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22 aprile 2011 19:52 - paride8405
Una semplice proposta, perche' non ci si organizza a raccogliere 500.000 firme per indire un referendum per abolire questa legge? Coordiniamoci tramite aduc e raccogliamo queste benedette firme. Facendo l'ipotesi di raccoglierle solo nelle città italiane con piu' di 50.000 abitanti che secondo wikipedia (https://secure.wikimedia.org/wikipedia/it/wiki/Comuni_itali ani_per_popolazione) sono 149, basterebbe raccoglierne 3356 per ognuna di queste.
20 aprile 2011 16:07 - renzo1391
Il ministro Romani ha parlato a vuoto?

MA QUESTO NON ERA IL GOVERNO DEL FARE?????
20 aprile 2011 10:18 - m7teverde8154
Beh??? Ke dire??? Anke alle "TRE SCIMMIETTE" le mani le si possono TAGLIARE!!!
A estremi mali... Basta prendere il TORO per le corna!!! Visto ke il legislatore NON provvede (e si tratta di evidenti OMISSIONI in atti d'ufficio, all'alba del 2012...), NON resta ke la disobbedienza fiscale!
15 aprile 2011 16:24 - Annapaola Laldi
Voglio ricordare che alla fine del 2008 l'on. Paolo Romani, allora sottosegretario del Ministero dello Sviluppo economico (alias: delle Attività Produttive), a cui fa capo il Dipartimento delle Comunicazioni, responsabile, a detta dell'Agenzia delle Entrate, dell'individuazione degli apparecchi tenuti a pagare la tassa TV, oltre il televisore vero e proprio, rispose all'ennesima interrogazione dei senatori Poretti e Perduca, riconoscendo che la questione presentava "alcuni profili di incertezza, considerato che si tratta di disposizioni normative non adeguate alla evoluzione tecnologica e concrete difficoltà interpretative (si pensi, tra l'altro, al parco computer delle Pubbliche Amministrazioni e degli uffici di società private)". Dopo aver osservato che nella legislatura precedente il ministro di allora era intenzionato ad avviare un gruppo di lavoro ad hoc, senza peraltro che all'intenzione fossero seguiti fatti concreti, Romani concludeva con una certa solennità: "In considerazione del fatto che non esiste ancora un'interpretazione univoca circa la individuazione degli apparecchi, diversi dai televisori tradizionali, atti o adattabili alla ricezione delle trasmissioni, si ritiene opportuno procedere ad un approfondimento tecnico-giuridico della questione, anche attraverso il confronto con il Ministero dell'economia e delle finanze, l'agenzia delle entrate e la concessionaria del servizio pubblico".
Da allora sono passati due anni e quattro mesi e nel frattempo l'on. Romani è pure diventato responsabile a pieno titolo del suddetto Ministero, ma non vi è ancora il minimo segno che abbia intenzione di passare da quelle impegnative parole ai fatti. Quando si ricorderà di essere membro del Governo del fare?
Qui il link all'interrogazione, da cui si può accedere anche alla risposta dell'on. Romani:
http://parlamento.aduc.it/iniziativa/chi+cosa+pagare+canone+ rai+interrogazione_13840.php
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