Leo Miceli
C'è il diritto a vivere e bene e TUTTI...
non il diritto a nascere.
Lo dice anche la Costituzione: si acquisiscono diritti [e io
dico anche doveri POI... ma qui casca il "velino"] SOLO con
la NASCITA!
27 ottobre 2009 15:56 - mareike
diritto di uccidere un essere umano....
poi ve la prendete con chi chiede il diritto di decidere
come morire o di prendere o no determinate cure mediche.
non c'è da stupirsi che stiamo andando sempre piu' alla
deriva
16 agosto 2009 0:00 - paola
L'aborto è un diritto che deve essere garantito ad ogni
donna. Non vedo il motivo del fatto che debba essere negato
un miglioramento scientifico, forse perchè in questione ci
sono i probelmi delle donne?! Non capisco se è stata
scoperta l'anestetico perchè non usarlo e soffrire la
stessa cosa è la RU486 già ampiamente con sperimentazione
superata da 10 anni perchè in Europa si usa già da
svariati anni.Non dobbiamo solo pensare alle nostre idee
alla nostra pelle e rinchiucerci dentro, ma pensare che le
sfumature nella vita sono tante e molte volte non si ha
molta scelta. Facile parlare solo dai nostri comodi
posti.
15 agosto 2009 0:00 - De Pravato
banana un cazzo!... e chi nasce settimino?
E se
quelli della carta d'identità fanno un mese di
sciopero?... mammina ha il diritto di strozzarmi per
trenta giorni più delle altre?
Ma vattel'a
pijà 'n der culo!
15 agosto 2009 0:00 - leo miceli
Sig. Presidente ADUC,
diritti di quà, diritti di
là, diritti di sù, diritti di giù! Nulla da eccepire
e meno male che esiste l'ADUC che in questo eccelle.
Ma mi chiedo e Le chiedo: Il dirito di vivere e di
nascere? Se gli embrioni fossero iscritti all'ADUC
e chiedessero il diritto di potere nascere? Lei è
stato un embrione (col Suo unico ed irripetibile DNA)e se i
suoi genitori avessero abortito oggi avremmo all'ADUC un
altro Presidente. Quello che Lei ha fatto e continua a
fare probabilmete nessuno altro avrebbe e potrebbe fare,
perchè sarebbe un'altra persona con idee e metodologie
diverse dalle Sue. Diritti andrebbero garantiti ad ogni
persona ed anche nella fase prenatale. Grazie, leo
miceli
15 agosto 2009 0:00 - Per De Pravato
A domanda, rispondo. data: 14 Agosto 2009 E
l'emerito Luca Savarino ci spiega anche quando termina
la prevalenza dell'autodeterminazione della donna e
perché? 15 settimane, 15 mesi, quindici anni o...
quando?...
RE: nove mesi da concepimento. Perchè
poi c'è quello semplicemente che in ogni parte del
Mondo ed in ogni Epoca (ed anche sulla mia carta
d'identità ;-) si chiama NASCITA. Banale, no?!
14 agosto 2009 0:00 - De Pravato
E l'emerito Luca Savarino ci spiega anche quando termina
la prevalenza dell'autodeterminazione della donna e
perché?
15 settimane, 15 mesi, quindici anni
o... quando?...
A seconda di come la vogliamo
mettere noi o il Dio Valdese ci da qualche indicazione
specifica?
Grazie!
14 agosto 2009 0:00 - L'INFORMATORE
da: www.chiesavaldes.org
TEMI DI ATTUALITA': problemi etici posti dalla scienza
La pillola RU486
"Prevale l'autodeterminazione della donna"
Lo dice Luca Savarino, coordinatore della Commissione
bioetica della Tavola valdese
"Ritengo gran parte delle preoccupazioni espresse dalle
gerarchie cattoliche largamente infondate". Entra così
nel merito dell'acceso dibattito sulla pillola abortiva
RU 486, Luca Savarino, coordinatore della Commissione della
Tavola valdese per i problemi etici posti dalla scienza
(Commissione bioetica).
Parlando a titolo
personale Luca Savarino non condivide la tesi del Presidente
della Conferenza episcopale (CEI), cardinale Angelo
Bagnasco, secondo cui la decisione dell'Agenzia italiana
del farmaco (AIFA) di ammettere anche in Italia l’utilizzo
della pillola abortiva andrebbe nella direzione di
identificare l’aborto con un metodo anticoncezionale.
"Non va dimenticato - sottolinea Savarino - che la
quasi totalità delle scelte abortive coincide piuttosto con
esperienze di forte travaglio etico e morale da parte dei
soggetti coinvolti nella scelta, in primo luogo da parte
della donna. Il rispetto della vita umana, sin dal momento
del concepimento va contemperato con altri valori in gioco,
che richiamano primariamente la responsabilità della madre,
che va guardata come un soggetto etico pienamente capace di
autodeterminarsi. Ancora una volta, purtroppo, nelle
dichiarazioni di influenti esponenti della chiesa cattolica
romana è evidente la tendenza a considerare con timore la
libertà e la responsabilità individuali, identificandole
con l’arbitrio".
Tratto da NEV - Notizie
evangeliche del 3 agosto 2009
14 agosto 2009 0:00 - Ernesto Ameglio
Ascoltiamo la voce cavernosa della chiesa. Essendo
l'umanità una specie in pericolo, aboliamo
l'aborto. Ma si riconosca alla donna la precarietà
della sua posizione fisica, la matrnità puo' essere
subita senza la sua volontà, fosse soltanto per passeggera
debolezza psichica. Le si conceda il diritto della ricerca
della paternità. I signori maschi saranno obbligati a fare
attenzione invece di " seminare" a vanvera.