"Per quarant'anni - dice Saori Kanesaki, ex guida turistica
della di Daiici - politici, scienziati e gestori della
centrale atomica hanno assicurato che un incidente era
impossibile. Ai visitatori io spiegavo che il rischio
nucleare era zero. Non sapevamo, non immaginavamo. Invece è
successo e abbiamo capito". La violenza della distruzione,
in cui ogni cosa resta in apparenza intatta ma tutto è in
frantumi, spiega perché la maggioranza dei giapponesi
supplica oggi le autorità di rinunciare al nucleare e di
non riaccendere le 54 centrali. Gli affari però sono
affari, i soldi precedono la vita, economia e politica
tacciono. Demiko Numauchi, professoressa a Minamisoma, ha
deciso così di sacrificarsi per tutti. E' rimasta dove non
dovrebbe. In poche settimane ha perso i capelli a ciocche,
poi i denti, infine le unghie dei piedi. I suoi occhi di
mostro calvo sono palle rosse e la pelle si strappa a veli,
come la corteccia di una betulla. "Dopo morta - dice -
voglio che mi facciano l'autopsia all'estero. Una prova deve
restare, almeno una, perché un giorno non dicano che a
Fukushima in fondo non è successo nulla".
27 dicembre 2011 20:46 - Cepu
Parole sante, Tzigano.
TOKYO - La Tepco, la società proprietaria della centrale
nucleare di Fukushima, e l'Agenzia giapponese per la
Sicurezza Atomica, non "avevano adottato quelle misure di
sicurezza precauzionali" per fare fronte ad un disastro come
il terremoto (di magnitudo 9) e il devastante tsunami che
l'11 marzo scorso colpirono l'impianto e la costa
occidentale nipponica. E' quanto ha stabilito il rapporto
ufficiale della commissione d'inchiesta indipendente
istituita dal governo.
"Né la Tepco, né l'Agenzia statale di controllo avevano
adottato in anticipo le misure precauzionali che un grave
incidente richiede, come quello causato dallo tsunami", si
legge nel documento, che smentisce le indagini interne
condotte da Tepco secondo la quale l'impianto e i suoi sei
reattori non si sarebbero potuti proteggere in alcun modo da
un evento di quella portata.
La commissione di inchiesta composta da dieci esperti
indipendenti nominati al governo ha lavorato per sette mesi
ispezionando divesi siti e ascoltando quasi 500 persone. In
particolare, tra le accuse rivolte all'azienda, il rapporto
ricorda che il quartiere generale per le operazioni di
emergenza era stato realizzato in un edificio inadatto a
sopportare elevate quantità di radiazioni e privo persino
di filtri per la depurazione dell'aria.
6 aprile 2011 10:25 - prozaq
Niente di nuovo sotto il sole: ricordate quando il governo
italiano aumentò la soglia dell'atrazina? gli interessi di
chi vende vengono sempre prima della salute dei consumatori.
6 aprile 2011 7:52 - Tzigano
Nessuno può permettersi il lusso di pensare che una
centrale nucleare possa essere considerata sicura al cento
per cento. Pertanto nessuno può arrogarsi il diritto di
decidere di mettere a rischio l'incolumità della comunità
per i propri interessi. Non è credibile chi ci dice che i
benefici del nucleare sono per tutti, perché impiantare una
centrale nucleare, peraltro di una generazione ormai
superata, è un rischio. Con quali materiali le
costruiranno? Con quelli usati per la costruzione della casa
dello studente de l'Aquila!! Con quali soldi? Pensiamo
quanti ce ne stanno ancora togliendo con le scuse di
autostrade, mezzogiorno e ricostruzioni mai realizzate!!
Come smaltiranno le scorie?? Che ridere!! Pensiamo a cosa
succede con la semplice spazzatura a Napoli o in tante altre
città del sud (per esempio Palermo) di cui non si parla
soltanto perché il governatore o il sindaco di turno sono
della cricca di governo!! Ragazzi è ora di svegliarci.
Togliamo 'sto giocattolo dalle mani di chi non sa usarlo. Il
rischio è che lo rompa definitivamente.
5 aprile 2011 11:12 - Cepu
Non si può più stare a guardare solo le importazioni dal
giappone, ma anche i limitrofi !!! .
TEPCO rilascia acqua contaminata in mare, una violazione
senza precedenti delle normative di sicurezza, ma è stato
ritenuto inevitabile: il governo ha giustificato l'azione
come una sorta di male minore; e nonostante il governo
nipponico abbia assicurato che non c'è alcun rischio per la
salute, la Corea del Sud ha già protestato ufficialmente.
La prefettura di Fukushima ha cominciato a misurare i
livelli di radiazione nei campi da gioco delle scuole.
Ha ragione Rubbia, non si può andare avanti col nucleare.
Se i giapponesi hanno sottostimato i rischi, figuriamoci gli
altri.
Le centrali sono state costruite anche per preparare le
guerre atomiche.
Investire nelle rinnovabili, subito. Col ricavato, mettere
fine a questi orrori (centrali e arsenali atomici) destinati
ad avvelenare l'umanità per secoli.