Berlusconi, non ha mantenuto quanto promesso durante la
campagna elettorale. BASTA! VIA DAL PDL
30 maggio 2008 0:00 - er monnezza
AAAhhòòòòòò.....embè? ecchedè?!..... Io ciò mi
moje e mi fija, senza contà 2 buzziconi de cognati e 5 o 6
nipoti, che lavoreno all'alitaglia!..... che me volete
rovinà? (dico pè mme, a quei buzziconi fracichi de li
cognati mia je pijasse puro n'accidente....) mi
moje e mi fija se fanno un mazzo così, poracce.... 5 o 6
ore al giorno, puro 15 giorni ar mese.... e poi ciò
puro 300.000 euri de azacv, aahhhòòòòòòòò....nun
famo scherzi, allitallia nun pò fallì, nun deve da
fallì!!!!!! che me volete buttà sur lastrico?????
30 maggio 2008 0:00 - Francesco Mangascià
Banca intesa Sanpaolo sarà advisor? e quanto costeranno le
sue indagini di mercato? chi le pagherà? Alitalia, cioè
noi? e o il contribuente e cioè sempre noi
cittadini...' Ma quando finiranno di buttar via i soldi?
30 maggio 2008 0:00 - Francesco Mangascià
L'ultimo prestito è di trecento milioni e non 300mila,
la gente poi si pensa che son pochi soldi, CORREGGETE.
30 maggio 2008 0:00 - Annapaola Laldi
Ho letto il link con i commenti di varie personalità e mi
ha colpito l'ultimo che riporto qui appresso:
Richard Branson, fondatore della compagnia aerea Virgin
Atlantic: "Il Governo dovrebbe lasciare morire un
albero cosi' vecchio e secco di modo che nuove compagnie
italiane con idee migliori la rimpiazzino" (Style
Magazine, Corriere della Sera, 30 maggio 2008). Vi si dice
che Alitalia è un albero vecchio e secco e mi vengono in
mente i tanti presunti rami secchi che le Ferrovie, complice
lo Stato, hanno tagliato ovunque in Italia e che oggi
vorremmo avere di nuovo per decongestionare le strade
dall'asfissiante traffico su gomma e rendere meno
pesanti le aggressioni ai nostri poveri portafogli sferrate
dai prezzi dei carburanti. Per quello che posso capire
è molto più ramo secco Alitalia che una qualunque linea
ferroviaria spietatamente mandata in disuso certo non per
gli autentici interessi della collettività.