli animali è normalmente associata con vasodilatazione, bradicardia transitoria e ipotensione, [12], e l’inibizione di aterosclerosi (indurimento delle arterie). [13-15] Studi hanno dimostrato anche che la somministrazione di cannabinoidi sintetici riduce la pressione sanguigna negli animali e non viene associata a cardiotossicità negli esseri umani. [16]

In questo momento la ricerca che sta valutando l’uso clinico dei cannabinoidi per l’ipertensione è al suo inizio [17] e potenzialmente le persone più a rischio sono avvertite in gran parte dagli esperti di astenersi comunque dal fumare cannabis. [ 18]

Riferimenti (in inglese)

[1] Franjo Grotenhermen. 2006. farmacodinamica clinici dei cannabinoidi. In Russo et al (Eds) Handbook of Cannabis Therapeutics . Binghampton, New York: Haworth Press.

[2] Batkai et al. 2004. endocannabinoidi agiscono a cannabinoidi-1 recettori regolano la funzione cardiovascolare nell’ipertensione . Circulation 110: 1996-220.

[3] Pacher et al. 2005. Il sangue regolazione della pressione da endocannabinoidi ei loro recettori (PDF) . Neurofarmacologia 48: 1130-1138.

[4] Ibid.

[5] Cecilia Hillard. 2000 endocannabinoidi e la funzione vascolare . Sperimentale Journal of Pharmacology and Therapeutics . 294: 27-32.

[6] Kunos et al. 2000 endocannabinoidi come modulatori cardiovascolari . Chimica e Fisica dei Lipidi 108: 159-168.

[7] Reese Jones. 2002. effetti sul sistema cardiovascolare di marijuana . Journal of Clinical Pharmacology . 42: 58-63.

[8] Ribuot et al. 2005 . effetti cardiaci e vascolari di cannabinoidi: Verso un uso terapeutico? Annales de Cardiologie et d’Angeiologie (Francia) 54: 89-96.

[9] Steven Karch. 2006. Cannabis e cardiotossicità. Scienza forense, Medicina e Patologia . 2: 13-18.

[10] Ibid.

[11] Rodondi et al. 2006. L’uso della marijuana, la dieta, indice di massa corporea e fattori di rischio cardiovascolare . American Journal of Cardiology 98: 478-484.

[12] Reese Jones. 2002. op. cit.

[13] Steffens e Mach. 2006. Verso un uso terapeutico di CB2 selettivo ligandi dei recettori dei cannabinoidi per l’aterosclerosi . Future Cardiologia 2: 49-53.

[14] Steffens et al. 2005. bassa dose orale cannabinoidi terapia progressione dell’aterosclerosi in voi ridurre topi . Nature 434: 782-786.

[15] Steffens e Mach. 2006. recettori dei cannabinoidi in aterosclerosi. Current Opinion in Lipidology 17: 519-526.

[16] Steven Karch. 2006. op. cit.

[17] Francois Mach. 2006. I nuovi agenti anti-infiammatori per ridurre l’aterosclerosi . Archivi di Fisiologia e Biochimica 112: 130-137.

[18] Thomas et al. 2014. avversi cardiovascolari, cerebrovascolari, e gli effetti vascolari periferici di inalazione marijuana: ciò che i cardiologi hanno bisogno di sapere . American Journal of Cardiology 113: 187-190.
26 dicembre 2016 12:34 - ennius4531
.... ululano alla luna uscendo da camere fumogene esprimendo ciò che neuroni alterati possono loro permettere e cioè improperi e cazzeggi biliosi.

Nulla di nuovo sotto il sole alla luce anche di testimonianze come .....

Elton John ha raccontato i suoi trascorsi .. erbivendoli a Matt Lauer durante il programma "Today"

"Mi venivano attacchi epilettici e diventavo blu. Mi trovano sul pavimento e mi mettevano a letto e dopo 40 minuti ero già lì che mi facevo un’altra striscia"..

"Rimanevo sveglio, fumavo qualche spinello, bevevo una bottiglia di Johnnie Walker e non mi addormentavo per tre giorni. Poi mi addormentavo per un giorno e mezzo, mi svegliavo ed ero affamatissimo perché non avevo mangiato.

Mi facevo tre panini al bacon, un barattolo di gelato e poi vomitavo tutto perché ero diventato bulimico. E poi ricominciavo tutto dall’inizio. La mia vita era una tragedia".

"Ho sprecato una bella fetta della mia vita. Ero drogato ed egocentrico. C’erano persone, amici, che mi morivano accanto ma la cosa non mi fermava dal continuare a vivere quella vita, il che è la parte più terribile della dipendenza. Sai, è una malattia davvero brutta".
26 dicembre 2016 3:52 - Starfighter23
RINGRAZIAMO QUELLA MERDA DI DONVITO CHE CONTINUA A FORNIRE IL MATERIALE DI PROPAGANDA INFISCHIANDOSENE DEI MALATI CHE USANO CANNABIS,RINGRAZIAMOLO PER AVER CREATO LUI ENNIUS4531,AUGURIAMO UN NATALE COSTELLATO DI MERDA ANCHE A LUI
26 dicembre 2016 3:49 - Starfighter23
OSSO TOSSICOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO
25 dicembre 2016 23:46 - anandamide1972
no erniuccio ora non mi fotti più, prima col pattludico, poi con...ozzo tozzicooo e ora...addirittura...la POZIONE DAGLI EFFETTI STRAORDINARI.
Ora mi sono rotto i coglioni che tu faccia il figo " c'ho tutto io..." e quello e quell'altro. Sei sempre sotto osso e pensi alla POZIONEEEE dagli effetti straordinari ( naturalmente). Non puoi continuare a drogarti solo te!!! HAI CAPITO ?
Comunque saresti un buon promotore di droghe. Trovi nomi e descrizioni che solo un addetto ai lavori potrebbe coniare. Erniuccio erniuccio...la sai lunga te, si.
25 dicembre 2016 23:40 - anandamide1972
Er nio er nio er nio er nio er nio er nio er nio er nio,
Hai ragione.
25 dicembre 2016 21:55 - ennius4531
... il disagiato23 é solo un figlio minore dello strano caso riferito a Dr. Jekyll and Mr. Hyde a cui fanno eco i tradizionali suoi sodali...

"Passando non senza esitazioni dalla teoria alla pratica, Jekyll miscela varie sostanze ed ottiene una pozione dagli effetti straordinari. Essa destruttura l'unità dell'essere umano e conferisce esistenza propria e distinta alle inclinazioni nascoste ma presenti nell'animo..." 

tanto da assumere una seconda identità rivolta ..

" .. alla propria soddisfazione sadica, egoistica, sfrenata, selvaggia e asociale."
25 dicembre 2016 21:44 - Starfighter23
RINGRAZIAMO QUELLA MERDA DI DONVITO CHE CONTINUA A FORNIRE IL MATERIALE DI PROPAGANDA INFISCHIANDOSENE DEI MALATI CHE USANO CANNABIS,RINGRAZIAMOLO PER AVER CREATO LUI ENNIUS4531,AUGURIAMO UN NATALE COSTELLATO DI MERDA ANCHE A LUI
25 dicembre 2016 21:40 - anandamide1972
Vai erniuccio digneneeee.

Dis cor so dis cor so dis cor so dis cor so dis cor so dis cor so dis cor so dis cor so dis cor so.

Dai erniucciooo, scaraventa sul piatto un altro dei tuoi sommi abstract.

dis cor so dis cor so dis cor so dis cor so dis cor so dis cor so dis cor so dis cor so
25 dicembre 2016 21:29 - Starfighter23
OCCUPATI DI TRATTAMENTI PENSIONISTICI CHE PIU' IN LA NON RIESCI AD ANDARE VECCHIO DI MERDA
25 dicembre 2016 21:26 - Starfighter23
QUANDO VOGLIO TI CLONO PER MESI E I TUOI COMMENTI VERRANNO SOTTERRATI,QUESTA ESTATE HAI AVUTO SOLO UN ASSAGGIO

STAI ATTENTO FIGLIO DI PUTTANA
25 dicembre 2016 21:23 - ennius4531
... ah... vediamo un po' cosa dice la ricerca sull'erba magica ovvero pattume ludico ....


( Abstract )
Harvard Medical School 16/04/2014

' Nello studio, pubblicato sul Journal of Neurosciences, le persone che avevano usato cannabis una o due volte la settimana anche per pochi mesi, sono state trovate avere cambiamenti nelle zone del cervello che regolano le emozioni, la motivazione e la dipendenza.

I ricercatori della Harvard Medical School hanno effettuate scansioni 3D dettagliate sul cervello degli studenti che avevano consumato cannabis raramente e non erano assuefatti e li hanno confrontati con quelle di studenti che non avevano mai consumato la droga.

Due sezioni principali del cervello sono risultate essere colpite. Ovviamente, più alto il consumo di cannabis dei soggetti dello studio, maggiori le anomalie cerebrali su migliaia di soggetti .

L’autore della ricerca , il dottor Hans Breiter, professore di psichiatria e scienze comportamentali alla Northwestern University Feinberg School of Medicine, ha dichiarato : “Questo studio solleva una sfida forte all’idea che l’uso occasionale di marijuana non sia associato a conseguenze negative. ...."

Mark Winstanley , chief executive del centro per malati mentali Rethink , ha detto: “Per troppo tempo la cannabis è stata vista come sicura, ma come suggerisce questo studio, può avere davvero un grave impatto sulla vostra salute mentale . La ricerca mostra anche che quando la gente fuma cannabis prima dei 15 anni, si quadruplica la probabilità di sviluppare psicosi. Ma poche persone sono consapevoli dei rischi.”
25 dicembre 2016 21:14 - Starfighter23
PREGNO4531 RIDAMMI L'OSSO TOSSICO SE NO FINISCE MALE UOMO DI MERDAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
25 dicembre 2016 21:05 - ennius4531
.... hanno la reattività equiparabile a quella dei maialini a cui basta tirare la coda ad uno per farli grugnire tutti .

Per cui basta una mia critica ad uno di loro che tutti sentono la necessità di ululare concetti sconnessi o ad esprimersi cazzeggiando.

Una delle tante ricerche specialistiche così spiega tali comportamenti .

University of Texas. 2014 

"Fumare marijuana in giovane eta' puo' avere conseguenze di lungo termine sul cervello, e persino ridurre il quoziente intellettivo: lo rivela uno studio dei ricercatori della University of Texas. " 

Lo studio mostra come ci siano differenze cerebrali tra i fumatori abituali di marijuana e le altre persone. ..

Prima si inizia a fare uso di marijuana, piu' pronunciate sono le differenze", ha spiegato ai media statunitensi la dottoressa Francesca Filbey, autrice principale dello studio e professore alla School of Behavioral and Brain Sciences dell'University of Texas."
25 dicembre 2016 18:05 - anandamide1972
Bravo erniuccio, hai ragione, te si che hai capito tutto. Non si può fare altro che darti ragione. Tu fossi però un po' più pavloviano saresti più simpatico. Però da un omino di cultura come te chiunque ha solo da imparare. Grazie erniuccio. Lavati però, perché puzzi di " spogliatoio " e osso tossico. E' normale eh, non so se poi hai dormito erniuccio, ma ti ricordo che stanotte ti hanno recuperato mentre correvi dietro ad un'ambulanza incazzato perché era troppo pavloviana...insomma, scusa se rientro nel discorso, mi pare da teste di cazzo far desiderare una cosa e poi negarla. E il pattune ludico e l'osso tossico e il brodo magico ( detto brodo primordiale perché per 8 ore se lo bevi pensi di essere un Flinstones)...e...eppoi ti sei pappato tutto da solo, bella roba si, bella persona sei te, si.
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