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11 gennaio 2018 20:25 - savpg8801
Lo sapete che fa un Ipercoop dalle mie parti? Visto oggi.
Fa pagare sacchetti che dicono siano biodegradabili e poi, siccome si dichiara sempre attenta all'ambiente con equi e solidali, consapevoli, migliaia di controlli, riduzione degli imballi, sapete che fa? Che fa? Consegna sacchetti (lunghi) portaombrelli perchè quando piove fuori, ma dopo aver transitato comunque in lunghissimi androni del centro commerciale, tutela il cliente e gli fa mettere l'ombrello nel sacchetto. Non appare, se non in microscopici caratteri scritti peraltro in inglese, la notazione di biodegradabile, ma è bello robusto, con in grande la pubblicità dell'Iper. Leggendo bene è marchiato GRsenpol, PATENTEE - ELMAKEEP DRY S.r.l. (elmakeepdry.it).
Alla fine c'è anche un numero di telefono (+39...)
ma si dichiara che: is material that has a medium to long life - up to 5 years and it can be disposed of a plastic..... This bag is N O T compostable... Authorization ECM BioFilm....ecc.ecc. Ma è bio o no?
Questa dotazione per salvare i pavimenti da qualche goccia non si acquista ma può essere buttato nella spazzatura perchè non serve a nessun altro scopo essendo come una custodia di ombrello, stretta e lunga a mo' di profilattico. Solo aspettando con il sacchetto in mano che piova la prossima volta....e così pubblicizziamo l'iper anche presso la concorrenza. Forti!!
E così paghiamo per salvare l'ambiente ma perseveriamo a distruggerlo inventando altre piacevolezze.
4 gennaio 2018 19:22 - lucillafiaccola1796
Stamane sono andata all’hard discount vicino casa. Attrezzata con striscia di carta extra strong per incollarci i 3 scontrini per 1 arancio, 1 mandarino, 1 banana, oltre il resto, insalata iceberg e rucola in confezione. Ho appoggiato il tutto sul nastro della cassa, ma l’amica cassiera, con fare supponente e dittatoriale, insolito in lei, mi ha detto che era obbligatorio, pena una multa al discount, mettere ciascuno frutto sfuso nella sua bustina degradabile SOLO al 40 percento al costo di 2 centesimi, 40 vecchie lire cadauno, cioè 6 cent€ pari a Lit 120. Ovviamente io, tutta incavolazzata, ho lasciato i 3 frutti, sbraitando che il “negretto”, molto antipatico che usualmente ti sbatte le cassette, i carrelli e le macchine lavapavimento sugli stinchi, oltre lasciare la frutta e le verdure ormai marce al loro posto al prezzo di quand’erano freschi, sarebbe a breve rimasto senza posto, in quanto TUTTI avremmo deviato verso il mercato rionale e le buste di carta, oppure la frutta in confeizone nell’altro hard discount, pochi metri più in la. Ora, OBBLIGARE a spendere in sacchetti, neanche completamente adatti per il compostaggio, perché non biodegradabili al 100 PERCENTO, solo perché a produrre tali sacchettacci è la Bernarda Renzi, parente del noto treccartaro baro, mi sembra non solo anticostituzionale, ma proprio dittatoriale, roba che neanche hitler e mussolini insieme si sarebbero sognati di imporre. Vogliono la guerra? E guerra sia. Tutti i giornaleckisti a dire che vuoi che sia, in confronto ai rincari pizzomafy delle bollette? Ma è proprio la truffa imposta che ti fa pagare due volte la schifezza non richiesta ed inutile, anzi dannosa che ha fatto traboccare il vaso. TUTTI uniti nella lotta gli rifacciamo il 4 dicembre 2016, la presa della supposta da parte di ronzi ed affini, les fleurs de mascalzons, allons, allons, allez faker !
4 gennaio 2018 15:28 - savpg8801
Quella di questi sacchetti è veramente una questione di principio il doverla abolire in quanto veramente la massa di tutti gli altri imballaggi è milioni di volte superiore e qui non si è legiferato.
Intanto ognuno fa ciò che vuole. In piazza del mercato di una città qualunque, danno sportine come prima (erano gratis) piccole a 5 cent e grandi a 10 cent. E nella sporta ci mettono tutto ciò che hai acquistato senza altre ulteriori insacchettature. Però non ti fanno prendere la tua sporta. Queste sporte sono come prima e non sono di quelle da 5/10 micron, quindi fragili(si rompono), ma sono non biodegradabili a quanto pare. E adesso pure le paghi e il bancarellaro ci lucra sopra vendendo la merce agli stessi prezzi di prima. Grazie governo.
4 gennaio 2018 6:02 - Gabri65
Quello che contesto in questa legge e che leggo a pag. 17 dell'Informatore coop di dicembre è che:
"per l'igiene non possono essere portati da casa". Per mia abitudine riuso tutto, anche perchè ritengo sia l'unico modo per abbattere veramente i rifiuti. Perchè non posso portarli da casa?
Dovrebbero essere pensati dei sacchetti da riutilizzare non da pagare.
Di tutti questi nuovi materiali sapremo gli effetti sulla salute tra circa 10 anni e finora abbiamo sempre peggiorato la situzione.
La frutta e verdura viene spesso "palpata" senza far uso di guanti. In questo caso non si pensa all'igiene?
Se veramente il legisaltore avesse a cuore l'ambiente dovrebbe:
1\ reintrodurre l'acqua e tutte le bibite in vetro con vuoto a rendere.
2\ il riuso dei flaconi dei detersivi. Obbligo di ricarica. Far sempre pagare il primo e non le ricariche.
3\ I vassoi di plastica per ogni cosa (gastronomia, macelleria, pescheria). Favorire invece la vendita al dettaglio con operatore aumentado il personale.
Si dice che assumere è molto costoso. Ma i bilanci sono fatti per settori. Non sarebbe il caso di calcolare quanto ci costa tutta la filiera dell'uso di questi materili, dall'origine fino al suo smaltimento? Magari sarebbe più economico assumere personale che utilizzare tutti questi imballaggi altamente inquinanti.
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