MA DELLE PECORE CHE PASSANO LE RECINZIONI DELLE DISCARICHE E
BIACCUMULANO NEL LATTE MOLTO DI PIU',NESSUNO PARLA....
IL PECORINO,RICOTTA ECC POI CI SARANNO PURE LE VACCHE O
NO?INSOMMA IL VERO IMMANE PROBLEMA SONO I PERCOLATI DELLE
DISCARICHE,FORSE ANCHE RADIOATTIVI...NOI ALL INFN DI
FRASCATI STIAMO STUDIANDO UN SISTEMA AL PLASMA PER BRUCIARE
E TERMOVALORIZZARE TUTTO L INQUINATO,ANCHE IL TERRENO,MA
COME AL SOLITO MANCANO I FONDI... RSVP E DIVULGATE
30 marzo 2008 0:00 - Ennio
Il problema non è solo la mozzarella, solo che quando una
cosa succede a Napoli viene acuita all'esasperazione.
Nessuno ha detto niente su Chernobil? Che fine hanno fatto
il filtri del condizionamento delle auto e degli uffici
dell'epoca? Il garno con cui si è prodotta la pasta
dopo il 1986 non proveniva anche dall'Ucraina e zone
limitrofe? Quali controlli sono effettuati e che quantità
di idrocarburi aromatici sono contenuti nei prodotti
alimentari (formaggi, saluami ecc.)contenuti nelle buste di
plastica che si sviluppano all'atto della termosaldatura
delle stesse?
30 marzo 2008 0:00 - Ennio
ED a Bassolino che dovrebbe commissariare le ASL chi lo
commissiona? In considerazione del fatto che è il
principale artefice dei rifiuti tossici inceneriti
quotidianamente da tredici anni sul territorio. Tredici anni
or sono presentai una denuncia alla Polizia ed ai
Carabimieri, ove indicavo che dai rifiuti tossici inceneriti
osgni sera sul Vesuvio, si sviluppava dalla combustione
Diossina, che in consuderazione del terriotorio circostante
coltivato a vigneto avevamo propabilmente vini alla
diossina. Mi ricordo che fui quasi deriso quando consegnai
la denuncia, in cui indicavo,peraltro, che con un elicottero
era facile individuare le varie cave di rifiuti tossici che
venivano inceneriti. Ricordo che andai anche in Prefettura e
dal questore dell'epoce, ovviamente feci un buco
nell'acqua. E' triste vedere alla ribalta della
cronaca dopo tredici anni quanto avevp denunciato
all'epoca, senza alcub esito.
La contaminazione
ambientale da diossine in provincia di Caserta -
30 marzo 2008 0:00 - Ciribiribì
Abbiamo fatto il pieno di vergogna nel mondo.
Ora
gli Italiani oltre che MAFIOSI SICILIANI sono anche
conosciuti come Rubbish Napoletana.
29 marzo 2008 0:00 - ciro
ma non dite cazzate
28 marzo 2008 0:00 - DarkDivin
Stiamo diventando velocemente paese del quarto mondo. W
l'Italia!
27 marzo 2008 0:00 - Passante
Oggi è stato detto che le mozzarelle contaminate non sono
state esportate.... ma come sono sollevato, sono destinate
solo al consumo interno!!!! Che fortuna!!!
27 marzo 2008 0:00 - Vincenzo
Condivido quanto già detto a proposito di Bassolino, della
Iervolino e di tutti coloro che negli anni nulla hanno fatto
per evitare tutto questo. Ma......... a nessuno è venuto in
mente che la campania, non è solo Napoli, non è solo il
Casertano. La campania è anche Salerno con la sua
provincia, la campania è anche la piana del sele e il basso
cilento, dove da sempre si allevano le bufale e si produce
la miglior mozzarella di bufala del mondo. Luoghi dove in
tanti paesi esiste la raccolta differenziata da anni, luoghi
dove la spazzatura viene raccolta normalmente ogni giorno
cosi come avviene a Milano o Padova. Naturalmente ciò non
fa notizia, conviene a tutti , politici di destra e
imprenditori non campani a fare di tutta l'erba un
fascio. Intanto per noi abitanti delle campagne salernitane
la vita è diventata ancora più dura. I caseifici hanno
ridotto il personale, gli trasportatori hanno ridotto il
numero dei viaggi (e bisogna pagare le rate dei camion!)gli
agricoltori non riescono a coprire le spese e così via.
Chi ci ripagherà di tutto questo? Nessuno che ha il
coraggio di fare questo "distinguo". Siamo in
campagna elettorale e non conviene a nessuno crearsi dei
nemici. Buonasera!
27 marzo 2008 0:00 - fabio migliaccio
mi sembra assurdo che si getti alle fiamme un settore di
persone che lavora duramente tutti i giorni per notizie non
chiare apparse solo sulle agenzie di stampa. quello che
forse i consumatori non sanno è che il latte degli 83
allevamenti sospettati, e quindi sottoposti a controlli
ulteriori, viene in via cautelare distrutto fino
all'ottenimento di risultati di laboratorio e che quindi
non se ne fa prodotto dop che finisce sulle tavole . prima
di mettere in ginocchio un settore produttivo abbiate almeno
la correttezza di verificare le fonti e di indagare quali
procedure sono messe in atto a tutela dei consumatori.
fabio migliaccio allevatore di bufale del casertano
27 marzo 2008 0:00 - Harakiri
Giustissimo. Il problema non è la quantità di
diossina contenuta in una mozzarella ma 1) che
c'azzecca la diossina con un prodotto DOP? 2) a
quante microdosi di diossina siamo esposti ogni giorno?
3) che fanno gli organi competenti? 4) che ne facciamo
di Bassolino? 5) che ne facciamo di Iervolino? 6)
che ne facciamo di Turco? 7) che cosa pensano di fare i
campani delle loro schede elettorali? 8) che ne faremo
noi italiani di tutti i prodotti campani? 9) che ne
facciamo dei prefetti, questori, presidenti ASL, sindaci,
assessori, consiglieri regionali, provinciali e comunali di
tutta la Campania? 10) che fa la magistratura?
27 marzo 2008 0:00 - massimo
CON LA SALUTE DEI CONSUMATORI NON SI SCHERZA.SONO NAPOLETANO
E CREDO CHE BEN VENGANO I CONTROLLI MA INIZIAMO DALLA NOSTRA
TERRA ORMAI CONTAMINATA, LA CATENA ALIMENTARE INIZIA DA DOVE
E COME VIVONO GLI ANIMALI COSA MANGIANO ANALIZZARE LA TERRA
L'ARIA E L'ACQUA DELLA CAMPANIA E POI SI RENDERANNO
CONTO DI QUANTO MALE HANNO FATTO A QUESTA TERRA I NOSTRI
POLITICI CON LE LORO ARROGANZE E LA LORO VOGLIA DI
POTERE.ORMAI NON CI SONO PIU SPERANZE IO CREDO SOLO NELLA
FUGA DA QUESTA REGIONE.IGNORANZA CAMORRA ILLEGALITA QUESTE
SONO LE CASUSE DI QUESTA SITUAZIONE.
27 marzo 2008 0:00 - antonio
come al solito le informazioni, anche quelle relative alla
salute dei cittadini, sono sempre manipolate ad arte, e come
si evince dagli organi informativi (telegiornali, stampa e
quant'altro) i dati sono sempre minimizzati e mai
nessuno che faccia nomi certi dove sono state riscontrate
anomalie!!! ma non vi è una legge serie a tutela di noi
consumatori per sapere eventuali casi dove si sono
manifestati e metterli in un pubblico avviso?