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19 luglio 2011 14:45 - Giorgio Casadio
Mi pare che si confonda causa con effetto; siccome c'è crisi non possiamo mandare a spasso tutto l'apparato che gira intorno alle province. Come dire: se chiude la Fiat allarghiamo le province? Il problema è uno solo: servono proprio? Servono tutte? Prima del 2004 erano 103, sette in meno. I loro compiti erano coperti dai comuni e dalle regioni che non si ammazzavano di lavoro.Ora non credo si debba parlare dell'abolizione totale, ma molte,compreso le sette nuove, sono frutto di ambizioni che non ci possiamo più permettere. Oltretutto, viste le loro attribuzioni, non c'è nulla che non possa esser riassorbito da altri enti locali magari con parziali assunzioni del personale delle province cancellande.Ma chissà perchè quando vuoi spingere la gente ad industriarsi in modo non protetto o clientelare, ti prendi del demagogo.
14 luglio 2011 22:27 - domenica7737
c'era già stata una proposta che prevedeva l'aboizione delle province, la Sardegna era esclusa perchè un'isola, così come le province di montagna e quelle con più di 200.000 abitanti. Alla fine mi pare di ricordare che l'unica da eliminare era quella di Vercelli
13 luglio 2011 19:50 - checcolino
La SARDEGNA è prima solo nelle mascalzonate politiche ,vedasi province assurde ,vedasi parlamentari più pagati d'italia, invenzione alla einstain :lo stress da politico e che più ne ha più ne metta , poligoni di tiro affittati ai dispensatori di tumori . Non aggiungo altro altrimenti mi metto in agitazione
13 luglio 2011 16:30 - gabdab
Mi pare scontato che i dipendenti non possano essere liquidati come beni materiali .
Sarebbe ora che lo Stato si prendesse le sue responsabilità e riconvertisse le province in qualcosa di più utile .
Magari se gli manca l'organico possono sempre assumere gli ex detenuti , perchè l'ambiente province mi puzza parecchio di 'cosca familiare'.
13 luglio 2011 8:53 - danielecr
ennio4531 la demagogia è la tua, si possono prevedere ammortizzatori sociali più estesi se non c'è lavoro, ma dare uno stipendio per un lavoro inutile lo trovo insensato.

Se non hai lavoro e vivi di un assegno di disoccupazione, probabilmente ti sforzi di trovarne uno. Se ce l'hai continui a campare a sbafo.

Sì, i dipendenti inutili vanno licenziati.

No, non fanno niente, producono mucchi di carta e impongono normative inutili e farraginose
11 luglio 2011 19:16 - ennio4531
Pur essendo a favore dell'abolizione delle provincie, devo ammettere che purtroppo c'è sempre qualcuno come Mastrantoni che ci fa credere tutto sommato che basti votare una legge e .. oplà risparmiati 16 milardi di euro !

Ripropongo le seguenti domande:

- 1 16 miliardi da quale fonte provengono;
- i 65.000 dipendenti delle provincie ( che rappresentano il costo maggiore ) dove li mettiamo ?;
- se le provincie sono inutili, ne dobbiamo arguire che anche i dipendenti sono inutili e quindi... propone di licenziarli ?
- le funzioni attualmente svolte dalle provincie a chi le attribuiamo ?

Forza Mastrantoni .. meno demagogia ... dalla protesta .. passi alla proposta ....
11 luglio 2011 19:08 - lucillafiaccola1796
mannateli TUTTI ma proprio TUTTI... AFFANCATUS! SAI CHE MALE!!!!!
11 luglio 2011 13:37 - savpg8801
Con le crisi che sempre ci sono, fare delle critiche (in ogni settore se ne potrebbero fare a migliaia) a quello delle Provincie come:
....." Istituire una provincia significa mettere in piedi un consiglio provinciale, una giunta, i presidenti di assemblea, di commissioni e della giunta stessa, organismi vari, personale, ecc..... e, per ragioni di spazio, anche di menzionare l'indotto, il nero, le consulenze, le mangiate, gli edifici, le auto, le trasferte,
dire, cioè che i cittadini potrebbero risparmiarsele essendo queste spese quantificabili come una grassa risanatrice "finanziaria", è solo un lato della medaglia.
Un lato miope, perchè tutta la gente che vi partecipa, le aziende che vi hanno interessi, e tutto il resto che lascio ai fini esaminatori uni-partigian della questione, compulsare e comprendere, è quello che come sempre, i soldi risparmniati da una parte poi verranno spesi con grassi interessi da un'altra.
Un semplice esame della situazione deve anche riferire chi manterrà, poi, tutto questo calderone di disoccupati, anche pensionati, ma soprattutto di aziende che alle provincie dedicano parte della loro attività (remunerata).
???
Lo Stato (qui Provincie, ma anche altre ipab) non dovrebbe essere "stato assistenziale diretto" ma potrebbe diventarlo in maniera "indiretta".
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