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18 maggio 2011 15:50 - SEVERA
Mangiare italiano è impossibile, io faccio il pane in casa perchè sia genuino, ma è un'utopia. la farina, l'olio e lo lievito, chissà da dove arrivano.
18 maggio 2011 10:52 - pfui!
@paolosito:

La via autarchica del "mangiare (solo) italiano" è semplicemente impossibile.

L'Italia è sempre stata dipendente dalle importazioni di prodotti alimentari.

La nostra agricoltura, data anche la conformazione del territorio, è in grado di fornire prodotti di elevata qualità, ma gravemente insufficienti per quantità: insomma, "poco ma buono".

Idem per l'allevamento di animali da carne.

E poi, "importare dall'altra parte del mondo" può essere ECOLOGICAMENTE PIU' SOSTENIBILE che la tanto decantata "filiera corta a Km. zero" che va tanto di moda oggi.

Ad esempio, serve meno energia per allevare agnelli in una grande fattoria neozelandese e portarla via nave ad Amburgo, che produrla in una piccola fattoria in Germania: in germania gli agnelli devono essere tenuto al coperto, riscaldati e nutriti con mangimi per almeno cinque mesi, con un costo energetico che invece è molto ridotto in Nuova Zelanda per il diverso clima e territorio.
18 maggio 2011 8:46 - paolosito
mangiamo italianoooooo!! dobbiamo importare dall'altra parte del mondo prodotti che abbiamo già in casa di elevata qualità. Ma la colpa è nostra che li compriamo!
14 maggio 2011 22:14 - pfui!
Ma perché gli agrumi italiani dovrebbero essere migliori di quelli cileni?

E se io voglio una bella limonata fresca d'estate, come faccio a spremere i limoni siculi, che maturano d'inverno?

W Chile!!!
13 maggio 2011 18:33 - lucillafiaccola1796
è come la quadratura del cerchio: ho il cerchio, ho il quadrato... a che mi serve quadrare il cerchio? non mi piace la varietà? in italia sono ricomparsi i limoni italiani precedentemente sostituiti da quelli cileni e sudafricani! ma spremiamoci le arance di sicilia, etna permettendo...!
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