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13 agosto 2008 0:00 - G. Paolo Vanoli
Rispondo come collega, giornalista da 40 anni, a Giampiero Olivetto (Rai, Gr Parlamento)

Punto 1:
LETTERA APERTA
E SE LA CHIESA FOSSE DIVERSA DA COME VIENE DIPINTA, SPECIE IN ITALIA, DA TALUNI: UNA STRUTTURA DI POTERE “OSSESSIONATA” DALLA POLITICA E DAL DENARO?
“Il vero oscurantismo è mettere in circolazione ciò che è falso” (J.W.Goethe)

Risposta:
Dice molto bene Goethe, infatti Lei e' dichiaratamente parziale nella suo scritto (punto 1) e quindi si pone fra coloro che disinformano !
Lei forse non ha volutamente citato tutti i secoli di secolarizzazione (secoli bui + quelli dell'inquisizione) della chiesa cattolica e cita solo dei fatti (veri) di questi ultimi anni....(a dir il vero ben pochissimi anni, in confronto ai secoli di dominanza sui popoli, le persone e di prostituzione con i potentati della terra.....di quella "chiesa" !
Senza contare che anche oggi occultamente ai piu', essa si prostituisce sempre e comunque ai potenti della terra....pur di salvaguardare i suoi interessi finanziari...
Essa non puo' cancellare per qualche anno di beneficenza, secoli di ingordigia, prostituzione e calpestio della guida evangelica...
Per cui si aggiorni e sia obiettivo, caro collega..!

Punto 2:
L’IMPEGNO NELL’EVANGELIZZAZIONE E NEL SOCIALE

Nella Chiesa cattolica opera direttamente un “esercito” di 4 milioni e mezzo di persone tra vescovi (4900), preti e missionari (410 mila), diaconi, catechisti, religiosi e religiose (oltre 3 milioni e 800 mila), missionari laici (216 mila), impegnati nell’evangelizzazione, ma anche nella difesa dei diritti umani, nella carità e nell'aiuto al prossimo e nello sviluppo delle realtà locali.
Di fatto la Chiesa cattolica è, con quasi 116 mila strutture di assistenza, la più grande organizzazione impegnata in ambito sociale e sanitario e la sua presenza è fondamentale in particolare nel sud del mondo: Asia, Africa, America latina.…..


Risposta:
L’impegno sociale della chiesa cattolica va di pari passo al fatto che essa vuole cattolicizzare gli uomini con i quali viene a contatto, cosi come tutte le religioni (salvo gli ebrei) esse fanno proselitismo per accorpare a se stessi piu’ soggetti “consenzienti” ma per di piu’ ignoranti sui vari temi che esse (le varie religioni) propongono loro !
Essa persegue come le altre religioni l’utopia del dominio delle coscienze degli umani, ma per fortuna questo NON avverra’, il Vero Spirito di Verita’ fara’ si che TUTTE le religioni scompariranno dalla mente degli uomini quando questi conosceranno la Verita’ su: Chi siamo, da dove veniamo e dove andiamo ? (vedi in http://www.mednat.org / spirito + religioni + nuova scienza, la risposta.

Punto 3:

OTTO PER MILLE

L’8 per mille è una porzione delle tasse che i cittadini versano allo Stato e che lo Stato mette a disposizione dei cittadini chiedendo loro a chi debba esser ridistribuito. In tale sistema (primo caso di democrazia diretta applicata al fisco) non c’è nessun automatismo; la Chiesa cattolica italiana non ha minimi garantiti ma dipende solo dalla volontà degli italiani, che sino ad oggi firmano a suo favore, peraltro in percentuale sempre maggiore: il 76,2% delle scelte espresse nel ‘90, l’89,8% nel 2004. Chi, sull’8 per mille, si astiene, si rimette alla volontà della maggioranza che sceglie, e la sua “non scelta” determina poi l’assegnazione, in maniera proporzionale, della percentuale mancante. Come in caso di elezioni politiche, quando in Parlamento tutti i seggi vengono assegnati a prescindere dagli astenuti.

L’8 per mille non va al Vaticano (uno Stato estero), ma alla Cei, la Conferenza episcopale, che rappresenta la Chiesa italiana.

Risposta:
Nei fatti si finanzia una religione, ma se questo stato fosse veramente libero dai vincoli religiosi con la chiesa cattolica, permetterebbe l’utilizzo dell’8%o a tutte le religioni esistenti in italia, ma cosi’ non e’…


Punto 4: TASSE E ICI

Risposta:
Ma perche’ vi debbono essere delle discriminazioni fra i proprietari di immobili ?
Gli IMMOBILI sono IMMOBILI e l’uso che se ne fa non DEVE essere elemento di discriminazione fra quelli che pagano e quelli che non pagano….cio’ significa solo che vi sono due categorie di italiani e stranieri, chi paga e chi non paga !

Punto 5:

FINANZIAMENTI ALLE SCUOLE PARITARIE PRIVATE

Due premesse; la libertà di scelta educativa è un valore costituzionale; dal punto di vista giuridico, le scuole parificate sono da considerarsi scuole pubbliche.
Nell'esercizio finanziario 2006, gli stanziamenti a favore delle scuole paritarie (non statali, in gran parte cattoliche) furono pari a 566 milioni 810 mila 844 euro. Se improvvisamente il milione e passa di studenti delle scuole parificate smettesse di frequentare tali istituti per scegliere la scuola pubblica, lo Stato dovrebbe spendere oltre 6 miliardi di euro. E questo, in considerazione del fatto che attualmente un singolo alunno "statale" costa, annualmente, alla Repubblica italiana dai 6.116 euro (scuola infanzia) agli 8.108 euro (secondaria II grado). Per lo Stato è dunque conveniente finanziare la scuola paritaria.

Risposta:
il Finanziamento dovrebbe, in uno stato libero da vincoli religiosi, cioe’ Laico, arrivare alle scuole private che insegnano il credo di tutte le religioni della terra e NON solo la religione cattolica, evangelica, musulmana, ecc.

INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE

Gli insegnanti di religione sono laici nell'85% dei casi (il 57% donne), molti con moglie e figli, quindi destinatari di risorse (stipendi) che non vanno alla Chiesa italiana, ai vescovi o peggio – come qualcuno ha scritto - al Vaticano, ma alle famiglie stesse.

Risposta:
lo stipendio dovrebbe, in uno stato libero da vincoli religiosi, cioe’ Laico, arrivare agli insegnanti delle scuole private che insegnano il credo di tutte le religioni della terra e NON solo la religione cattolica, evangelica, musulmana, ecc. Anzi dovrebbe esso stesso istruire gli insegnanti di religione.

CONFUSIONE

Vaticano e Santa Sede sono una cosa, Chiesa cattolica italiana e Cei un’altra.
E’ come dire che l’italia ha le rappresentanze diplomatiche all’estro. Sempre italiane sono ! La differenza che Lei fa e’ sottile ma non sostanziale.

Sin qui la realtà di cifre e fatti.
Poi, naturalmente, si può discutere se sia condivisibile - come io credo - il diritto delle gerarchie e delle associazioni ecclesiali di intervenire, in Italia e altrove, sui temi di natura sociale, etica o politica o sui singoli provvedimenti legislativi (“ingerenza” peraltro, che viene criticata o al contrario accettata e strumentalizzata, a seconda che essa riguardi temi cari o meno alla propria parte o alla propria visione del mondo).

Risposta:
Certo che puo’, ma il problema e’ che vi sono soggetti politici che succubi del suo pensiero religioso purtroppo decidono di dedicarsi al “bene “ della chiesa invece del bene dei cittadini italiani ! e quindi le leggi sono sempre “invischiate” di problematiche religiose e NON laiche !
Vedi aborto, matrimonio, divorzio, sesso, ecc. ecc.
Ma chi li ha incaricati ?? si sono auto incaricati e l’italia come altri paesi cattolici non si e’ ancora scrollata di dosso questo pesante “gerlo” di sudditanza con la chiesa cattolica.
Ma come puo’ parlare di sesso nel matrimonio, se il papa, preti, frati, suore, per definizione sono celibi e devono essere casti ?
vedi problema della pedofilia-omosessualita’ dei preti, suore, frati, nel mondo !!
Misteri insondabili della chiesa cattolica...
la quale pur insegnando sui temi quali la famiglia, sesso, NON e' esperta ( papa, preti, frati, suore) di questi argomenti, per il fatto che i loro "preti" NON sono sposati e NON devono fare sesso....(malgrado il vangelo ORDINI di essere sposati per divenire vescovi…) e' come se un muratore si cimentasse a parlare di come si ripara un'apparecchiatura elettronica...
Misteri insondabili della chiesa cattolica....
La sua presunzione e' infinita......


Si può disquisire se la Chiesa sia davvero un “centro di potere”, preoccupata solo “di far politica e…denaro” (i dati invece confermano che è innanzitutto struttura di servizio).

….al servizio del denaro….


E’ legittimo indagare sui reali o presunti legami di taluni esponenti delle gerarchie del Vaticano e della Cei con il mondo degli affari. Ci si può chiedere se la Chiesa cattolica possa fare, più di quanto già non faccia, direttamente o attraverso fondazioni e comitati vari, anche in termini finanziari, per la riduzione della miseria.

Vivere secondo il vangelo…..e non secondo i suoi dettami…

Si può auspicare che la Chiesa di vertice sia meno dogmatica, che invochi meno il codice di diritto canonico e sia più aperta, ad esempio, in materia di morale sessuale. Si può e si deve parlare di colpe ed errori, ancor più gravi se commessi da dei religiosi.

soprattutto distinguendo i diversi aspetti di una realtà, quella della Chiesa, che unisce dimensione pubblica e privata, che “resiste” – nonostante una storia fatta, com’è nella realtà delle vicende umane, di luci ed ombre – e che si sviluppa da duemila anni e che in ogni angolo della terra testimonia la bontà e l’attualità del Vangelo, predicando e praticando la giustizia, la solidarietà, la condivisione, l’attenzione ai più poveri e deboli, facendo proprio il messaggio d’amore insito nella “rivoluzione” cristiana.

......Ma Lei lo conosce il messaggio evangelico, pare proprio di NO !
Si rilegga i vangeli NON quelli falsificati....

Diamo informazioni sulla chiesa cattolica…..e sulle altre chiese, …… senza però mai generalizzare, senza confusioni, evitando posizioni preconcette, cercando informazioni corrette, dando conto, ogni tanto, anche dei benefici e dei servizi resi....

Conclusione:
Aboliamo comunque ed infine le religioni della terra esse sono l'OPPIO dei POPOLI !...... fornendo agli Umani le Vere informazioni su di esse e sul Progetto Vita (per i particolari vedi nel sito: www.mednat.org /nuova scienza)
Perche’ esse purtroppo, propinano il loro "vino” che inebria=ubriaca gli Ignoranti (quelli che ignorano...) impedendo che essi cpmprendano la Verita’

dr. G. Paolo Vanoli - Agente Bamico ltd - Giornalista pubblicista, Consulente in Scienza della Nutrizione e Medicine Biologico Naturali
www.mednat.org/curriculum.htm
9 agosto 2008 0:00 - Barbara
Mi sorge spontanea una domanda... avete avuto una madre così speciale e non aete imparato niente? Quando lei se n'è andata a causa della malattia avete lasciato senza cibo quei gatti?
Bellissimo il racconto.. bellissia persona la madre...
8 agosto 2008 0:00 - Olivetto
LETTERA APERTA
E SE LA CHIESA FOSSE DIVERSA DA COME VIENE DIPINTA, SPECIE IN ITALIA, DA TALUNI: UNA STRUTTURA DI POTERE “OSSESSIONATA” DALLA POLITICA E DAL DENARO?
“Il vero oscurantismo è mettere in circolazione ciò che è falso” (J.W.Goethe)

Sono un giornalista ed avendo conosciuto, per motivi professionali, quanto siano grandi e capillari l’impegno e il servizio della Chiesa cattolica anche in campo sociale, mi sono stancato di ricevere, da un po’ di tempo, da Internet e da importanti organi di stampa (tra cui “Repubblica”), un’informazione sulla Chiesa, confusa, parziale, strumentale. Scrivo dunque per amore della verità e per reagire ad una marea montante di disinformazione, impregnata di pregiudizi, di laicismo e anticlericalismo, di ostilità e livore ideologico.
La Chiesa cattolica, italiana ed universale, non è assimilabile alla “casta” dei politici. La sua presenza, in Italia e nel mondo, non può esser valutata solo in termini di costi e la sua voce non può esser accusata, solo e sempre, d’interferire e di attentare alla libertà e alla laicità dello Stato. Innanzitutto perché la Chiesa è fatta dai vertici in abito talare e da un’immensa base, costituita, nel mondo, da 1 miliardo e 300 mila persone, tutti legittimati, in quanto cittadini, a dire la loro (e in uno Stato laico, spetta comunque alla politica, nella sua autonomia, tener conto o meno di tali contributi per decidere quindi nell’interesse più generale). Poi perché, la Chiesa, è una realtà complessa, diffusa in ogni angolo del pianeta, strutturata sì in maniera gerarchica, ma aperta alle più diverse esperienze ed organizzata in una miriade di comunità, movimenti ed associazioni, che operano, autonomamente, nei più vari ambiti della società civile.
Ovunque ed anche nel nostro paese, la Chiesa dà molto di più di quanto riceva dallo Stato. E’ sul territorio (in Italia con 25 mila parrocchie e 6 mila oratori o patronati e con circa 300 tra ospedali, case di cura e ambulatori, un lebbrosario, 1.800 case per anziani e disabili, 1.100 tra orfanotrofi e asili nido, oltre 500 consultori familiari e altre 2.700 strutture socio-sanitarie, con svariate migliaia di scuole, cooperative, centri sportivi, per l’impiego e la formazione professionale, mense per i poveri, comunità terapeutiche e di recupero, ostelli, strutture d’accoglienza e assistenza, associazioni di lavoratori). E’ vicina ai problemi della gente. Fa un lavoro di supplenza dello Stato nel sociale.
La Chiesa, insomma, è una risorsa e, in Italia, restituisce in servizi buona parte di quanto ottiene con l’8 per mille o grazie alle convenzioni in ambito scolastico e sanitario.
Ciò detto, alcune precisazioni e notizie.

L’IMPEGNO NELL’EVANGELIZZAZIONE E NEL SOCIALE

Nella Chiesa cattolica opera direttamente un “esercito” di 4 milioni e mezzo di persone tra vescovi (4900), preti e missionari (410 mila), diaconi, catechisti, religiosi e religiose (oltre 3 milioni e 800 mila), missionari laici (216 mila), impegnati nell’evangelizzazione, ma anche nella difesa dei diritti umani, nella carità e nell'aiuto al prossimo e nello sviluppo delle realtà locali.
Di fatto la Chiesa cattolica è, con quasi 116 mila strutture di assistenza, la più grande organizzazione impegnata in ambito sociale e sanitario e la sua presenza è fondamentale in particolare nel sud del mondo: Asia, Africa, America latina. A livello mondiale la Chiesa gestiva, al 31 dicembre 2006 (dati dell’Annuario Statistico, sconosciuti ai più ed ignorati dai media): 5.244 ospedali, 17.600 ambulatori, 528 lebbrosari, 15.375 case per invalidi, disabili, anziani e malati cronici, 9.308 orfanotrofi, 11.034 asili nido, 13.354 consultori familiari e 43.450 altri centri di aiuto e rieducazione sociale. Nel campo dell’istruzione, la Chiesa gestiva (dati 2006) 64.410 scuole materne, 90.152 elementari, 39.370 secondarie e diverse migliaia di istituti superiori ed università.

OTTO PER MILLE

L’8 per mille è una porzione delle tasse che i cittadini versano allo Stato e che lo Stato mette a disposizione dei cittadini chiedendo loro a chi debba esser ridistribuito. In tale sistema (primo caso di democrazia diretta applicata al fisco) non c’è nessun automatismo; la Chiesa cattolica italiana non ha minimi garantiti ma dipende solo dalla volontà degli italiani, che sino ad oggi firmano a suo favore, peraltro in percentuale sempre maggiore: il 76,2% delle scelte espresse nel ‘90, l’89,8% nel 2004. Chi, sull’8 per mille, si astiene, si rimette alla volontà della maggioranza che sceglie, e la sua “non scelta” determina poi l’assegnazione, in maniera proporzionale, della percentuale mancante. Come in caso di elezioni politiche, quando in Parlamento tutti i seggi vengono assegnati a prescindere dagli astenuti.
L’8 per mille non va al Vaticano (uno Stato estero), ma alla Cei, la Conferenza episcopale, che rappresenta la Chiesa italiana. Nel 2007 il ricavato di 991 milioni di euro è stato così ridistribuito: 433 milioni per esigenze di culto; 205 milioni per interventi caritativi in Italia e nei paesi del sud del mondo; 354 milioni per il sostentamento del clero (38 mila sacerdoti e religiosi, cui va uno stipendio mensile, al netto di tasse statali e contributi, da 800 euro ad un massimo di 1.300, per un vescovo alla soglia della pensione). Il nuovo Concordato, siglato nell’84, sostituisce in pratica la congrua, che veniva sino ad allora assicurata per i servizi sociali resi dalle strutture della Chiesa ed anche a parziale risarcimento dei beni ecclesiastici “incamerati” dallo Stato nell’800, con l’unità d’Italia e la fine del potere temporale.

TASSE E ICI

Attività commerciali (librerie, ristoranti, hotel, negozi…) gestite da organismi religiosi pagano l’Ici. Sono esenti le strutture gestite dalla Chiesa che siano enti non commerciali e vengano destinate esclusivamente allo svolgimento di attività di rilevante valore sociale. Della stessa esenzione godono – giova ricordarlo - partiti politici, Ong, associazioni, fondazioni, comitati, onlus, organizzazioni di volontariato e no profit, associazioni sportive dilettantistiche, circoli culturali ed enti di qualsiasi altra confessione religiosa.
Parrocchie, istituti religiosi, seminari, diocesi che svolgono attività commerciali, rispettano gli adempimenti tributari e versano ogni tipo d’imposta dovuta (una piccola cappella posta all’interno di un albergo non consente l’esenzione).

FINANZIAMENTI ALLE SCUOLE PARITARIE PRIVATE

Due premesse; la libertà di scelta educativa è un valore costituzionale; dal punto di vista giuridico, le scuole parificate sono da considerarsi scuole pubbliche.
Nell'esercizio finanziario 2006, gli stanziamenti a favore delle scuole paritarie (non statali, in gran parte cattoliche) furono pari a 566 milioni 810 mila 844 euro. Se improvvisamente il milione e passa di studenti delle scuole parificate smettesse di frequentare tali istituti per scegliere la scuola pubblica, lo Stato dovrebbe spendere oltre 6 miliardi di euro. E questo, in considerazione del fatto che attualmente un singolo alunno "statale" costa, annualmente, alla Repubblica italiana dai 6.116 euro (scuola infanzia) agli 8.108 euro (secondaria II grado). Per lo Stato è dunque conveniente finanziare la scuola paritaria.

INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE

Gli insegnanti di religione sono laici nell'85% dei casi (il 57% donne), molti con moglie e figli, quindi destinatari di risorse (stipendi) che non vanno alla Chiesa italiana, ai vescovi o peggio – come qualcuno ha scritto - al Vaticano, ma alle famiglie stesse.
Insegnamento della religione cattolica: nell’anno scolastico 2006/07 gli studenti che si sono avvalsi dell’insegnamento dell’ora di religione sono stati il 91,2% (94,6% nelle primarie, 84,6% nelle secondarie).

CONFUSIONE

Vaticano e Santa Sede sono una cosa, Chiesa cattolica italiana e Cei un’altra. Il Vaticano è il più piccolo Stato del mondo, residenza del Papa, sede della curia romana, di biblioteche archivi, musei (visitati ogni anno da 4 milioni e mezzo di persone), giardini, palazzi apostolici e basilica, la plancia di comando dalla quale Papa e curia “governano” la Chiesa cattolica nel mondo. La Cei è la Conferenza episcopale italiana che guida la Chiesa nel nostro paese.

Sin qui la realtà di cifre e fatti.
Poi, naturalmente, si può discutere se sia condivisibile - come io credo - il diritto delle gerarchie e delle associazioni ecclesiali di intervenire, in Italia e altrove, sui temi di natura sociale, etica o politica o sui singoli provvedimenti legislativi (“ingerenza” peraltro, che viene criticata o al contrario accettata e strumentalizzata, a seconda che essa riguardi temi cari o meno alla propria parte o alla propria visione del mondo). Si può disquisire se la Chiesa sia davvero un “centro di potere”, preoccupata solo “di far politica e…denaro” (i dati invece confermano che è innanzitutto struttura di servizio). E’ legittimo indagare sui reali o presunti legami di taluni esponenti delle gerarchie del Vaticano e della Cei con il mondo degli affari. Ci si può chiedere se la Chiesa cattolica possa fare, più di quanto già non faccia, direttamente o attraverso fondazioni e comitati vari, anche in termini finanziari, per la riduzione della miseria. Si può auspicare che la Chiesa di vertice sia meno dogmatica, che invochi meno il codice di diritto canonico e sia più aperta, ad esempio, in materia di morale sessuale. Si può e si deve parlare di colpe ed errori, ancor più gravi se commessi da dei religiosi. Si deve ascoltare un cardinale della levatura di Martini quando denuncia che nella Chiesa (nelle gerarchie) vi sono invidia, vanità, calunnie ed altri “vizi capitali”.
Senza però mai generalizzare, senza confusioni, evitando posizioni preconcette, cercando informazioni corrette, dando conto, ogni tanto, anche dei benefici e dei servizi resi e soprattutto distinguendo i diversi aspetti di una realtà, quella della Chiesa, che unisce dimensione pubblica e privata, che “resiste” – nonostante una storia fatta, com’è nella realtà delle vicende umane, di luci ed ombre – e che si sviluppa da duemila anni e che in ogni angolo della terra testimonia la bontà e l’attualità del Vangelo, predicando e praticando la giustizia, la solidarietà, la condivisione, l’attenzione ai più poveri e deboli, facendo proprio il messaggio d’amore insito nella “rivoluzione” cristiana.

Gianpietro Olivetto
(Rai, Gr Parlamento)
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