Bertinotti Fausto, ex parlamentare, presiede la Fondazione
Camera dei deputati che da lavoro a quattro dipendenti e a
un caposervizio della Camera: i loro uffici occupano il
secondo piano del Palazzo Theodoli-Bianchelli, alle spalle
di Montecitorio. Il piano superiore è invece il regno di
Bertinotti che dispone di altri tre collaboratori
personali.
Ricapitolando : auto blu, uffici di rappresentanza, una
decina di collaboratori , robusto vitalizio.
Costo ? 2 milioni di euro all'anno .
Un deputato lo ha giudicato un giocattolo inventato da
Casini nel 2003 e ne ha chiesto a Fini l'immediato
scioglimento.
Irene Pivetti, ex parlamentare: alla Camera gode di un
ufficio, di una segretaria e auto personale.
Mi fermo... aggiungendo che è giusto prendersela con i
politici, ma guardate che in altri organi costituzionali
avviene di peggio.
Lo sapevate che tutti gli ex giudici della Corte
Costituzionale hanno diritto vita natural durante all'auto
blu con autista a domicilio e che il regolamento prevede
anche la dotazione di ..pelle di daino ?
E che l'ex presidente della Corte, Gustavo Zagrebelski,
incassa una pensione mensile di 21.332 euro lordi a cui si
è aggiunto, quando ha lasciato l'incarico, un assegno di
reinserimento di 907.000 euro lordi per nove anni di
attività ?
6 luglio 2011 7:47 - gianfranco1815
Scusi Dott. Primo Mastrantoni, Lei è un dipendente dei
politici che die tutte queste frottole?
6 luglio 2011 6:04 - enniocian
Bilancio 2010 della Camera. Costo totale circa 1,8 miliardi
di euro. Parlamentari 630, costo medio per parlamentare,
euro +/-, 3 milioni.
Senaro 600 milioni, diviso per 315 = 2 milioni circa per
senatore.
I costi veri sono questi, basta andare a leggere sui siti i
bilanci che producono. I costi stanno nell'elevato numero di
dipendenti, le spese per gli affitti di immobili, le
manutenzioni, la carta ( anche quella igienica ) le pulizie,
ci sono più voci nel bilancio della camera che in quella
della Fiat. Per non parlare dei vitalizi. Vorrei sapere
quanto costano i corrispondenti enti in Germania/Francia /
GB.
3 luglio 2011 12:26 - luka63
io davvero non sò come si possano guardare allo
specchio.
io voto per gli studenti!
tutti a casa,e di tutti i colori
e trrrrreeeemonti è il peggiore della cricca,taglia solo ai
poveri per dare ai ricchi
il metro di altezza di alcuni ministri gli danno la
possibilità vi vedere solo fino ad un certo punto,ma non va
mai contro i loro interessi
di tutti
e di tutti i colori
mi fanno c....aaa..aaaaaaaaà
2 luglio 2011 16:47 - minotauro5801
questi dati statistici vengono forniti a mastroggeppetto da
l'Hoste sotto casa che, tra un quartino e l'altro, compila
statistiche.
2 luglio 2011 11:08 - angelo41
Dimenticavo come, sempre gli "onorevoli", sono come la
gramigna. Una volta entrati nel "palazzo" non ne escono
più. Continuano a frequentare bouvette, parrucchieri e
gelati, anche se non sono più parlamentari. Dopo cinque
anni prendono una pensione a vita da quadro aziendale, più
altre eventuali pensioni maturata a parte, come se fossero
ubiqui nel loro vano ciondolare da un'istituzione
all'altra
Il sottoscritto dopo 50 (cinquanta) anni di quadro
nell'Amministrazione Difesa, con posti di responsabilità,
percepisce, o meglio sfiora, 1500 euro.
Di cosa stiamo parlando.
2 luglio 2011 10:56 - angelo41
Vorrei capire se sono compresi i bonus ed i benefit.
I nostri "onorevoli" (si fa per dire) aggiungono allo
stipendio quello del portaborse, (quasi sempre un parente o
un nome fittizio), il rimborso alloggio
(anche a quelli residenti a Roma), quello dei pasti
(poi mangiano alla bouvette a quattro soldi).
Viaggiano gratis per cielo, per mare e per terra.
Usufruiscono di telefonino e computer a josa. Mi pare ci
siano pure il parrucchiere ed i gelati a disposizione.
Sicuramente dimentico qualcosa.
Di cosa stiamo discutendo?
1 luglio 2011 12:42 - pelandok
I 'costi aziendali' non si valutano solo individualmente, ma
nel loro complesso, tenendo conto, ad esempio, del numero
dei parlamentari. Quello che incide nelle tasche dei
cittadini è il costo dei Parlamenti nel loro insieme. Con
questo criterio, forse, il confronto con gli altri paesi
europei sarebbe più significativo. A prescindere da
qualsiasi considerazione sulla produzione e la qualità dei
prodotti legislativi.