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28 gennaio 2011 18:07 - francesco7708
Ovviamente i le forze dell'ordine non credono nei fantasmi, ma può capitare che i sensitivi raccolgano indiscrezioni su fatti delittuosi e per "non mettersi nei guai" o non far arrestare il colpevole attribuiscono la rivelazione ad entità soprannaturali. Se la memoria non mi inganna alcuni anni fa grazie ad un ciarlatano fu possibile rinvenire il corpo di una ragazza che era stata uccisa ed il cui corpo fu gettato dentro un auto da un dirupo che si affacciava su un punto molto profondo di un lago.
27 gennaio 2011 21:06 - Lazza
Rivolgersi a un sensitivo ha la stessa probabilità di successo di sparare a caso, e considerando che in quel momento probabilmente non sapevano che pesci pigliare, non ci hanno perso nulla.

Per chi fa discorsi sulla religione, che non c'entrano nulla per altro, non è il caso di essere irrispettosi. Io personalmente non sono credente ma non insulto chi la pensa in modo diverso da me. Dopotutto io non posso dimostrare in modo assoluto di avere ragione né altri possono dimostrarmi che ho torto: ognuno vive con le proprie opinioni ed è una cosa fondamentale!
Rispetto prima di tutto.
26 gennaio 2011 22:08 - angelo41
Rivolgersi a sensitivi, quando le indagini stagnano, non è controproducente e neanche una perdita di tempo e di soldi.
Si immagini quanto tempo e quanti soldi si spendono per ricerche a vuoto, con grande impiego di uomini e mezzi.
Grandi sensitivi come Gerard Croiset e Gustavo Rol, dettero contributi decisivi affiancando le azioni della polizia e non costavano nulla.
La loro opera, razionalmente, non si spiega e nessuno può monitoranre i comportamenti e giustificarle secondo le conoscenze scientifiche. Però hanno dato risultati positivi.
Altra cosa la religione, insita nell'uomo come bisogno spirituale di difesa contro l'ignoto.
Le varie religioni sono un fatto culturale e nascono dalle consuetudini di un popolo per tradizione tramandata dai padri.
Tutte le religioni, a prescindere dal rituale variabile secondo il culto di appartenenza, credono in qualcosa di "superiore" di fronte al quale ci si sente indifesi.
Il così detto ateo crederà in qualcosa che non sa spiegare, ma che "sente" nel suo intimo, magari un oggetto, un'immagine, un luogo.
L'episodio della seduta spiritica, con la presenza di Prodi, è un mero artifizio politico
per dire cose che nessuno aveva il coraggio di dire in prima persona.
25 gennaio 2011 9:50 - francescodeleo
In realtà la parola ateo non mi è mai piaciuta. ateo significa "senza dio", ma io sono normale, non mi manca niente. Se mi mancasse un arto me ne accorgerei, data la difficoltà di compiere anche le azioni più normali. Ma dirmi che mi manca qualcosa di soprannaturale solamente perchè la nostra cultura ce lo impone sin dalla nascita ed anche dopo la morte - e fino ad un certo punto in quanto la memoria sulle persone normali è molto limitata - è alquanto deprimente. non esiste nessun dio, è una invenzione dell'uomo per spiegare cio che non capisce e la religione è una forma violenta di disciplina in quanto non ci permette di scegliere in piena autonomia se vogliamo far parte del clan o meno ma ci impone da subito l'appartenenza ad una setta che sopravvive colpendo i punti deboli della gente. E la religione è il punto di partenza per credere anche ad altre forme di forze sovrannaturali.
Quindi, io sono normale ma se voi altri credete dovete specificarlo voi.
24 gennaio 2011 19:45 - lucillafiaccola1796
si nasce a-tei... poi ti rincojonoscono col d'io solo maskio troooppo "feroce" poi ad un certo punto "miracolo" il cervello si sblocca e ridiventi "intonso"... e non credi più alle zzate di nessun genere...! solo alla Natura un po' stronza ma reale e l'unica vera scienziata esistente...grande chimica, grande dosatrice...
che però ancora on ha trovato il sistema di dosare gli "animali" e lascia che si mangino gli uni con gli altri! boh! deve ancora perfezionale il Suo Sé la Bimba !
24 gennaio 2011 16:43 - francescodeleo
In realtà la credenza di poteri soprannaturali è diffusissima. Pensiamo agli oroscopi, ci sono in quasi tutti i giornali e tantissimi li leggono. Ci sono anmche le credenze tipo di non passare sotto una scala, di fare attenzione a non rompere uno specchio, di non portare nulla di viola non mi viene dove, ecc.
Ci sono anche i sensitivi, i guaritori e chi più ne ha ne metta. Alcuni di coloro che si rivolgono a questi "truffatori" sono mossi dalla disperazione, la stessa che fa muovere ogni anno milioni di cittadini verso Lourdes e luoghi sacri di ogni tipo. A costoro non rimprovero nulla. Poi ci sono gli altri. Ma chi sono questi altri. Posso fare un esempio concreto con riferimento al mio paesino. Qualche anno fa, soprattutto, mi è capitato di discutere in diverse occasioni e separatamente gli uni dagli altri con alcuni che erano assolutamente convinti dell'esistenza di un "mago" - non nel senso di prestigiatore - appunto nel mio piccolo paese. Inizialmente la presi a ridere e dicevo: che cavolo, ma mi fai proprio scemo, non credo nell'esistenza di nessun dio, non credo agli oroscopi, e tu lo sai, e mi vieni a prendere in giro con queste cazzate? Ma col tempo mi resi conto che tale credenza è molto diffusa nel mio paese, e per alcuni è anche una ossessione. E' questo è un male, perchè limita la libertà di giudizio della singola persona e la libertà nell'agire. E peccato che non possa nemmeno consigliare a costoro una visita da uno psicologo dato che non riconosco la laurea in psicologia. Non posso far altro che aspettare il 3000 sperando che nel frattempo gli abitanti del mio paese si saranno mondati da queste ridicole paure. Sempre se campo fino ad allora.
Concordo con il Direttore sullo spreco di soldi e aggiungo: ma c'è per caso un riconoscimento ufficiale dell'esistenza di questi poteri? Se sì, si faccia una legge!

Dimentico la religione, ma questo è un altro discorso.
20 gennaio 2011 19:07 - lucillafiaccola1796
il povero Moro è stato sempre dove l'hanno trovato morto... a via caetani... altro che gradoli e sensitive... indagate su cosa c'è di fronte a dove l'hanno trovato morto nell'auto stranamente "rossa"... rossa di vergogna!
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