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10 marzo 2011 19:55 - pfui!
"Le pubbliche amministrazioni degli Stati saranno obbligate a pagare entro 30 giorni"
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Bene.
Facciamo una ipotesi abbastanza plausibile.

Comune di 3000 abitanti, staff amministrativo ridotto, organizzazione "artigianale" ma tutto sommato funzionante.

Nell'asilo nido crolla l'intonaco del soffitto della cucina. E' domenica, nessun danno alle persone, ma il forno elettrico è sfondato.

Il lunedì mattina alle 7, le maestre avvisano il loro responsabile, che si attiva subito: un giro di telefonate e riesce a reperire ditte nelle vicinanze in grado di ripristinare il servizio. Promette rapidità di pagamento, come è logico fare quando si richiede un intervento urgente.

Dopo una giornata ditta edile ha tolto i residui e ha ripristinato l'intonaco; una ditta di pulizie ha completato l'igiene della sala, una ditta del settore ha fornito un nuovo forno industriale, un ristoratore si è messo a disposizione per un catering sostitutivo.

Tra beni e servizi, ci sono da pagare quattro fatture.

Pertanto, in base alla legge, il lavoro di quel funzionario e del suo collega della ragioneria prevede quanto segue:

1) preparare una "determinazione di impegno e contestuale liquidazione" delle quattro fatture, ove si specificano i motivi per cui sono state richieste le quattro forniture e si indicano i capitoli di bilancio da impegnare e sui quali liquidare le fatture

2) richiedere all'Autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici i quattro CIG (Codice Identificativo di Gara), uno per ogni fornitura

3) comunicare ai fornitori i CIG, richiedere l'accettazione delle "clausole per la tracciabilità dei flussi finanziari", richiedere i dati anagrafici degli intestatari dei conti correnti "tracciati" dedicati agli incassi da enti pubblici

4) aspettare la risposta dei fornitori

5) chiedere all'INPS i quattro DURC dei fornitori e verificare che nessuno abbia pendenze contributive (il commercialista ha sbagliato un versamento? niente da fare, la fattura non può essere pagata)

6) chiedere all'Agenzia delle Entrate se i quattro fornitori hanno pendenze col fisco (contenzioso per una "cartella pazza"? la fattura non può essere pagata)

7) finalmente, preparare il mandato di pagamento trasmetterlo al tesoriere (la banca), che provvederà ai pagamenti

In un ente pubblico più grande, paradossalmente, i tempi si allungano perché le pratiche seguono percorsi gerarchici (dall'impiegato che le scrive vanno al dirigente del settore per la firma, poi all'ufficio protocollo, poi all'altro settore, ecc...)

Capite bene che la legge impone ai dipendenti pubblici di essere "fannulloni obbligati": costretti a fare un lavoro assolutamente invisibile e inutile agli occhi di chi pensa che pagare una fattura consista, semplicemente, nel fare un bonifico sul c/c.

Altro che "semplificazione normativa": nel pubblico le leggi aumentano sempre di più e impongono adempimenti sempre maggiori per fare quello che un privato fa in un minuto (il tempo di staccare un assegno)!
10 marzo 2011 19:40 - lucillafiaccola1796
preferiamo anziché riunirci e fare i nostri interessi, essere edotti sul sapore dano del "first" fra i fiosi...lamentarsi NON serve!
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