Diverse categorie sono in ferie tutto il mese di agosto e, a
volte, oltre. Immaginiamo che a un contribuente (ma
naturalmente l'esempio è generalizzabile) venga
notificato un avviso di accertamento l'1 agosto: ne
verrà a conoscenza solo a settembre. Tempo per capire di
cosa si tratta, fare qualche ricerca documentale e magari
chiedere spiegazioni all'Agenzia delle Entrate. Quando
si recherà dal professionista per l'eventuale difesa
resteranno pochissimi dei 60 giorni utili. Non c'è che
dire: un bel servizio a favore dei diritti di utenti e
consumatori!
14 luglio 2008 0:00 - avv. Giampaolo Romano
Un tempo la feriale era di ben 60 giorni, poi un primo
intervento ha ridotto tale periodo a soli 45 giorni, oggi il
tutto si riduce a 30. Precisando che l'anno
giudiziario inizia(va) il 15 settambre e finisce il 31
luglio, con il termine feriale si è inteso fare riferimento
a quei presidii rivolti a tutti i procedimenti che non
possono essere rinviati. Preciso che comunque, feriale
o no i giudici hanno il loro piano ferie, per cui
l'interruzione riguarda un piano ferie per gli avvocati
consulenti ecc.. In ogni modo, per esperienza, non mai
visto fare udienze fino al 31 luglio, già dal 20 luglio gli
uffici giudiziari sono deserti, posso invece confermare che
l'effettivo piano feriale degli avvocati non è mai
stato così lungo quanto appare. Per concludere, io non
ritengo che abolire la sospensione feriale dia un esito
positivo alla giustizia italiana.
4 luglio 2008 0:00 - avvocati
Gentile Sig. Donvito, forse se anche gli avvocati
potranno continuare a concedersi un po' di tempo per
riorganizzare gli uffici e permettersi un po' di
meritato riposo ne guadagnerà sicuramente molto di più
anche la "GIUSTIZIA". Per la turnazione che Ella
propone ogni studio dovrebbe avere la possibilità di
mettere in campo più avvocati con la stessa
professionalità e competenza! In questo caso verrebbero
agevolati solo i grandi studi a discapito dei singoli liberi
professionisti. Forse quando si fanno certe affermazioni
sarebbe preferibile avere maggiore cognizione di causa!
Cordialità
2 luglio 2008 0:00 - Silvio
Mi dispiace osservare come associazioni serie come la vostra
lancino proposte pressapochiste e demagogiche come
questa. La sospensione feriale (che non riguarda quelle
attività che per loro natura non possono essere differite e
sono tante) è il contemperamento di più interessi
costituzionalmente garantiti tra cui proprio quello della
difesa tecnica (art. 24 Cost.)ed in proposito cito due
sentenze della Corte Costituzionale (13/07/1987, n. 255 e
29/07/92, n. 380) la cui lettura spero renda più edotti i
fautori dell'abolizione della sospensione feriale dei
termini. Personalmente ritengo che anche la riduzione di
tali termini, senza che siano potenziate le risorse
destinate al settore non indurrà che danni al già
disastroso settore giustizia. Infatti di quel periodo le
cancellerie e tutti gli operatori del settore di solito
profittano anche per recuperare arretrati, risistemare
archivi, esaminare casi più delicati ecc. Il problrema è
che finchè si cercherà di fare riforme a costo zero in
danno spesso dei lavoratori non si produrranno che effetti
negativi, gettando sumo negli occhi dei cittadini e svilendo
sempre più l'immagine della giustizia italiana.
Dott. Silvio E. Corsi
2 luglio 2008 0:00 - Avv. Teresa Pirritano
Egr. Presidente, non condivido affatto la Sua
opinione, che peraltro temo rifletta un sentire diffuso.
Purtroppo spesso tendiamo ad armare crociate senza
aver prima proceduto ad un'analisi puntuale e
dettagliata delle questioni affrontate. L'idea
che nel periodo di sospensione feriale le categorie operanti
nel mondo della Giustizia non lavorino è quanto meno
ingenua. Nessuno studio legale serio ed avviato chiude dal
1° agosto al 15 settembre! Così come non chiudono
cancellerie e tribunali. Il lavoro nel mondo della Giustizia
non è fatto solo di udienze... Ed ancora: il lavoro
nel mondo della Giustizia non è autorganizzato.
L'agenda di lavoro di ciascun operatore è condizionata
da quella di tutti gli altri. Da qui l'esigenza di un
periodo in cui -salvo urgenze (e ce ne sono diverse)- ognuno
abbia certezza di poter programmare anche (e non solo) il
tempo libero. Ciò che andrebbe veramente abolito è
il proliferare di campagne fondate sulla conoscenza
approssimativa dei meccanismi che presiedono al lavoro
altrui. Lavoro che andrebbe probabilmente accostato con meno
pregiudizi.
Cordialmente,
Avv.
Teresa Pirritano
30 giugno 2008 0:00 - Avv. Alessandro Gravante
Preg.mo Presidente,
non credo che i problemi
della giustizia si risolvano riducendo di 15 giorni il
periodo di sospensione feriale nè che la sua riduzione o
anche la totale eliminazione possa agevolare alcunchè.
Come ben saprà, nel mese di agosto sino al 15 settembre,
per le materie urgenti, è prevista dalla legge
l'istituzione delle sezioni feriali, per cui non è
esatto dire che la Giustizia va in vacanza.
L'istituto della sospensione feriale serve soltanto ad
evitare scadenze processuali per i procuratori, le parti e
tutti i soggetti che intervengono in un giudizio (CTU ecc)
nel periodo estivo e non è di certo causa o concausa
dell'eccessiva durata dei procedimenti che ha ben altre
e ben note motivazioni. Tenuto conto che i Giudici
difficilmente fisserebbero udienze nel mese di agosto (del
resto, tenuto conto che attualmente le udienze si
distanziano l'una dall'altra di almeno 6 mesi, un
mese in più o in meno non farebbe per loro alcuna
differenza), non mi sembra che imporre potenzialmente agli
Avvocati di lavorare per tutto il mese di agosto per
preparare memorie da depositare ad esempio il 20 agosto o il
3 settembre sia la panacea dei mali della giustizia.
Ciò implicherebbe, inoltre, la necessità per gli Avvocati
di fissare con i propri clienti appuntamenti nel periodo in
cui tutti sono più o meno in vacanza per concordare le
strategie processuali e il contenuto delle proprie difese,
con tutte le conseguenze e difficoltà facilmente
intuibili. Ritengo che il diritto costituzionalmente
garantito al riposo ed alle ferie annuali di cui
all'art. 36 della Costituzione spetti anche ai liberi
professionisti e non solo ai lavoratori dipendenti.
Ritengo pertanto non corretto puntare il dito sulla
esistenza del periodo di sospensione feriale, le cause
dell'eccessiva durata dei giudizi attengono piuttosto
alla mancanza di Magistrati, di mezzi e di risorse.
Avv. Alessandro Gravante
30 giugno 2008 0:00 - alfonso scala lombardo
Quando, secoli fa, frequentavo giurisprudenza, senza mai
laurearmi, praticavo con assiduità i processi presso la
prima sezione civile di un Tribunale (giudice monocratico).
Qualche anno fa ho ripetuto l'esperienza: stesse camere
sordide e affollate,dove semplicemente respirare sembra una
conquista; vociare diffuso; faldoni su faldoni
disordinatamente disposti un pò dovunque; avvocati
questuanti tutti insieme addossati sopra un povero cristo
dal viso tirato, frastornato,esausto, direi eroico. E'
ancora così! Diamogli un pò di respiro, 45 gg di ferie
non sono un privilegio, a volte sono una necessità per non
dare fuori di testa. semmai è da aumentare e meglio
distribuire sul territorio il numero dei funzionari, spesso
privi di aiuti efficienti. Quante volte un giudice
solitario non è costretto a rincorrere questo o quel
documento, lontano dal proprio tavolo di lavoro!Bisognerebbe
provare a leggere e a memorizzare faldoni grossi come
un'enciclopedia, questo essere umano è pur sempre una
persona con una sua resistenza,posta al limite delle
risorse fisiche e psicologiche, non certo un automa sul
quale scaricare tutti i mali della società. C'è
chi da solo lavora per due, che lavori per dieci è un
'assurda pretesa. Agli avvocati civilisti poi, Dio ce
ne scampi e liberi, chiediamo come mai tanti processi
vengano continuamente rinviati, senza che il giudice possa
far cenno di opporsi. Lui è uno; gli avocati decine e
decine:contro la forza la ragion non vale. A buon
intenditor..! Son terminate le votazioni e abbiamo
dimenticato di quante vacanze godono quelli della
altrettanto dimenticata castta?
28 giugno 2008 0:00 - antonella
la informo che i "lavoratori del settore" di ciu
lei parla sono solo i signori Giudici per i quali è già
prevista la turnazione feriale; per quanto riguarda il
personale amministrativo (cancellieri e altre figure
professionali) essi godono delle stesse ferie degli altri
lavoratori statali. Siate meno approssimativi e
superficiali nel dare notizie Grazie
27 giugno 2008 0:00 - greta
Il vostro articolo genera disinformazione: durante la
sospensione feriale dei termini i tribunali e le cancellerie
restano aperti e si svolgono regolarmente tutte le attività
considerate dalla legge urgenti o non differibili (ad
esempio di celebrano regolarmente i processi in cui si
controverta dei diritti di un lavoratore). L'abolizione
della sospensione feriale non comporterebbe certo
un'accelerazione dei processi perchè i magistrati,
giustamente, continuerebbero a fissare le date delle udienze
secondo la loro disponibilità e gtenendo conto delle loro
sacrosante ferie. Gli unici a non poter programmare le loro
pause resterebbero gli avvocati, a fronte tuttavia di un
vantaggio ininfluente per la collettività. Le riforme
di cui ha bisogno la giustizia sono decisamente altre.
27 giugno 2008 0:00 - stefania
Senza la sopsensione feriale dei termini vorrei far presente
che agli avvocati, in pratica, verrebbe negato il diritto di
andare in vacanza, al pari di tutti gli altri
lavoratori!
26 giugno 2008 0:00 - max
Allora aboliamo anche quelle della scuola! Avete idea
di quanto lavoro arrtrato può essere smaltito da un
magistrato (e, per conseguenza, da un avvocato) in quel
periodo? E quando potrà un avvocato avere un periodo
continuativo (peraltro non sempre certo) per programmare le
proprie ferie, posto che, di fatto, la sua attività
"dipende" da clienti e magistrati?