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10 luglio 2009 0:00 - scocciato
Pinetree....guarda che si moriva di ben altro, di epidemie virulente, di parto, di interventi chirurgici tardivi e pressapochistici, di stenti, di tante cause che la modernità ha scientificamente debellato. I vaccini, gli antibiotici, le cure per il cancro, al contario di un tempo che si curavano con sassolini, code di lucertola, sputi dietro la schiena e stregonerie varie.
Senza contare che non esistevano ambulanze, defibrillatori, sistemi per curare e prevenire gli infarti,
Amico Pinetree, questa battuta dell'aspettativa di vita, non me l'aspettavo.
10 luglio 2009 0:00 - Umberto46
Se venisse pagato un tanto ogni fregnaccia che scrive o dichiara quest'uomo sarebbe più ricco di Sua Emittenza.
10 luglio 2009 0:00 - Pinetree
Alberto63 dice:
“Comunque siamo tutti liberi di mangiare cibi industriali e sterili o di rischiare con i pericolossissimi prodotti del proprio orto come si è sempre fatto da diecimila anni in qua. E siamo ancora qua.”


certo che siamo sempre qui, la differenza sta nel fatto che erano qui con un aspettativa media di vita di 40 anni, rispetto ai 85 anni di oggi.
10 luglio 2009 0:00 - Mario
Gentile signor Mastrantoni,

leggo divertito il suo intervento: molto divertente è in particolare scoprire che l'Italia sarebbe un Paese "nordafricano con tutto quel che ne consegue". Mi tocca constatare, però, che il mio Paese sia in fin dei conti sudeuropeo e, pertanto, appartenente alla UE con tutte le normative igieniche che ne conseguono.

E, sinceramente, mi ritrovo a ridere da un Paese dell'Europa centrale, la Germania, dove il consumo di latte crudo, ben più diffuso che in Italia, non sembra abbia comportato un'impennata dei casi di brucellosi.

Lei si beva tranquillo il suo bio-pastorizzato-microfiltarto-intetrapakato-industriale latte di marca da 2 € al litro: io me ne andrò al distributore e, con 77 centesimi mi riempirò una bottiglia di qualcosa di ben più gustoso (anche da bollito), dando magari anche un'occhiata alle vacche che quel latte producono. Con sommo dispiacere di autotrasportatori, distributori e rivenditori...

Alla salute!
16 dicembre 2008 0:00 - giulia
credo che bere il latte crudo sia da deficenti. Nessuno ,se non completamente fuori di testa o ignorantissimo ,può fare una cosa del genere. Credo che tanto polverone intorno all'argomento sia solo orchestrato per ostacolare quella che invece è un 'iniziativa intelligente: vendere sfuso del latte con una buona proporzione qualità/ prezzo.Forse questo da fastidio a qualcuno???
16 dicembre 2008 0:00 - rumeno
Infatti io sto meditando se il latte è veramente biologico in Italia.Il mio dubio nasce dal momento in quale viaggiando in Austria,Svizzera,Slovenia, ho visto le muche a pascolo per i campi.
Stranamente in Italia, se per caso vedi una muca sui campi sarebbe da fare una foto.Sinceramente qualche muca in Italia lo vista in sudTirolo Trentino-Bolzano,Abruzzo,oppure sulle montagnie venete.Troppo poche per produre miglioni di metri cubi di latte.
Fatte atenzione con il latte crudo. Prima di consumare il latte crudo vi consiglio di farlo bolire.Secondo me e piu importante la salute che la publicita.
15 dicembre 2008 0:00 - Carla Vatteroni
Non so chi ha scritto questo articolo, ma è evidente che non sa niente di come viene prodotto il latte crudo!
Io sono una consumatrice assidua di questo latte e con me tutta la mia famiglia, compreso un bambino di otto anni che ogni volta che andiamo al distributore pretende di averne un bicchiere subito!
Ovviamente poichè non sono pazza e anchi'io conosco le semplici regole di igene, prima di comprarlo mi sono informata, ho letto tutto il protocollo ministeriale che consente agli allevatori di poter vendere il loro latte crudo, e vi assicuro che è molto severo!
Non solo, il gruppo di acquisto di cui faccio parte, prima di "approvare" il nostro fornitore ha fatto una visita all'azienda e ha verificato tutta la documentazione necessaria. Il risultato è che noi beviamo questo latte da quasi due anni con molta soddisfazione.Inoltre ci sono studi nazionali ed internazionali che spiegano scientificamente come il latte crudo abbia proprietà che il latte pastorizzato non possiede più. Come ultima cosa vorrei ricordare che il latte che si beveva prima della introduzione della pastorizzazione era latte munto in condizioni igeniche a dir poco pietose, stalle sporche, latte lasciato tutta la notte allo scoperto in secchi qualunque alla mercè di tutti i batteri possibili ed immaginabili. Adesso il latte passa direttamente dalla mammella della mucca al refrigeratore che lo mantiene ad una temperatura inferiore ai 4C°, in contenitori d'acciaio inox perfettamente sterili abbattendo così ogni possibilità di contaminazione esterna. Vi siete mai chiesti perchè in Austria ed in Svizzera il latte crudo si vende tranquillamente senza tanti problemi da un sacco di anni? Forse perchè non ci sono Parmalat e Granarolo a cui dare fastidio? Forse perchè lì il latte del supermercato BIOLOGICO costa 0,89 €? Meditate gente, meditate!
Saluti e salute, Carla
9 dicembre 2008 0:00 - Denis
Non è tempo di smetterla di proporre di chiudere i distributori di latte crudo automatici? Perchè fare una campagna pro industria mi sembra illogico, stupido e di convenienza. Insegnamo alle persone l'utilizzo del latte dopo la bollitura e aumentiamo i posti automatici di vendita.
8 dicembre 2008 0:00 - Giorgio da Como
E' assurdo,
Egregio Signor Mastrantuoni,
ma quale moda.. ma si rende conto di quel che ha scritto. Ora bere latte crudo è da considerarsi una moda!! Mi chiedo se siate davvero dalla parte dei cittadini .. voi..?
Diciamo che questa campagna contro il latte crudo è pilotata e innescata dai grandi del latte, inutile far nomi, i quali visto che probabilmente si son resi conti che tra un po' il latte che raccolgono dagli onesti fattori se lo dovranno bere da soli.. pagandolo a 35-40 centesimi max per poi, dopo averlo pure scremato per produrci panna e yogurtini e proporlo alla grande distribuzione con rincari del 300% e si lo ripeto 300% da 40 a 160 centesimi è matematica è il 300% si son resi conto che forse è meglio tagliar le gambe ai distributori automatici diffusi ormai nelle nostre periferie.
Complimenti Aduc, invece di perseguire e incriminare aziende buone a posticipare le date di scadenza e lottare affinchè per lo meno il litro di latte industriale (talmente povero che è ancora dura chiamarlo latte) ritorni a prezzi piu' reali e giustificati addirittura afficancate e boicottate il lavoro di questi onesti fattori.
Desideravo far notare che la vicina Svizzera Italiana propone sui banchi dei supermarket il fresco e genuino latte fresco industriale (quello con durata non superiore ai 5 giorni dalla mungitura) della Emi ad esempio a CHF1,60 pari, al cambio odierno, a 105 centesimi di euro.
Io vivo nella provincia di Como ed è ormai da anni che consumo coi miei bimbi almeno 2 litri di latte crudo che spillo la sera rientrando a casa anche la sera tardi.
Vorra' dire che invece di fermarmi vicino a casa con il mio euro di litro di latte mi fermero' direttamente in territorio elvetico tanto che faccio il pieno di carburante dell'auto al distributore automatico poco oltre il confine che eroga anche lo stesso latte crudo fresco al costo di un solo Franco svizzero quindi ancora meno.. dell'euro dei nostri fattori.
Cara Aduc.. probabilmente anche Voi preferite che l'Italia importi latte oltre a pomodori agrumi ecc..ecc.. altro che tutelare la salute dei cittadini. Vi rammento che come al solito noi arriviamo ultimi.. Austria, Germania e Svizzera il latte crudo è già una realtà da oltre 5 anni e non hanno di queste storie, e forse sarà anche per questo che il latte fresco nei loro supermarket ha un rincaro che non supera il 100% tra chi lo produce e chi lo distribuisce...!
Mi chiedo ancora, da che parte state.. Voi?
8 dicembre 2008 0:00 - daniela
Per favore non scatenate una campagna contro il latte crudo!Basta invitare la gente a bollirlo, tanto più che, soltanto in questo modo, si forma quello strato di panna che è quanto di più gustoso esista al mondo. E a parte ciò, anche secondo me, è molto più probabile che le infezioni siano dovute a carne cruda o mal cotta.
8 dicembre 2008 0:00 - Cavalli Fausto Bevilatte
Egregio Sig.Mastrantoni,mi permetto di farLe alcune osservazioni su quanto da Lei sostenuto. Il latte crudo è prodotto, a differenza di alcuni decenni fa,con mezzi e metodi che sono evoluti in maniera notevole:mungitrici automatiche,refrigerazione istantanea del latte filtrazione sistematica,alimentazione regolata e pesata,vacche libere di mangiare,bere,coricarsi e circolare nella stalla.Una volta non era così: vacche legate,scrse norme igieniche,mungitura a mano,no filtrazione,no refrigerazione e presenza di possibili malattie per l'uomo. Bella differenza vero;queste cose vanno dette, se non è disinformazione! Parliamo della pastorizzazione: non è una "bacchetta magica" che risolve tutto;infatti distrugge solo il 90% dei batteri,ovviamente non solo quelli patogenio, come sostiene Lei,ma anche quelli buoni. Si aggiunga che i 9 casi tanto sbandierati di infezzione nei bambini,si informi meglio, sono "solo" presunti, non certi; di questi sono stato coinvolto come esperto in due casi: si sono rivelati completamente non correlati con il consumo di latte crudo. Mi riferisco al caso in particolare della bambina di Verona, cioè di quel caso che ha scatenato lo scandalo: pensi che il tutto è successo a maggio ed è stato tutto risolto positivamente per il latte crudo. Forse Lei vive in un Paese Nordafricano, come dice, qui da noi i produttori di latte seguono le procedure dell'HACCP per il latte crudo, esattamente con gli stessi criteri dell'industria, che adesso si scndalizza per il latte crudo.Le risulta? Allora,la garanzia del consumatore dov'è?
Distinti saluti
7 dicembre 2008 0:00 - danilo
scocciato caro, le tesi che adduci non sono completamente campate in aria, ma ti prego di non generalizzare troppo, perchè si esce dal senso iniziale del topic.
Nella fattispecie si parlava del rischio di poter comprare alimenti non confezionati e potenzialmente nocivi alla salute.
Purtroppo non sono d'accordo con il segretario Mastrantoni nell'invocare il nostro buonsenso e la nostra attenzione nello sterilizzare i cibi che, sempre potenzialmente, potrebbero essere inquinati da agenti patogeni;nè sta a noi, comuni cittadini e consumatori, essere a conoscenza delle reazioni aerobiche ed anaerobiche che possono verificarsi in essi per cattiva conservazione o confezionamento.
Se io compro il latte fresco ho la convinzione che lo si possa consumare tal quale, visto che ne è stata autorizzata la vendita.
L'etichetta, checchè tu ne dica, è una delle garanzie che noi abbiamo per tutelare i nostri acquisti,perchè è l'attestazione con cui il produttore garantisce il prodotto che commercializza,dove imprime, oltre alle informazioni nutrizionali,il lotto di produzione e l'orario di confezionamento.
Se poi acquisto un prodotto a marchio e sull'etichetta trovo scritto " confezionato per conto della XXXX nello stabilimento di Viggiù in via dei Pompieri n° 100 ", questo non è sicuramente indice di contraffazione nè di scarsa qualità.

Questa estate mi è capitato di vedere in un centro commerciale a pochi km da Jesolo la fila davanti alla mescita self service di vino:il prodotto veniva " imbottigliato " dagli stessi clienti in contenitori di loro proprietà, ma qualcuno ci sa dire cosa hanno veicolato tali contenitori in precedenza?

per contrario,se dovessi ricorrere al pronto soccorso per una intossicazione alimentare e faccio l'elenco ed i nomi degli alimenti che ho consumato si avviano d'ufficio tutti i controlli su quegli alimenti,da casa mia fino all'ufficio commerciale di chi li ha prodotti, e per effetto scaricabarile o più tecnicamente "rintracciabilità " fino all'ultimo dei fornitori di materie prime.

Ciò non toglie che ogni giorno corriamo il rischio di nutrirci con degli autentici...articoli da pattumiera.

danilo.
7 dicembre 2008 0:00 - alberto63
Uso latte crudo da 2 anni,1.5 litri al giorno per tutta la famiglia e non ho mai avuto problemi.
Trovare ieri il distributore spento mi ha fatto veramente arrabbiare. Conosco personalmete il produttore che vedo periodicamente durante le operazioni di carico del distributore e sinceramente mi fido più di lui che delle industrie tipo galbani.
E comuque sono abbastanza "grande" per fare le mie scelte e mi da fastidio essere trattato come un bambino.
Anche la carne di pollo è piena di batteri e se conservata troppo a lungo, non idoneamente e poco cotta puo dare problemi.
Ogni alimento sfuso e fresco puo provocare infezioni i vario tipo. con questi ragionamenti chiuderemmo tutti i ristoranti e tutte le gastronomie.
Comunque siamo tutti liberi di mangiare cibi industriali e sterili o di rischiare con i pericolossissimi prodotti del proprio orto come si è sempre fatto da diecimila anni in qua. E siamo ancora qua.
7 dicembre 2008 0:00 - SILVIO
Buona giornata a tutti, premetto che non sono un ivasato del biologico e non seguo mode particolari. Quando ho scoperto il latte crudo dei distributori ho potuto ricominciare a berlo senza aver problemi di digestione ed effetti secondari. Sicuramente il latte pastorizzato è sicuro ma, parlo per esperienza personale, cosa rimane di valori nutritivi e digeribilità. Concordo sulla necessità del controllo (il crudo è controllato severamente dall'ASL), ma questo vale, o varrebbe, anche per i tutti i prodotti (che mi dite dei prodotti caseari preparati con latte scaduto o peggio ???) o di ciò che assimiliamo con prodotti sani (vedi l'ultima puntata della trasmissione Report?).
7 dicembre 2008 0:00 - scocciato
E' vero, tutti i prodotti venduti ai banchi sfusi di qualsiasi supermercato, o bottega locale, sono a rischio, ma se te lo confeziona un'avvenente commessa con crestina in testa, va sempre bene e se ti attacca una salmonella, o ci ha sternutito sopra, o peggio, va ancora meglio.
Neppure le etichette son sicure. Se hai ingurgitato una mozzarella marca x e butti ovviamente la confezione o le confezioni d'imballo, ammesso che le ritrovi, come dimostri, e a chi che la mozzarella che ti ha intossicato proveniva proprio da lì? Che ci vai con l scontrino??? Con quali argomenti sosterrai un'ipotesi di incriminazione? E se hai mangiato diversi cibi, come farai a sostenere quali di essi ti ha fatto male alla pancia? Prova a chiamare in causa il venditore, ma con quali effettive prove?
L'etichetta racconta tante belle favolette, ma, all'atto pratico, serve ben poco. Serve a vantarsi quì nei forum, che siamo informati su quante vitamine, o sali, o calorie, o quale ditta per conto di un'altra che confeziona per conto di una terza ecc. diventiamo professori di organolettica. Magari avvelenati, ma INFORMATI e CONSAPEVOLI.
6 dicembre 2008 0:00 - danilo
mi chiedo:
se compro un prodotto alimentate sfuso, privo di un sigillo apposto dal confezionatore tantomeno dell'etichetta con su stampato il lotto di produzione ( che riconduce al certificato di analisi ed al campione di verifica ),e questo prodotto dovesse farmi male, chi garantisce lo stesso dall'attimo della spedizione dal luogo di produzione a quello dell'arrivo nella mia pancia?

danilo.
6 dicembre 2008 0:00 - luciano
La pastorizzazione ed il processo UHT sono alcuni tra i processi industriali meno "invasivi" e "naturali" attualmente esistenti... se proprio vogliamo mettere l'industria sotto accusa, io mi preoccuperei più dei conservanti, dei coloranti e dei pesticidi per molti dei quali ancora non ne conosciamo gli effetti dopo 30 o 50 anni.
5 dicembre 2008 0:00 - Mara
Sig. Mastrantoni sono lieta di leggere che c'è qualcuno competente in materia, non sempre è nocivo il lavoro dell'uomo, il processo di pastorizzazione del latte è una lavorazione alla quale dovremmo essere tutti grati. I miei complimenti per aver affrontato questo argomento del quali pochi si interessano e molti tendono a sottovalutare, non siamo sempre compatibili con la natura, purtroppo.
5 dicembre 2008 0:00 - fernando scarpone
premesso che bere latte alla spina non è una moda ma il riscoprire il sapore di questo alimento. Mi chiedo perchè non vietano la vendita di cozze e vongole senza essere sterilizzate, e poichè questo tipo di latte non è obbligatorio comprarlo, mi chiedo tutto questo chi favorisce.
5 dicembre 2008 0:00 - LuigiT
Nell'informativa del ministero si citano 40 casi di cui 9 probabilmente riconducibili al latte crudo. Prima di fare tutta questa retorica farei una verifica del processo produttivo di quelle probabili fonti per verificare se veramente si riscontra quel batterio e, se presente, se lo è per negligenza o per normativa inadatta o insufficiente.
Mi pare una comunicazione decisamente incoerente rispetto a casi di rischio alla salute recentemente verificatisi. Ad esempio, i prodotti di certe aziende con date scadenze contraffatte, mi pare, e giustamente, che quelle aziende continuino a vendere, ma spero qualcosa in loro sia cambiato.
Basta con questa informazione affrettata e ingigantita!
4 dicembre 2008 0:00 - scocciato
Aggiungo che uno dei molti studi è:

http://www.onrest.com/scienza/biologico.html
………
Ma i consumatori?Un indagine condotta dall' Organic Material Row Institute e dall' unione consumatori degli stati uniti ha mostrato tracce di almeno un pesticida in percentuali fino al 90% dei prodotti tradizionali. Queste tracce di pesticidi non danno problemi immediati alla nostra salute ma potrebbero causare danni a lungo termine, con un loro accumolo.
Ma anche il biologico può presentare dei problemi. C' é il rischio della presenza di tossine di origine naturale. Prodotte da funghi hanno effetti cancerogeni o immunosopressivi sul nostro organismo. Le piante, quando non sono protette da prodotti industriali, producono tossine per difendersi. Queste tossine "naturali", a differenza di quelle che vengono somministrate dall' uomo sui prodotti, sono difficili o impossibili da eliminare. Cioé non sempre tutto che é naturale é salubre……………
……….
Le frodi
In Italia non ci sono stati casi eclatanti di truffe, ma all' estero si. In Francia cereali convenzionali ucraini venivano spacciati per biologici. In gran Bretagna son o state scoperte partite fasulle di grano importato dalla Germania.

...Roba più recente..:
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=264453
:::::
aprire e leggere tutto l'articolo(sul web ce ne sono migliaia) e ne incollo quì una parte:........ La questione dei cibi biologici è particolarmente pressante perché essi sono addirittura potenzialmente dannosi e andrebbero vietati, soprattutto ai bambini.
La ragione è semplice. L'agricoltura biologica, per definizione, non fa uso di fertilizzanti, fitofarmaci e pesticidi di sintesi. Senonché, il concime animale è quello più ricco di dannosi batteri; e senza fitofarmaci e pesticidi appropriati, oltre al danno economico della riduzione del raccolto, si ha quello sanitario dovuto al fatto che ogni vegetale si fabbrica da sé le proprie difese naturali, che consistono di sostanze spesso tossiche a chi intenderebbe di quel vegetale cibarsi (basti pensare alle mandorle, che per difendersi dai roditori producono cianuri). Il vegetale biologico, poi, non protetto dall'uomo, produce maggiori quantità di naturali tossine, che sono difese per esso e tossiche per noi. È stato accertato che, rispetto a chi usa cibo tradizionale, chi si nutre di cibo biologico è più esposto agli attacchi non solo del batterio della Salmonella, ma anche, fino a 8 volte più esposto, di un pericoloso ceppo del batterio Escheria coli. Ciò che gli amministratori dei Comuni che, come quello di Modena, hanno deliberato di nutrire i bambini con cibo biologico si rifiutano di comprendere è che la selezione che deve operare l'uomo sulle piante che servono per il proprio nutrimento, deve necessariamente procedere in direzione opposta alla selezione naturale.
ecc.ecc...........
4 dicembre 2008 0:00 - scocciato
Ridaiie con l'agricoltura biologica dove, per le vacche e le infezioni da esse portate proprio non c'entra nulla.
Già che la frutta e la verdura cosiddette biologiche(a prezzi tripli, e grande lucro) sono una montatura. Si sa, da studi effettuati (cercare sul web),e da fonti non sospette, cioè agricoltori bio, che di bio(chissà poi cosa credono di dire con "bio" o con "eco")cioè forse dire che c'è tutto concime o anticrittogamico o pesticida naturale?, Ma non è verosimile!. Quando i venditori sentenziano "bio-logico", tutti ci cascano e pagano il doppio o il triplo fidandosi. Ma se non si utilizzano prodotti di sintesi o materie organiche trattate, il contadino non ricava nulla o poco! E di vero vantaggio, ammesso che tutti fossero onesti e che la cosa funzionasse veramente, contro le malattie ce n'è ben poco da fare con la vacca biologica.
Smettiamo di credere che la parola biologico sia l'unto per tutti i mali.
4 dicembre 2008 0:00 - Gemon
sì certo. Mi stupisce quanta rilevanza si sta dando a questo caso (quante infezioni in quanti anni? qual è l'accertamento della correlazione tra infezione di escherichia coli e assunzione di latte crudo?) rispetto ai casi impressionanti che hanno avuto impatti molto maggiori sui vari latte/formaggi avariati di parmalat, galbani ecc. insomma tutte le aziende di INDUSTRIA alimentare che dovrebbero seguire tutti i dettami dell'igiene...

è impressionante la campagna di diffamazione che si sta montando. Mi sembra la dimostrazione lampante che il latte crudo stia avendo successo
4 dicembre 2008 0:00 - nicola
E non è possibile che queste infezioni non siano state causate dagli hamburger dei fast food?
4 dicembre 2008 0:00 - Daniela
concordo pienamente con quanto scritto.
Sappiamo inoltre che la bollitura casalinga distrugge gran parte delle sostanze nutrive più della pastorizzazione. Allora vale la pena di risparmiare a scapito della salute? Ognuno di noi tragga le proprie conclusioni.
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