INPS vuol dire istituto nazionale della previdenza sociale
ed è un'assicurazione... sulla vita!
Una cosa seria, d'altri tempi, non un'accozzaglia di
magnaccia e stitutepro!
31 agosto 2011 17:17 - Cepu
Non c'e' alcuna necessità di cambiare la costituzione per
modificare i parametri con cui viene erogata una pensione.
I periodi di follia delle baby pensioni non erano definiti
in costituzione, erano semplici abusi dei politici del
tempo.
Come sono dei veri abusi le prebende erogate ai politici
attuali, che non sono certo definite nella Carta.
A riprova, vedasi le recenti bozze di manovra. Basta un
de"cretino" del governo, trasformato in legge a colpi di
fiducia.
31 agosto 2011 0:27 - princesa
@Francesco: la pensione dovrebbe servire quando non si è
più in grado di essere autosufficienti, quindi trovo
normale che si vada in pensione a 65 anni, lei è andato in
pensione quando non ne aveva compiuti cinquanta, se
arriverà a cent'anni (io glielo auguro, per carità!) avrà
ricevuto per cinquant'anni la pensione con vent'anni di
contributi, non mi sembra per niente equo. Quanto al fatto
che al suo posto è stata assunta una persona giovane che
c'entra? Non c'è mica solo il suo posto! Il problema è che
il nostro paese è bloccato da leggi assurde, da una
giustizia al collasso che scoraggia gli investimenti delle
imprese estere, non che la gente lavora fino a
sessantacinque anni, tanto più che non è ancora così.
24 agosto 2011 11:06 - ennio4531
In un sistema liberale, che in Italia non c'è, dovrebbe
essere consentito a ciascuno di noi di andare in pensione
quando lo ritiene ad una sola condizione: che i contributi
pagati coprano la pensione ricevuta.
Per cui, se il sig. Rossi intende grattarsi la pancia a 55
anni accontentandosi di una bassa pensione sufficiente per
giocare a bocce, fare quattro chiacchiere al circolo dei
pensionati e bersi un bianco e una scodella di caffèlatte
al mattino e alla sera , non vedo perchè negaglierlo.
Purtroppo, l'Italia ha conosciuto, dal punto di vista
pensionistico, periodi di autentica follia ( pensioni date
senza alcuna relazione con i contributi versati.. pensiamo
solo alla famosa legge Mosca prorogata fini al 1980 che
consentì a ben 40 mila persone - anche il nostro attuale
presidente della repubblica ne sta godendo - legate alla
politica e al sindacato di ricevere una pensione versando
quattro lire il cui costo ha pesato sulle casse dello stato
per almeno 25 mila miliardi di lire ... ripeto 25 mila
niliardi di lire ) a periodi come quelli attuali dove si
continua, un giorno sì e uno no, a mettere in discussione
tutto.
Purtroppo, gli eccessi del passato qualcuno li deve pagare e
dal momento che, come ci insegna la corte costituzionale, i
diritti acquisiti non si toccano, il conto lo pagheranno
caro i futuri pensionandi.
Ci sarebbe una via di uscita: cambiare la costituzione, ma
è noto che una parte della classe politica ritiene quella
in vigore .. la più bella costituzione che ci sia !!!
23 agosto 2011 9:57 - maurizio4020
Cari Signori baby-pensionati qui non si parla di importi:
mezza pensione o tutta, qui si fa riferimento al fatto che
mentre Voi vi godete, se pur dimezzato, un assegno per
40-50-60 anni(vi auguro anche oltre) a fronte di 20 o 15
anni di lavoro. A noi invece si richiede di lavorare per 40
o più anni per goderci una pensione (il cui importo sarà
molto vicino al vostro visto che il calcolo non sarà come
quello a suo tempo fu fatto per Voi) magari per pochi anni
visto che in pensione ci andremo a 70 anni!!! Se qui bisogna
fare sacrifici perchè c'e' una emergenza LI SI RICHIEDA HA
CHI HA PIU' GODOTO!
21 agosto 2011 20:33 - francesco7574
@princesa: Sono stato pagato senza lavorare perché ero
pensionato. Ribadisco che mi è stata assegnata una pensione
rapportata ai venti anni di servizio da me effettivamente
prestati (senza scivolamenti o regali di alcun genere),
cioè il 50% della pensione intera e quello sarà l'importo
che percepirò finché vivrò. Erano altri tempi, in cui lo
Stato preferiva aprire le proprie porte ai giovani pagando
"mezze pensioni" per tutta la vita ai dipendenti che
facevano largo dimettendosi. Oggi si preferisce mantenere i
dipendenti in servizio fino all'ultimo respiro e lasciare i
giovani senza occupazione. Sono d'accordo che QUESTA non è
una cosa giusta. Molto diversa è invece la situazione dei
parlamentari che, indipendentemente dalla durata del mandato
svolto, percepiscono comunque la pensione per l'intero
importo. Questo è ingiusto e immorale.
12 agosto 2011 22:06 - princesa
35 anni di contributi, ovviamente.
12 agosto 2011 22:04 - princesa
@francesco: l'anormalità è che lei è stato pagato senza
lavorare, se non ho capito male a 48 anni. Dubito che se ne
sia stato con le mani in mano, avrà fatto qualche
lavoretto, personalmente avrei preferito che prendesse il
doppio adesso piuttosto.Io dovrò averne 35 per avere una
pensione, e dubito che ci arriverò, se le sembra una cosa
giusta...
10 agosto 2011 11:41 - francesco7574
Sono uno dei tanto esecrati pensionati baby. Ho cumulato
venti anni di servizio nella pubblica amministrazione e,
poiché la legge me lo consentiva, ho presentato le
dimissioni, sapendo che la mia pensione sarebbe stata
rapportata PER TUTTA LA VITA agli anni di servizio
effettivamente prestati. Oggi ho 68 anni e percepisco una
pensione mensile netta di 680 euro e tale sarà fino al mio
decesso. Lo Stato dunque non ha perso niente, perché se
avessi prestato 40 anni di servizio, oggi dovrebbe darmi
più del doppio, dato che nel frattempo avrei avuto i
normali avanzamenti di carriera. Dov'è l'anormalità?
Aggiungo e sottolineo che, dimettendomi, ho lasciato il mio
posto a un giovane e credo che di questo la società debba
essermi grata. Non accetto nessun accostamento con
l'immorale trattamento pensionistico dei parlamentari!
10 agosto 2011 11:34 - Killer in pensione
Le ho appena fottuto 100mila euro. Lei sarà d'accordo con
me che 100mila euro sono meno di 218 milioni. Perciò, non
vorra mica reclamare?
10 agosto 2011 10:23 - maurizio9321
I diritti acquisiti purchè nei termini delle leggi vigenti
all'epoca non possono essere toccati.
chi a potuto usufruire di pensioni baby perchè un loro
diritto non può vedersi negare oggi quel diritto.
facciamo in modo che diritti del genere non esistano
più.
anche i nostri governanti, che già percepiranno pensioni
per le attività svolte fuori dal lavoro parlamentare, non
dovrebbero percepire vitalizzi solo per aver fatto una
legislatura, già hanno altre innumerevoli agevolazioni e
compensi per tale attività.
10 agosto 2011 10:17 - maurizio9321
Una domanda ma perchè non si può chiedere indietro i vari
miliardi pagati di cassa integrazione a quelle società che
poi a fine anno dichiarano utili in bilancio?
prima di fare dividendi restituiscano quanto ricevuto dallo
stato per mantenersi nei periodi di crisi?
10 agosto 2011 9:28 - flavia8462
Non credo sia corretto toccare le baby pensioni, è vero che
sono state date con leggerezza da un governo poco
previdente, ma è anche vero che a beneficiarne ormai sono
persone che hanno più di sessant'anni, che comunque
percepiscono pensioni molto vicine alla minima data ormai a
chiunque in Italia... Invece di togliere o modificare una
rendita ormai acquisita per diritto ci sono molti altri
campi da modificare o tagliare, senza per forza attingere
sempre dai portafogli più piccoli, ad esempio perchè nella
cotruzione di nuove strutture del clero deve esserci una
compartecipazione di fondi di province o regioni, visto che
poi su tali strutture lo stato, la provincia e la regione
non avranno alcun ritorno? Perchè nell'assegno di
disoccupazione che viene erogato non c'è la clausola che
alla prima offerta di lavoro del'agenzia di collocamento
tale assegno non venga tolto (conosco personalmente casi che
hanno rifiutato fino all'ultimo i lavori proposti per tirare
i soldi fino alla fine), perchè le rendite dei contadini
sono considerate "domenicali" anche se il reddito supera
quello delle famiglie medie italiane in alcuni casi di
molto, dando loro accesso gratuitamente ad asili nido,
colonie estive ecc ...
10 agosto 2011 8:20 - francesco7851
Resto sorpreso dal senso dell'articolo, concordo in pieno
con zatrikion ed anche con Cepu.
10 agosto 2011 4:07 - zatrikion
Non ho capito il senso dell'articolo. Siccome si danno 9
miliardi ai baby pensionati allora che senso ha togliere 218
milioni di vitalizi? Ma che ragionamento è?
3 agosto 2011 21:25 - Cepu
Ci sono una montagna di lavori socialmente utili che i baby
pensionati potrebbero svolgere in cambio dei soldi così
generosamente e improvvidamente concessi.
Idem per i vitalizi.
Rimboccarsi tutti le maniche e dare una mano, no ?
3 agosto 2011 19:33 - lucillafiaccola1796
ci manca solo che l'inps dia la pensione ai papp ones! a
orte...a orte!!!!