@ savpg8801: il fatto è che in Italia, si applica il
termine "omeopatico" in senso molto più ampio quanto si
permeterebbe, per esempio, in Germania, in Svizzera o in
Francia. Purtroppo.
7 maggio 2010 16:29 - savpg8801
Ed io non capisco che c'entri l'omeopatia con un collirio( o
altro) quando si afferma che la pratica omeopatica è quella
con cui si comincia con discrete dosi e poi, a scalare, con
dosi sempre più blande fino ad arrivare all'acqua pura?
Omeopatico significa solo che c'è dentro un po' d'erba? O
ho capito male?
Ma anche tutte le medicine "tradizionali" hanno tantissime
controindicazioni che vanno attentamente valutate, comprese
quelle da banco, tuttavia in genere i farmacisti non stanno
certo lì a fare un secondo grado per valutare le tipologie
di migliaia di acquirenti che passano loro dinnanzi!
7 maggio 2010 14:38 - Annapaola Laldi
Ottima informazione, Primo. E' quella, fra l'altro, che
forniscono i farmacisti coscienziosi (e sono tanti)al
cliente che va a chiedere un collirio omeopatico. Però è
anche vero che a volte la persona si ritrova con un rimedio
che non è adatto ai suoi personali bisogni. Quindi, lo
ripeto, ottima dritta.
7 maggio 2010 14:01 - pine_tree
Sinceramente non riesco a capire, se la cencentrazione di
qualunque prodotti è talmente bassa che è non solo
altamente probabile ma quasi una certezza che l'aria stessa
che rispiriamo contiene una concentrazione di tutto
l'immaginabile in dose molto più alta, come fa ad esserci
problemi di allergie ?
Sicuro che non siamo confondendo prodotti omeopatici con
altri medicinali alternativi ?