Il 17 febbraio è certo un giorno da ricordare... Io lo
ricordo di più come il giorno in cui Giordano Bruno fu
assassinato in quella maniera dai buoni cristiani cattolici,
ma pur sempre cristiani. Davo l'8x1000 ai Valdesi... ma mi
sono resa conto che sempre cristiani e religiosi sono
quindi... niente religioni... oppio dei morti viventi....
La religione ed il sesso ognuno se lo fa in privato a casa
sua... e se una casa non ce l'ha..... ci sono sempre luoghi
appartati in cui "esercitarli.
A proposito di 1848... e dintorni... avete fatto caso che
appena c'è un po di movimento libertario esce fuori qualche
My Dame in it. Ma Donna? Non quella che se la canta....
Comune di Parigi... Lourdes, Rivoluzione Russa Fatima....
quella di Merdjugore è stata invece utilizzata come testa
d'ariete per dilaniare la Jugoslavia.....
10 gennaio 2010 12:11 - Annapaola Laldi
Catturo sul sito della Chiesa valdese
(www.chiesavaldese.org) l'articolo che incollo qui di
seguito. Come si vede, ha a che fare con il 17 febbraio,
data proposta dai Valdesi come "Festa della libertà di
coscienza, di religione e di pensiero", sia perché il 17
febbraio 1600 la chiesa cattolica martirizzò Giordano
Bruno, sia perché lo stesso giorno del 1848 Carlo Alberto,
re di Sardegna, concesse le regie patenti a favore dei
Valdesi che così cominciavano:
"I Valdesi sono ammessi a godere di tutti i diritti civili e
politici de' Nostri sudditi; a frequentare le scuole dentro
e fuori delle Universita', ed a conseguire i gradi
accademici...".
Adesso pare che vi sia qualche problema... Anche su questo,
viene da dire. Ahimè.
Comunque, perché ognuno se ne faccuia la propria idea, ecco
l'articolo in questione:
Laicita': problema in Piemonte?
di Jean-Jacques Peyronel
«Giorno della laicità, è rissa tra Pd e sinistra
"radicale"», «Lite sulla giornata della laicità tra
sinistra e maggioranza»: questi i titoli delle edizioni
torinesi de La Repubblica e La Stampa, il 15 dicembre
scorso. Lì per lì, veniva da chiedersi: «Che cosa avranno
ancora combinato questi "laici furiosi"?». Invece, si
tratta di una proposta del tutto pacifica fatta nel febbraio
2006, durante le Olimpiadi, dall’Associazione «Più
dell’oro», presieduta dal pastore Giuseppe Platone, di
istituire una «Giornata della libertà di coscienza, di
religione e di pensiero» il XVII Febbraio. Perché il XVII
Febbraio? Perché è la data in cui, nel 1600, fu arso in
Piazza di Campo de' Fiori, a Roma, Giordano Bruno, reo di
essersi battuto per la libertà di pensiero, ed è anche la
data, come ben sappiamo, nel 1848, dell’Editto di
emancipazione con cui Carlo Alberto concesse ai Valdesi (e
qualche giorno dopo anche agli Ebrei), non la libertà di
culto – come erroneamente scrivono i giornali – ma i
diritti civili, il che permise loro di uscire dal ghetto
delle «Valli Valdesi» in cui erano stati rinchiusi per
oltre quattro secoli.
Così com’è stato istituito il «Giorno della memoria»
per ricordare la Shoah, la proposta di «Più dell’oro»
intendeva indicare il XVII Febbraio non solo per ricordare
l’importanza fondamentale della libertà religiosa ma
l’importanza altrettanto fondamentale della «madre di
tutte le libertà», ovvero la libertà di coscienza, che
comprende sia la libertà di pensiero sia la libertà di
religione. Tale proposta fu fatta propria prima
dall’assemblea del IV Circuito, quindi dalla Conferenza
del II Distretto, infine dal Sinodo valdese 2006, il quale
la trasmise al Parlamento nazionale. A livello regionale, fu
subito appoggiata dal Comitato torinese per la laicità
della scuola e dalla Consulta torinese per la laicità delle
Istituzioni, nonché dai partiti Prc, Pdci e Uniti a
Sinistra che la posero all’attenzione del Consiglio
regionale piemontese. Il 6 luglio scorso, si svolse
un’audizione convocata dall’ottava commissione regionale
a Palazzo Lacaris a cui erano presenti rappresentanti delle
chiese valdese, battista e avventista, della Comunità
ebraica e della Consulta per la laicità delle Istituzioni.
Incontro molto cordiale che sembrava preludere a un esito
positivo della proposta. Invece, il 14 dicembre scorso, la
commissione ha espresso un parere negativo per il no del Pdl
e della lega Nord e per l’astensione del Pd. Di fronte
alle reazioni molte critiche dei partiti della sinistra
radicale, il consigliere del Pd Alessandro Bizjak si è
giustificato dicendo: «Nessuna bocciatura: ci siamo
riservati il voto in aula per meglio valutare l’efficacia
della proposta rispetto all’obiettivo che si propone.
Intendiamo verificare se su un tema importante come la
libertà di coscienza sia davvero utile istituire una
giornata dal puro valore simbolico». La proposta andrà
dunque in aula con il parere negativo della commissione, il
che vuol dire che potrà essere accolta soltanto con il voto
favorevole del Pd. Sarà così oppure una proposta così
opportuna di questi tempi verrà sacrificata sull’altare
(è il caso di dirlo...) di equilibri politici
pre-elettorali tra centro sinistra e centro? Da seguire con
attenzione.
Tratto da Riforma del 25 dicembre 2009
17 febbraio 2009 0:00 - Libero pensatore
Oggi 409 anni fa veniva bruciato vivo a Campo dei Fiori
Giordano Bruno che voleva dire la sua in totale
libertà. Viva Giordano Bruno e viva tutti quelli come
lui.