Il trapianto allogenico di cellule ematopoietiche (HCT) è
spesso accompagnata dalla "malattia del trapianto contro
l'ospite" o GVHD cioè una complicazione che si origina dai
linfociti T del donatore i quali riconoscono il destinatario
come estraneo causando una reazione immunologica grave e
letale. Il 60-75% dei pazienti non risponde ai farmaci
disponibili.
Ora questo studio, pubblicato appena un mese fa, sottolinea
come il THC può essere un farmaco efficace nella
prevenzione e nel trattamento della GVHD.
In particolare il THC ha impedito la GVHD secondo un
meccanismo recettore-dipendente, in quanto la
somministrazione degli antagonisti ai recettori CB1 e CB2
hanno invertito la capacità del THC nel ridurre la GVHD
acuta.
Commento al post di "trapianti":
possiamo essere d'accordo. Ma il caso in oggetto era
diverso, qui non si trattava di un "tossicodipendente che
usava droga per uso ludico", ma di un paziente che veniva
curato dal suo medico con cannabis terapeutica proprio per i
sintomi della malattia la cui terapia definitiva era il
trapianto!
27 giugno 2011 20:32 - trapianti
Tutte le droghe fanno male e producono disastri. La
tossicodipendenza da qualunque sostanza che alteri non solo
la mente ma determini alterazion i fisiche e mentali
irrevesibili deve essere proscritta. Non c'è differenza tra
chi fa uso smodato di alcol e chi di droghe. ripeto le
tossicodipendenze sono tutte pericolose per se e per gli
altri ( le morti sulla strada). Rifiutare un trapianto per
una tossicodipendenza è difficile, ma se si deve decidere
su risorse limitate (gli organi) bisogna fare delle
priorità. In questa prospettiva il tossicodipendente
(alco-droghe) sarà sfavorito se non avrà dato prove di
aver consapevolmente rifiutato il tossico, in caso contrario
quale fiducia potrà dare ai curanti di non abusare dopo il
trapianto e quindi rendere inutile il sacrifico di chi ha
donato. L'organo a lui offerto è stato negato ad un altro
che è morto perchè non è stato trapiantato. Quindi ogni
volta che prendiamo queste decisioni dobbiamo fare queste
considerazioni. Se non ci fossero risorse limitate questi
discorsi non si farebbero. Nei paesi anglosassoni si discute
se è ragionevole offritre cure costose (risorse limitate in
denaro) a chi non smette di fumare, di bere, di drogarsi o
di mangiare in eccesso (obesi) ecc. Poichè le risrse sono
sempre più limitate questi problemi dovremo affrontarli
sempre di più.
cari saluti
27 giugno 2011 15:48 - pic3568
magari fosse solo un problema di aggiornamento, mi auguro
che siano pochi ma tra i medici Usa ci sono veri e propri
serial killers, recidivi da anni:
http://www.kwsalute.kataweb.it/Notizia/0,1044,5624,00.html
Sono le regole della propaganda paramilitare, bellezza. "Non
possiamo mandare un messaggio ambiguo ai nostri ragazzi". Se
in questo modo violento pensano di convincere gli americani
che la canapa fa male, credo proprio abbiano sbagliato
valutazione, il prossimo referendum passerà a valanga (e
salverà molte vite di pazienti in attesa di trapianto).
Qualcuno da noi invece direbbe che se la sono cercata, non
sapevano forse quegli ignoranti che la marijuana è una
droga, e quindi uccide?
Ma forse la spiegazione è proprio negli studi che sempre
più suggeriscono l'utilità della cannabis per il sistema
immunitario, anche contro il rigetto post-trapianto. Di
quanto scenderebbero, in borsa, le azioni delle Case
produttrici dei costosi e tossici cocktail di farmaci
chimici, se non si difendesse con ogni mezzo la fetta di
mercato? Forse il problema della canapa, anche questa volta,
è la sua utilità.
26 giugno 2011 22:51 - aandromedaa
Forse i medici non erano aggiornati?
Do cannabinoids have a therapeutic role in
transplantation?
Nagarkatti M, Rieder SA, Hegde VL, Kanada S,Nagarkatti P.
Trends Pharmacol Sci. 2010 Aug;31(8):345-50. Epub 2010 Jun
28.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20591510