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22 luglio 2018 15:27 - Rickantropos
Quanto asserito in questo articolo fa acaponnare la pelle, di un tale riduzionismo biologico da renderlo socialmente pericoloso. Un esempio: se prendessimo un neonato, lo tenessimo in una stanza per 2 o 3 anni al quale venisse alimentato dalla madre e l'interazione si concludesse solo ed esclusivamente in questo atto, il bambino, dopo i 2 o 3 anni, non sarebbe in grado di fare nulla. Non sarebbe in grado di pensare ed orientarsi, non possederebbe nessuna cognizione e non sarebbe in grado di riconoscersi e riconoscere. In sintesi sarebbe un vegetale e avrebbe sviluppato danni cognitivi irreparabili e irreversibili. La tanto "memoria" di cui il "romanziere" ha descritto, cadrebbe nella "smemoratezza". La plasmazione epigenetica del cervello deve avvenire in un tempo determinato legato allo sviluppo. Il cervello è uno strumento su cui lo spirito può agire, ma l'agire va imparato. Le dotazioni su cui la nostra personalità e carattere si sviluppa attraverso la cultura di riferimento. Scriver e che la religione si inscrive nell'epigenetica e rimane intatta nei secoli è,.oltre che aberrante, chiaramente a-scientifico. Permettere di scrivere un articolo di tale portata carica di falsità è pericoloso. È all'apprendimento, cioè la risonanza- l'intersoggettività neurocognitiva -che si mettono in connessione i neuroni attraverso collegamenti sinaptici: essi "imparano" E si iscrivono nell'epigenetica ma quest'ultima disimpara se non praticata. Vi invito calorosamente a rettificare i contenuti di questo articolo i quali si fondano su falsità mostruose
13 ottobre 2011 17:03 - Giuseppe Parisi
Grazie Mechano , ottima segnalazione, lo conoscevo avendolo preso in visione, grazie ancora.
A Radius dico che sono addolorato che Lei abbia potuto pensare, che il sottoscritto possa aver voluto parlare di razze umane.
Ho probabilmente gestito male la comunicazione, Lei faccia una cosa, sostituisca la “razza” con la “specie”.
Le razze o specie umane non esistono che nella fantasia di chi nel passato, esperiamo non nel futuro, le usava per obbiettivi politici.
L’uomo e’ un animale specie umana.
Grazie per il suo intervento.
G.Parisi
12 ottobre 2011 10:27 - Mechano
A tal proposito vorrei consigliare i libri e congressi in video di uno dei padri dell'Epigenetica, Bruce H. Lipton.
"La biologia delle credenze" è la sua opera più importante, che si trova in libro, dvd ed anche su Youtube con un pizzico di impegno c'è il Vienna Congress 2007 completo in italiano.
10 ottobre 2011 11:21 - Radius
Scusate, ma la scienza ha dimostrato che la razza umana è una ed una soltanto e, da ateo convinto, per fare chiarezza ed evitare che si continui ad equivocare, mi permetto di copiare un articolo ripreso dal sito torinoscienza.it:
Inizio””””
Non esistono razze umane
La differenza genetica all’interno della specie umana è decisamente inferiore a quella che si osserva nelle scimmie, dove è facile stabilire l’esistenza delle razze. Inoltre, le caratteristiche genetiche che determinano i caratteri utilizzati per distinguere le razze umane non mostrano una particolare ricorrenza all’interno delle etnie. L’analisi dei diversi blocchi ha dimostrato come questi siano più diversi tra persone appartenenti alla stessa etnia, rispetto a quello che si osserva confrontando etnie diverse. Geneticamente parlando sono più diversi due italiani che un italiano e un africano presi a caso: si può affermare quindi senza ombra di dubbio che nella specie umana non esistono razze dal punto di vista genetico.

Su questo fronte, si fa sempre più strada l’idea che la visione corretta non sia quella di dividere la popolazione umana in razze od etnia, ma di considerare ogni singolo individuo come un contenitore di variabilità genetica a sé stante, che gli deriva dalla storia della propria evoluzione e migrazione e dall’origine comune con tutti gli altri membri della comunità umana.

La ricerca in questo settore procede identificando e studiando i gene che si sono affermati nell’evoluzione umana rendendoli diversi dalle scimmie, cioè per arrivare ad ipotizzare cosa ha causato dal punto di vista genetico la divergenza dal cosiddetto anello mancante. “””””Fine

L’autore dell’articolo dovrebbe considerare le risultanze scientifiche, alle quali pare tenere molto, e rimodulare la definizione “i puri tratti geno-fenotipici di razza“.

Saluti
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