Lo sapete che fa un Ipercoop dalle mie parti? Visto oggi.
Fa pagare sacchetti che dicono siano biodegradabili e poi,
siccome si dichiara sempre attenta all'ambiente con equi e
solidali, consapevoli, migliaia di controlli, riduzione
degli imballi, sapete che fa? Che fa? Consegna sacchetti
(lunghi) portaombrelli perchè quando piove fuori, ma dopo
aver transitato comunque in lunghissimi androni del centro
commerciale, tutela il cliente e gli fa mettere l'ombrello
nel sacchetto. Non appare, se non in microscopici caratteri
scritti peraltro in inglese, la notazione di biodegradabile,
ma è bello robusto, con in grande la pubblicità dell'Iper.
Leggendo bene è marchiato GRsenpol, PATENTEE - ELMAKEEP DRY
S.r.l. (elmakeepdry.it).
Alla fine c'è anche un numero di telefono (+39...)
ma si dichiara che: is material that has a medium to long
life - up to 5 years and it can be disposed of a
plastic..... This bag is N O T compostable... Authorization
ECM BioFilm....ecc.ecc. Ma è bio o no?
Questa dotazione per salvare i pavimenti da qualche goccia
non si acquista ma può essere buttato nella spazzatura
perchè non serve a nessun altro scopo essendo come una
custodia di ombrello, stretta e lunga a mo' di profilattico.
Solo aspettando con il sacchetto in mano che piova la
prossima volta....e così pubblicizziamo l'iper anche presso
la concorrenza. Forti!!
E così paghiamo per salvare l'ambiente ma perseveriamo a
distruggerlo inventando altre piacevolezze.
4 gennaio 2018 19:22 - lucillafiaccola1796
Stamane sono andata all’hard discount vicino casa.
Attrezzata con striscia di carta extra strong per incollarci
i 3 scontrini per 1 arancio, 1 mandarino, 1 banana, oltre il
resto, insalata iceberg e rucola in confezione. Ho
appoggiato il tutto sul nastro della cassa, ma l’amica
cassiera, con fare supponente e dittatoriale, insolito in
lei, mi ha detto che era obbligatorio, pena una multa al
discount, mettere ciascuno frutto sfuso nella sua bustina
degradabile SOLO al 40 percento al costo di 2 centesimi, 40
vecchie lire cadauno, cioè 6 cent€ pari a Lit 120.
Ovviamente io, tutta incavolazzata, ho lasciato i 3 frutti,
sbraitando che il “negretto”, molto antipatico che
usualmente ti sbatte le cassette, i carrelli e le macchine
lavapavimento sugli stinchi, oltre lasciare la frutta e le
verdure ormai marce al loro posto al prezzo di quand’erano
freschi, sarebbe a breve rimasto senza posto, in quanto
TUTTI avremmo deviato verso il mercato rionale e le buste di
carta, oppure la frutta in confeizone nell’altro hard
discount, pochi metri più in la. Ora, OBBLIGARE a spendere
in sacchetti, neanche completamente adatti per il
compostaggio, perché non biodegradabili al 100 PERCENTO,
solo perché a produrre tali sacchettacci è la Bernarda
Renzi, parente del noto treccartaro baro, mi sembra non solo
anticostituzionale, ma proprio dittatoriale, roba che
neanche hitler e mussolini insieme si sarebbero sognati di
imporre. Vogliono la guerra? E guerra sia. Tutti i
giornaleckisti a dire che vuoi che sia, in confronto ai
rincari pizzomafy delle bollette? Ma è proprio la truffa
imposta che ti fa pagare due volte la schifezza non
richiesta ed inutile, anzi dannosa che ha fatto traboccare
il vaso. TUTTI uniti nella lotta gli rifacciamo il 4
dicembre 2016, la presa della supposta da parte di ronzi ed
affini, les fleurs de mascalzons, allons, allons, allez
faker !
4 gennaio 2018 15:28 - savpg8801
Quella di questi sacchetti è veramente una questione di
principio il doverla abolire in quanto veramente la massa di
tutti gli altri imballaggi è milioni di volte superiore e
qui non si è legiferato.
Intanto ognuno fa ciò che vuole. In piazza del mercato di
una città qualunque, danno sportine come prima (erano
gratis) piccole a 5 cent e grandi a 10 cent. E nella sporta
ci mettono tutto ciò che hai acquistato senza altre
ulteriori insacchettature. Però non ti fanno prendere la
tua sporta. Queste sporte sono come prima e non sono di
quelle da 5/10 micron, quindi fragili(si rompono), ma sono
non biodegradabili a quanto pare. E adesso pure le paghi e
il bancarellaro ci lucra sopra vendendo la merce agli stessi
prezzi di prima. Grazie governo.
4 gennaio 2018 6:02 - Gabri65
Quello che contesto in questa legge e che leggo a pag. 17
dell'Informatore coop di dicembre è che:
"per l'igiene non possono essere portati da casa". Per mia
abitudine riuso tutto, anche perchè ritengo sia l'unico
modo per abbattere veramente i rifiuti. Perchè non posso
portarli da casa?
Dovrebbero essere pensati dei sacchetti da riutilizzare non
da pagare.
Di tutti questi nuovi materiali sapremo gli effetti sulla
salute tra circa 10 anni e finora abbiamo sempre peggiorato
la situzione.
La frutta e verdura viene spesso "palpata" senza far uso di
guanti. In questo caso non si pensa all'igiene?
Se veramente il legisaltore avesse a cuore l'ambiente
dovrebbe:
1\ reintrodurre l'acqua e tutte le bibite in vetro con vuoto
a rendere.
2\ il riuso dei flaconi dei detersivi. Obbligo di ricarica.
Far sempre pagare il primo e non le ricariche.
3\ I vassoi di plastica per ogni cosa (gastronomia,
macelleria, pescheria). Favorire invece la vendita al
dettaglio con operatore aumentado il personale.
Si dice che assumere è molto costoso. Ma i bilanci sono
fatti per settori. Non sarebbe il caso di calcolare quanto
ci costa tutta la filiera dell'uso di questi materili,
dall'origine fino al suo smaltimento? Magari sarebbe più
economico assumere personale che utilizzare tutti questi
imballaggi altamente inquinanti.