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28 ottobre 2009 18:28 - lucillafiaccola1796
Leo Miceli
C'è il diritto a vivere e bene e TUTTI...
non il diritto a nascere.
Lo dice anche la Costituzione: si acquisiscono diritti [e io dico anche doveri POI... ma qui casca il "velino"] SOLO con la NASCITA!
27 ottobre 2009 15:56 - mareike
diritto di uccidere un essere umano....
poi ve la prendete con chi chiede il diritto di decidere come morire o di prendere o no determinate cure mediche.
non c'è da stupirsi che stiamo andando sempre piu' alla deriva
16 agosto 2009 0:00 - paola
L'aborto è un diritto che deve essere garantito ad ogni donna. Non vedo il motivo del fatto che debba essere negato un miglioramento scientifico, forse perchè in questione ci sono i probelmi delle donne?! Non capisco se è stata scoperta l'anestetico perchè non usarlo e soffrire la stessa cosa è la RU486 già ampiamente con sperimentazione superata da 10 anni perchè in Europa si usa già da svariati anni.Non dobbiamo solo pensare alle nostre idee alla nostra pelle e rinchiucerci dentro, ma pensare che le sfumature nella vita sono tante e molte volte non si ha molta scelta. Facile parlare solo dai nostri comodi posti.
15 agosto 2009 0:00 - De Pravato
banana un cazzo!... e chi nasce settimino?

E se quelli della carta d'identità fanno un mese di sciopero?...
mammina ha il diritto di strozzarmi per trenta giorni più delle altre?

Ma vattel'a pijà 'n der culo!
15 agosto 2009 0:00 - leo miceli
Sig. Presidente ADUC,

diritti di quà, diritti di là, diritti di sù, diritti di giù!
Nulla da eccepire e meno male che esiste l'ADUC che in questo eccelle.
Ma mi chiedo e Le chiedo:
Il dirito di vivere e di nascere?
Se gli embrioni fossero iscritti all'ADUC e chiedessero il diritto di potere nascere?
Lei è stato un embrione (col Suo unico ed irripetibile DNA)e se i suoi genitori avessero abortito oggi avremmo all'ADUC un altro Presidente.
Quello che Lei ha fatto e continua a fare probabilmete nessuno altro avrebbe e potrebbe fare, perchè sarebbe un'altra persona con idee e metodologie diverse dalle Sue.
Diritti andrebbero garantiti ad ogni persona ed anche nella fase prenatale.
Grazie, leo miceli
15 agosto 2009 0:00 - Per De Pravato
A domanda, rispondo.
data: 14 Agosto 2009
E l'emerito Luca Savarino ci spiega anche quando termina la prevalenza dell'autodeterminazione della donna e perché?
15 settimane, 15 mesi, quindici anni o... quando?...

RE: nove mesi da concepimento. Perchè poi c'è quello semplicemente che in ogni parte del Mondo ed in ogni Epoca (ed anche sulla mia carta d'identità ;-) si chiama NASCITA. Banale, no?!
14 agosto 2009 0:00 - De Pravato
E l'emerito Luca Savarino ci spiega anche quando termina la prevalenza dell'autodeterminazione della donna e perché?

15 settimane, 15 mesi, quindici anni o... quando?...

A seconda di come la vogliamo mettere noi o il Dio Valdese ci da qualche indicazione specifica?

Grazie!
14 agosto 2009 0:00 - L'INFORMATORE

da: www.chiesavaldes.org



TEMI DI ATTUALITA': problemi etici posti dalla scienza

La pillola RU486


"Prevale l'autodeterminazione della donna"
Lo dice Luca Savarino, coordinatore della Commissione bioetica della Tavola valdese


"Ritengo gran parte delle preoccupazioni espresse dalle gerarchie cattoliche largamente infondate". Entra così nel merito dell'acceso dibattito sulla pillola abortiva RU 486, Luca Savarino, coordinatore della Commissione della Tavola valdese per i problemi etici posti dalla scienza (Commissione bioetica).

Parlando a titolo personale Luca Savarino non condivide la tesi del Presidente della Conferenza episcopale (CEI), cardinale Angelo Bagnasco, secondo cui la decisione dell'Agenzia italiana del farmaco (AIFA) di ammettere anche in Italia l’utilizzo della pillola abortiva andrebbe nella direzione di identificare l’aborto con un metodo anticoncezionale.
"Non va dimenticato - sottolinea Savarino - che la quasi totalità delle scelte abortive coincide piuttosto con esperienze di forte travaglio etico e morale da parte dei soggetti coinvolti nella scelta, in primo luogo da parte della donna. Il rispetto della vita umana, sin dal momento del concepimento va contemperato con altri valori in gioco, che richiamano primariamente la responsabilità della madre, che va guardata come un soggetto etico pienamente capace di autodeterminarsi. Ancora una volta, purtroppo, nelle dichiarazioni di influenti esponenti della chiesa cattolica romana è evidente la tendenza a considerare con timore la libertà e la responsabilità individuali, identificandole con l’arbitrio".

Tratto da NEV - Notizie evangeliche del 3 agosto 2009


14 agosto 2009 0:00 - Ernesto Ameglio
Ascoltiamo la voce cavernosa della chiesa. Essendo l'umanità una specie in pericolo, aboliamo l'aborto. Ma si riconosca alla donna la precarietà della sua posizione fisica, la matrnità puo' essere subita senza la sua volontà, fosse soltanto per passeggera debolezza psichica. Le si conceda il diritto della ricerca della paternità. I signori maschi saranno obbligati a fare attenzione invece di " seminare" a vanvera.
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