ognuno di noi trova e si fida dei testi che assecondano il
proprio pensiero.
Personalmente ho cercato, umilmente, anche di riscontrare
tante ricerche .. nelle persone.
Incollo quanto trovato sull’argomento…che condivido.
Se l’automobile è un’arma bianca, e lo è, trovo giusto
predisporre tutti gli strumenti per limitarne l’uso ( e
ridurre il danno ) riguardo chi può avere la ...psiche
disturbata.
‘ La stampa e i mass-media sono stati molto solleciti nel
propagandare ingiustificati appelli per l’utilizzo della
cannabis, detto ‘spinello’, nel trattamento del dolore
dei pazienti terminali mentre ha steso un inaccettabile
silenzio su alcuni recenti lavori scientifici che hanno
messo in relazione l’uso
della cannabis con alcune malattie mentali. L’uso
protratto della cannabis sembra capace di indurre attacchi
psicotici in soggetti già predisposti e di esacerbare i
sintomi di pazienti già diagnosticati come psicotici. Lo
studio più citato in questo senso è stato realizzato su
50.000 reclute svedesi che
sono state seguite per 15 anni e aveva stabilito che
l’assunzione di cannabis nell’età
dell’adolescenza aumentava in modo proporzionale alla dose
il rischio di sviluppare schizofrenia.
Nonostante le dimensioni dello studio permanevano tuttavia
alcuni dubbi circa la possibile influenza di altri farmaci
assunti nello stesso periodo di tempo e soprattutto la
difficoltà di stabilire un rapporto di causa ed effetto
essendo possibile che l’assunzione di cannabis fosse la
conseguenza e non la causa della presenza di disturbi
mentali. Per queste ragioni lo studio è stato ripreso con
un
periodo di osservazione più lungo. In breve i risultati
sono stati confermati ed ampliati, dimostrando che solo la
cannabis e non altri farmaci è responsabile della comparsa
della psicosi e dell’aggravarsi dei sintomi; inoltre si è
potuto stabilire che l’uso della cannabis è un fattore di
rischio. Queste ricerche vanno viste alla luce di altri dati
condotti su gruppi di minore numerosità, ma pur sempre
significativi. Un gruppo di 4045 olandesi ha confermato i
dati svedesi. Analogamente un gruppo di 1037 adolescenti in
Nuova Zelanda è stato diviso in tre sottogruppi: un gruppo
di controllo che non aveva mai usato cannabis, un gruppo che
aveva assunto cannabis almeno tre volte a partire
dall’età di 18 anni ed un gruppo che aveva iniziato
all’età di 15 anni ed aveva poi proseguito. All’età di
26 anni sono stati eseguiti gli esami psichiatrici con
risultati molto preoccupanti perché gli utilizzatori
di cannabis mostravano più sintomi schizofrenici dei
soggetti di controllo e l’effetto era più
evidente negli adolescenti che avevano iniziato all’età
di 15 anni.
Studi pubblicati nel mese di novembre 2002 hanno affrontato
anche il problema di eventuali
rapporti fra consumo di cannabis e disturbi mentali non
psicotici, ma riguardanti depressione ed ansia. In
Australia, nello stato di Victoria, è stato seguito a
partire dal 1992 un gruppo di 44 classi valutando a caso
oltre 2000 adolescenti dell’età di 14-15 anni
appartenenti ad una popolazione di oltre 60.000 studenti. I
risultati ottenuti sono molto preoccupanti perché
confermano una associazione fra l’uso della cannabis
nell’adolescenza e la successiva comparsa di depressione
ed ansietà. In particolare l’uso quotidiano dello
spinello comporta un aumento, rispetto al non uso, di
5,6 volte dei sintomi di depressione ed ansietà entro un
periodo di 7 anni.
Principale bibliografia di riferimento:
1) Rey JM & Tennant CC. BMJ 2002; 325: 1183-1184.
2) Patton GC, et al. BMJ 2002; 325: 1195-1198.
3) Zammit S, et al. BMJ 2002; 325: 1199-1203.
4) Arseneault L, et al. BMJ 2002; 325: 1212-1213.
5) Kandel DB. JAMA 2003; 289(4): 482-483.
6) Lynskey MT, et al. JAMA 2003; 289(4): 427-433.
17 maggio 2010 17:34 - ennio4531
Caro Astolfo,
grazie per le parole cortesi, ma il problema principale del
contendere è ... l'approccio alle droghe e non il
trattamento dei drogati.
C'è chi, forse per giustificarsi, asserisce che tutto
sommato non fanno male e che ogni limitazione va contestata
( ovviamente si trova sempre qualche studio che asseconda
questa ipotesi e di cui ce se ne fa scudo ).
Circa poi le tesi antiproibizioniste, non mi trovano
d'accordo per una serie di motivi di cui te ne cito solo
uno: in carcere ho trovato ladri, assassini pentiti ecc. le
cui sofferenze ( depressione, sensi di colpa ecc..) non
erano dammeno di quelle provate dai drogati.
E allora cosa facciamo ? Aboliamo i reati di furto e
omicidio ?
Una società priva di responsabilità individuali per i
comportamenti tenuti ( ... poverini hanno sbagliato... non
è colpa loro ..)... che società sarebbe ?
P.S.: Che siano stati scritti libri per smentire i fatti è
un dato di ... fatto. Per decenni decine di intellettuali
hanno scritto di Hitler, il Duce, Stalin ecc. per
dimostrare che tutto andava bene ( mentre milioni di vittime
gemevano.. )e che i critici erano bugiardi. Quanto
schizofrenia sotto questo cielo !!
17 maggio 2010 10:48 - astolfonellaluna
Caro Ennio,mi scuso per aver letto in ritardo il tuo post e
cerco ora di spiegarmi meglio.I libri non servono certo a
smentire i fatti.Sarebbe un obiettivo palesemente
schizofrenico.Servono però a conoscerli meglio,a
comprenderli,a interpretarli ed infine ad affrontarli come
problemi per poter mettere in atto quei comportamenti e
quelle politiche che non mirino allo scontro
ideologico(droga si,droga no),ma che tentino,se non di
risolvere il problema almeno di ridurne il forte impatto
sociale.E' vero quello che dici:fatti un giro etc.Io,per
ragioni familiari,da più di vent'anni "faccio giri" come
quelli che mi chiedi e ho potuto parlare con decine di
operatori e assistiti:nella maggior parte di loro(con
qualche eccezione)ho riscontrato la consapevolezza che le
attuali politiche proibizioniste,oltre a non aver evitato a
nessuno di loro l'ingresso nel "mondo della droga" ha reso
molto più difficile a tutti uscirne,perchè ha affiancato
al percorso di recupero medico e umano anche le difficoltà
legali quando non la detenzione.Nessuno possiede ricette
miracolistiche,ma per alleviare le sofferenze di chi si
trova già ad affrontare il problema droga e per evitare che
diventi un problema anche per quelli(credimi,non pochi)che
ne fanno uso "responsabile",abbiamo bisogno del contributo
di tutti Ennio,anche del tuo.Ciao!
14 maggio 2010 17:05 - barazzutti4081
Chiedo scusa ad Astolfo...il mio post era indirizzato a
Ennio!
:-)
14 maggio 2010 17:04 - barazzutti4081
Caro Astolfo...penso che tutti abbiano capito che ti sottrai
ad un contraddittorio sulle argomentazioni che qui sono
state postate.
Con una certa arroganza ritieni carta straccia degli studi
(ricerche magari commissionate da Ministeri ed eseguite da
istituti d'acclarata fama)effettuati con rigore scientifico
e cambiando argomento (si parlava di patenti...di test ed
del loro valore) suggerisci agli altri d'andare ad
informarsi nei centri di recupero...ma a che scopo? Nessuna
tragedia umana raccontata in una Comunità mi potrà mai
dire se i drug-test sono validi o no e se le scelte del
legislatore sono state giuste o sbagliate.
Come si può pretendere di far trionfare le proprie ragioni
senza un minimo d'argomentazioni?
14 maggio 2010 11:52 - ennio4531
Caro Astolfo,
fatti un giro presso i centri di recupero e chiedi la storia
dei ragazzi ivi ospitati.
I libri da te decantati per tanta supposta razionalità
impallidiscono di fronte alle alterazioni, dipendenze,
incoscienze e sofferenze patite.
Non basterebbero tutti i libri di questa terra per smentire
i fatti.
13 maggio 2010 18:07 - astolfonellaluna
Caro Ennio,nel tuo commento prima parli genericamente di
droga e poi ti riferisci alla canna,generando
involontariamente un equivoco che purtroppo spesso si presta
alla criminalizzazione della cannabis e del suo uso.
Già dagli anni '60,negli stati uniti,l'aumento della
diffusione della marijuana suscitò preoccupazione per le
possibili conseguenze sulla sicurezza stradale.Da allora
numerosi studi hanno valutato gli effetti della marijuana
sulla guida,usando le stesse tecniche che si usano per
valutare gli effetti dell'alcool e delle sostanze psicotrope
legali(caffeina,nicotina o farmaci che siano).
Nessuno(bada bene ,nessuno)di questi studi suggerisce che la
cannabis sia una causa rilevante degli incidenti
stradali,anche mortali.
Potrai a questo proposito,se vorrai consultare l'illuminante
libro edito da Vallecchi "Marijuana" di Zimmer e Morgan,in
cui troverai i risultati di tutte queste ricerche,con le
citazioni di tutte le riviste scientifiche su cui sono state
pubblicate,casomai volessi risalire alle fonti.Tra
queste,particolarmente suggestiva mi è parsa quella del
1973 commissionata dal National Highway Traffic Safety
Administration di Washington condotta da V.S.Ellingstad ed
altri dal titolo Alcohol,Marijuana and Risk Taking dalla
quale risulta che la marijuana rende i guidatori addirittura
più prudenti alla guida,perchè la consapevolezza di un
seppur minimo appannamento induce un meccanismo
compensatorio.Spero di non averti annoiato!
12 maggio 2010 16:57 - ennio4531
Vi sono alcuni che si dichiarano, in linea di principio,
contro l'immigrazione clandestina ( ... dichiararsi
favorevoli sarebbe altamente impopolare ) , ma appena si
parla di provvedimenti da prendersi alzano la voce per
affermare la crudeltà di qualsiasi misura che si intende
attuare.
Così è per la droga.
Perchè, in un momento di sincerità, chi tenta di
sbeffeggia Giovanardi non dichiara che la patente e la canna
( ... dai noti effetti terapeutici e quindi necessaria anche
ai giovani ) sono un diritto e che l'una non può escludere
l'altra ?
Che poi la canna sia fonte di pericolo, secondo costoro,
sono ... chiacchiere.
A titolo informativo copio e incollo dal sito di ADUC...
IN UN ANNO 3.416 FERMATI PER GUIDA CON DROGA - Anche se il
bilancio degli incidenti stradali in Italia tende lentamente
ad alleggerirsi sembra non diminuire l'attitudine italiana
all'indisciplina al volante. E tra le infrazioni piu' gravi
c'e' la guida sotto effetto di stupefacenti che causano
distorsione della percezione del pericolo, modifica delle
capacita' di attenzione e concentrazione e di risposta agli
stimoli. Nel 2006, secondo i dati di polizia e carabinieri,
sono stati 3.416 i casi accertati di guida sotto effetto di
droga, e sono stati 1.217 nei primi quattro mesi del
2007.
Dal luglio 2003, quando e' entrata in vigore la patente a
punti, ad oggi sono state 44.265 i punti patente decurtati
per guida sotto l'effetto di sostanze stupefacenti.
12 maggio 2010 10:38 - barazzutti4081
Mi trovi perfettamente d'accordo sul fatto che una persona
non si dovrebbe mai mettere alla guida se in stato
d'alterazione(di qualsiasi tipo!!).
Trovo una vergogna invece che si parla di fare drug test
quando questi in realtà non esistono ancora.
Voglio ricordare che i test che esistono ora sono solamente
in grado di dire se un soggetto si è alterato di li a
qualche giorno e non se guida alterato!
Non esiste in tutto il mondo ma sopratutto non è stato
fatto alcuno studio scientifico (come lo si è fatto per
l'Alcol)che possa dire quando una persona è in grado di
guidare dopo aver assunto una droga piuttosto che
un'altra.
Per farla in breve credo che i cittadini italiani si
vedranno la patente ritirata perchè guidano "drogati" non
perchè si drogano. Aggiungo inoltre che per coerenza
"l'intelligentissimo" Giovanardi dovrebbe commissionare uno
studio pure sul rallentamento dei riflessi di chi si mangia
il bis di zampone e lenticchie o qualche altra diavoleria
alimentar/allucinogena! :-)
Va creata una graduatoria (stilata con metodi scientifici)
che dia la reale percezione della pericolosità delle varie
sostanze. Per fare un esempio so che un bicchiere di vino
aumenta di 8,5 volte le probabilità d'aver un incidente
mentre se mi fumo uno spinello so che le probabilità
aumentano di 1,8 volte!!!
Faccio queste affermazioni perchè un paio di anni or sono
mi sono letto uno studio commissionato dal allora Ministro x
la Salute L.Turco all'università di Padova ("STUDI DI
INTERAZIONE UOMO-MACCHINA E PERFORMANCE PSICOMOTORIE" a cura
di Davide Santo Ferrara, Raffaele Giorgetti e Rossella
Snenghi)che sarei ben felice di fornire all'ADUC.
Una curiosità? L'unica droga che aumenta le prestazioni del
guidatore è la nicotina...mentre in U.K. hanno pensato di
proibire di fumare quando si guida... Questo mi pare un
provvedimento dettato + dall'ideologia che muove la guerra
al fumo piuttosto che da evidenze scientifiche emerse
durante studi SERI e non di propaganda!
Un saluto.
Stefano
7 maggio 2010 16:25 - ennio4531
Chi ha una percezione falsata della realtà a causa di
carenze visive, per ottenere la patente gli viene imposto
l'uso degli occhiali.
Dal momento che la droga ha un effetto ancora peggiore e,
allo stato attuale, non si hanno antidoti, trovo ragionevole
fare il test e negarla a chi rappresenta un pericolo
fortemente potenziale per il prossimo.