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17 agosto 2008 0:00 - Annapaola Laldi
Conosco Firenze da ben 48 anni, di cui 30 (fra il 1960 e il 1990) vissuti proprio a Firenze nella zona del Bandino, prima che ci fosse il viale Europa (quando l'intera zona era ancora un grande e fertile podere), e, naturalmente, ben prima che il turismo fosse di massa. Bene, posso dire che l'ho sempre vista trascurata, poco pulita sia al centro che alla periferia, guastata da infinite dispute che si accendono fra i politici (amministratori e non)per le cose più banali. Se si legge la Divina Commedia e ci si sofferma sull'amarezza e il sarcasmo di Dante rispetto ai fiorentini, si capisce che i problemi di Firenze non sono nati né oggi né solo ieri. Il guaio è che anche i "forestieri" che si accasano a Firenze contraggono alla svelta questa specie di virus della sterile polemica e prepotenza. Ci sarà una via d'uscita per rendere la città più vivibile? Sarà possibile che prevalga nelle coscienze e nelle menti di chi la governa o aspira a farlo il semplice tanto trascurato buon senso?
15 agosto 2008 0:00 - francesca gattafoni
Sono perfettamente d'accordo. Questa orrenda amministrazione fiorentina è capace solo di imporre balzelli ma non risolve assolutamente alcun problema. Esempio ne sono anche i parcheggi a pagamento in zona veramente periferiche della città. Così io che abito fuori città, mentre fino a poco tempo fa arrivata in città lasciavo l'auto (gratis) in un parcheggio periferico e prendevo il bus per recarmi in centro oggi dovendo pagare parcheggio + autobus preferisco allora infilarmi in città fino ai parcheggi più vicini al centro e pagare solo il parcheggio. Risultato inquino di più e rendo il traffico ancora peggiore.
E' poi stato unutile comprarmi l'auto a metano, visto che distributori di metano ce ne sono veramente pochissimi: nella zona Firenze-Sud ce n'è uno solo spesso con pompe non funzionanti!!! Ci costringono ad andare comunque a benzina... che amministrazione è codesta?!!
13 agosto 2008 0:00 - Povera Fiorenza!
E' sempre la solita storia. A Firenze le amministrazioni comunali passano con la velocità della luce dal lassismo più sbracato alla persecuzione più spietata. Fu così al tempo di Morales ed è così oggi. Qualcuno riesce a capire il perché? Il comunicato stampa di Donvito osserva cose giuste. La prima è l'assoluta mancanza di informazione che neppure il comune può negare. Che cosa costava e che costa ancora oggi mettere dei cartelli in giro con i diversi divieti e una piantina della città dove risultino evidenti i limiti territoriali della loro validità?
Eppure c'è un esempio e si trova sotto la Loggia dei Lanzi, dove da diversi anni c'è una serie di divieti (mangiare, bere, fumare, eccetera) e ci sono dei volontari con l'occhio di falco a cui non sfugge nulla e subito arrivano a dirti che quella cosa non si fa. La gente obbedisce, al massimo si alza e se ne va da un'altra parte. Come si vede non c'è bisogno di multe, tantomeno di multe esose come la cifra di 160 euro.
Che cosa costava e costa, per esempio, mettere dei cartelli alle ringhiere dove vengono allucchettate le biciclette per avvertire che le biciclette saranno portate via? Ma dove si mettono poi le bici se in centro non c'è una rastrelliera neanche a pagarla oro? E poi ti dicono: troppo inquinamento, troppi motorini, andate in bici!!! Bel consiglio interessato.
Un'altra cosa che mi sembra una enormità è quella della multa ai mendicanti, i soliti 160 euro con sequestro del cane (anche se piccolo e non temibile) se ne hanno uno con la scusa che così si tutela l'animale. Ma in tanti casi quel cane è il compagno di vita della persona che vive sulla strada (qualche anno fa addirittura ai senza fissa dimora che bazzicano la stazione furono assegnati dei cani nel quadro di un progetto che voleva dare un padrone all'animale e una compagnia all'umano). E se l'aimale è tenuto bene o solo sfruttato lo si vede a colpo d'occhio. Che senso ha, se non quello di una immane e gratuita crudeltà, sequestrare l'animale, metterlo in canile e poi pretendere, per riconsegnarlo, che siano pagati tutti i soldi (160 euro della multa e 10 euro al giorno di canile con la libertà del Comune di tenercelo 10 giorni). Come fa un disgraziato che si trova costretto a vivere di elemosina ad avere a disposizione tutti quei soldi che sono una bella cifra anche per chi vive con tranquillità?
Se qualcuno vuole erudirsi meglio su quest'ultimo punto c'è un articolo sulla Repubblica di oggi 13 agosto nelle pagine della cronaca locale di Firenze a firma di Massimo Vanni.
A proposito dei mendicanti, non basta dirgli semplicemente dall'alto di una divisa (anzi, di due): qui non ci puoi stare?
Veramente, che tristezza.

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