Per trasportare un uomo alla velocità di 50km/h bastano e
avanza un potenza di 1kW, su un mezzo del peso di 50kg.
Su un motorino, i soldi che utilizziamo per il trasporto,
spendiamo il 20% per trasportare noi, il rimanete per
trasportare il mezzo oltre a generare calore ed
inquinamento, durante il movimento portiamo appreso metà
del nostro peso in ferraglia.
La media degli
automobili hanno un potenza di circa 80kWh, se viene
“consumato” 50kWh, visto il rapporto di peso
persona/auto di mediamente di 1/12, il rendimento della
motore del 30%, I soldi spesi servono neanche per 1% a
trasportare noi, il rimanente a spostare la massa di ferro
oltre a generare calore ed inquinamento, durante il
trasporto portiamo appreso oltre 10 volte il nostro peso in
ferraglia
Un pullman che può trasportare 100
persone, con una potenza di 150kW, il mezzo è sempre in
movimento, invece di rimanere fermo da qualche parte ad
occupare spazio pubblico, durante il trasporto viene portato
a spasso il doppio del peso di ogni viaggiatore in
ferraglia.
E' chiaro che il concetto del
automobile è una non senso, ma ormai fa parte del nostro
stile di vita, e solamente dei obblighi, ed un forte
programma di sviluppo dei trasporti pubblici, potrebbe fare
cambiare le cose. Mi stupisco per esempio, perché non
esistono pullman di linea di prima e seconda classe, seconda
classe gratuito, il prima classe possono essere un po'
più confortevole con un prezzo alto da pagare. Io già
oggi sarei disponibile ad usare i mezzi a €3 per il
tragitto, al posto del attuale €1, se almeno fosse più
confortevole, puliti e meno rumorosi.
Tanto è
inutile che mi prendo in giro, se faccio il costo km del uso
dell'automobile, siamo intorno a quella cifra.
5 luglio 2008 0:00 - Paolo 1
Il caldo colpisce tutti (a Parma si sono guastati
addirittura dei termometri stradali), persino il nostro
Donvito, che di solito e' un liberista spinto, e
stavolta... Ci sono due contrapposte concezioni economiche,
quella di ridurre al minimo le imposte (ma allo stesso tempo
ridurre pressoche' a zero i servizi offerti dallo Stato,
si paga in contanti non solo cibo e vestiario o benzina, ma
anche medico, pedaggio di autostrade e strade e ponti, etc
etc, e questa impostazione piace ai ricchi, che possono
permettersi di pagare tutto quello che serve loro, e gliene
avanza, mentre per i poveri sono rogne) e quella alla
svedese, di far pagare un 40% di imposte, ma fornire di
tutto ai cittadini (strade e autostrade gratis, scuola
sanita' etc gratis, alti sussidi di disoccupazione e
pensioni etc, e questo conviene ai meno ricchi). In Italia
siamo sul 43% di imposte, ma in cambio si riceve ben poco,
altro che Svezia. Venendo al trasporto pubblico gratuito,
per lo meno quello urbano, erano gia' stati fatti degli
esperimenti, ad esempio negli anni Settanta a Bologna nelle
ore di punta non si pagavano i biglietti dei bus, e'
durato qualche anno. Personalmente, pur non avendo
un'auto (solo la patente, potrebbe servire per lavoro),
devo riconoscere che i mezzi di trasporto individuali
(l'automobile) hanno prestazioni molto superiori a
quelli collettivi (bus, treni, etc) (dico colelttivi e non
pubblici perche' potrebbero anche essere privati), si ha
una molta maggior liberta' di orario e di percorso, si
parte all'ora che si vuole, si va dove si vuole, facendo
tutte le soste che si vuole, e seguendo il percorso che si
vuole; coi mezzi pubblici e' impossibile andare in
fabbrica alla Battistero alle 5 di mattina, o fare il giro
dei castelli di Parma la domenica, impensabile fare il
rappresentante di commercio usando bus e treni,
all'universita' ci si va in 45' in bus e in
10' in auto, etc etc. Molte proposte di soluzione sono
delle baggianate, ad esempio l'usare in piu' persone
la stessa auto, sarebbe fattibile solo se ci fossero gruppi
di quattro tizi che abitano nella stessa casa, vanno al
lavoro nello stesso posto negli stessi orari, e dopo vanno
chesso' dalla stessa morosa o da quattro morose che
abitano allo stesso indirizzo, e cosi' via: se molte
famiglie hanno piu' di un'automobile e'
perche' persorsi e orari di marito e moglie non
coincidono, e non possono usare la medesima automobile,
figurarsi degli estranei! Inoltre i mezzi collettivi hanno
senso se sono pieni, ma in molti orari sono quasi vuoti,
pero' a qualcuno potrebbero servire a qualsiasi ora,
quindi o si hanno sprechi enormi, o un servizio
insufficiente e molto dispendioso in termini di tempo. E
quanto autobus (con autista ...) occorrerebbero per
sostituire 32 milioni di automobili? Comunque se proprio si
volesse spingere sui mezzi collettivi, bisognerebbe cambiare
completamente filosofia, non piu' costruire case e
fabbriche e negozi sparpagliati ovunque, e poi collegarli
con delle strade (immaginatevi il costruire di fianco alla
rete stradale una rete ferroviaria che arrivi ovunque ...),
ma tornare all'antica concezione di definire delle vie
di comunicazione, e costruire gli insediamenti su tali vie
di comunicazione, cosi' forse si potrebbe arrivare
ovunque in treno o bus. Paolo
4 luglio 2008 0:00 - Passante
In effetti "perderemmo" in fatto di introiti ma
almeno eviteremmo che a pagare siano sempre gli stessi e si
risparmiano i costi di gestione di abbonamenti e biglietti.
Quel 30% non sono certo tutti incassi "puliti".