un caso UGUALE era stato segnalato anche da "Striscia"
qualche mese fa, tra l'altro andato anche nuovamente in onda
durante le repliche estive, in cui una società prometteva
appunto delle Smart sponsorizzate in comodato d'uso dietro
versamento di una cifra più piccola, mi pare 50 euro
circa... alla fine sono andati a beccare il tipo (un
ex-galeotto) e ha confessato che con quel giochino è
riuscito a portarsi a casa 400.000 euro circa... questa
volta sarà sempre lui, forse, ma con 150 euro a macchina,
avrà forse triplicato il suo incasso? mah...
a parte che non ho capito come mai Striscia li va sempre a
beccare e li intervista, mentre la GdF e compagnia bella?
dove diavolo sono? spero almeno che dopo li vadano ad
arrestare... ma non penso, se queste cose poi succedono
nuovamente... tra l'altro identiche!!! [...] il mio
consiglio è solo quello di pazientare, aspettare e dare una
occhiata a offerte simili che sicuramente torneranno fuori
di nuovo fra qualche mese, solo allora forse potranno
rintracciare questa gente...
23 settembre 2010 11:09 - acquario
Mi sono appena iscritto e intervengo volentieri in questo
dibattito sul problema Schemacar: ho 44 anni, un lavoro ben
remunerato da dipendente, un titolo di studio e soprattutto
fiducia nel prossimo. Ho contattato anche io la società
Schemacar (non per necessità di auto, ne ho due in casa) in
quanto facendo tanti Km per lavoro avrei "risparmiato" il
mio veicolo di proprietà utilizzando la loro fantomatica
Smart in comodato d'uso, facendo contestualmente anche
pubblicità allo sponsor riportato sul veicolo. Quando, ad
accettazione del mio profilo, sono stato convocato nei loro
uffici di Milano e mi è stato proposto di versare la quota
di Euro 152 per le spese di registrazione del contratto, ho
sollevato dubbi alla ragazza che mi aveva gentilmente
accolto sul fatto che una società che avesse dietro degli
sponsor e potesse permettersi il lusso di pagare
assicurazioni e bolli a tutti i fortunati comodatari non
avesse 152 Euro per pagare le spese di registrazione dei
contratti o quantomeno il 50% (l'altro 50% al cliente) come
ad esempio avviene per i contratti di locazione
immobiliare.
Non mi ritengo quindi un fesso solo perchè ho pensato e
creduto che l'offerta fosse regolare ed onesta, mi ritengo
solo fortunato perchè ho avuto l'arbitrio di poter
rigettare l'offerta perchè non ne avevo un reale bisogno,
se l'auto mi fosse servita per poter lavorare (e quindi
mangiare) o non avessi avuto la possibilità di potermela
comprare con i miei soldi o finanziamento (e di persone
così ce ne sono tante, soprattutto giovani precari o
disoccupati che non hanno accesso al credito bancario
perchè non hanno busta paga fissa) [...] come penso sia
successo a tante persone [...] che hanno intraveduto
un'opportunità nel servizio offerto, quindi credo non sia
un problema di intelligenza ma di necessità che ti porta
quindi a valutare il tutto non con il ragionamento ma con
l'istinto di chi ha bisogno. E forse su questo concetto
dovremmo ragionarci un po' tutti, senza offendere [...],
senza generalizzare come ho letto, senza ragionare in
maniera lombrosiana che la massa cerebrale è inversamente
proporzionale all'indossare i pantaloni modello water o gli
anelli al naso (chiaro, anche io ho figli, se andranno un
domani in giro così mi darebbe fastidio), mi preoccuperei
più per il fatto che questi accadimenti sono un indicatore
del malfunzionamento di un sistema sociale che tende a
garantire [...] e non concede una reale opportunità a chi
ha volontà e capacità per poter emergere. meditiamo gente,
meditiamo.
22 settembre 2010 19:21 - lucillafiaccola1796
minotauro... mi precedi sempre... meno male che minotauro
c'è!
22 settembre 2010 16:16 - minotauro5801
Ma scusate, se non ci fossero i fessi i furbi come
camperebbero?
Va bene che a guardarsi intorno non è un bel
vedere...anelli al naso, pantaloni che sembra ci abbiano
cagato dentro, targati con tatuaggi fatti anche male, scarpe
con delle punte che possono servire solo per ammazzare le
formiche negli angoli, ragazze mascherate e pittate perchè
convinte dalla pubblicità che così sono più belle
ecc.ecc. pertanto si capisce che l'intelligenza è una
malattia rarissima che colpisce una infinitesimale
percentuale di soggetti.
La società milanese si sarebbe dovuta chiamare SCEMICAR
22 settembre 2010 15:30 - riccardo1146
Bhè , scusate ma questi che portano l'anello al naso e la
sveglia al collo???????......