1. la scuola non ha i soldi per gli armadietti (lo stato
però ne ha per il ponte sullo stretto di Messina o per gli
“onorevoli”).
2. potrebbero essere installati da aziende private e
locarli, ma il risicato numero di chi dovrebbe versare un
6-8 € al mese non lo rende conveniente.
3. Poi se si tengono i libri negli armadietti su cosa si
studia a casa ?
15 settembre 2011 16:37 - emil2001it
maaa.. mettere degli armadietti a scuola noo?
15 settembre 2011 11:51 - Joda_mm
Dicono che il mondo è bello perché è vario e gli
interventi pure.
1. Il peso degli zaini è eccessivo. E’ vero, ma la gara a
chi ha lo zaino più bello, più griffato, più alla moda
non termina mai. Uno zaino è uno zaino e come tale deve
essere acquistato; se i genitori vanitosi non riescono a
sottrarsi da questo vizio consumistico con la complicità o
l’estorsione del figlio lo faccia la scuola individuando
lo zaino tecnicamente più idoneo e senza logo. Ma siamo
italiani e quindi la cosa è impossibile.
2. Portare meno libri e condividere quello che compagno ? Il
compagno manca, se lo è dimenticato, il compagno mi è
antipatico ecc…Siamo italiani e la cosa non è
possibile
3. Usare i tablet o PC ? Potrebbe ma obbliga le famiglie
all’acquisto di uno strumento che si può rompere, si
scaricano le batterie, poi torniamo al p.to 1 (io ho il
modello più bello, più alla moda…). Personalmente non
riesco a leggere un libro sullo schermo.
4. Si potrebbero realizzare libri a fascicoli (di poche
pagine) e portare solo quelli usati per la lezione. E’
già stato fatto, ma poi i ragazzi si dimenticano, portavano
i fascicoli sbagliati. Siamo italiani e quindi la cosa è
impossibile.
5. Si potrebbe evitare di portare 2 o 3 quaderni interi per
materia e usare fogli ad anelli raccolti, ma siamo italiani
e quindi la cosa è impossibile.
6. Adottare un CD implica non acquistare i libri di testo,
anzi si acquista un CD e poi se lo copiano tutti (ricordo
che siamo italiani). Ciò farebbe fallire le case editrici e
le librerie che guadagno sui testi di carta. Gli interessi
qui sono troppi, altrimenti non mi spiego perché ogni anno
si devono acquistare libri diversi dall’anno precedente
quando gli argomenti sono sempre gli stessi. Gli
aggiornamenti si scaricano on-line. Ma siamo italiani e
quindi la cosa è impossibile.
Scusate il sarcasmo, ma solo da noi si riesce a complicare
qualsiasi cosa semplice.
14 settembre 2011 15:02 - CHICIVEDE
"Le scuole potrebbero dotarsi di
computer"....BHè....GENIALE....FORSE CHI SCRIVE CERTE COSE
è ANCHE DISPOSTO A DIRCI DOVE TROVARE I SOLDINI X
COMPRARLI, QUESTI BENEDETTI PC....MAH!!!
14 settembre 2011 9:22 - danielecr
@Robons scrivi "Diventerebbe troppo semplice con un file pdf
davanti." come se questa è una motivazione contro il
formato elettronico, cioè è chiaramente a favore ..
dovrebbe essere difficile imparare? e a quale scopo? per
sentirsi peggiori e poco capaci?
Non per questo ovviamente, io invece sono a favore del
formato elettronico, non si tratta di eliminare la carta, i
quaderni sì, farli di carta, i fogli da disegno, insegnare
calligrafia, etc. un ebook reader sul quale si può prendere
appunti con un pennino è uno strumento in più, non si
toglie la carta, si aggiunge uno strumento.
Vorrei che le generazioni future siano più brave, meno
stressate, più soddisfatte di se, migliori insomma. E
vorrei anche che la generazione attuale fosse meno svogliata
e più aperta alle novità, disposta ad imparare, e meno
spaventata dal futuro o da qualsiasi idea paranoica che gli
passa per la testa.
8 settembre 2011 12:27 - Robonz
Personalmente sono contrario ai libri digitali. I bambini
(ma non solo,anche ragazzini delle scuole emdie,superiori e
ragazzi come me che vanno all'università) devono imparare a
prendere un libro,sfogliarlo e leggerlo. Diventerebbe troppo
semplice con un file pdf davanti.
Non ci dovrebbe essere una legge che impone un peso massimo
sugli zaini,la colpa è dei maestri/professori che
potrebbero porsi il problema e alleggerire il carico della
schiena e dei genitori,questi ultimi potrebbero prendersi la
briga di preoccuparsi della schiena dei loro figli visto che
nessun altro lo fa.