Per France, mai sentito parlare della differenza tra norma e
disposizione... peccato, cmq puoi sempre fartela spiegare da
un giudice celebrando i matrimoni come credi tu.
10 febbraio 2011 17:27 - rose1
Condivido con ciò che ha scritto Emanuela Bertucci, in
quanto la Costituzione italiana stabilisce all'art 29 comma
2 che il matrimonio è regolato sull'eguaglianza morale e
giuridica dei coniugi, quindi il codice emanato nel 1942
offre un'immagine della famiglia molto diversa da quella
prospettata dalla costituzione del 1948.
Inoltre il principio di parità tra i coniugi ha ricevuto
consacrazione effettiva con la Riforma del 1975.
Quindi concludo usando un'espressione della Bertucci
che l'art.143 bis è un residuo di una tramontata societa'
patriarcale italiana.
29 luglio 2010 18:12 - pfui!
L'articolo del codice non è affatto maschilista, o almeno
non lo è più secondo l'interpretazione della Cassazione.
Anzi, è vero il contrario: perché una donna sposata ha la
FACOLTA' di aggiungere il cognome del marito, e pretendere
che la società lo usi, se lo desidera; il marito, invece,
non ha scelta: si tiene il suo.
Comunque, beati gli Inglesi, almeno fino a pochi anni fa,
quando non avevano alcun documento d'identità...
29 luglio 2010 17:57 - lucillafiaccola1796
Le donne devono liberarsi da sòle...
29 luglio 2010 12:15 - fance
Sono un ufficiale di stato civile ( e anagrafe ) da molti
anni e non mi si venga a parlare di interpretazioni e
giochini vari quando la norma è come in questo caso, chiara
ed inequivocabile. Il nuovo diritto di famiglia veniva
offeso? C'era per questo la Corte Costituzionale ma nessuno
vi ha fatto ricorso.- Ci si è appellati alla modernità ma
paesi ben più moderni di noi (anglosassoni) addirittura
sostituiscono il cognome del marito a quello della moglie
senza rilevare alla data di oggi alcun problema. E allora! -
Una cosa sola emerge chiara e non interpretabile: - Siamo
un'accozzaglia di cialtroni(ma dato che l'pocrisia regna
sovrana diciamo "simpatici cialtroni") , dediti solo
all'addomesticamento di qualsiasi regola e norma venga
emanata.
Ma siccome mi piace molto la provocazione ad uno dei
prossimi matrimoni potrei, che ne so...applicare la legge?