ma quanti bravi economisti si trovano in questo forum...la
politica è come il calcio: tutti si sentono allenatori o
politici o economisti. Io proverei ad estirpare il male
alla radice, come si suol dire. Finché ci facciamo
governare da persone con condanne pendenti, processi a
carico, mafiosi e camorristi, tutte le belle parole e le
faraoniche promesse elettorali non contano nulla. Il
male risiede nelle persone che attualmente sono al
governo. Ma avete visto in Sicilia? Provate a
immaginare perché da decenni comandano le stesse
persone. Ponetevi questa domanda: perché la sicilia
non riesce a venir fuori dal baratro dove stà sprofondata
dalla notte dei tempi?
18 giugno 2008 0:00 - FABRIZIO
Credo che tutte le persone di buon senso siano concordi
conl'affermare che oggi, una diminuizione delle tasse é
quasi impossibile, anzi, é tecnicamente controproducente
visto il livello di indebitamento del paese.
Quello che oggi invece é assolutamente imperativo é
attuare una inversione di tendenza sulla spesa pubblica e
sul costo della politica e di un "certo" welfare
che in realtà del sociale ha solo il nome ma nella pratica
si chiama "clientelismo".
Una
inversione di tendenza però é una medicina amara che fa
male e farà male per tanto tempo, almeno quanto ne abbiamo
sprecato per accumulare questo enorme debito: 50 anni, forse
anche di più.
Però, un contentino, un piccolo
simbolo, un pizzico di sollievo al contribuente onesto
occorreva darlo.
E in fin dei conti il taglio
dell'ICI, per le prime case degli italiani non
corrisponderà a grandi risparmi. Per qualcuno saranno
50 aeuro, per qualcun'altro 100, per altri al massimo
200 o 250. Sicuramente molto meno degli aggravi che il
costo del petrolio, gli aumenti sconsiderati di tariffe e
tasse comunali (leggi IRPEF) dreneranno dalle nostre
tasche.
Per cui, in fin dei conti, l'ICI
sulla prima casa sarà un piccolo ma significativo risparmio
ma sopratutto dovrà rappresentare per gli esosi e mai sazi
bilanci comunali un avvertimento:
E' finita
(speriamo) la cuccagna ! E' finita la libertà del
"tassa e spendi", "ritassa e rispendi",
"tartassa e ririspendi" !
Questo dei
comuni liberi di aumentare aliquote e rendite catastali a
proprio piacimento non é federalismo ! Questo é
ladrocinio mascherato da federalismo.
Adesso i
Comuni piangono lacrime da coccodrillo ma quando non
c'era l'ICI e dovevano "starci dentro" coi
trasferimenti dello stato erano sicuramente più attenti a
spendere e più virtuosi.
Un comune é come un
grande condominio e nel condominio le decisioni di spesa non
li prende l'amministratore. Egli può spendere
nella misura in cui i condomini gli danno mandato di spesa e
sopratutto non può spendere più di quanto egli possa
incassare.
Vedremo se i governanti avranno il
coraggio di spegnere questa spirale di continuo
accrescimento della spesa pubblica che va avanti da 50
anni.
Sarà molto difficile ma non esiste
alternativa. L'alternativa é il fallimento del
paese.
17 giugno 2008 0:00 - franca
e lascamoli lavorare.forse era meglio il precedente
governo?in mezzo a tutta quella babele di partiti e bla bla
bla hanno anche trovato il tempo di ridurre la busta paga
part-time di mio marito,hanno eliminato la no tax aerea
hanno aumentato anche in un part-time l'irpef.? sono
d'accordo sul fatto che ci voglia un governo
autorevole,ma dato che nessuno ha la bacchetta magica......
ai danni provocati ci vorra tempo affinche si possa porre
rimedio.nel frattempo invece di sentenziare,sarebbe meglio
collaborare e suggerire,anche ascoltando ciò che i
cittadini dicono.non è certamente costruttivo demonizzare
chi governa.sono molto più vicini a noi del precedente
governo.non vivono su marte:vivono in mezzo alla gente.il
cittadino ringrazia.