Chissà perchè i più acerrimi nemici del federalismo
fiscale sono gli storici partiti della spesa facile e quelli
che attingono voti soprattutto al sud, vedi UDC (ex DC)ed
ora il FLI di Fini che nella scorsa legislatura riuscìrono
coalizzati a far licenziare Tremonti perchè secondo loro
non voleva aprire la borsa per i soliti interventi a pioggia
ed improduttivi per il meridione, salvo poi accorgersi che
questo avrebbe comportato un pauroso aumento del già enorme
debito pubblico e fare marcia indietro. Ora però, sotto la
spinta di interessi elettorali e corporativi insistono, a
loro interessa mantenere i voti e la poltrona, la loro
intenzione è di affossare tutto per rimanere allo stus quo
come auspicava il principe di Salina nel gattopardo. Io non
so se il federalismo sarà finalmente partorito o se
abortirà, sicuramente produrrà benefici sul lato della
riduzione della spesa pubblica, so però per certo che se
non ci sarà collaborazione e coscienza civile tra gli
amministratori pubblici i politici e la popolazione, non ci
sarà nè federalismo nè legge che tenga per sollevarci dal
pantano.
9 febbraio 2011 17:15 - andree0070
Il punto focale che va capito di questa cosiddetta riforma,
è che non ha "redistribuito" le risorse, ha creato un
gettito locale aggiuntivo.
In poche parole, i Comuni possono applicare ALTRE TASSE
oltre a quelle preesistenti.
Lo Stato ha ridotto drasticamente i trasferimenti ai Comuni,
e questi possono applicare tasse a imprese e cittadini sul
territorio comunale, mentre le tasse statali NON sono
scese.
Stessa cosa avevano fatto in precedenza con le Regioni, con
il solito metodo "vediamo se la gente se ne accorge".
Risultato, le tasse sono nettamente aumentate con queste
varie manovre, e l'economia locale ne pagherà il prezzo.
Il federalismo non è questo, andate a vedere come funziona
in Germania per esempio... ma tanto si sa, questi dettagli
alla maggioranza degli italiani non interessano, perché chi
paga le tasse è pur sempre la minoranza.
9 febbraio 2011 11:22 - ennio4531
Mastrantoni ci potrebbe dire, ammesso che reputi il
federalismo cosa buona, come lo realizzerebbe se fosse al
governo .....
Oltre alla critica, mi piacerebbe sentire anche qualcosa di
... propositivo .
Grazie.
8 febbraio 2011 18:32 - il Pelle
Veramente sul sole 24 ore ho letto che la compartecipazione
all'Iva favorirebbe i comuni del nord (a Milano provincia
+201 euro annui pro capite). Ricapitolando: finora i soldi
gestiti dallo Stato sono serviti a coprire i molti buchi
delle amministrazioni locali. Nel momento in cui parte del
denaro resta sul territorio si scopre che per il nord le
cose migliorerebbero. Suggerisce qualcosa?
8 febbraio 2011 10:47 - Primo Mastrantoni
Ripopto una nota de Il Sole24ore: ...Dall'altra parte della
barricata ci sono le imprese che posseggono i capannoni o
gli uffici in cui lavorano, gli artigiani e i negozianti
(anche in forma di centro commerciale): per questi soggetti
le tasse locali federaliste saranno mediamente più alte di
quelle di oggi. Per tutti gli altri è una lotteria: il
risultato finale dipenderà soprattutto da come sindaci e
presidenti di regione vorranno (o dovranno) intervenire
sulle addizionali Irpef."
Per quanto riguarda i preconcetti nei confronti dell'attuale
governo sarebbe utile rileggere le nostre prese di posizione
durante il goverrno Prodi.Sono critiche come quelle attuali
nei confronti del governo Berlusconi
7 febbraio 2011 19:03 - lucillafiaccola1796
sotto al muro di... berlina questa manica di incompetenti
gnaccia... in mineera a scavare diamanti... allora si che li
comprerei i diamanti !
7 febbraio 2011 13:46 - il Pelle
Come già scritto in precedenza, l'addizionale Irpef
sostituisce parte dei trasferimenti che lo Stato versa ai
Comuni (traferimenti che precedentmente lo Stato preleva
dalle tasche del cittadino-contibuente). In altre parole,
nell'intenzione del legislatore, il Comune si sostituisce
allo Stato nelle vesti di esattore. Per questo lo chiamano
federalismo fiscale. Fatte salve le perplessità
sull'effettiva riuscita della legge 42 nel momento della sua
applicazione, spiace vedere, anche in una sede come questa,
atteggiamenti esclusivamente pregiudiziali e, se mi è
lecito osservarlo, pure piuttosto disinformati.