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8 maggio 2008 0:00 - alessandra
caro vice presidente, il tuo intervento non mi sembra che tuteli noi consumatori, ma solo i commercianti. Noi consumatori abbiamo bisogno di qualità piuttosto che di quantità dei servizi (quella c'è già).
Il primo maggio è la festa di tutti i lavoratori e mi fa un po ridere il sostegno "..ai lavoratori che vogliono lavorare" dovresti andare a dirlo a quelli che sono costretti a lavorare quasi tutte le domeniche perchè il sistema ha ridotto la vita della gente al solo consumo. E poi non mi piace la bella idea di sostenere economicamente i commercianti per le eventuali multe...
E poi basta con queste americanate dei negozi aperti sempre, che tristezza...

ciao
6 maggio 2008 0:00 - Enrico Falcinelli
Dalle parti mie i negozi possono restar aperti tutto il tempo che vogliono. Ve ne sono alcuni in cui si può far la spesa la sera fino alle ventitrè e se poi chiudono è solo per andare a dormire e riaprire il giorno dopo alle 8,30.
Eppure sono in un luogo in cui esistono più chiese e religiosi che laici...
Che devo pensare?
Saluti cari.

5 maggio 2008 0:00 - FABRIZIO
Per giorgio:

"....Basta con le chiese che scandiscono il tempo!..."


Veramente non mi pare che i negozianti di Firenze siano stati multati dal vescovo della loro città !

A meno che il sindaco Domenici abbia preso i voti........ !
5 maggio 2008 0:00 - Giorgio
Crumiro o blasfemo, sanzioni o penitenze, feste sacre o feste secolari, Chiesa (domenica, natale, etc.) o chiese/corporazioni (primo maggio, etc.) che impongono le celebrazioni, non possono limitare il diritto dell'individuo a scegliere quando lavorare. Siccome il calendario imposto e' dettato da feste profane ma soprattutto da feste religiose, credo che lo Yates volesse dire questo: le chiese (i chierici, gli intermediari fra l'individuo e lo Stato o fra l'individuo e Dio) non impongano al resto del mondo di seguire i loro dettami. L'apertura domenicale, oggetto pure di un referendum sulla liberalizzazione degli orari di apertura, trovo' infatti l'opposizione unanime di sindacati, corporazioni e soprattutto della Chiesa cattolica. Basta con le chiese che scandiscono il tempo! Ognuno faccia le scelte per contro proprio. Forse ho capito male, ma credo che questo sia cio' che voleva dire l'Aduc.
5 maggio 2008 0:00 - Enrico Falcinelli
Ancora non si perde il vizio del lupo e di anacronistico, in questa vicenda, mi sembra questo aspetto: di profittare dell'occasione per nominare papi, chiese e santi, quando i problemi sono ben altri e lo si è capito dall'ultimo fallimento generale dovuto ad un governo come quello dell'ex premier Prodi, un governo che ha continuato il trend divenuto default per i governi degli ultimi quaranta anni.
Poi. il problema che denuncia Yates penso che sia zonale e non universale come sembra voler far credere, visto che i negozi, dove io abito, son restati aperti in maniera custom, senza alcuna difficoltà e non tutti vendevano immaginette sacre. Con mia moglie abbiamo fatto anche la spesa senza problemi e non alla Coop.
Oltre tutto, il primo maggio non è una festa sacra ed alla Chiesa non interessa nulla se per caso si lavori o si preferisca, per quel giorno, fare una capata al mare!
Onestamente - e credo nell'indifferenza generale - penso che il primo maggio si possa passare lavorando, proprio perché la parola "festa" con quella "lavoro" crea un mix contraddittorio: mio figlio, di sette anni, mi ha domandato infatti il perché, considerando che la festa era del lavoro, quel giorno non si lavorasse!

Piuttosto, caro Yates, il problema di chi lavora il primo maggio dovrebbe essere maldigerito dalla vostra classe di pensiero - sempre ch'io l'abbia ben inquadrata - considerando che di per sé e secondo un'altro vetusto anacronismo, chi compie questa blasfemia dovrebbe esser tacciato di crumiro! Nevvero?
Saluti cari.

5 maggio 2008 0:00 - FABRIZIO
Che cosa vi aspettavate dal sindaco di firenze, che permettesse alla gente di lavorare il 1° maggio ?

No !!!

Il primo maggio si deve andare in piazza e magari intonare tutti assieme "bella ciao".
(e guai a chi fa finta di cantare)

4 maggio 2008 0:00 - DE pravato
Giuliano che c'entra?... la Coop, è la Coop!
4 maggio 2008 0:00 - DE pravato
e te pareva che il tabaccaio aperto a Venezia non fosse colpa del Papa?
3 maggio 2008 0:00 - manuela
a proposito delle aperture dei negozi e centri commerciali nei giorni festivi vorrei mettere in risalto che dietro ogni attività ci sono degli esseri umani che lavorano, spesso dipendenti sottopagati e con orari impossibili, ci sono delle donne che a volte non sanno proprio come fare per coniugare lavoro e famiglia, persone ricattate e ricattabili dal proprio datore di lavoro grazie a certi contratti. non esistono straordinari, ma ore da recuperare, magari al martedì, quando la famiglia non c'è. se proprio parliamo di servizio al consumatore (non serve fare la spesa nei giorni di festa), vorrei altrettanto servizio dalle poste, dalle banche e dagli uffici pubblici che già hanno orari poco elastici per chi lavora, ma questi sembrano proprio intoccabili anche se una raccomadata o un certificato dal comune può sembrare più importante di un carrello di spesa che si può fare anche al sabato. grazie per l'ospitalità
3 maggio 2008 0:00 - Giuliano
Il primo maggio a Milano e dintorni alcuni supermercati sono rimasti aperti. Sono rimasti aperti perfino gli Ipermercati della Coop!
3 maggio 2008 0:00 - Antonio
Ma perché dobbiamo continuare a festeggiare il 1° maggio? Per festeggiare il lavoro precario?Per sentire le cazzate che ci raccontano i sindacati ormai asserviti completamente a Confindustria?Io lavoro in uno stabilimento chimico ed a causa di una richiesta produttiva il 1° maggio ci hanno fatto lavorare con il benestare dei sindacati. Un negozio che é un'impresa individuale perché non dovrebbe lavorare quel giorno? Angeletti ha detto che il miglior sindacato per Confindustria é quello che non c'é;ma sbaglia, perché per Confindustria il miglior sindacato é quello asservito a lei ed alle corporazioni.Svegliamoci ed incominciamo a rivendicare i nostri diritti di cittadini,lavoratori e consumatori!
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