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17 maggio 2010 17:48 - ennio4531
Caro Barazzuti,

ognuno di noi trova e si fida dei testi che assecondano il proprio pensiero.
Personalmente ho cercato, umilmente, anche di riscontrare tante ricerche .. nelle persone.
Incollo quanto trovato sull’argomento…che condivido.
Se l’automobile è un’arma bianca, e lo è, trovo giusto predisporre tutti gli strumenti per limitarne l’uso ( e ridurre il danno ) riguardo chi può avere la ...psiche disturbata.

‘ La stampa e i mass-media sono stati molto solleciti nel propagandare ingiustificati appelli per l’utilizzo della cannabis, detto ‘spinello’, nel trattamento del dolore dei pazienti terminali mentre ha steso un inaccettabile silenzio su alcuni recenti lavori scientifici che hanno messo in relazione l’uso
della cannabis con alcune malattie mentali. L’uso protratto della cannabis sembra capace di indurre attacchi psicotici in soggetti già predisposti e di esacerbare i sintomi di pazienti già diagnosticati come psicotici. Lo studio più citato in questo senso è stato realizzato su 50.000 reclute svedesi che
sono state seguite per 15 anni e aveva stabilito che l’assunzione di cannabis nell’età
dell’adolescenza aumentava in modo proporzionale alla dose il rischio di sviluppare schizofrenia.
Nonostante le dimensioni dello studio permanevano tuttavia alcuni dubbi circa la possibile influenza di altri farmaci assunti nello stesso periodo di tempo e soprattutto la difficoltà di stabilire un rapporto di causa ed effetto essendo possibile che l’assunzione di cannabis fosse la conseguenza e non la causa della presenza di disturbi mentali. Per queste ragioni lo studio è stato ripreso con un
periodo di osservazione più lungo. In breve i risultati sono stati confermati ed ampliati, dimostrando che solo la cannabis e non altri farmaci è responsabile della comparsa della psicosi e dell’aggravarsi dei sintomi; inoltre si è potuto stabilire che l’uso della cannabis è un fattore di rischio. Queste ricerche vanno viste alla luce di altri dati condotti su gruppi di minore numerosità, ma pur sempre
significativi. Un gruppo di 4045 olandesi ha confermato i dati svedesi. Analogamente un gruppo di 1037 adolescenti in Nuova Zelanda è stato diviso in tre sottogruppi: un gruppo di controllo che non aveva mai usato cannabis, un gruppo che aveva assunto cannabis almeno tre volte a partire dall’età di 18 anni ed un gruppo che aveva iniziato all’età di 15 anni ed aveva poi proseguito. All’età di 26 anni sono stati eseguiti gli esami psichiatrici con risultati molto preoccupanti perché gli utilizzatori
di cannabis mostravano più sintomi schizofrenici dei soggetti di controllo e l’effetto era più
evidente negli adolescenti che avevano iniziato all’età di 15 anni.
Studi pubblicati nel mese di novembre 2002 hanno affrontato anche il problema di eventuali
rapporti fra consumo di cannabis e disturbi mentali non psicotici, ma riguardanti depressione ed ansia. In Australia, nello stato di Victoria, è stato seguito a partire dal 1992 un gruppo di 44 classi valutando a caso oltre 2000 adolescenti dell’età di 14-15 anni appartenenti ad una popolazione di oltre 60.000 studenti. I risultati ottenuti sono molto preoccupanti perché confermano una associazione fra l’uso della cannabis nell’adolescenza e la successiva comparsa di depressione ed ansietà. In particolare l’uso quotidiano dello spinello comporta un aumento, rispetto al non uso, di
5,6 volte dei sintomi di depressione ed ansietà entro un periodo di 7 anni.


Principale bibliografia di riferimento:
1) Rey JM & Tennant CC. BMJ 2002; 325: 1183-1184.
2) Patton GC, et al. BMJ 2002; 325: 1195-1198.
3) Zammit S, et al. BMJ 2002; 325: 1199-1203.
4) Arseneault L, et al. BMJ 2002; 325: 1212-1213.
5) Kandel DB. JAMA 2003; 289(4): 482-483.
6) Lynskey MT, et al. JAMA 2003; 289(4): 427-433.
17 maggio 2010 17:34 - ennio4531
Caro Astolfo,
grazie per le parole cortesi, ma il problema principale del contendere è ... l'approccio alle droghe e non il trattamento dei drogati.
C'è chi, forse per giustificarsi, asserisce che tutto sommato non fanno male e che ogni limitazione va contestata ( ovviamente si trova sempre qualche studio che asseconda questa ipotesi e di cui ce se ne fa scudo ).
Circa poi le tesi antiproibizioniste, non mi trovano d'accordo per una serie di motivi di cui te ne cito solo uno: in carcere ho trovato ladri, assassini pentiti ecc. le cui sofferenze ( depressione, sensi di colpa ecc..) non erano dammeno di quelle provate dai drogati.
E allora cosa facciamo ? Aboliamo i reati di furto e omicidio ?
Una società priva di responsabilità individuali per i comportamenti tenuti ( ... poverini hanno sbagliato... non è colpa loro ..)... che società sarebbe ?
P.S.: Che siano stati scritti libri per smentire i fatti è un dato di ... fatto. Per decenni decine di intellettuali hanno scritto di Hitler, il Duce, Stalin ecc. per dimostrare che tutto andava bene ( mentre milioni di vittime gemevano.. )e che i critici erano bugiardi. Quanto schizofrenia sotto questo cielo !!
17 maggio 2010 10:48 - astolfonellaluna
Caro Ennio,mi scuso per aver letto in ritardo il tuo post e cerco ora di spiegarmi meglio.I libri non servono certo a smentire i fatti.Sarebbe un obiettivo palesemente schizofrenico.Servono però a conoscerli meglio,a comprenderli,a interpretarli ed infine ad affrontarli come problemi per poter mettere in atto quei comportamenti e quelle politiche che non mirino allo scontro ideologico(droga si,droga no),ma che tentino,se non di risolvere il problema almeno di ridurne il forte impatto sociale.E' vero quello che dici:fatti un giro etc.Io,per ragioni familiari,da più di vent'anni "faccio giri" come quelli che mi chiedi e ho potuto parlare con decine di operatori e assistiti:nella maggior parte di loro(con qualche eccezione)ho riscontrato la consapevolezza che le attuali politiche proibizioniste,oltre a non aver evitato a nessuno di loro l'ingresso nel "mondo della droga" ha reso molto più difficile a tutti uscirne,perchè ha affiancato al percorso di recupero medico e umano anche le difficoltà legali quando non la detenzione.Nessuno possiede ricette miracolistiche,ma per alleviare le sofferenze di chi si trova già ad affrontare il problema droga e per evitare che diventi un problema anche per quelli(credimi,non pochi)che ne fanno uso "responsabile",abbiamo bisogno del contributo di tutti Ennio,anche del tuo.Ciao!
14 maggio 2010 17:05 - barazzutti4081
Chiedo scusa ad Astolfo...il mio post era indirizzato a Ennio!
:-)
14 maggio 2010 17:04 - barazzutti4081
Caro Astolfo...penso che tutti abbiano capito che ti sottrai ad un contraddittorio sulle argomentazioni che qui sono state postate.
Con una certa arroganza ritieni carta straccia degli studi (ricerche magari commissionate da Ministeri ed eseguite da istituti d'acclarata fama)effettuati con rigore scientifico e cambiando argomento (si parlava di patenti...di test ed del loro valore) suggerisci agli altri d'andare ad informarsi nei centri di recupero...ma a che scopo? Nessuna tragedia umana raccontata in una Comunità mi potrà mai dire se i drug-test sono validi o no e se le scelte del legislatore sono state giuste o sbagliate.
Come si può pretendere di far trionfare le proprie ragioni senza un minimo d'argomentazioni?
14 maggio 2010 11:52 - ennio4531
Caro Astolfo,

fatti un giro presso i centri di recupero e chiedi la storia dei ragazzi ivi ospitati.

I libri da te decantati per tanta supposta razionalità impallidiscono di fronte alle alterazioni, dipendenze, incoscienze e sofferenze patite.

Non basterebbero tutti i libri di questa terra per smentire i fatti.
13 maggio 2010 18:07 - astolfonellaluna
Caro Ennio,nel tuo commento prima parli genericamente di droga e poi ti riferisci alla canna,generando involontariamente un equivoco che purtroppo spesso si presta alla criminalizzazione della cannabis e del suo uso.
Già dagli anni '60,negli stati uniti,l'aumento della diffusione della marijuana suscitò preoccupazione per le possibili conseguenze sulla sicurezza stradale.Da allora numerosi studi hanno valutato gli effetti della marijuana sulla guida,usando le stesse tecniche che si usano per valutare gli effetti dell'alcool e delle sostanze psicotrope legali(caffeina,nicotina o farmaci che siano).
Nessuno(bada bene ,nessuno)di questi studi suggerisce che la cannabis sia una causa rilevante degli incidenti stradali,anche mortali.
Potrai a questo proposito,se vorrai consultare l'illuminante libro edito da Vallecchi "Marijuana" di Zimmer e Morgan,in cui troverai i risultati di tutte queste ricerche,con le citazioni di tutte le riviste scientifiche su cui sono state pubblicate,casomai volessi risalire alle fonti.Tra queste,particolarmente suggestiva mi è parsa quella del 1973 commissionata dal National Highway Traffic Safety Administration di Washington condotta da V.S.Ellingstad ed altri dal titolo Alcohol,Marijuana and Risk Taking dalla quale risulta che la marijuana rende i guidatori addirittura più prudenti alla guida,perchè la consapevolezza di un seppur minimo appannamento induce un meccanismo compensatorio.Spero di non averti annoiato!
12 maggio 2010 16:57 - ennio4531
Vi sono alcuni che si dichiarano, in linea di principio, contro l'immigrazione clandestina ( ... dichiararsi favorevoli sarebbe altamente impopolare ) , ma appena si parla di provvedimenti da prendersi alzano la voce per affermare la crudeltà di qualsiasi misura che si intende attuare.

Così è per la droga.

Perchè, in un momento di sincerità, chi tenta di sbeffeggia Giovanardi non dichiara che la patente e la canna ( ... dai noti effetti terapeutici e quindi necessaria anche ai giovani ) sono un diritto e che l'una non può escludere l'altra ?

Che poi la canna sia fonte di pericolo, secondo costoro, sono ... chiacchiere.

A titolo informativo copio e incollo dal sito di ADUC...
IN UN ANNO 3.416 FERMATI PER GUIDA CON DROGA - Anche se il bilancio degli incidenti stradali in Italia tende lentamente ad alleggerirsi sembra non diminuire l'attitudine italiana all'indisciplina al volante. E tra le infrazioni piu' gravi c'e' la guida sotto effetto di stupefacenti che causano distorsione della percezione del pericolo, modifica delle capacita' di attenzione e concentrazione e di risposta agli stimoli. Nel 2006, secondo i dati di polizia e carabinieri, sono stati 3.416 i casi accertati di guida sotto effetto di droga, e sono stati 1.217 nei primi quattro mesi del 2007.
Dal luglio 2003, quando e' entrata in vigore la patente a punti, ad oggi sono state 44.265 i punti patente decurtati per guida sotto l'effetto di sostanze stupefacenti.
12 maggio 2010 10:38 - barazzutti4081
Mi trovi perfettamente d'accordo sul fatto che una persona non si dovrebbe mai mettere alla guida se in stato d'alterazione(di qualsiasi tipo!!).
Trovo una vergogna invece che si parla di fare drug test quando questi in realtà non esistono ancora.
Voglio ricordare che i test che esistono ora sono solamente in grado di dire se un soggetto si è alterato di li a qualche giorno e non se guida alterato!
Non esiste in tutto il mondo ma sopratutto non è stato fatto alcuno studio scientifico (come lo si è fatto per l'Alcol)che possa dire quando una persona è in grado di guidare dopo aver assunto una droga piuttosto che un'altra.
Per farla in breve credo che i cittadini italiani si vedranno la patente ritirata perchè guidano "drogati" non perchè si drogano. Aggiungo inoltre che per coerenza "l'intelligentissimo" Giovanardi dovrebbe commissionare uno studio pure sul rallentamento dei riflessi di chi si mangia il bis di zampone e lenticchie o qualche altra diavoleria alimentar/allucinogena! :-)
Va creata una graduatoria (stilata con metodi scientifici) che dia la reale percezione della pericolosità delle varie sostanze. Per fare un esempio so che un bicchiere di vino aumenta di 8,5 volte le probabilità d'aver un incidente mentre se mi fumo uno spinello so che le probabilità aumentano di 1,8 volte!!!
Faccio queste affermazioni perchè un paio di anni or sono mi sono letto uno studio commissionato dal allora Ministro x la Salute L.Turco all'università di Padova ("STUDI DI INTERAZIONE UOMO-MACCHINA E PERFORMANCE PSICOMOTORIE" a cura di Davide Santo Ferrara, Raffaele Giorgetti e Rossella Snenghi)che sarei ben felice di fornire all'ADUC.
Una curiosità? L'unica droga che aumenta le prestazioni del guidatore è la nicotina...mentre in U.K. hanno pensato di proibire di fumare quando si guida... Questo mi pare un provvedimento dettato + dall'ideologia che muove la guerra al fumo piuttosto che da evidenze scientifiche emerse durante studi SERI e non di propaganda!
Un saluto.

Stefano
7 maggio 2010 16:25 - ennio4531
Chi ha una percezione falsata della realtà a causa di carenze visive, per ottenere la patente gli viene imposto l'uso degli occhiali.
Dal momento che la droga ha un effetto ancora peggiore e, allo stato attuale, non si hanno antidoti, trovo ragionevole fare il test e negarla a chi rappresenta un pericolo fortemente potenziale per il prossimo.
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