Conosco Firenze da ben 48 anni, di cui 30 (fra il 1960 e il
1990) vissuti proprio a Firenze nella zona del Bandino,
prima che ci fosse il viale Europa (quando l'intera zona
era ancora un grande e fertile podere), e, naturalmente, ben
prima che il turismo fosse di massa. Bene, posso dire che
l'ho sempre vista trascurata, poco pulita sia al centro
che alla periferia, guastata da infinite dispute che si
accendono fra i politici (amministratori e non)per le cose
più banali. Se si legge la Divina Commedia e
ci si sofferma sull'amarezza e il sarcasmo di Dante
rispetto ai fiorentini, si capisce che i problemi di Firenze
non sono nati né oggi né solo ieri. Il guaio è che anche
i "forestieri" che si accasano a Firenze
contraggono alla svelta questa specie di virus della sterile
polemica e prepotenza. Ci sarà una via d'uscita per
rendere la città più vivibile? Sarà possibile che
prevalga nelle coscienze e nelle menti di chi la governa o
aspira a farlo il semplice tanto trascurato buon senso?
15 agosto 2008 0:00 - francesca gattafoni
Sono perfettamente d'accordo. Questa orrenda
amministrazione fiorentina è capace solo di imporre
balzelli ma non risolve assolutamente alcun problema.
Esempio ne sono anche i parcheggi a pagamento in zona
veramente periferiche della città. Così io che abito fuori
città, mentre fino a poco tempo fa arrivata in città
lasciavo l'auto (gratis) in un parcheggio periferico e
prendevo il bus per recarmi in centro oggi dovendo pagare
parcheggio + autobus preferisco allora infilarmi in città
fino ai parcheggi più vicini al centro e pagare solo il
parcheggio. Risultato inquino di più e rendo il traffico
ancora peggiore. E' poi stato unutile comprarmi
l'auto a metano, visto che distributori di metano ce ne
sono veramente pochissimi: nella zona Firenze-Sud ce
n'è uno solo spesso con pompe non funzionanti!!! Ci
costringono ad andare comunque a benzina... che
amministrazione è codesta?!!
13 agosto 2008 0:00 - Povera Fiorenza!
E' sempre la solita storia. A Firenze le amministrazioni
comunali passano con la velocità della luce dal lassismo
più sbracato alla persecuzione più spietata. Fu così al
tempo di Morales ed è così oggi. Qualcuno riesce a capire
il perché? Il comunicato stampa di Donvito osserva cose
giuste. La prima è l'assoluta mancanza di informazione
che neppure il comune può negare. Che cosa costava e che
costa ancora oggi mettere dei cartelli in giro con i diversi
divieti e una piantina della città dove risultino evidenti
i limiti territoriali della loro validità? Eppure
c'è un esempio e si trova sotto la Loggia dei Lanzi,
dove da diversi anni c'è una serie di divieti
(mangiare, bere, fumare, eccetera) e ci sono dei volontari
con l'occhio di falco a cui non sfugge nulla e subito
arrivano a dirti che quella cosa non si fa. La gente
obbedisce, al massimo si alza e se ne va da un'altra
parte. Come si vede non c'è bisogno di multe, tantomeno
di multe esose come la cifra di 160 euro. Che cosa
costava e costa, per esempio, mettere dei cartelli alle
ringhiere dove vengono allucchettate le biciclette per
avvertire che le biciclette saranno portate via? Ma dove si
mettono poi le bici se in centro non c'è una
rastrelliera neanche a pagarla oro? E poi ti dicono: troppo
inquinamento, troppi motorini, andate in bici!!! Bel
consiglio interessato. Un'altra cosa che mi sembra
una enormità è quella della multa ai mendicanti, i soliti
160 euro con sequestro del cane (anche se piccolo e non
temibile) se ne hanno uno con la scusa che così si tutela
l'animale. Ma in tanti casi quel cane è il compagno di
vita della persona che vive sulla strada (qualche anno fa
addirittura ai senza fissa dimora che bazzicano la stazione
furono assegnati dei cani nel quadro di un progetto che
voleva dare un padrone all'animale e una compagnia
all'umano). E se l'aimale è tenuto bene o solo
sfruttato lo si vede a colpo d'occhio. Che senso ha, se
non quello di una immane e gratuita crudeltà, sequestrare
l'animale, metterlo in canile e poi pretendere, per
riconsegnarlo, che siano pagati tutti i soldi (160 euro
della multa e 10 euro al giorno di canile con la libertà
del Comune di tenercelo 10 giorni). Come fa un disgraziato
che si trova costretto a vivere di elemosina ad avere a
disposizione tutti quei soldi che sono una bella cifra anche
per chi vive con tranquillità? Se qualcuno vuole
erudirsi meglio su quest'ultimo punto c'è un
articolo sulla Repubblica di oggi 13 agosto nelle pagine
della cronaca locale di Firenze a firma di Massimo Vanni.
A proposito dei mendicanti, non basta dirgli
semplicemente dall'alto di una divisa (anzi, di due):
qui non ci puoi stare? Veramente, che tristezza.