COMMENTI
  (Da 1 a 1 di 1)  
8 ottobre 2009 11:41 - Salatino Vito Enzo
Le energie rinnovabili in Italia.

E' giusto questo appello ed esortazione ad incrementare le energie rinnovabili, e rapidamente, ma non una sola (quì si cita il solito eolico e basta), bensì tutte.
Tanto più che ciò è prescritto dalla Unione Europea di cui facciamo parte e di cui siamo tenuti a seguire le disposizioni, è previsto nei protocolli di Kioto e Copenhagen, è suggerito anche dalle decisioni di Obama, Sarkozi e Merkel nei rispettivi paesi.
Il problama è che in Italia si fa poco o nulla (diciamo praticamente nulla e non si investe niente) nelle energie rinnovabili, connesse con il risparmio energetico, la riduzione delle emissioni di CO2 e gas serra, la riduzione dei consumi delle energie fossili (petrolio, gas. carbone), la mitigazione del surriscaldamento globale e degli eventi catastrofici conseguenti.
Si fanno tante chiacchiere senza costrutto, con il solito atteggiamento nostrano dell'ironia, diffidenza, indifferenza e del "lasciamolo fare agli altri che noi siamo più furbi, e che i soldi lo sappiamo noi dove vanno spesi e a cosa servono".
Sopratutto non fanno nulla le imprese che dispongono dei mezzi finanziari per investire e realizzare progetti e impianti (e incrementare il prodotto interno lordo ed i posti di lavoro) e sopratutto lo stato non capisce, non sa, non suggerisce nulla, non promuove, pilota, pianifica e incentiva assolutamente nulla,, con gravissimi danni materiali, economici e morali per la nazione e per la popolazione italiana.
Non fanno nulla le aziende a partecipazione statale e pubblica e/o finaziate dallo stato, chiaramente perchè sono più furbe e intelligenti degli altri all'estero e in Italia (per es. l'ENEL, ENI, Agip, A2A, Edison, Sorgenia, Fiat, Marcegaglia, etc.) per partito preso contrario e per decisioni unilaterali contro tutto e tutti , per semplice interesse pecuniario personale, per evitare di metterci i soldi, e/o per utilizzarli per qualche cosa d'altro ritenuto più proficuo (magari per mandarli all'estero in attesa di tempi migliori).
Si gingillano questi signori con il nucleare fantastico e fantasioso, che deve contribuire per addirittura il 25 % alla generazione di energia nel paese, ma non dicono che ciò, ammesso e non concesso che si cominci, avverrà tra 20 0 30 anni quando una buonaparte di noi non ci sarà neanche più sulla faccia della terra, dopo averne nel frattempo pagato i costi spaventosi per nulla. E credono di averci convinto che il loro alibi per non fare nient'altro di utile e di più prossima scadenza sia giusto, tra l'altro con danni enormi all'ambiente ben conosciuti per non ripeterli. Ma questi sinori dovrebbero smetterla di prenderci per il sedere come dei deficienti nati.
Le fonti rinnovabili su cui investire sono invece tantissime e con un potenziale energetico enorme, facilmente e rapidamente realizzabile a costi contenuti, altro che il nucleare da sogno (o da incubo !): fotovoltaico, solare termico, solare termodinamico, eolico, idroelettrico, geotermico, marino, un'enormità di biomasse utili per fare di tutto, idrogeno, biocarburanti, biogas, bioidrogeno, celle a combustibile per elettricità, un' infinità incredibile espressamente ignorata dai nostri capoccia, diciamolo pure, ignoranti, insipienti, incapaci, furbastri e interessati solo a mettersi subito i loro soldi in tasca.
Sono purtroppo costoro che non ci credono e di conseguenza non investono e che quindi piano, piano ci mandano dolcemente alla malora rispetto agli altri europei. Per loro va sempre bene, sono pochi, privilegiati di nascita, sono gli eletti del Signore, che godono, si divertono, mangiano e fottono a piacimento, i soldi non mancano e, caso strano, continuano ad aumentare, al punto che per forza bisogna dirottarne un pò nei paradisi fiscali. Bisogna ben metterli da qualche parte, mica possiamo buttarli dalla finestra ! Ma che pale eoliche e solare termodinamico, ma che cacchio è ? Mica son scemo io !

Salatino
  COMMENTI
  (Da 1 a 1 di 1)