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12 settembre 2008 0:00 - Filippo
Diverse categorie sono in ferie tutto il mese di agosto e, a volte, oltre. Immaginiamo che a un contribuente (ma naturalmente l'esempio è generalizzabile) venga notificato un avviso di accertamento l'1 agosto: ne verrà a conoscenza solo a settembre. Tempo per capire di cosa si tratta, fare qualche ricerca documentale e magari chiedere spiegazioni all'Agenzia delle Entrate. Quando si recherà dal professionista per l'eventuale difesa resteranno pochissimi dei 60 giorni utili. Non c'è che dire: un bel servizio a favore dei diritti di utenti e consumatori!
14 luglio 2008 0:00 - avv. Giampaolo Romano
Un tempo la feriale era di ben 60 giorni, poi un primo intervento ha ridotto tale periodo a soli 45 giorni, oggi il tutto si riduce a 30.
Precisando che l'anno giudiziario inizia(va) il 15 settambre e finisce il 31 luglio, con il termine feriale si è inteso fare riferimento a quei presidii rivolti a tutti i procedimenti che non possono essere rinviati.
Preciso che comunque, feriale o no i giudici hanno il loro piano ferie, per cui l'interruzione riguarda un piano ferie per gli avvocati consulenti ecc..
In ogni modo, per esperienza, non mai visto fare udienze fino al 31 luglio, già dal 20 luglio gli uffici giudiziari sono deserti, posso invece confermare che l'effettivo piano feriale degli avvocati non è mai stato così lungo quanto appare.
Per concludere, io non ritengo che abolire la sospensione feriale dia un esito positivo alla giustizia italiana.
4 luglio 2008 0:00 - avvocati
Gentile Sig. Donvito,
forse se anche gli avvocati potranno continuare a concedersi un po' di tempo per riorganizzare gli uffici e permettersi un po' di meritato riposo ne guadagnerà sicuramente molto di più anche la "GIUSTIZIA". Per la turnazione che Ella propone ogni studio dovrebbe avere la possibilità di mettere in campo più avvocati con la stessa professionalità e competenza! In questo caso verrebbero agevolati solo i grandi studi a discapito dei singoli liberi professionisti. Forse quando si fanno certe affermazioni sarebbe preferibile avere maggiore cognizione di causa! Cordialità
2 luglio 2008 0:00 - Silvio
Mi dispiace osservare come associazioni serie come la vostra lancino proposte pressapochiste e demagogiche come questa.
La sospensione feriale (che non riguarda quelle attività che per loro natura non possono essere differite e sono tante) è il contemperamento di più interessi costituzionalmente garantiti tra cui proprio quello della difesa tecnica (art. 24 Cost.)ed in proposito cito due sentenze della Corte Costituzionale (13/07/1987, n. 255 e 29/07/92, n. 380) la cui lettura spero renda più edotti i fautori dell'abolizione della sospensione feriale dei termini. Personalmente ritengo che anche la riduzione di tali termini, senza che siano potenziate le risorse destinate al settore non indurrà che danni al già disastroso settore giustizia. Infatti di quel periodo le cancellerie e tutti gli operatori del settore di solito profittano anche per recuperare arretrati, risistemare archivi, esaminare casi più delicati ecc. Il problrema è che finchè si cercherà di fare riforme a costo zero in danno spesso dei lavoratori non si produrranno che effetti negativi, gettando sumo negli occhi dei cittadini e svilendo sempre più l'immagine della giustizia italiana.
Dott. Silvio E. Corsi
2 luglio 2008 0:00 - Avv. Teresa Pirritano
Egr. Presidente,
non condivido affatto la Sua opinione, che peraltro temo rifletta un sentire diffuso.
Purtroppo spesso tendiamo ad armare crociate senza aver prima proceduto ad un'analisi puntuale e dettagliata delle questioni affrontate.
L'idea che nel periodo di sospensione feriale le categorie operanti nel mondo della Giustizia non lavorino è quanto meno ingenua. Nessuno studio legale serio ed avviato chiude dal 1° agosto al 15 settembre! Così come non chiudono cancellerie e tribunali. Il lavoro nel mondo della Giustizia non è fatto solo di udienze...
Ed ancora: il lavoro nel mondo della Giustizia non è autorganizzato. L'agenda di lavoro di ciascun operatore è condizionata da quella di tutti gli altri. Da qui l'esigenza di un periodo in cui -salvo urgenze (e ce ne sono diverse)- ognuno abbia certezza di poter programmare anche (e non solo) il tempo libero.
Ciò che andrebbe veramente abolito è il proliferare di campagne fondate sulla conoscenza approssimativa dei meccanismi che presiedono al lavoro altrui. Lavoro che andrebbe probabilmente accostato con meno pregiudizi.

Cordialmente,

Avv. Teresa Pirritano
30 giugno 2008 0:00 - Avv. Alessandro Gravante
Preg.mo Presidente,

non credo che i problemi della giustizia si risolvano riducendo di 15 giorni il periodo di sospensione feriale nè che la sua riduzione o anche la totale eliminazione possa agevolare alcunchè.
Come ben saprà, nel mese di agosto sino al 15 settembre, per le materie urgenti, è prevista dalla legge l'istituzione delle sezioni feriali, per cui non è esatto dire che la Giustizia va in vacanza.
L'istituto della sospensione feriale serve soltanto ad evitare scadenze processuali per i procuratori, le parti e tutti i soggetti che intervengono in un giudizio (CTU ecc) nel periodo estivo e non è di certo causa o concausa dell'eccessiva durata dei procedimenti che ha ben altre e ben note motivazioni.
Tenuto conto che i Giudici difficilmente fisserebbero udienze nel mese di agosto (del resto, tenuto conto che attualmente le udienze si distanziano l'una dall'altra di almeno 6 mesi, un mese in più o in meno non farebbe per loro alcuna differenza), non mi sembra che imporre potenzialmente agli Avvocati di lavorare per tutto il mese di agosto per preparare memorie da depositare ad esempio il 20 agosto o il 3 settembre sia la panacea dei mali della giustizia.
Ciò implicherebbe, inoltre, la necessità per gli Avvocati di fissare con i propri clienti appuntamenti nel periodo in cui tutti sono più o meno in vacanza per concordare le strategie processuali e il contenuto delle proprie difese, con tutte le conseguenze e difficoltà facilmente intuibili.
Ritengo che il diritto costituzionalmente garantito al riposo ed alle ferie annuali di cui all'art. 36 della Costituzione spetti anche ai liberi professionisti e non solo ai lavoratori dipendenti.
Ritengo pertanto non corretto puntare il dito sulla esistenza del periodo di sospensione feriale, le cause dell'eccessiva durata dei giudizi attengono piuttosto alla mancanza di Magistrati, di mezzi e di risorse.

Avv. Alessandro Gravante

30 giugno 2008 0:00 - alfonso scala lombardo
Quando, secoli fa, frequentavo giurisprudenza, senza mai laurearmi, praticavo con assiduità i processi presso la prima sezione civile di un Tribunale (giudice monocratico). Qualche anno fa ho ripetuto l'esperienza: stesse camere sordide e affollate,dove semplicemente respirare sembra una conquista; vociare diffuso; faldoni su faldoni disordinatamente disposti un pò dovunque; avvocati questuanti tutti insieme addossati sopra un povero cristo dal viso tirato, frastornato,esausto, direi eroico. E' ancora così! Diamogli un pò di respiro, 45 gg di ferie non sono un privilegio, a volte sono una necessità per non dare fuori di testa. semmai è da aumentare e meglio distribuire sul territorio il numero dei funzionari, spesso privi di aiuti efficienti. Quante volte un giudice solitario non è costretto a rincorrere questo o quel documento, lontano dal proprio tavolo di lavoro!Bisognerebbe provare a leggere e a memorizzare faldoni grossi come un'enciclopedia, questo essere umano è pur sempre una persona con una sua resistenza,posta al limite delle risorse fisiche e psicologiche, non certo un automa sul quale scaricare tutti i mali della società.
C'è chi da solo lavora per due, che lavori per dieci è un 'assurda pretesa. Agli avvocati civilisti poi, Dio ce ne scampi e liberi, chiediamo come mai tanti processi vengano continuamente rinviati, senza che il giudice possa far cenno di opporsi. Lui è uno; gli avocati decine e decine:contro la forza la ragion non vale. A buon intenditor..! Son terminate le votazioni e abbiamo dimenticato di quante vacanze godono quelli della altrettanto dimenticata castta?
28 giugno 2008 0:00 - antonella
la informo che i "lavoratori del settore" di ciu lei parla sono solo i signori Giudici per i quali è già prevista la turnazione feriale; per quanto riguarda il personale amministrativo (cancellieri e altre figure professionali) essi godono delle stesse ferie degli altri lavoratori statali.
Siate meno approssimativi e superficiali nel dare notizie
Grazie
27 giugno 2008 0:00 - greta
Il vostro articolo genera disinformazione: durante la sospensione feriale dei termini i tribunali e le cancellerie restano aperti e si svolgono regolarmente tutte le attività considerate dalla legge urgenti o non differibili (ad esempio di celebrano regolarmente i processi in cui si controverta dei diritti di un lavoratore). L'abolizione della sospensione feriale non comporterebbe certo un'accelerazione dei processi perchè i magistrati, giustamente, continuerebbero a fissare le date delle udienze secondo la loro disponibilità e gtenendo conto delle loro sacrosante ferie. Gli unici a non poter programmare le loro pause resterebbero gli avvocati, a fronte tuttavia di un vantaggio ininfluente per la collettività.
Le riforme di cui ha bisogno la giustizia sono decisamente altre.
27 giugno 2008 0:00 - stefania
Senza la sopsensione feriale dei termini vorrei far presente che agli avvocati, in pratica, verrebbe negato il diritto di andare in vacanza, al pari di tutti gli altri lavoratori!

26 giugno 2008 0:00 - max
Allora aboliamo anche quelle della scuola!
Avete idea di quanto lavoro arrtrato può essere smaltito da un magistrato (e, per conseguenza, da un avvocato) in quel periodo? E quando potrà un avvocato avere un periodo continuativo (peraltro non sempre certo) per programmare le proprie ferie, posto che, di fatto, la sua attività "dipende" da clienti e magistrati?
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