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5 luglio 2008 0:00 - pinetree
Per trasportare un uomo alla velocità di 50km/h bastano e avanza un potenza di 1kW, su un mezzo del peso di 50kg.
Su un motorino, i soldi che utilizziamo per il trasporto, spendiamo il 20% per trasportare noi, il rimanete per trasportare il mezzo oltre a generare calore ed inquinamento, durante il movimento portiamo appreso metà del nostro peso in ferraglia.

La media degli automobili hanno un potenza di circa 80kWh, se viene “consumato” 50kWh, visto il rapporto di peso persona/auto di mediamente di 1/12, il rendimento della motore del 30%, I soldi spesi servono neanche per 1% a trasportare noi, il rimanente a spostare la massa di ferro oltre a generare calore ed inquinamento, durante il trasporto portiamo appreso oltre 10 volte il nostro peso in ferraglia

Un pullman che può trasportare 100 persone, con una potenza di 150kW, il mezzo è sempre in movimento, invece di rimanere fermo da qualche parte ad occupare spazio pubblico, durante il trasporto viene portato a spasso il doppio del peso di ogni viaggiatore in ferraglia.

E' chiaro che il concetto del automobile è una non senso, ma ormai fa parte del nostro stile di vita, e solamente dei obblighi, ed un forte programma di sviluppo dei trasporti pubblici, potrebbe fare cambiare le cose.
Mi stupisco per esempio, perché non esistono pullman di linea di prima e seconda classe, seconda classe gratuito, il prima classe possono essere un po' più confortevole con un prezzo alto da pagare.
Io già oggi sarei disponibile ad usare i mezzi a €3 per il tragitto, al posto del attuale €1, se almeno fosse più confortevole, puliti e meno rumorosi.

Tanto è inutile che mi prendo in giro, se faccio il costo km del uso dell'automobile, siamo intorno a quella cifra.
5 luglio 2008 0:00 - Paolo 1
Il caldo colpisce tutti (a Parma si sono guastati addirittura dei termometri stradali), persino il nostro Donvito, che di solito e' un liberista spinto, e stavolta... Ci sono due contrapposte concezioni economiche, quella di ridurre al minimo le imposte (ma allo stesso tempo ridurre pressoche' a zero i servizi offerti dallo Stato, si paga in contanti non solo cibo e vestiario o benzina, ma anche medico, pedaggio di autostrade e strade e ponti, etc etc, e questa impostazione piace ai ricchi, che possono permettersi di pagare tutto quello che serve loro, e gliene avanza, mentre per i poveri sono rogne) e quella alla svedese, di far pagare un 40% di imposte, ma fornire di tutto ai cittadini (strade e autostrade gratis, scuola sanita' etc gratis, alti sussidi di disoccupazione e pensioni etc, e questo conviene ai meno ricchi). In Italia siamo sul 43% di imposte, ma in cambio si riceve ben poco, altro che Svezia. Venendo al trasporto pubblico gratuito, per lo meno quello urbano, erano gia' stati fatti degli esperimenti, ad esempio negli anni Settanta a Bologna nelle ore di punta non si pagavano i biglietti dei bus, e' durato qualche anno. Personalmente, pur non avendo un'auto (solo la patente, potrebbe servire per lavoro), devo riconoscere che i mezzi di trasporto individuali (l'automobile) hanno prestazioni molto superiori a quelli collettivi (bus, treni, etc) (dico colelttivi e non pubblici perche' potrebbero anche essere privati), si ha una molta maggior liberta' di orario e di percorso, si parte all'ora che si vuole, si va dove si vuole, facendo tutte le soste che si vuole, e seguendo il percorso che si vuole; coi mezzi pubblici e' impossibile andare in fabbrica alla Battistero alle 5 di mattina, o fare il giro dei castelli di Parma la domenica, impensabile fare il rappresentante di commercio usando bus e treni, all'universita' ci si va in 45' in bus e in 10' in auto, etc etc. Molte proposte di soluzione sono delle baggianate, ad esempio l'usare in piu' persone la stessa auto, sarebbe fattibile solo se ci fossero gruppi di quattro tizi che abitano nella stessa casa, vanno al lavoro nello stesso posto negli stessi orari, e dopo vanno chesso' dalla stessa morosa o da quattro morose che abitano allo stesso indirizzo, e cosi' via: se molte famiglie hanno piu' di un'automobile e' perche' persorsi e orari di marito e moglie non coincidono, e non possono usare la medesima automobile, figurarsi degli estranei! Inoltre i mezzi collettivi hanno senso se sono pieni, ma in molti orari sono quasi vuoti, pero' a qualcuno potrebbero servire a qualsiasi ora, quindi o si hanno sprechi enormi, o un servizio insufficiente e molto dispendioso in termini di tempo. E quanto autobus (con autista ...) occorrerebbero per sostituire 32 milioni di automobili? Comunque se proprio si volesse spingere sui mezzi collettivi, bisognerebbe cambiare completamente filosofia, non piu' costruire case e fabbriche e negozi sparpagliati ovunque, e poi collegarli con delle strade (immaginatevi il costruire di fianco alla rete stradale una rete ferroviaria che arrivi ovunque ...), ma tornare all'antica concezione di definire delle vie di comunicazione, e costruire gli insediamenti su tali vie di comunicazione, cosi' forse si potrebbe arrivare ovunque in treno o bus.
Paolo
4 luglio 2008 0:00 - Passante
In effetti "perderemmo" in fatto di introiti ma almeno eviteremmo che a pagare siano sempre gli stessi e si risparmiano i costi di gestione di abbonamenti e biglietti. Quel 30% non sono certo tutti incassi "puliti".
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