COMMENTI
  (Da 1 a 13 di 13)  
11 dicembre 2017 14:02 - ennius4531
La ricerca specialistica sugli effetti dell'erba magica ci dice che ..

Da Aduc

AUSTRALIA - Uso cannabis regolare sotto 17 anni. Studio: maggiore rischio suicidio e abbandono studio
Notizia  10 settembre 2014
 
Chi usa regolarmente cannabis prima dei 17 anni ha una probabilità di oltre il 60% maggiore di abbandonare gli studi secondari ed è a rischio significativamente più alto di non completare quelli universitari, di usare altre droghe e di tentare il suicidio, rispetto a chi non l'ha mai fumata.

Uno studio australiano del Centro Nazionale di Ricerca su Droghe e Alcool dell'Università del Nuovo Galles del Sud conclude inoltre che non vi è un livello 'sicuro' di uso da parte di adolescenti, e che i risultati educativi più scarsi e i rischi accresciuti si verificano anche fra chi usa la droga meno di una volta al mese. Gli studiosi hanno elaborato i dati di 3765 partecipanti che hanno usato cannabis, da tre ampi studi di lunga durata sulla frequenza e sugli effetti del suo uso.

Secondo gli autori della ricerca, pubblicata su The Lancet Psychiatry, si tratta della dimostrazione più fondata dei danni della marijuana negli anni dell'adolescenza. I ricercatori hanno esaminato una serie di aspetti dello sviluppo fino all'età di 30 anni: completamento degli studi secondari, conseguimento di una laurea, dipendenza dalla cannabis, uso di altre droghe illegali, tentativi di suicidio, e depressione.

Gli adolescenti sotto i 17 anni che assumevano cannabis quotidianamente avevano una probabilità di oltre il 60% minore di completare la scuola superiore o l'università, sette volte più alta di tentare il suicidio, 18 volte maggiore di sviluppare dipendenza dalla cannabis e otto volte maggiore di usare altre droghe illegali più tardi nella vita. "I risultati sono particolarmente tempestivi, dato che diversi Stati Usa e paesi dell'America Latina si muovono verso la depenalizzazione o legalizzazione della cannabis, che la renderebbero più accessibile ai più giovani", scrive il principale autore dello studio, Edmund Silins. "Le autorità devono essere consapevoli che un suo uso in adolescenza è associato a una serie di esiti negativi sulla salute, sul benessere e sull'affermazione personale", aggiunge.
_______________________________________

The Lancet Psychiatry

Young adult sequelae of adolescent cannabis use: an integrative analysis
Volume 1, No. 4, p286–293, September 2014

Dr Edmund Silins, PhD!L John Horwood, MSc, Prof George C Patton, MD, Prof David M Fergusson, PhD, Craig A Olsson, PhD, Delyse M Hutchinson, PhD, Elizabeth Spry, BA, Prof John W Toumbourou, PhD, Prof Louisa Degenhardt, PhD, Wendy Swift, PhD, Carolyn Coffey, PhD, Robert J Tait, PhD, Primrose Letcher, PhD, Prof Jan Copeland, PhD, Richard P Mattick, PhD,
11 dicembre 2017 0:04 - Starfighter23
NON RISPONDERE MIRACCOMANDO CONIGLIO DI MERDA SCAPPA SCAPPA MERDA

SENTI UN PO DEFICENTE4531 POMPINARO DI MERDA HAI LETTO DI QUESTO STUDIO FATTO DALLA TUA UNIVERSITA' PREFERITA? CONFERMA CHE LA CANNABIS FA BENE AL CERVELLO COS'HAI DA DIRCI IN MERITO UOMO DI MERDA?

La Cannabis può migliorare le funzioni del cervello? La conferma da uno studio dell’Università di Harvard

LO CONOSCI?
6 dicembre 2017 19:30 - ennius4531
La ricerca specialistica sull'erba magica ci dice che...

Da Aduc

USA: Cannabis riduce dimensione e forma spermatozoi. Studio 9 giugno 2014

La cannabis mette a serio rischio la fertilita' dei giovani uomini, secondo un nuovo studio dell'Universita' di Sheffield secondo un nuovo studio pubblicato sulla rivista 'Human Reproduction'.Il consumo di marijuana riduce infatti le dimensioni e la forma degli spermatozoi. Se si progetta di mettere su famiglia, quindi, e' meglio smettere di fumarla. La ricerca e' la piu' grande mai effettuata al mondo per valutare come comuni stili di vita influenzino la struttura degli spermatozoi.

Dalle analisi sono emersi anche altri fattori che esercitano un impatto sulla morfologia degli spermatozoi. Ad esempio, forma e dimensioni sembrano peggiorare nei campioni eiaculati durante i mesi estivi mentre migliorano negli uomini che si sono astenuti da attivita' sessuali per piu' di sei giorni. Sigarette e alcol pare abbiano, invece, poco effetto. L'indagine ha reclutato un campione di 2.249 uomini da quattordici cliniche per la fertilita' del Regno Unito. ....

Additional information

The paper, ‘Modified and non-modifiable risk factors for poor sperm morphology’ by AA Pacey et al, will be published in the journal Human Reproduction, at 00:05 (BST) on Thursday 5 June 2014.
1 Participating centres were: Department of Obstetrics and Gynaecology, Queens University, Belfast; Assisted Conception Unit, Birmingham Women’s Hospital; Division of Obstetrics and Gynaecology, St Michael’s Hospital, Bristol; Directorate of Women’s Health, Southmead Hospital, Bristol; Cardiff Assisted Reproduction Unit, University of Wales; MRC Reproductive Biology Unit, Edinburgh; Reproductive Medicine Unit, Liverpool Women’s Hospital; St Bartholomew’s Hospital, London; Department of Obstetrics and Gynaecology, Royal Free and University College, London; Department of Reproductive Medicine, St Mary’s Hospital, Manchester; IVF/Immunology Laboratory, Salford Royal Hospital Department of Histopathology, University hospital of South Manchester; International Centre for Life, Newcastle; Department of Obstetrics and Gynaecology, Jessop Hospital for Women, Sheffield; Shropshire and Mid-Wales Fertility Centre, Royal Shrewsbury NHS Trustk. '


USA - Marijuana pericolosa per cervello adolescenti. Accademia Pediatri
Notizia  28 febbraio 2017 10:28

Attenzione ai danni della marijuana per lo sviluppo cerebrale degli adolescenti, ha effetti ben più pericolosi che sulla materia grigia degli adulti. L'avvertimento, rivolto specialmente ai genitori americani che ne fanno uso, arriva dall'Accademia dei pediatri Usa. Sulla rivista 'Pediatrics', gli specialisti prendono posizione contro l'utilizzo di cannabis da parte di bambini e teen-ager, anche per ragioni mediche.

A far scattare la nota - secondo l'organizzazione - è il 'lassismo' instauratosi dopo la liberalizzazione in molti stati dell'erba a uso ricreativo. "I genitori che ne fanno uso - osserva il co-autore dello studio Seth Ammerman, professore alla Stanford University - pensano vada bene anche per i propri figli, ma non e' così".

"Molti - osserva ancora il ricercatore - dicono ai medici: 'io uso la marijuana moderatamente e non mi crea problemi', perche' non lasciarla usare anche ai miei figli". Il rapporto su Pediatrics sottolinea che il cervello continua il suo sviluppo almeno sino ai 20 anni, e secondo vari studi, l'uso di cannabis altererebbe le regioni del cervello preposte alla pianificazione ed alla memoria.
6 dicembre 2017 0:54 - Starfighter23
NON RISPONDERE MIRACCOMANDO CONIGLIO DI MERDA SCAPPA SCAPPA MERDA

SENTI UN PO DEFICENTE4531 POMPINARO DI MERDA HAI LETTO DI QUESTO STUDIO FATTO DALLA TUA UNIVERSITA' PREFERITA? CONFERMA CHE LA CANNABIS FA BENE AL CERVELLO COS'HAI DA DIRCI IN MERITO UOMO DI MERDA?

La Cannabis può migliorare le funzioni del cervello? La conferma da uno studio dell’Università di Harvard

LO CONOSCI?
6 dicembre 2017 0:21 - ennius4531
La ricerca specialistica ci dice che ...

Acta Psychiatrica Scandinavica
Volume 79, Issue 5, pages 505–510, May 1989

Schizophrenia in users and nonusers of cannabis
A longitudinal study in Stockholm County

Stanley Zammit, MRC clinical research fellow,a Peter Allebeck, professor of social medicine,b Sven Andreasson, associate professor of social medicine,c Ingvar Lundberg, professor of occupational epidemiology,c and Glyn Lewis, professor of psychiatric epidemiologyd

An association between use of cannabis in adolescence and subsequent risk of schizophrenia was previously reported in a follow up of Swedish conscripts. Arguments were raised that this association may be due to use of drugs other than cannabis and that personality traits may have confounded results. We performed a further analysis of this cohort to address these uncertainties while extending the follow up period to identify additional cases.
Setting 1969-70 survey of Swedish conscripts (97% of the country's male population aged 18-20).

Participants
50 087 subjects: data were available on self reported use of cannabis and other drugs, and on several social and psychological characteristics.

Results
Cannabis was associated with an increased risk of developing schizophrenia in a dose dependent fashion both for subjects who had ever used cannabis (adjusted odds ratio for linear trend of increasing frequency 1.2, 95% confidence interval 1.1 to 1.4, P50 times was 6.7 (2.1 to 21.7) in the cannabis only group. Similar results were obtained when analysis was restricted to subjects developing schizophrenia after five years after conscription, to exclude prodromal cases.

Conclusions
Cannabis use is associated with an increased risk of developing schizophrenia, consistent with a causal relation. This association is not explained by use of other psychoactive drugs or personality traits relating to social integration..


Aduc
Legalizzazione cannabis. Cnr: rischi per sviluppo mentale
22 luglio 2016

.... il Dr. Vincenzo di Marzo (1) ricercatore del Cnr tra i massimi esperti degli effetti che i cannabinoidi possono avere sul fisico.

Esistono degli studi condotti sull`uomo che indicano che l`utilizzo continuo, eccessivo, di preparati a base di Thc possono portare ovviamente effetti sulla cognizione, sulla memoria e sulla percezione anche di lunga durata", continua Di Marzo.
Per Di Marzo "si possono avere dei disturbi anche profondi dello sviluppo neuronale. Questo, ovviamente, ancora una volta si verifica quando si utilizzano dosi molto elevate di Thc.

Il Thc come molecola non è un attivatore molto potente dei ricettori degli endocannabinoidi presenti nel cervello, però è chiaro che se si consumano alte dosi di Thc si possono avere degli effetti sullo sviluppo neuronale molto profondi".
.......

(1) direttore di ricerca presso l'Istituto di. Chimica Biomolecolare del Consiglio Nazionale delle Ricerche (ICB-CNR) di. Pozzuoli, Napoli

Primo Ricercatore dell' Endocannabinoid Research Group dell' Istituto per la Chimica di Molecole di Interesse Biologico del CNR di Napoli.

E’ fra i 400 scienziati migliori del mondo secondo lo European Journal of Clinical Investigation
5 dicembre 2017 18:15 - Starfighter23
SENTI UN PO DEFICENTE4531 POMPINARO DI MERDA HAI LETTO DI QUESTO STUDIO FATTO DALLA TUA UNIVERSITA' PREFERITA? CONFERMA CHE LA CANNABIS FA BENE AL CERVELLO COS'HAI DA DIRCI IN MERITO UOMO DI MERDA?

La Cannabis può migliorare le funzioni del cervello? La conferma da uno studio dell’Università di Harvard

LO CONOSCI?
5 dicembre 2017 16:31 - ennius4531
.... indotti dalla dipendenza a chiudersi nel loro mondo fatto di fumo, gli aficionados dell'erba magica non possono comprendere appieno ciò che la ricerca specialistica ha svelato sugli effetti del pattume ludico come causa dei loro deficit cognitivi .

La reattività di simili soggetti non può che esprimersi in lunghissimi cazzeggi recitati di fatto davanti ad uno specchio in quanto, in ultima istanza, rivolti a se stessi .

La ricerca specialistica così spiega simili comportamenti frutto di neuroni consunti dal fumo ...

Aduc
Legalizzazione cannabis. Cnr: rischi per sviluppo mentale
22 luglio 2016

.... il Dr. Vincenzo di Marzo (1) ricercatore del Cnr tra i massimi esperti degli effetti che i cannabinoidi possono avere sul fisico.

Esistono degli studi condotti sull`uomo che indicano che l`utilizzo continuo, eccessivo, di preparati a base di Thc possono portare ovviamente effetti sulla cognizione, sulla memoria e sulla percezione anche di lunga durata", continua Di Marzo.
Per Di Marzo "si possono avere dei disturbi anche profondi dello sviluppo neuronale. Questo, ovviamente, ancora una volta si verifica quando si utilizzano dosi molto elevate di Thc.

Il Thc come molecola non è un attivatore molto potente dei ricettori degli endocannabinoidi presenti nel cervello, però è chiaro che se si consumano alte dosi di Thc si possono avere degli effetti sullo sviluppo neuronale molto profondi".
.......

(1) direttore di ricerca presso l'Istituto di. Chimica Biomolecolare del Consiglio Nazionale delle Ricerche (ICB-CNR) di. Pozzuoli, Napoli

Primo Ricercatore dell' Endocannabinoid Research Group dell' Istituto per la Chimica di Molecole di Interesse Biologico del CNR di Napoli.

E’ fra i 400 scienziati migliori del mondo secondo lo European Journal of Clinical Investigation
4 dicembre 2017 0:50 - Starfighter23
CANCELLA IL PROFILO ADESSO OPPURE CONTINUERO A DARE ORDINE DI CLONARTI COME UN POLLO AIA PER I PROSSIMI 20 ANNI PEZZO DI MERDA
4 dicembre 2017 0:49 - Starfighter23
*SOLDO
4 dicembre 2017 0:48 - Starfighter23
SENTIMI BENE SACCO DI MERDA 4531,SE CREDI CHE MI SIA DIMENTICATO DI TE NON HAI CAPITO ANCORA NULLA,TU FINO ALLA MIA MORTE NON POTRAI MAI STARE UN SECONDO DELLA TUA CAZZO DI VITA IN PACE PERLOMENO QUA SOPRA SU ADUC,UOMO DI MERDA AL OLDO DELLE MULTINAZIONALI DEL FARMACO,SCIAVO VECCHIO DI MERDA
26 novembre 2017 14:48 - ennius4531
Tra le varie forme di parassitismo c'è anche quella di imitare i nick name d'altri come fa questo ennio4531 il cui vuoto mentale si riflette sul vuoto lasciato in coda ad ogni suo post.

Intanto la ricerca specialistica ci dice che...

Da Aduc

AUSTRALIA - Uso cannabis regolare sotto 17 anni. Studio: maggiore rischio suicidio e abbandono studio
Notizia  10 settembre 2014
 
Chi usa regolarmente cannabis prima dei 17 anni ha una probabilità di oltre il 60% maggiore di abbandonare gli studi secondari ed è a rischio significativamente più alto di non completare quelli universitari, di usare altre droghe e di tentare il suicidio, rispetto a chi non l'ha mai fumata.

Uno studio australiano del Centro Nazionale di Ricerca su Droghe e Alcool dell'Università del Nuovo Galles del Sud conclude inoltre che non vi è un livello 'sicuro' di uso da parte di adolescenti, e che i risultati educativi più scarsi e i rischi accresciuti si verificano anche fra chi usa la droga meno di una volta al mese. Gli studiosi hanno elaborato i dati di 3765 partecipanti che hanno usato cannabis, da tre ampi studi di lunga durata sulla frequenza e sugli effetti del suo uso.

Secondo gli autori della ricerca, pubblicata su The Lancet Psychiatry, si tratta della dimostrazione più fondata dei danni della marijuana negli anni dell'adolescenza. I ricercatori hanno esaminato una serie di aspetti dello sviluppo fino all'età di 30 anni: completamento degli studi secondari, conseguimento di una laurea, dipendenza dalla cannabis, uso di altre droghe illegali, tentativi di suicidio, e depressione.

Gli adolescenti sotto i 17 anni che assumevano cannabis quotidianamente avevano una probabilità di oltre il 60% minore di completare la scuola superiore o l'università, sette volte più alta di tentare il suicidio, 18 volte maggiore di sviluppare dipendenza dalla cannabis e otto volte maggiore di usare altre droghe illegali più tardi nella vita. "I risultati sono particolarmente tempestivi, dato che diversi Stati Usa e paesi dell'America Latina si muovono verso la depenalizzazione o legalizzazione della cannabis, che la renderebbero più accessibile ai più giovani", scrive il principale autore dello studio, Edmund Silins. "Le autorità devono essere consapevoli che un suo uso in adolescenza è associato a una serie di esiti negativi sulla salute, sul benessere e sull'affermazione personale", aggiunge.
___________________________________________

The Lancet Psychiatry

Young adult sequelae of adolescent cannabis use: an integrative analysis
Volume 1, No. 4, p286–293, September 2014

Dr Edmund Silins, PhD!L John Horwood, MSc, Prof George C Patton, MD, Prof David M Fergusson, PhD, Craig A Olsson, PhD, Delyse M Hutchinson, PhD, Elizabeth Spry, BA, Prof John W Toumbourou, PhD, Prof Louisa Degenhardt, PhD, Wendy Swift, PhD, Carolyn Coffey, PhD, Robert J Tait, PhD, Primrose Letcher, PhD, Prof Jan Copeland, PhD, Richard P Mattick, PhD, ....
25 novembre 2017 1:04 - ennio4531
La Cannabis può migliorare le funzioni del cervello? La conferma da uno studio dell’Università di Harvard


Poiché vengono condotti sempre più studi sulla cannabis, inesorabilmente crollano altri falsi stereotipi. Le politiche (ed i politici) anti-cannabis che si oppongono alla legalizzazione hanno sempre meno argomenti.

Un nuovo studio della Harvard University, pubblicato in Frontiers in Farmacologia, ha dimostrato che la cannabis può migliorare la funzionalità cerebrale tra i pazienti.

Lo studio intitolato ” Splendore nell’erba” Uno studio pilota sull’impatto della marijuana medica sulla funzione esecutiva è il primo studio del suo genere e i suoi risultati sono promettenti.
Effetto della cannabis sulla funzione del cervello

I ricercatori hanno osservato che, nonostante molti studi, questi sono i primi in cui le funzioni del cervello sono state testate prima e dopo le prove.

Lo studio ha scoperto che i divieti sulla cannabis non sono coerenti con i risultati di molti studi che indicano che la cannabis abbia valore medico. Inoltre notano che, anche se la cannabis ha effetti negativi sul cervello in via di sviluppo, la maggior parte dei pazienti la usa in età adulta, ed il cervello non è più influenzato dalla cannabis.

I ricercatori della Harvard University hanno deciso di indagare se la cannabis possa migliorare la funzione del cervello. A tale scopo si è scelto un ceppo medico, che nel suo profilo chimico ha livelli bilanciati di THC e CBD, con prevalenza del secondo cannabinoide.

Tra questi, si ritiene che alcuni cannabinoidi quali cannabigerolo e tetraidrocannabivarina abbiano proprietà neurogene e neuroprotettive, il che significa che sono coinvolti nella creazione di nuove cellule cerebrali e prevenire la degenerazione.
Metodi di prova

Lo studio è stato condotto per un periodo di dodici mesi, in cui 32 partecipanti sono stati sottoposti a test regolari tre, sei e dodici mesi prima di ricevere la cannabis ad uso medico.




Per qualificare lo studio, i partecipanti non dovrebbero essere stati mai a contatto con la cannabis, o 10 anni dopo l’ultimo utilizzo. La condizione per partecipare allo studio era quella di avere una malattia diagnosticata come ansia, depressione o insonnia.

I pazienti sono stati sottoposti a una serie di test quali il test Stroop Color Word , che mostra una parola come Rosso , ma deve pronunciare il colore associato alla parola, in questo caso il verde.
Come può la cannabis influenzare la funzione del cervello?

Dopo tre mesi di uso medico della cannabis, hanno mostrato una maggiore capacità di eseguire tutti i test per accuratezza e velocità, suggerendo che la cannabis abbia migliorato la funzione del cervello.

I ricercatori hanno riconosciuto che 32 partecipanti erano un piccolo numero e la ricerca ha impedito la somministrazione di un placebo, poiché gli stessi pazienti hanno acquisito la cannabis dai medici. Questo è il primo studio del suo genere.

“Come investigatore clinico, non mi interessa la ricerca cattiva o buona, mi interessa solo la verità. Ciò che i nostri pazienti e gli utenti ricreativi hanno il potere di conoscere. La gente usa marijuana, il nostro compito è quello di sviluppare le forme migliori e più sicure del loro consumo. “ha dichiarato Staci Gruber , direttore della ricerca sulla cannabis per la ricerca neurologica (MIND). .

I risultati di questi studi sono promettenti e i ricercatori continueranno a studiare gli effetti della cannabis sulla funzione del cervello per confermare i risultati iniziali.


























.





















































.




























































.

















































































.











































































.








































.
21 novembre 2017 2:09 - johncor
Ho sempre pensato,questione droga a parte,che Duterte è un perfetto imbecille.
Mi spiace per i filippini che sono un popolo cattolico Cristiano,e meritavano di meglio.Mi chiedo come è potuto salire al potere.
L'offesa recata poi al Presidente del Canada non mi sorprende da un simile individuo che anche con ciò giustifica la sua pochezza come uomo e come politico
  COMMENTI
  (Da 1 a 13 di 13)