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8 maggio 2010 10:34 - tingo
@ savpg8801: il fatto è che in Italia, si applica il termine "omeopatico" in senso molto più ampio quanto si permeterebbe, per esempio, in Germania, in Svizzera o in Francia. Purtroppo.
7 maggio 2010 16:29 - savpg8801
Ed io non capisco che c'entri l'omeopatia con un collirio( o altro) quando si afferma che la pratica omeopatica è quella con cui si comincia con discrete dosi e poi, a scalare, con dosi sempre più blande fino ad arrivare all'acqua pura?
Omeopatico significa solo che c'è dentro un po' d'erba? O ho capito male?
Ma anche tutte le medicine "tradizionali" hanno tantissime controindicazioni che vanno attentamente valutate, comprese quelle da banco, tuttavia in genere i farmacisti non stanno certo lì a fare un secondo grado per valutare le tipologie di migliaia di acquirenti che passano loro dinnanzi!
7 maggio 2010 14:38 - Annapaola Laldi
Ottima informazione, Primo. E' quella, fra l'altro, che forniscono i farmacisti coscienziosi (e sono tanti)al cliente che va a chiedere un collirio omeopatico. Però è anche vero che a volte la persona si ritrova con un rimedio che non è adatto ai suoi personali bisogni. Quindi, lo ripeto, ottima dritta.
7 maggio 2010 14:01 - pine_tree
Sinceramente non riesco a capire, se la cencentrazione di qualunque prodotti è talmente bassa che è non solo altamente probabile ma quasi una certezza che l'aria stessa che rispiriamo contiene una concentrazione di tutto l'immaginabile in dose molto più alta, come fa ad esserci problemi di allergie ?

Sicuro che non siamo confondendo prodotti omeopatici con altri medicinali alternativi ?
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